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temperatura caldaia tradizionale


vaillor

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Buongiorno, premetto che ho già cercato su altri thread simili ma non ho trovato risposte:

 

Possiedo una caldaia tradizionale Immergas Eolo 24Kw, ed ho la mezza idea su consiglio di molti di impostarci una bassa temperatura di mandata per migliorare la resa energetica.

Su internet ho letto che una caldaia tradizionale ha uno scarso rendimento a basse temperature per via della temperatura fumi. Non so se è vero e non so precisamente cosa questo voglia significare.

C'è qualcuno che gentilmente possa chiarirmi in maniera esaustiva sull'argomento? grazie

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Se è tradizionale non recupererà calore dai fumi quindi non potrai avvantaggiarti dalle basse temperature di mandata ma comunque male non gli fa lavorare ad una T di mandata più bassa, intorno ai 50/60°.

Sicuramente quello che potresti fare è installare una sonda climatica e far lavorare la caldaia in  base alla temperatura esterna nel modo del tutto automatico!

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quello che invece avevo letto io è che la caldaia deve mantenere una certa temperatura fumi al di sotto della quale non può andare altrimenti si avrebbero problemi (non ho capito quali ma sembra siano di condensa e arrugginimento di parti interne), infatti la caldaia ha una sonda di temperatura sullo scarico fumi. quindi se si imposta la caldaia tradizionale a bassa temperatura, essa dovrà bruciare di più solo per mantenere questa temperatura fumi elevata e quindi l'energia andrà buttata.

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Alessio Menditto

Si bisogna superare la temperatura di condensa, sotto la quale appunto si crea una condensa acida che rovina quello che c’è sotto se non è in acciaio.

Quindi nelle caldaie normali bisogna per forza stare sopra questa temperatura.

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32 minuti fa, Alessio Menditto scrisse:

Si bisogna superare la temperatura di condensa, sotto la quale appunto si crea una condensa acida che rovina quello che c’è sotto se non è in acciaio.

Quindi nelle caldaie normali bisogna per forza stare sopra questa temperatura.

grazie, quindi Lei conferma che facendo funzionare la caldaia tradizionale a bassa temperatura perderebbe efficienza?

inoltre ho letto che a bassa temperatura, a lungo andare, "si brucerebbe", a cosa è dovuto?

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Alessio Menditto

Ti risponderanno specialisti, comunque per “bruciare” suppongo intendano la condensa acida che proprio mangia tutto quello che non è acciaio.

 

Per efficienza suppongo intendano che la caldaia a condensazione, fatta appunto per andare a temperatura di condensa acida (per quello ci vuole lo scarico) è fatta apposta per recuperare questo poco calore del bruciatore, infatti la fiamma non va dal basso all’alto come nelle normali ma viceversa, quindi una caldaia normale che lavora a freddo non ha senso da qualunque parte la guardi.

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sarebbe curioso capire cosa il bruciatore scalderebbe quando vuole solo mantenere la temperatura dei fumi alta senza scaldare l'acqua, i tubi non li può scaldare altrimenti scalderebbe anche l'acqua

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Alessio Menditto

Non capisco cosa intendi, adesso non ricordo quanto è la temperatura di condensa, facciamo finta sia 60 gradi, semplicemente la caldaia normale dovrà funzionare sopra i 60 gradi o modulare ma sempre al di sopra di 60 gradi, non deve andare sotto.

Non è che il bruciatore deve andare sempre per stare sopra i 60 gradi, ma solo quando è in chiamata, se sbaglio mi si corregga.

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se stai troppo basso la condensa rovina lo scambiatore primario ossidandolo e tappandolo lato fumi....si parla di una 40ina di gradi, perchè gia a 50 ho vari clienti che la tengono e non hanno problemi.
il problema maggiore è che se hai i classici termosifoni ( soprattutto ghisa) se non alzi la temperatura succede che quando fuori fa freddo dentro casa non ti scaldi nemmeno se hai i termosifoni sempre accesi

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La condensa non si dovrebbe presentare se la caldaia mantiene la temperatura fumi alta per conto suo a prescindere dalla temperatura di mandata impostata. Quello che non capisco è cosa viene riscaldato in questo caso; sicuramente non lo scambiatore altrimenti si porterebbe la temperatura dell acqua ad una temperatura maggiore di quella impostata, invece quello che si vuole è solamente riscaldare i fumi 

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Alessio Menditto

Infatti la temperatura dei fumi rimane troppo bassa e i fumi non riescono a salire  per conto loro nel camino e devono essere spinti con un ventilatore.

 

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Non ci sto a capire molto. Mettiamola così: posto che sia vero che la caldaia impostata a bassa temperatura di mandata abbia un basso rendimento energetico. A cosa è dovuto?

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Alessio Menditto

Io che ho riscaldamento a pavimento devo buttare acqua nei tubi a non più di 40 gradi in questo momento perché altrimenti muoio dal caldo.

