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Un uomo rovinato chiede aiuto


NO_HOPE_FOR_ME

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NO_HOPE_FOR_ME

Volevo scrivere una risposta articolata per ognuno di voi tre, ma la ritengo superflua, nel senso che dovrei ripetere le stesse cose e allora salto alle conclusioni finali, ho capito il senso generale dei vostri discorsi la programmazione è solo la ciliegina sulla torta, e qui non c'è nemmeno una caramellina, di andarmene fuori per il momento non posso, per cui è consigliabile trovarmi qualcosa come operaio generico, facciamo qualcosa nel campo dell'automatica tanto per tenere viva la speranza, la laurea in tal caso vediamo se serve dichiararla o meno, profilo basso in ogni caso tanto per essere finito così avrei comunque poco credito.

Purtroppo non credo sia possibile visto il combinato disposto di leggi sul lavoro e crisi nerissima che ci attanaglia, (nonostante i media ci dicano l'esatto opposto), che poi nella provincia di Roma è davvero pesante, qui non ti danno nessuna chance, non c'è verso ci ho provato più volte anche offrendomi gratis, niente, ormai vivere qui è diventato un inferno in terra, e infatti nella capitale sembra di stare nel dopoguerra!

 

comunque per dovere adesso che ho cambiato un po' i parametri di ricerca posso provarci di nuovo, ma nel contempo manderò avanti le cose come programmato

 

 

 

 

 

 

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4 minuti fa, NO_HOPE_FOR_ME scrisse:

(nonostante i media ci dicano l'esatto opposto)

 

Te lo dico da fratello...questo è il momento migliore perchè la crisi nerissima proprio non c'è....perdonami ancora la franchezza ma la crisi è tua che cerchi ancora di rintanarti dentro un garage per far passare ancora qualche mese/anno ed evitare di buttarti nella mischia. Ed è ancora tua che a 41 anni non hai capito che se non sai l'inglese manco lo spazzino (con tutto il rispetto per glik spazzini) potrai fare. Invece di continuare a fare il filosofo dei massimi sistemi e scopiazzare le frasi fatte di facebook o dei TG armi in spalla e pedalare..suona i campanelli dei meccanici, delle officine, dei manutentori, di chi vuoi tu e cerca di fare quello che sai fare e quello per cui hai studiato...Gli esperimenti in garage li potrai fare di notte o il sabato e la domenica ma prima o poi dovrai cercarti da mangiare da solo...

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.... di andarmene fuori per il momento non posso, per cui è consigliabile trovarmi qualcosa come operaio generico

anche facendo il "pizzaiolo" si impara, in alcuni forni c'è un motore che gira e viene comandato da dei pulsanti, ci sono controlli di temperatura, bisogna rispettare tempi e metodi, si ha a che fare con molte persone con diverse esigenze e personalità, allo stesso modo vale per un meccanico, per un impiantista, per un idraulico ecc...

Tutti lavorano, portano a casa chi più chi meno dei soldi, ogni giorno imparano cose nuove obbligatoriamente, dal mestiere al comportamento all'economia, un titolo di studio potrà aiutarti ad affrontare questi mestieri, ma anche ad imparare cosa è la realtà del lavoro, con tutte le sue peculiarità, inizia pure dalla "gavetta" , dopo farai passi da gigante. La" gavetta " o la scegli te o te la faranno fare per forza e ...... sarà dura !

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Ma non c'è nessuno che come me pensa che sono passati 9 giorni dall'apertura di questa discussione....

e che se sta qui  un lavoro qualsiasi non lo troverà mai ?

Non ci vuole un titolone di studio per capirlo

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Stefano, la penso esattamente come Te, purtroppo il forum, viste anche le premesse, si comporta da "Psicologo", ed è difficile uscirne visti i vari "interventi", dipende dal soggetto trarre le conclusioni ed attuarle, solo Lui ha e conosce il suo problema in tutti i meandri, Famigliari, Culturali, Ambientali, Sociali, ecc..

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NO_HOPE_FOR_ME

Allora, vediamo di capirci non ho intenzione di passare il tempo a fare solo "esperimenti in garage", era ed è un consiglio pratico da attuare in mancanza di meglio, intanto che raccoglievo fondi per i corsi di PLC e quadrista (ammesso che esistano), visto che con l'elettricità e gli azionamenti non ho dimestichezza, non credo occorra essere scienziati per provare ad inpratichirsi ed avere qualche chance in più, oppure sì?!

