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Scatto differenziale e possibile sostituzione con ...


crazyshot

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Ciao a tutti, sono un costante lettore del forum ma mi sono iscritto da poco per chiedere qui un supporto.

Volevo esporre il mio problema di scatto intempestivo (e a volte presumo tempestivo) del mio attuale differenziale (vedi foto).
L'intervento del differenziale capita spesso durante i temporali ma ultimamente scatta anche senza apparente motivo. Al riarmo funziona tutto senza problemi per diverse ore, giorni o settimane...
L'abitazione è una casetta in campagna le cui utenze sono i classici elettrodomestici, 2 condizionatori inverter, lavatrice e caldaia a gas; inoltre c'è una nutrita schiera di utenze/carichi esterni all'abitazione quali una decina di luci giardino, box cucinino esterno, frigo e pompa sommersa per il pozzo.
Ora, presumendo che nell'impianto si verifichi una certa dispersione "avvertita" quindi dall'unico differenziale (30 mA) mi spiego il motivo degli scatti anche durante il bel tempo.
Volendo porre rimedio, e volendo intervenire su questi due aspetti:
- protezione contro scatti intempestivi durante temporali
- "protezione" dalla (forse) alta dispersione dell'impianto
vorrei installare, in sostituzione degli attuali differenziale+MT i seguenti prodotti:
- ReStart Gewiss GWD0998
- MTD GW94218
Il GWD0998, essendo PRO tenterebbe il riarmo per diverse ore nei casi più sfortunati e lavora ad una Idn0 300mA che mi garantirebbe tolleranze elevate sulle (ahimè) dispersioni.
Il GW94218 di tipo A, 20A (300mA) dovrebbe resiste anch'esso alle suddette condizioni operative.
Ero propenso anche per uno ad immunità rinforzata, Tipo A[IR], ma ho visto in catalogo che sono solo a 30mA - il GW95808 per esempio.
Rimanendo sui 300mA ci sarebbe anche questo selettivo GW95848 ma mi viene il dubbio che non possa andar bene: pare vengano usati a monte di tutto, subito dopo il contatore.
Gradirei un vostro parere sulla configurazione di cui sopra.
Grazie mille

IMG_20180217_160956.jpg

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del_user_237282
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- protezione contro scatti intempestivi durante temporali

Per evitare scatti intempestivi in caso di temporali devi utilizzare gli appositi differenziali antiperturbazione che sono leggermente ritardati (sempre nel limite per essere definito istantaneo) che non scattano in caso di disturbi indotti da fulmini, ma anche dalla commutazione di carichi pesanti.

 

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- "protezione" dalla (forse) alta dispersione dell'impianto

Per questo non sempre è possibile aumentare la Idn dell'interruttore differenziale. Ad esempio non è possibile proteggere una comune presa domestica (corrente pari a 10/16A) con un differenziale con corrente nominale superiore a 30 mA.

 

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L'intervento del differenziale capita spesso durante i temporali ma ultimamente scatta anche senza apparente motivo. Al riarmo funziona tutto senza problemi per diverse ore, giorni o settimane..

Secondo me questo è dovuto a guasti a terra indipendenti dal temporale (es. cablaggi esterni che causano guasti a terra per perdita dell'isolamento).

 

Io ti consiglio di controllare le parti critiche dell'impianto (cablaggio della pompa sommersa e degli utilizzatori esterni: le parti elettriche a contatto con l'acqua sono le più vulnerabili a problemi del genere) e di (se possibile) dividere l'impianto sotto un maggior numero di differenziali (almeno un interruttore per la parte interna e uno per i carichi installati all'esterno insieme alla pompa sommersa). Consiglio di dotarsi di interruttori differenziali APR e in classe A.

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i differenziali antiperturbazione  tendono a non intervenire durante i temporali MA  ... non proteggono gli impianti dalle sovratensioni che in aree rurali con linea del distributore

aerea  possono avere valori molto elevati.

io ti consiglio di installare dopo il contatore un buon scaricatore in classe 2, dopodiche'  puoi montare un antiperturbazione .

