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Differenziale e sottoquadro


Giacomo Arizala Quintero

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Giacomo Arizala Quintero

Buongiorno a tutti,

vi espongo il seguente quesito:

 

Sistema TN-S

Nuovo quadro elettrico spogliatoi alimentato da un quadro elettrico esistente.

Su quadro elettrico esistente è presente un 4x25A solo magnetotermico con linea intubata in tubo corrugato

N07V-K da 10mmq circa 30mt, che alimenta il nuovo quadro.

 

Sul nuovo quadro parto con un sezionatore 4x32A e poi faccio tutte le partenze. Ci saranno anche differenziali 

puri da 25 / 40A.

 

1) Nel nuovo quadro posso mettere un sezionatore come generale anzichè un magnetotermico?

2) I differenziali puri sono protetti dal 4x25 che c'è nel quadro di partenza, corretto?

3) Nel quadro di partenza devo mettere anche il differenziale oltre al M.T.?

 

Grazie

 

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Premesso che nei Sistemi TN-S la protezione contro i contatti indiretti si può realizzare acnhe con i soli MT, ovviamente calcolando e/o misurando l'impedenza del circuito di guasto provo a risponderti con i dati che hai fornito.

1. Si, purchè il quadro sia in PVC (doppio isolamento dei circuiti fino ai differenziali) oppure l'impedenza del circuito di guasto è coordinata con l'interruttore in partenza 4x25A. Diversamente devi proteggerti dai contatti indiretti a monte dei nuovi differenziali che vorresti installare.

Il sezionatore è protetto da cto-cto e sovraccarico dal MT 4x25A in partenza.

 

2. Diciamo di SI, personalmente non "amo" utilizzare i differenziali puri, specialmente nei sistemi TN potrebbero essere sottoposti a correnti di guasto a terra notevoli e rimandare il tutto al "generale" in partenza...tra l'altro dovresti verificare la protezione di back-up tra i dispositivi (Art. 570.3 CEI 64-8).

 

3. Vedi il punto 1, ovvero se misuri/calcoli l'impedenza dell'anello di guasto e la condizione imposta dalla CEI 64-8 è rispettata allora il differenziale non serve, viceversa si.

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Giacomo Arizala Quintero

Il quadro in partenza non è PVC ma lamiera (quadro a pavimento), mentre il nuovo quadro è un centralino ad incasso 54M.

A questo punto faccio mettere il differenziale anche sul quadro in partenza dove ho solo il 4x25. Magari un 0,3 selettivo, visto che 

nel nuovo quadro i differenziali sono tutti da 30mA massimo.

 

Utilizzo i puri per una questione di risparmio di spazio (più di 4 circuiti luce ed fm dei vari locali) ed economica.

Se al posto del sezionatore mettessi un magnetotermico da 25A, potrebbe andare meglio (per la questione della

corrente di guasto a terra elevata)?

 

Purtroppo non ho la possibilità di misurare l'impedenza dell'anello di guasto.

 

 

 

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Volevo dire ceh un macchinario alimentato direttamente si adottal'anello di guasto ed il MT. Per le prese piccole e terminali si puo' adottare il differenziale.

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Giacomo Arizala Quintero

Come detto nel primo messaggio, il nuovo quadro elettrico è a servizio di bagni e spogliatoi. Ecco perchè sono stati messi differenziali puri da 30mA.

 

La mia preoccupazione riguarda la protezione che si trova su un quadro al confine tra la zona produttiva e gli uffici. Quadro a pavimento metallico da cui

parte una linea in corrugato di tipo N07V-k da 10mmq che alimenta il quadro spogliatoi e bagni.

 

A questo punto farei mettere un differenziale da 0,3 selettivo sulla protezione in zona produzione, in modo da proteggere la linea da 10mmq sia dai contatti indiretti 

(pur essendo in tubo corrugato annegato nella muratura) che dal sovraccarico. Oltre a proteggere la linea, proteggo il sezionatore generale del quadro spogliatoi e i differenziali

puri sottostanti. Questa era la mia intenzione. Accetto consigli oltre a quelli già ricevuti. Grazie

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La situazione è un po' più chiara.

Senza tirarle per le lunghe credo che la soluzione del differenziale, anzi MT+D da 0.3A tipo S, nel quadro di derivazione sia decisamente giusta (considerando che non riesci a misurae l'impedenza ecc...)

Per i differenziali puri, ripeto devi verificare che la corrente di cto-cto e la massima corrente verso terra che riescono a sopportare da soli (dato del costruttore) siano superiori alle rispettive correnti che possono generarsi in caso di guasto nel punto di installazione.

Se tali correnti fossero inferiori devi ricorrere alla protezione di back-up indicata dal costruttore. Tutto questo con un differenziale accoppianto ad un MT (correttamente scelto in funzione dalla Icc) non servirebbe.

 

Ma metti i puri su ogni singolo circuito FM o luci?

Potresti pensare di creare due "generali" magari 3F+N,  uno luce e uno FM, del tipo MTD e poi a valle solo MT 10-16A  per la protezione da sovraccarico e cto-cto, naturalmente perdendo la selettività per un guasto a terra.

Per lo spazio oramai in 4 (3F+N) o 2 (F+N) moduli trovi tranquillamente MTD fino a 6kA. Per la questione economica...

 

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Giacomo Arizala Quintero

I differenziali puri sono Schneider Acti 9.

Potere nominale di interruzione e chiusura: Im 1500A / Idm 1500A

Corrente di corto circuito nominale condizionale: 10kA

 

Ho principalmente 4 locali, Mensa, Spogliatoio uomini, Spogliatoio Donne e Ingresso. Per ogni locale ho la solita Luce, F.M. ed emergenza.

Ogni puro fa il suo locale. Le utenze tipo caldaia, CDZ ecc. hanno il loro MTD. Volevo mettere tutti MTD ma, come ogni volta, il costo lievita.

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6 ore fa, Giacomo Arizala Quintero scrisse:

I differenziali puri sono Schneider Acti 9.

Potere nominale di interruzione e chiusura: Im 1500A / Idm 1500A

Corrente di corto circuito nominale condizionale: 10kA

 

Bene, verifica che la corrente massima di guasto a terra e di cto-cto sia inferiore ai 1500A (nel punto di installazione), diversamente devi prevedere a monte il dispositivo indicato da Schneider per ottenere il valore dei 10kA (corrente condizionata da un dispositivo di back-up).

 

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