 

Eccerto che nel frattempo occorreva provare altro, infatti ciò che voi dite già in parte lo sto attuando.

Mi sono messo a cercare fra le offerte di manutentori di impianti industriali, dato che ora ho messo a fuoco un po' meglio la cosa, e mi è sembrata interessante.

 

Ho risposto agli annunci ovviamente chiedevano altro, per conoscenza gli ho fatto presente la mia disponibilità a fare il manovale (l'aiuto del manutentore), dicendo che ero: di zona, automunito e che la paga era secondaria. Gli ho detto che ho diploma e laurea tecnica, avrò sbagliato ma altrimenti a che titolo gli scrivevo a fare?!

 

E che è successo?! Nada, nessuna risposta, come al solito. Io più di questo non posso fare.

Se non c'è nessuna crisi?! Allora sono scemo io, visto che sarò l'unico in Italia che non lavora da anni.

 

Ha ragione il dott. cicala mi sa, c'è poco da fare.

 

 

 

 

 

 

 

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allora, ti rispondo con la solita sincerità

e parlo per esperienza personale

ai manutentori industriali non gli danno nessun aiuto, nemmeno a paga ridotta, o c'è una squadra composta da un certo numero di elementi oppure sei solo come un cane e ti devi arrangiare qualsiasi cosa accada 

una volta forse c'era il ragazzo che passava le chiavi e i cacciaviti e stava sul collo cercando di rubare il mestiere

da un po' le cose sono cambiate

 

io mi chiedo solo una cosa

perché ti ostini a puntare su settori dove hai esperienza zero? 

al di la di questo penso che nessuna azienda assume un manutentore polivalente senza esperienza pregressa

perché ti ostini a pensare ai PLC

 

hai seguito una specializzazione diversa, a prescindere di come sia andata, presumo tu ne sappia più di meccanica che di automazione stretta

quindi, visto che poi anche un corso non sostituisce mai l'esperienza tanto ricercata nel mondo del lavoro, tanto vale non perdere altro tempo e puntare su settori dove puoi dire la tua, o al limite settori dove cercano solo addetti di produzione

 

se a roma non ne trovi, prova nel nord-est, li ci sono aziende che non trovano manovalanza italiana pensa un po'

 

 

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NO_HOPE_FOR_ME

In tal caso, si potrebbe tagliare corto e passare senza ulteriori indugi alla fase: "mi trasferisco al nord" nord-est ad essere più precisi. Però questo mondo dell'automazione...

Non so, non mi sento tanto sicuro di fare bene, se parto eppoi non trovo niente ho perso altri soldi e tempo. Ma mi sa che avete ragione, occorre anticipare i tempi, quanto prima.

 

 

 

 

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10 ore fa, NO_HOPE_FOR_ME scrisse:

Allora, vediamo di capirci non ho intenzione di passare il tempo a fare solo "esperimenti in garage", era ed è un consiglio pratico da attuare in mancanza di meglio, intanto che raccoglievo fondi per i corsi di PLC e quadrista (ammesso che esistano), visto che con l'elettricità e gli azionamenti non ho dimestichezza, non credo occorra essere scienziati per provare ad inpratichirsi ed avere qualche chance in più, oppure sì?!

 

 

E dopo questa affermazione pensi di diventare un softwarista con il primo corso che ti capita a tiro? Dai cerchiamo di essere realisti....

E poi non è che non avendo conoscenza di quello che c'è in campo scrivi software così da sopra la poltrona!!!

 

Anche quadrista, si impara con la pratica, con apprendistato, con una vita passata in officina e mi sa che corsi di QUADRISTA... boh, dove si fanno?

 

 

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zanellatofabio


Ciao, pur essendo anche io un pessimista cosmico, mi sento di dirti che se hai studiato ingegneria e voglia di fare vedrai che da qualche parte potrai lavorare.

Vieni qui al nord est, se hai voglia di fare c'è la possibiltà di fare !!!

Certo devi abbandore la logica del posto da ingegnere, oggi qui da noi vedo aziende leader mondiali nel loro settore che assumono in ufficio solo ingegneri ma con paghe da ragioniere o segretaria. Sono comunque aziende in costante crescita e se ti tiri su le maniche le possibilità di fare carriera non mancano.

