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Relazione tecnica: come farla?


Giacomo Arizala Quintero

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Giacomo Arizala Quintero

Buongiorno,

dopo una decina di anni di lavoro presso ditte di impianti e una esperienza in uno studio di progettazione

mi sono messo in proprio da gennaio. Ovviamente devo crearmi tutto da zero. Ora sto affrontando il discorso

relazione tecnica. Volevo chiedervi, come impostereste lo scheletro della vostra relazione tecnica?

In questi anni ne ho viste a centinaia, c'è chi scopiazza e inserisce pezzi di norme, chi la fa di 40 pagine e chi di 3,

chi inserisce 3 fogli di elenco delle normative rispettate, chi non inserisce nemmeno una norma, ecc.

 

Come partire? Che punti/scaletta consigliate? Dove reperire i riferimenti normativi (sapendo che è impossibile ricordarsi

tutte le norme)?

 

Grazie mille

 

 

 

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Ciao Giacomo Arizala Quintero

 

Diciamo per scherzare : A te, con la firma "pesante" che metterai a fondo Relazione, basta anche una pagina sola.

 

Per essere seri, invece, io consiglio il metodo GIAPPONESE (prima copia il maestro e poi migliora).

--1) Si copia cercando di distinguere tra il niente ed il superfluo, informandosi possibilmente su che cosa sta dietro alla marea di citazioni normative indicate pedissequamente dagli altri.

--2) Successivamente, nel tempo ed essendo venuto a capo di tutto il bailamme di norme, si personalizza tenendosi all'essenziale.

--3) Sin da subito bisogna fare incetta di tutte le documentazioni analoghe sulle quali si può mettere mano. Naturalmente da Internet , da vari Siti Specialistici e di Associazioni di Categoria, dai Siti ufficiali delle varie "Autorità Tecniche" si possono attingere molte utili notizie........

--4) Farsi una raccolta norme, in modo ordinato, alla quale ricorrere a colpo sicuro senza perdite di tempo.

--5) Tutte le operazioni consigliate ai punti precedenti richiedono di solito una buona dose di tempo e impegno.

 

Io, soffro di una congenita repulsione per le montagne di carte burocratiche inutili.

Essendo nella condizione di poterlo fare, parecchio tempo fa, mi sono autopensionato alla prima occasione possibile.

Certo non tutti hanno questa possibilità. Dovrai stringere i denti e tirare avanti.......

 

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Molto semplicemente devi descrivere l'impianto che stai progettando, quindi fatta una premessa sul locale/ambiente, scelte progettuali ecc, inizia a descrivere il quadro, impianto luci, prese, impianto di terra ecc., poi magari affronti il discorso delle protezioni (contatti diretti, indiretti, soraccarico, cortocircuito ecc.).

Poi vedi come meglio credi, per il copiare Norme credo serva a poco, diverso è il riferimento ai vari punti/articoli della Norma a cui di riferisci magari in funzione della tipologia di protezione scelta piuttosto che le sezioni dei conduttori ecc.

La lunghezza/ pagine è tutto dire, secondo me basta lo stretto necessario ma questo non significa che bastino sempe poche pagine, dipende dal lavoro/progetto che stai elaborando.

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Microchip1967

Puoi prendere come spunto la CEI 0-2 . E' fatta epr la progettazione ma indica in modo chiaro come devono essere fatte le cose, compresa la relazione tecnica

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26 minuti fa, Microchip1967 scrisse:

Puoi prendere come spunto la CEI 0-2 . E' fatta epr la progettazione ma indica in modo chiaro come devono essere fatte le cose, compresa la relazione tecnica

:thumb_yello:

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