La mia caldaia deve bruciare poco, per tenere acqua a 40 gradi.

Essendo sotto la temperatura di condensa fumi, in questo momento la caldaia starà creando molta acqua di condensa acida che sta finendo nello scarico.

 

Le caldaie tradizionali per come detto non possono lavorare per tenere acqua a 40 gradi, loro vanno bene come ti ha detto Bl4 ad esempio per i termo in ghisa, con mandata a 70 gradi.

Peró tanto calore viene buttato fuori sul camino per tenere caldi i piccioni sul tetto, non può essere usato tutto per scaldare l’acqua dei termo, ecco perché  le tradizionali rendono meno, ma non è che c’è poi tanta alternativa.

Quelle a condensazione invece riescono a recuperare anche molta parte di quel calore che uscirebbe dal camino.

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Alessio, questa spiegazione non c'entra nulla con le mie domande. La caldaia a condensazione non l'ho proprio presa in considerazione. Io ho fatto delle domande precise riguardo il comportamento della caldaia tradizionale se fatta funzionare a basse temperature. Le risposte che potrebbero seguire una base logica sono: a) non si rovina perché anche a bassa temperatura interviene la caldaia a compensare la temperatura fumi perdendo di efficienza

b ) la caldaia si deteriora a causa della condensa che ristagna nel bruciatore

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vaillor non ho capito bene i tuoi post ma non fa niente.
il rendimento maggiore si ha alla massima potenza per una questione di rapporto aria gas che non è regolabile come nelle caldaie a condensazione ( che se lo gestiscono da sole)
se abbassi la fiamma(quindi potenza ridotta) avrai un indice aria piu alto e un rendimento minore.
se hai una temperatura di mandata bassa hai il ritorno ancora piu basso che condesa con i fumi e si crea ossido sul primario tappandolo....questo avviene anche se hai temperature alte ma impianti grandi in quanto la temperatura di ritorno ci mette un po a salire e ci ritroviamo con il primario( dalla parte del ritorno ossidato)

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4 ore fa, bl4st3r scrisse:

vaillor non ho capito bene i tuoi post ma non fa niente.
il rendimento maggiore si ha alla massima potenza per una questione di rapporto aria gas che non è regolabile come nelle caldaie a condensazione ( che se lo gestiscono da sole)
se abbassi la fiamma(quindi potenza ridotta) avrai un indice aria piu alto e un rendimento minore.
se hai una temperatura di mandata bassa hai il ritorno ancora piu basso che condesa con i fumi e si crea ossido sul primario tappandolo....questo avviene anche se hai temperature alte ma impianti grandi in quanto la temperatura di ritorno ci mette un po a salire e ci ritroviamo con il primario( dalla parte del ritorno ossidato)

probabilmente non ho capito bene manco io la questione, tuttavia proverò a riformularla: da quello che ho capito da qualche forum in giro per internet è che le caldaie tradizionali hanno un sistema che, pur avendo una mandata a bassa temperatura, riescono comunque ad evitare la condensa riscaldandola (o come qualcuno ha detto qui, tramite una ventola). io comunque credo di non aver capito bene il processo di formazione di questa condensa, se magari me lo puoi spiegare...

grazie

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Alessio Menditto

Rubo dal Giornale degli ingegneri:

 

“Storicamente, nei generatori tradizionali, il fenomeno della condensazione era da evitarsi in quanto gli scambiatori di calore non erano progettati per resistere alla corrosione. A scongiurare tale fenomeno vi era una pompa detta “anti-condensa” interposta tra la mandata ed il ritorno dell’impianto. La sua funzione era quella di far ricircolare una piccola portata d’acqua calda per evitare temperature di ritorno in caldaia al di sotto della soglia di condensazione.”

 

Puó essere questo che hai sentito?

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il 6/12/2012 at 17:12 , Simone Baldini scrisse:

Il risparmio c'è sicuramente, il problema è quanto la tua attuale caldaia puo' andare in bassa temperatura. Cioè non credo che puoi tenere 40°C in caldaia altrimenti la "bruci" nel giro di qualche mese non essendo a condensazione. Questa sorta di modulazione, io la chiamerei regolazione climatica che è piu' comprensivo e meno confusionario, la si fa' a mano normalmente, cioè a inizio stagione tieni 60°C poi passi a 70°C in piena stagione e la riporti a 60°C verso primavera, certo averla automatica è un'altra cosa chiaramente.

questa è una.