Abbiamo poi tante piccole realtà come la mia dove non sappiamo neanche da che parte girarsi da quanto carico di lavoro c'è.

Bisogna adattarsi a fare di tutto e ad andare dappertutto.

Insomma forza e coraggio che le possibiltà ci sono, mi spiace non ci siano in tutte le zona della nostra bella penisola ma questi sono altri discorsi...
Concordo con Attiliovolpe: non si diventa programmatori dal nulla e per farlo bene occorre una buona base della parte pratica ovvero di quello che il software andrà a comandare.

Un grosso in bocca la lupo.

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Salve l'importante è non piangersi addosso, io ti posso consigliare, fai una bella valigia e fai un biglietto di sola andata per l'australia, con la tua laurea trovi subito un buon lavoro, attualmente in australia mancano ingegneri e tecnici , le imprese non possono espandersi perchè non trovano il personale specializzato/qualificato, mentre di lavoratori di terra ne hanno tanti, ci sono molte agenzie che ti offrono il lavoro, oppure vai all'ambasciata d'australia e chiedi info. Ti posso garantire che rinasci fisicamente e mentalmente si sta veramente bene e le cose funzionano d'avvero, io se avevo dieci anni di meno sarei partito, io ci sono stato per l'avoro, ad avviare un impianto  per le lavorazioni delle materie plastiche e mi è piaciuto moltissimo e ti da molte possibilità che qua non ha, poi li ti insegnano loro la lingua, ci sono scuole che con due mesi parli benissimo l'inglese.

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16 ore fa, Lucky67 scrisse:

 

Io credo che stiamo perdendo veramente il lume della ragione....giuro che non voglio giudicare e mettermi sull'altare ma mi chiedo...che cavolo vuol dire lottare all'università!!?? Normalmente, uno si diploma, studia facendosi mantenere ma producendo risultati, si laurea, si da da fare e inizia la carriera lavorativa e per un ingegnere è quasi assicurata. Alternativa è lavorare, quindi automantenersi e studiare laureandosi e, si spera, migliorare la propria situazione lavorativa. Le lotte all'università, scusami, vuol dire solo scherzare con lo studio e farlo per hobby ma alla fine serve a poco. Se a 26 anni "lottavo" all'università, mio padre, che facessi lavoretti o meno, ti assicuro che mi prendeva a calci nel lato B e poi volevo vedere se potevo dirgli che lottavo all'università. Il problema è che oggi prendersi delle responsabilità è una cosa che non esiste più: sono appena tornato dalla Romania e, con mio stupore, ho visto giovani a 23 24 anni laureati che conoscono 2 lingue e hanno già famiglia con prole e ho respirato una voglia di costruire che qui non vedo orami da decenni....tecnicamente forse sono ancora un pò indietro ma se noi continuiamo così a fare "i baroni" della sapienza...ne vedremo delle belle..

Naturalmente questa è una mia opinione e non ho nulla di personale con Giuseppe

Per andare bene all'università e laurearsi in fretta non è necessario capire veramente le cose, ma bisogna essere dei robot che prendono appunti a lezione, imparano quello che dice il professore e glielo raccontano all'esame. Ho visto tanta gente superare gli esami con voti alti imparando a memoria la canzoncina del prof senza averci capito una mazza di quello che leggevano. E' tutto un sistema corrotto e marcio, il vero sapere e la vera conoscenza non te la insegna l'università. Non tutte le persone sono capaci di essere dei robot, ci sono persone a cui più che superare l'esame interessa capire veramente nel profondo certi argomenti, e quindi finisce che stanno anni e anni a studiare all'università senza concludere molto e facendosi etichettare dagli altri come superficiali o scanzafatiche quando in realtà non è assolutamente così.........quindi il ragionamento che fai è troppo semplicistico........se uno sta 10 anni all'università non significa che è stupido o che non ha voglia di studiare, anzi paradossalmente potrebbe anche studiare troppo. 

16 ore fa, NO_HOPE_FOR_ME scrisse:

Volevo scrivere una risposta articolata per ognuno di voi tre, ma la ritengo superflua, nel senso che dovrei ripetere le stesse cose e allora salto alle conclusioni finali, ho capito il senso generale dei vostri discorsi la programmazione è solo la ciliegina sulla torta, e qui non c'è nemmeno una caramellina, di andarmene fuori per il momento non posso, per cui è consigliabile trovarmi qualcosa come operaio generico, facciamo qualcosa nel campo dell'automatica tanto per tenere viva la speranza, la laurea in tal caso vediamo se serve dichiararla o meno, profilo basso in ogni caso tanto per essere finito così avrei comunque poco credito.