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Ciao a tutti e grazie per il vostro rapido feedback: ho trascorso una notte di riflessioni sull'argomento ;-)

 

@Elettroplc: posso chiederti come mai escludi categoricamente Gewiss? Gli ABB MTD li avevo visti, come ad esempio questo MTD DS201 C20 APR300, al quale però non vi si può associare un eventuale modulo di riarmo. Sto spulciando nei cataloghi e ABB propone i riarmi solo per i differenziali puri (RCCB F200 Type F): quindi dovrei acquistare per la soluzione "full" il riarmo + differenziale RCCB + un MT e forse non ci sto nella cassetta. Inoltre i moduli di riarmo ABB non arrivano a 300mA... come la metto con le dispersioni di impianto presumibilmente elevate?

 

Per questi motivi, il modulo di riarmo (opzionale sia su ABB che GW), che a questo punto potrei aggiungere in un secondo momento, avevo optato per il GW “PRO” perché attua un numero di tentativi di riarmo indefinito, a differenza del ABB che si limita a 3 (disponibile nelle versioni a 3 secondi e 30 secondi di intervallo tra un tentativo e l'altro).

 

@Daniele Orisio: Non ho capito la tua affermazione “Per questo non sempre è possibile aumentare la Idn dell'interruttore differenziale…” --> se uso un 300mA non mi metto in una situazione moolto più tollerante rispetto ad un 30mA?

Per il resto concordo sul fatto che probabilmente ci sono diverse correnti verso terra (lo avevo infatti premesso) ed è auspicabile mettere un differenziale dedicato alla “zona esterna” --> (Poi magari apro discussione a parte per chiedere consiglio sul come dimensionarlo correttamente).

Anche tu consigli differenziali "APR", quindi ABB. Come mai questo orientamento? Avete esperienze sul campo che ne fanno i migliori de facto?

 

@ivano65: hai inquadrato correttamente la situazione: linee aeree! Mi ritengo fortunato a non aver subìto finora danni agli apparecchi e accetto volentieri il consiglio di installare un SPD… prossima spesa.

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17 ore fa, ivano65 scrisse:

io ti consiglio di installare dopo il contatore un buon scaricatore in classe 2, dopodiche'  puoi montare un antiperturbazione .

Giusto il consiglio di prevedere uno scaricatore, circa la classe invece è necessario effettuare una valutazione del rischio dovuto al fulmine ed in base al risultato si scelgie.

La Norma CEI EN 62305 permette un classe 2 ad arrivo linea soltanto se Nd + Nl <0,01 fulmini/anno  (precedentemente era 0,1) dove Nd è la fulminazione diretta della struttura e Nl quella della linea. In ambiente rurale con linee aeree e lunghe è piuttosto facile superare quel 0,01.

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Ci sono state molte giustificazioni per lasciare da parte il marchio menzionato. Siemens,Acti 9 , Abb, Merlin Gerin li reputo piu' consoni in termini di affidabilita'.spesso ..quando si guastano i moduli e' perche' non sono serrati i morsetti correttamente.solo con ripetuti interventi per cc franco e sovratemperatura si puo' dare provadi resistenza e di limitazione della vita utile.se prendi un Abb ed un altro...solo dai materiali e dal peso identifichi la qualita' intrinseca del prodotto.con impianti da 3kw la cosa e' limitata, ma in grossi impianti le cose cambiano.un progettista di soluto non sceglie Gw anche se ne avrebbe un vantaggio nel computo economico per grosdi impianti dove il preventivo verrebbe limato.

 

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del_user_237282
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@Daniele Orisio: Non ho capito la tua affermazione “Per questo non sempre è possibile aumentare la Idn dell'interruttore differenziale…” --> se uso un 300mA non mi metto in una situazione moolto più tollerante rispetto ad un 30mA?

 

Il problema è che alcune tipologie di utilizzatori (ad esempio le prese utilizzate nelle abitazioni, per essere precisi con corrente nominale < 20A in ambienti interni e < 32A in ambienti esterni) non possono essere alimentati da differenziali con corrente di intervento maggiore di 30 mA per la norma CEI 64-8. Se vuoi installare differenziali con Idn maggiori dovresti dividere l'impianto in più circuiti e alimentare soltanto quelli che non richiedono una protezione così sensibile. PS: Prima di installare più differenziali o prima di aumentarne la Idn (solo quando permesso) è necessario misurare la resistenza di terra e verificarne il coordinamento con la corrente nominale permessa.

 

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Anche tu consigli differenziali "APR", quindi ABB. Come mai questo orientamento? Avete esperienze sul campo che ne fanno i migliori de facto?

