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Dimensionamento fili interno quadro


Delta cablatore

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Delta cablatore

Buon giorno a tutti

Ho letto un paio di discussioni in merito al dimensionamento dei fili dalla barratura ai vari componenti ma alla fine non ho ben capito.....mi spiego meglio con un esempio, parliamo di un quadro automazione con Sezionatore generale da 80A, la linea di alimentazione da 25mm parte dalla morsettiera passa sul sezionatore e arriva al distributore/barratura (tipo cembre z25dp7100), le linee che partono dal distributore posso dimensionarle in base alla protezione a valle? se ho un salvamotore da 2-4A posso arrivare a monte con filo da 2,5mm (coma farei a valle)? Capisco che questo tratto di filo(tra distributore e salvamotore) non è protetto ma si parla di lunghezze al max 2mt, in genere uso come sezione minima 2,5mm non avendo specifiche dal cliente o dal progettista è corretto?

In merito non ho trovato nessuna normativa che vincoli una sezione minima per questo tratto di filo.

Il dubbio mi viene perchè un cliente mi contesta la sezione 2.5mm e dice che il minimo deve essere 6mm......  sicuramente usando sezioni maggiori si ha una maggiore protezione in caso di corto circuito ma come ripeto parliamo di cablaggi interni al quadro molto corti con utenze da 2-4-6A cablate con un filo che ne porta tranquillamente 16A.

 

Un Saluto tutti.

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20 minuti fa, Delta cablatore scrisse:

le linee che partono dal distributore posso dimensionarle in base alla protezione a valle?

NO!

La protezione va sempre a monte della linea. La sezione della linnea deve essere congrua con la protezione.

 

Ad esempio.

Nel tuo caso.

Interruttore generale, suppongo automatico magneto termico, da 80A ===> line di sezione adeguata per circolazione di corrente <=80A

Da questa linea si dipartono altre utenze, ad esempio 2 utenze da 20A e 4 da 10A.

Si monteranno, addossati alla linea di distribuzione, 4 MGT da 10 A e 2 MGT da 20A; da questi interruttori automatici si dipartiranno le relative liee con sezione adeguata alle correnti di, rispettivamente, 10A e 20A.

 

E' prevista la possibilità di connettere il dispositivo di protezione alla linea principale con cavo avente sezione adeguata alla corrente del protettore purchè la lunghezza non superi 0.5m (però non sono sicuro di questo dato perchè lo cito a memoria).

Chiarisco con un esempio.

Nel caso precedente posso collegare i 6 MGT, o 6 terne di fusibili, alla linea da 80A con cavo avente sezione eguale a quella di uscita purchè ogni collegamento non supri la lunghezza totale del filo di 0.5m 8da verificare).

 

20 minuti fa, Delta cablatore scrisse:

in genere uso come sezione minima 2,5mm non avendo specifiche dal cliente o dal progettista è corretto?

 

 

Se non altrimenti specificato, la sezione minima richiesta è di 1.5mm2 tranne per alcuni collegamenti interno quadro dove si ammette lo 0.75, ad esempio tra morsettiere di appoggio e ingrssi di PLC.

 

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Delta cablatore

Grazie della risposta

 

posto questa foto ( anche se è un quadro di distribuzione)
con SEZIONATORE generale da 63A e tutte le utenze da 10A (facciamo finta), dal distributore ai MT bisognerebbe cablare tutto da 16? 

 

Saluto tutti.

044.JPG

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1 ora fa, Delta cablatore scrisse:

Buon giorno a tutti

Ho letto un paio di discussioni in merito al dimensionamento dei fili dalla barratura ai vari componenti ma alla fine non ho ben capito.....mi spiego meglio con un esempio, parliamo di un quadro automazione con Sezionatore generale da 80A, la linea di alimentazione da 25mm parte dalla morsettiera passa sul sezionatore e arriva al distributore/barratura (tipo cembre z25dp7100), le linee che partono dal distributore posso dimensionarle in base alla protezione a valle? se ho un salvamotore da 2-4A posso arrivare a monte con filo da 2,5mm (coma farei a valle)? Capisco che questo tratto di filo(tra distributore e salvamotore) non è protetto ma si parla di lunghezze al max 2mt, in genere uso come sezione minima 2,5mm non avendo specifiche dal cliente o dal progettista è corretto?

In merito non ho trovato nessuna normativa che vincoli una sezione minima per questo tratto di filo.

Il dubbio mi viene perchè un cliente mi contesta la sezione 2.5mm e dice che il minimo deve essere 6mm......  sicuramente usando sezioni maggiori si ha una maggiore protezione in caso di corto circuito ma come ripeto parliamo di cablaggi interni al quadro molto corti con utenze da 2-4-6A cablate con un filo che ne porta tranquillamente 16A.

 

Un Saluto tutti.

Ci sarebbe da scrivere per giorni...

Ad oggi non vi è una normativa che stabilisca con esattezza la portata dei cavi posati all’interno dei quadri elettrici, a differenza di quelli destinati alla realizzazione degli impianti.

Solitamente è bene riferirsi a questa per avere un termine di paragone e riferimento normativo.