Purtroppo non credo sia possibile visto il combinato disposto di leggi sul lavoro e crisi nerissima che ci attanaglia, (nonostante i media ci dicano l'esatto opposto), che poi nella provincia di Roma è davvero pesante, qui non ti danno nessuna chance, non c'è verso ci ho provato più volte anche offrendomi gratis, niente, ormai vivere qui è diventato un inferno in terra, e infatti nella capitale sembra di stare nel dopoguerra!

 

comunque per dovere adesso che ho cambiato un po' i parametri di ricerca posso provarci di nuovo, ma nel contempo manderò avanti le cose come programmato

 

 

 

 

 

 

su subito.it è pieno di annunci di lavoro di qualsiasi tipo in provincia, figuriamoci a roma.......

Hai una laurea completa in ingegneria, ti puoi iscrivere alla camera di commercio per tutti i punti dell'impiantistica e teoricamente lavorare subito in proprio, ma prima devi imparare il mestiere.

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Scendi dal pero!

Ma cosa vuoi fare nel garage? Perdere altro tempo? Hai già perso 20 anni!

Bisogna avere il coraggio di dire le cose come stanno.

 

Ma è mai possibile che uno che si definisce "uomo" debba venire a lagnarsi qui come un adolescente in età prepuberale?

 

Uno che si laurea a 41 anni e nel frattempo non ha mai lavorato ha possibilità tra zero e meno infinito di inserirsi.

A quell'età, senza esperienza lavorativa, il titolo di studio conseguito così tardi vale meno della licenza media.

 

Corsi di quadrista.....si vede che sei lontano anni luce da qualsiasi realtà lavorativa.

Qualsiasi lavoro non lo si impara con un corso.

Bisogna farsi un mazzo tanto.

 

Psicologi nel forum......Fategli mancare il piatto in tavola, internet e il divano...poi vedrete che un lavoro se lo trova

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Riccardo Ottaviucci
1 ora fa, scovit scrisse:

io ci sono stato per l'avoro

mi viene in mente quanto scrisse in una lettera mio padre a un suo amico e collega :"caro L'eonardo..." 😀

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Ho letto da poco la tua storia, che sa un po di disperazione.

Ma già il fatto che hai chiesto aiuto è importante e fa capire che alla vita ci tieni.

Ora non posso risponderti come vorrei per mancanza di tempo ma in giornata proverò.

Ti disco solo questo:

 

ai soltanto 41 anni !!

pensa che mi sono sposato a 40 e ho avuto un figlio a 43 !!

 

sei laureato, cavolo !! , in ingeneria !!!

io ho potuto avere soltanto un diploma !!!

 

non so, hai qualcuno vicino (moglie, figli o semplicemente amici .. insomma affetti)  ?

io ho mia moglie mio figlio di 12 anni,  uno solo, e sono tutti e due a carico mio.

Viviamo a Bologna e non abbiamo alcun parente vicino (noi siamo pugliesi di origine).

nel 2011 ho avuto una esperienza che sto ancora pagando .. fosse anche soltanto psicologicamente.. sono stato messo fuori da una grossa

multinazionale in cui lavoravo da 12 anni come programmatore di PLC.

C'è stata una ristrutturazione collettiva e hanno messo dentro anche a me per svariate ragioni, secondo loro, e tieni conto che già all' epoca avevo

almeno 25 anni di esperienza, ho sempre portato risultati in azienda, ho sempre lasciato i clienti con soddisfazione leggibili sulle loro facce.

poi di colpo ... il terremoto !!! .

Al ritorno dall' ennesima trasferta andata benissimo il direttore del personale mi chiama e mi dice "lei da domani è in cassa integrazione insieme ad

altre 30 persone".

 

Hai idea di cosa significa ??

Mio figlio aveva solo 4 anni !!! e non dovevo farmi vedere triste e abbattuto quando sono tornato a casa la sera e così nel tempo a seguire !!!.

 

 

Ogni benedetto giorno che passa ricordo quelle parole che rimarranno scolpite nella mia mente per sempre !!!