 

l'altra la trovi qui:

"Io sono dell'idea che con un impianto "tradizionale" e con caldaia non a condensazione è meglio far funzionare gli apparecchi per meno tempo e a temperatura maggiore:
anche le migliori e più recenti caldaie non a condensazione perdono di rendimento a portate termiche ridotte, quindi meglio evitare troppi attacca/stacca e funzionamento a basso regime (che basso non è visto che si modula veramente poco rispetto a quelle a condensazione!) inoltre a far funzionare la caldaia per molto tempo si aggiunge anche il non trascurabile consumo elettrico dell'apparecchio che a seconda del tipo va da 50 a 150 Wh... che sembrano pochi ma visto il lungo periodo di accensione influiscono e non poco in bolletta"

da: http://www.energeticambiente.it/caldaie-a-gas-metano-gpl-/14761494-caldaia-tradizionale-meglio-pia-ore-bassa-temperatura-il-contrario.html

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Alessio Menditto

Vailor facciamo una cosa?

Come moderatore ho il compito di portare ordine, facciamo che ricominciamo da capo?

Se ti rileggi, nel tuo primo messaggio hai scritto 

 

 

“Possiedo una caldaia tradizionale Immergas Eolo 24Kw, ed ho la mezza idea su consiglio di molti di impostarci una bassa temperatura di mandata per migliorare la resa energetica.

Su internet ho letto che una caldaia tradizionale ha uno scarso rendimento a basse temperature per via della temperatura fumi. Non so se è vero e non so precisamente cosa questo voglia significare.

C'è qualcuno che gentilmente possa chiarirmi in maniera esaustiva sull'argomento? grazie”

 

In tre ti abbiamo risposto su quello, direi anche abbastanza bene, poi ci siamo persi sul fatto che hai letto che anche una caldaia normale può fare una certa cosa e non ne usciamo più, ti dispiace di riformulare una domanda ben precisa con altre parole a vedere se ne usciamo?

Perchè mi sembra che stiamo parlando di cose diverse.

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10 minuti fa, Alessio Menditto scrisse:

Vailor facciamo una cosa?

Come moderatore ho il compito di portare ordine, facciamo che ricominciamo da capo?

Se ti rileggi, nel tuo primo messaggio hai scritto 

 

 

“Possiedo una caldaia tradizionale Immergas Eolo 24Kw, ed ho la mezza idea su consiglio di molti di impostarci una bassa temperatura di mandata per migliorare la resa energetica.

Su internet ho letto che una caldaia tradizionale ha uno scarso rendimento a basse temperature per via della temperatura fumi. Non so se è vero e non so precisamente cosa questo voglia significare.

C'è qualcuno che gentilmente possa chiarirmi in maniera esaustiva sull'argomento? grazie”

 

In tre ti abbiamo risposto su quello, direi anche abbastanza bene, poi ci siamo persi sul fatto che hai letto che anche una caldaia normale può fare una certa cosa e non ne usciamo più, ti dispiace di riformulare una domanda ben precisa con altre parole a vedere se ne usciamo?

Perchè mi sembra che stiamo parlando di cose diverse.

devo contraddire sull'aver avuto risposte esaustive: qualcuno mi conferma che c'è un sistema che modula la temperatura interna al bruciatore a prescindere dalla mandata per mantenere la temperatura fumi al di sopra della minima; qualcun altro parla di ventilatore; qualcun altro ancora attribuisce l'efficienza al rapporto gas/aria.

 

comunque riformulo la domanda: qualcuno mi può spiegare per bene il fenomeno dei fumi in modo da capire anche la correlazione con l'efficienza? (se c'è) grazie.

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12 minuti fa, vaillor scrisse:

qualcuno mi conferma che c'è un sistema che modula la temperatura interna al bruciatore a prescindere dalla mandata per mantenere la temperatura fumi al di sopra della minima

alcune caldaie stagne hanno un sensore di temperatura alla cappa fumi; nel caso il sensore rilevi una temperatura vicina a quella di condensa, aumenta la potenza minima a circa 8/10 kw. Questo sistema è adottato da caldaie con ventilatore modulante e potenza minima fino a 4 kw.

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15 minuti fa, endurik scrisse:

alcune caldaie stagne hanno un sensore di temperatura alla cappa fumi; nel caso il sensore rilevi una temperatura vicina a quella di condensa, aumenta la potenza minima a circa 8/10 kw. Questo sistema è adottato da caldaie con ventilatore modulante e potenza minima fino a 4 kw.

questo calore per aumentare la temperatura fumi va solo nei fumi? o contribuisce ad aumentare la temperatura di mandata? se è vera la seconda, ciò implica che avrò una temperatura di mandata più alta di quella impostata?

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4 minuti fa, vaillor scrisse:

questo calore per aumentare la temperatura fumi va solo nei fumi? o contribuisce ad aumentare la temperatura di mandata? se è vera la seconda, ciò implica che avrò una temperatura di mandata più alta di quella impostata?

al raggiungimento della temperatura impostata il bruciatore si spegne; con una potenza minima più alta, il valore di impostazione si raggiunge prima, ma a quel valore il bruciatore si spegne.

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