Detto questo la CEI EN 61439- Art. 8.6.1 e art. 8.6.4 chiariscono i tuoi dubbi circa la possibilità di dimensionare un cavo di derivazione in funzione dell'interruttore che andrà ad alimentare. In pratica è permesso prestando attenzione ad alcuni particolari di posa e soprattutto limitando la lunghezza a 3m.

Sarebbe impensabile realizzare tutta la distribuzione interna in funzione dell'interruttore generale magari da 630A...

 

Per le sezioni minime, non vi è traccia se non per il neutro o PE, diversamente nella Norma "Impianti" CEI 64-8 si parla di minimo 1,5mmq per linee di potenza e 0,50mmq per circuiti di segnale e comandi.

 

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Non si trovano indicazioni e/o tabelle sulla norma di prodotto in quanto le variabili in gioco sono molteplici e variano da quadro a quadro visto che la portata di un cavo dipende:

  1. materiale del conduttore
  2. sezione
  3. isolante
  4. modo di posa
  5. numero dei conduttori caricati
  6. temperatura interna del quadro
  7. numero dei circuiti (n) caricati posati assieme

In pratica, con lo schema alla mano dovresti:

  • individuare tutti gli apparecchi che compongono il quadro
  • calcolare la sovratemperatura interna al quadro
  • nota la sovratemperatura stimi l'eventuale declassamento delle protezioni installati
  • determini la corrente di impiego dei circuiti in uscita per la quale puoi considerare se lo conosci, anche il fattore nominale di contemporaneità dei vari dispositivi

Deterninata la corrente di impiego dei circuiti in uscita, la temperatura interna al quadro, sulla base del tipo di cavo che utilizzerai, sarai in grado di determina la sezione minima richiesta per i conduttori.

Logicamente la corrente di impiego in uscita deve essere uguale o maggiore alla corrente di impiego richiesta dal progettista dell'impianto.

 

 

 

Per quanto sopra scritto, risulta evidente che ogni quadro deve sempre essere corredato di una documentazione cartacea che riporti i criteri costruttivi del quadro ed evidenzi i limiti di impiego e quant'alto previsto nel dimensionamento/costruzione del quadro e dei componenti interni al quadro stesso.

 

 

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Delta cablatore

Grazie a tutti per le risposte.

@Daddo79:sei stato molto chiaro ed esaustivo grazie....

@time: sicuramente con lo schema alla mano vengono fatte varie considerazioni sulle utenze più importanti o principali del quadro, ma per le utenze "ausiliarie" tipo la presa di servizio, la lampada interna al quadro, il lampeggiante di presenza tensione, il torrino di estrazone, il misuratore di energia, penso che cablandole con sezione 2.5mm (tra la barratura e la protezione) sia piu che sufficente.......

 

Saluto e grazie

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Ciao a tutti

 

Dalla ridda di notizie e citazioni di prescrizioni non ci si capisce più niente.

 

Io sono rimasto ai volonterosi apprendisti, presso qualche Elettricista già avviato, che dopo qualche anno si mettevano in proprio.

Di norma, anche senza progettazione e prescrizioni altrui, e andando per semplice copiatura, erano sempre in grado di sfornare quadri "normali" realizzati in modo adeguato e soprattutto funzionanti senza sorprese.

 

Ora sembra che, per mettere insieme quattro relè e una morsettiera, ci vogliano Diplomi di Laurea vari e anche alcuni Master conseguiti preferibilmente all'estero In Paesi "seri" dove pensano solo al lavoro e non scherzano mai........(e forse è per questo si ubriacano tutte le sante sere).

 

Mi riesce difficile credere che la massa dei nostri elettricisti (che io ho sempre reputati tra le persone con più  vivida intelligenza e perspicacia nel lavoro) si siano ridotti così male.

 

Mi riesce molto più facile immaginare che la Ossessione Normativa dei nostri Legislatori (con il codazzo di loro tecnici di fiducia) abbia preso da tempo il sopravvento e sia ormai completamente fuori controllo.

 

A parte tutto quanto detto (che è solo uno sfogo che lascia il tempo che trova), si potrebbe sapere da qualcuno che si ritiene aggiornato e competente se lo schemino didattico postato qui sotto può ritenersi valido, quali dovrebbero essere i dati dei Componenti Funzionali rappresentati e la sezione dei conduttori da impiegare.

Qualche spiegazione, qualora ritenuta utile, sarà accolta con la dovuta attenzione.

In tempi passati avrei scritto i dati con la sinistra facendo altri schemi con la destra, ora non saprei che fare........

 

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Ciao  Maurizio Colombi

 

Grazie per la dimostrazione di affetto.

Per dire il vero, a mia memoria, non ricordo di essere mai stato in disaccordo con te su qualcosa.

Presumo tu ti riferisca a certe mie dispute molto surreali e superflue con un "moderatore" del forum........e, praticamente, solo con lui.

 

 

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Maurizio Colombi
9 ore fa, Semplice 1 scrisse:

a mia memoria, non ricordo di essere mai stato in disaccordo con te su qualcosa.

Non mi riferisco certamente a qualche disaccordo avuto tra di noi, anche se non bisogna sempre dimostrare pubblicamente il fatto di non essere d'accordo con quanto scritto da qualcun'altro! :)

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