 

ti voglio solo dire che mi sono rimboccato le maniche è ho voluto affrontare la vita con rabbia, incazzato come un toro, ma anche con la voglia

di non darla vinta a chi non se lo merita chiunque esso sia .. e tu sai bene che non se lo meritano.

 

Quindi, alzati da quel maledetto tunnel e fagliela pagare a chi ti vuole fottere a tutti i costi !!!

Credimi, è l' unica arma che abbiamo.. ma ti garantisco che ne uscirai fuori come un leone.

 

Non ti dico le solite cavolate che la vita è bella e che va vissuta con sorriso .. no.

La vita va vissuta e basta con coraggio, voglia, impegno e se ti capita questo e perchè evidentemente tu hai la forza per farlo e allora ... fallo..

vinci le titubanze buttati nella mischia !!!

Ma lo dico a te ma anche ancora a me stesso che ero un timidone (o lo sono ancora) da ricovero  !!

 

Ancora una cosa:  ad agosto farò 56 anni.

 

Ciao e fatti sentire ancora.

 

 

 

 

 

 

 

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2 ore fa, scaragiusep scrisse:

Per andare bene all'università e laurearsi in fretta non è necessario capire veramente le cose, ma bisogna essere dei robot che prendono appunti a lezione, imparano quello che dice il professore e glielo raccontano all'esame. Ho visto tanta gente superare gli esami con voti alti imparando a memoria la canzoncina del prof senza averci capito una mazza di quello che leggevano. E' tutto un sistema corrotto e marcio, il vero sapere e la vera conoscenza non te la insegna l'università. Non tutte le persone sono capaci di essere dei robot, ci sono persone a cui più che superare l'esame interessa capire veramente nel profondo certi argomenti, e quindi finisce che stanno anni e anni a studiare all'università senza concludere molto e facendosi etichettare dagli altri come superficiali o scanzafatiche quando in realtà non è assolutamente così.........quindi il ragionamento che fai è troppo semplicistico........se uno sta 10 anni all'università non significa che è stupido o che non ha voglia di studiare, anzi paradossalmente potrebbe anche studiare troppo.

 

Continua a pensarla così...oggi è colpa dell'università e dei professori...domani del tuo capo dopodomani del cliente..sempre colpa degli altri...vedi tu...se uno va all'università DEVE STUDIARE. STOP. Che poi ci siano dei furbi che incantano la gente agli esami ci può stare e sempre ci sarà come nel campo lavorativo ci sono i baldrascani che vanno avanti in  qualche modo.....In ogni caso se consideri il sistema marcio..cosa ci vai a fare? Se puoi imparare solo facendo le cose...falle, campaci e stop!!

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NO_HOPE_FOR_ME

In questo periodo sto provando a mantenere un certo equilibrio e il carico di stress emotivo, non è affatto facile, il solo citare parole come: università, scuola, laurea, mi fa star male. Per ciò risponderò in modo sintetico.

"Dott.Cicala" per quello che vale le cose non stanno esattamente così, ma non importa non sposta la situazione.

Sto cercando un alloggio nel nord-est, come consigliato da "zanellatofabio" e vedrò pure per questa cosa dell'Australia come consigliato da "scovit", di speranze e illusioni non me ne faccio da decenni ormai, sia ben chiaro

Sono un morto che cammina, purtroppo non tutti nella vita hanno la strada spianata, alle volte capitano disgrazie, io ne ho avute parecchie e un paio almeno "mortali".

 

 

 

 

 

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Ti voglio raccontare la storia di un mio amico che all'età di soli sei mesi è stato portato al nord Italia dai suoi genitori, emigranti. Abbreviando, ovviamente, ti dico subito che quel bimbo cresce, va a scuola,  sempre con  un buon profitto ma sul finire della scuola dell’obbligo tergiversa troppo sul prosieguo del suo cammino. Vorrebbe andare all'istituto industriale, per studiare elettrotecnica, ma la scelta è turbata dal desiderio, tutto suo, di andare subito a lavorare per essere subito di aiuto alla famiglia. Questo tentennamento fa si che arrivi troppo tardi alla decisione di andare ad iscriversi! Risultato? Posti esauriti in tutti le sedi di conoscenza! Unico posto disponibile meccanica, istituto professionale. “Non se ne fa niente” dice lui “me ne vado a lavorare”. “Ma dai” gli viene detto “rifletti, la meccanica è un ottimo settore”. “Va bene” dice il ragazzo “Vado a meccanica per il solo triennio dopodiché inizierò a lavorare e contemporaneamente inizierò a frequentare la scuola serale per elettrotecnica”.Ma non andò così! Gli orari di lavoro e soprattutto i tempi di viaggio tra casa e lavoro resero impossibile il suo intento. Allora si mette a cercare un impiego più vicino a casa e lo trova pure ma all'ufficio di collocamento gli negano il nulla osta dicendo che lui già lavorava e la precedenza era di due persone che l’azienda in questione aveva, in precedenza, licenziato poiché, a suo dire, erano degli scansafatiche.