 

No. Ho scritto APR per intendere qualsiasi differenziale antiperturbazione (non conoscendo che APR è una dicitura utilizzata solo da ABB).

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Salve. ma in che anno è stato realizzato quell'impianto??? Vedo male oppure noto un pezzo di nastro blu nel quadro e spero non sia una giunzione

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13 ore fa, Daniele Orisio scrisse:

Il problema è che alcune tipologie di utilizzatori (ad esempio le prese utilizzate nelle abitazioni, per essere precisi con corrente nominale < 20A in ambienti interni e < 32A in ambienti esterni) non possono essere alimentati da differenziali con corrente di intervento maggiore di 30 mA per la norma CEI 64-8. Se vuoi installare differenziali con Idn maggiori dovresti dividere l'impianto in più circuiti e alimentare soltanto quelli che non richiedono una protezione così sensibile. PS: Prima di installare più differenziali o prima di aumentarne la Idn (solo quando permesso) è necessario misurare la resistenza di terra e verificarne il coordinamento con la corrente nominale permessa.

Ora ho capito il motivo dell'affermazione, non conoscevo questo limite imposto dalla norma. Ma quindi non posso installare un 100 o un 300mA senza sezionare l'impianto - cosa che non posso fare ora e vedo limiti dettati dal fatto che dal quadro parte un solo corrugato.

Se, contravvenendo alla norma, lo faccio ugualmente (a mio rischio, si sa) pensi che mi metta oggettivamente in una situazione esagerata di rischio? Mica rimango folgorato in caso di contatto accidentale? 

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13 ore fa, ilsolitario scrisse:

Salve. ma in che anno è stato realizzato quell'impianto??? Vedo male oppure noto un pezzo di nastro blu nel quadro e spero non sia una giunzione

L'impianto è dei primi anni '90. Il nastro blu che vedi serve solo a tenere accoppiati i fili. Presumo che ne hanno usati due per polo al posto di 1 di sezione maggiore. La cosa che tra l'altro ho notato aprendo il qudretto è che i cavi marrone della fase presentano la guaina parzialmente fusa; per questo avevo pensato, nel sostituire il MT di metterne uno ad amperaggio ridotto tipo un C20 o addirittura C16... considerando che però è l'unico dell'impianto.

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Matteo Mabesolani

Ciao @crazyshot e benvenuto sul forum. La cosa migliore sarebbe suddividere anzitutti i circuiti sotto diversi Magnetotermici Differenziali, purtroppo però vedo che sta sotto tutto sotto un'unico interruttore. Il restart è solo un palliativo per impianti fatti male, se l'impianto è fatto bene il differenziale non scatta se non per necessità. Verifica bene le giunzioni esterne e magari installa degli scaricatori, visto che hai la linea aerea.

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Grazie per il benvenuto Matteo. Abbiam detto OK agli SPD vista la linea aerea.

Ma per gli scatti intempestivi, purtroppo la casa è fatta così... sarebbe troppo oneroso rivedere impianto interno sezionandolo e andare a rifare e controllare anche la diramazione esterna che comprende molte utenze aggiunte via via negli anni (all'inizio del post ho elencato solo qualcosa...). E capisco che devo adottare giusto un palliativo... un po' lontano dall'essere al 100% a regola d'arte.

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Ciao a tutti, stavo ancora riflettendo alla possibile soluzione del mio problema…

Grazie alle vostre delucidazioni ho capito che adottare un differenziale con Idn da 300mA sarebbe veramente azzardato e la soluzione del riarmo – che mi entusiasmava - non è quella più opportuna, almeno in prima battuta.

Sarei giunto quindi alla conclusione di adottare una protezione differenziale immune ai disturbi associata ad un MT. Mi date la vs. benedizione su questa?:

 

ABB - F202 A-25/0,03 AP-R (Product ID: 2CSF202401R1250)

ABB - S201-C16NA (Product ID: 2CDS251103R0164)

 

A tale configurazione potrei, in un secondo momento, aggiungere sempre (se lo spazio nel centralino lo permette) il modulo di riarmo F2C-ARH… ma cerco di tenermene alla larga.

 

Che ne dite?

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Ma perchè prendere due dispositivi distinti, ovvero differenziale puro e poi il magnetotermico.

Vai direttamente con un MT+Blocco Differenziale ovvero   S201 Na C16+DDA202 A-25/0.03 AP-R

 (2CDS251103R0164 +2CSB202401R1250)

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