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Modifica piega ferro


eliop

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Salve a tutti , una macchina che piega i tondini di ferro (staffe per CA) è azionata da un motore trifase (con elettrofreno pure trifase) da 2.2kW,ora si vorrebbe trasformare l'alimentazione da trifase a monofase lasciando lo stesso motore alimentato da un inverter mono trifase di adeguata potenza collegando motore e freno a triangolo .

Fermo restando che il motore lavorerebbe sempre a 50 HZ ,la domanda che pongo ai più esperti di me sugli inverter è: si può alimentare il freno direttamente dai morsetti del motore  come avviene adesso ,o ci sono controindicazioni in merito?

Un grazie anticipato a chi vorrà intervenire con i suoi consigli. 

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Il freno va separato, ma se e ac trifase conviene cambiarlo, se monofase ac o dc 230 non ci sono problemi, nel caso dc devi lasciare il ponte raddrizzatore

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Per me tale modifica risulterebbe antieconomica,visto lo stravolgimento da fare,e come costi un monofase autofrenante costa sicuramente meno di un inverter(almeno un sensorless per non perdere coppia) e si applica facilmente ad un quadro elettromeccanico come quello che sarà presente.Inoltre considera che questo tipo di macchine lavorano in condizioni difficili e spesso maltrattate in tutti i modi,quindi devono risultare estremamente robuste ma di costruzione semplice.

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Mirko Ceronti

Se hai l'elettrofreno trifase, prima di mettere in cantiere l'ipotesi di sostituirlo, credo convenga senz'altro fare una prova.

Se è vero come dici che l'inverter farebbe solo da "convertitore monofase-trifase" a 50 Hz e basta, allora se lì ci fossi io come prima cosa collegherei freno e motore a triangolo, poi rampa di accelerazione inverter impostata la più breve possibile (tra gli 0 ed i 50 Hz) e vedere a quel punto il tutto come si comporta.
In sostanza sistemato così, l'inverter funziona quasi da teleruttore e null'altro.
E' una prova; se funziona Ti risparmi un bel po' di seccature, altrimenti come hanno detto anche i colleghi, dovrai scorporare l'azionamento del freno da quello del motore.

Saluti

Mirko

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Mirko la tua stessa idea l'ho avuta un ventennio fa, con gli inverter di sa allora e motori piccoli non ha prodotti risultati soddisfacenti, il freno staccava in ritardo. Ora con inverter piú performanti probabilmente il problema non sussiste. Andava in allarme anche con la rampa di discesa, ma quello era il minimo in quanto quando mancava il run inviavo il reset... e il problema era raggirato

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ciao

il freno non và sotto inverter , qualsisi inveter usi.

Se il freno è monofase o in dc basta separarlo dall'inverter.

Se il freno è trifase ...comunque non và sotto inverter

 

 

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Mirko Ceronti

A fare una prova non gli costa comunque nulla, al massimo non funziona.
 

2 ore fa, lelos scrisse:

il freno non và sotto inverter , qualsisi inveter usi.

Se il freno è monofase o in dc basta separarlo dall'inverter.


Se il freno è trifase ...comunque non và sotto inverter


5 anni fa avrei risposto esattamente come Te.:)
Poi, uno che queste cose invece non le sapeva (beata ignoranza:superlol:)  ha collegato davanti a me un motore autofrenante direttamente all'uscita di un inverter, sotto le mie ruvide invettive :angry: nel tentativo di farlo desistere a tutti i costi da ciò, ma fregandosene gaudientemente delle mie urla, ha avviato il tutto e...... ha funzionato :o
Anche se dalla sua aveva il fatto che la rampa era brevissima (ed ok) io ancora però, non ho capito come mai il ponte diodi del raddrizzatore che alimentava il freno in DC di quello specifico motore lì, ad oggi..... non si sia ancora ammalorato.<_<
(son passati 5 anni)
Con delle raffiche di  p.w.m. a 16 khz che escono da quel girarrosto d'un inverter dannato, avrebbe dovuto quantomeno guastarsi nel giro di poco, ma lui (il ponte diodi) non lo sapeva :lol: ed in fatti è là che comunque (ed ancora) funziona :(
A meno chè non sia un ponte realizzato con diodi fast.....mah.....!:blink:
Per cui, reduce da questo fatto, ed inoltre conscio che Eliop manco c'ha il ponte diodi di cui preoccuparsi, ma solo e semplicemente il freno trifase diretto, il consiglio che senz'altro gli do, in virtù di ciò, è quello di fare se non altro una prova.
(tutto lì)
E se non deve rimettersi alla clemenza di una rampa dolce, ma la può invece mantenere rapida e frizzante, io guarderei come il tutto si comporta ......tentar non nuoce.
Per la frenata ovviamente non occorre rampa di discesa, si programma la fermata in modalità "caduta libera", la quale altro non fa che spegnere le uscite dell'inverter, ed a quel punto ci pensa il freno a bloccarlo ;) esattamente come si addice ad un motore autofrenante avviato da teleruttore.

Saluti

Mirko

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Mirko Ceronti

Ah beh certo.
Ma infatti io ad Eliop gli ho detto

 

il 13/4/2018 at 22:25 , Mirko Ceronti scrisse:

Se è vero come dici che l'inverter farebbe solo da "convertitore monofase-trifase" a 50 Hz e basta, allora se lì ci fossi io come prima cosa collegherei freno e motore a triangolo, poi rampa di accelerazione inverter impostata la più breve possibile (tra gli 0 ed i 50 Hz) e vedere a quel punto il tutto come si comporta.


Diversamente hai ragionissimo Tu :)
Il discorso è valido solo per inverter utilizzati come teleruttore.

Saluti

Mirko

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Intanto ringrazio quanti hanno voluto dare il loro contributo a questa discussione , che il freno andrebbe sempre pilotato a parte lo sapevo ,in questo caso avendo il freno trifase volevo riuscire a capire se era fattibile sfruttare l'uscita dell'inverter direttamente visto che come ha detto Mirko,in pratica l'inverter funzionerebbe quasi da contattore a 50Hz.

Per quanto riguarda il costo inverter- motore monofase autofrenante, avevo trovato un inverter Toshiba a 175 euro + iva ,adesso provo a vedere il costo di un motore .

Altro aspetto evidenziato anche da voi è il fato che questo tipo di macchine sono piuttosto maltrattate durante il loro uso. 

 Ciao.  

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puoi mettere il freno con il condensatore collegandolo a 220v trifase e lo piloti con il relè del inverter.

Comunque i freni sulle piegaferro sono usati per invertire il moto appena fatta la sagoma, se non ci fosse andrebbe avanti per inerzia, forse con inverter e resistenza di frenatura il freno non sarebbe nemmeno piu necessario, ma bisogna verificare la macchina.

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Mirko Ceronti
1 minuto fa, roberto8303 scrisse:

se non ci fosse andrebbe avanti per inerzia, forse con inverter e resistenza di frenatura il freno non sarebbe nemmeno piu necessario, ma bisogna verificare la macchina.

 

Eh sì, poichè la resistenza di frenatura, non inchioda di certo come un autofreno.
Quello blocca sul colpo il moto residuo, la resistenza per quanto solerte lascia comunque sfogo ad una certa inerzia fisiologica.
Poi, può essere che costei sia tollerabile, bisogna appunto vedere la macchina ed il suo comportamento dinamico.

Saluti

Mirko

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