A questo punto il mio amico si sente un tantino scoraggiato, incomincia a vedere svanire i suoi progetti…”Ma qualche soluzione la troverò” pensa, rincuorandosi da sé.

Invece, a causa dei problemi di salute della madre, la famiglia decide di ritornarsene al sud ed egli non può che seguirla. Di buon grado comunque, non fosse che lui, il sud, lo conosceva solo per il periodo estivo e non immaginava lontanamente il resto dell’anno (perlomeno in quei tempi, ora la cosa è già diversa) e la dura realtà in cui sbattè. Soprattutto niente scuole serali.

Riuscì a trovare un impiego nel settore meccanico ma alla ridicola paga di 700 lire all’ora, è vero che era molto tempo fa ma è anche vero che al nord ne guadagnava ben 1.800 all’ora ed era regolarmente assunto. Tieni presente che lavorava come specializzato e in edilizia i manovali venivano retribuiti a 15.000 – 16.000 lire al giorno. In quel periodo, al sud,  c’era molto lavoro in edilizia, era il periodo dell’abusivismo di cui tutta l’Italia è venuta a conoscenza. Questo spinge il mio amico ad imparare, con l’aiuto di suo padre, a realizzare carpenterie metalliche per il cemento armato, la conoscenza del disegno meccanico gli permise di prendere subito in mano e capire alla perfezione i disegni edili. Proseguì in questa dura attività per molti anni. Ad un certo punto, a causa del famoso condono edilizio di allora, il settore subì un durissimo colpo, non si costruiva più. Molti erano ripartiti verso il nord e come molti anche il mio amico, stanco di fare lavoretti umili e saltuari come zappare a mano nei vigneti, raccogliere olive per pochi soldi che non bastavano a mandare avanti la famiglia, si perché nel frattempo si era sposato e aveva già il primo dei suoi tre figli,  stava programmando di ripartire. Ma siccome non si arrende continua a cercare,  e trova! Trova un nuovo posto di lavoro, sempre nel settore delle carpenterie metalliche.

Dulcis in fundo…dopo qualche tempo ancora, un suo amico lo mette a conoscenza di alcuni corsi serali che avevano preso il via da poco tempo in un istituto vicino, vi si precipita e…finalmente!...a oltre quarant'anni…inizia il percorso tanto desiderato, sognato.

Inizia un periodo durissimo, di giorno fa un lavoro molto pesante e la sera studia, anche fino a tarda notte ma lo fa con piacere e alla fine si diploma, in elettronica.  Ora, avendo già un diploma, si può iscrivere da privatista all'industriale, scelta obbligata poiché in quella sede non tenevano corsi serali. Riesce a vincere anche contro i forti contrasti di uno degli insegnanti e dei suoi due amiconi, si diploma quindi anche come perito elettrotecnico, fa il praticantato con un ingegnere elettronico dopodiché consegue l'abilitazione all'esercizio della professione, raggiungendo finalmente l’obiettivo di quando era appena un ragazzino.

Devo dire che rimane comunque con i piedi per terra, fa qualche progettino, altri lavoretti ma poca cosa, capisci bene che avendo moglie e tre figli non può permettersi di lasciare un posto di lavoro di punto in bianco, senza nulla di certo per le  mani.

Però intanto nell’ azienda in cui lavora si avvertono brutte sensazioni e si notano eventi che non lasciano presagire nulla di buono, tant’è che di li a poco arriverà il fallimento. Lui, il mio amico, senza perdersi d’animo, prima di arrivare a ciò, approfittando anche del momento propizio che si presagiva con il passaggio al digitale terrestre decide di sganciarsi e di iniziare in proprio l’attività di installatore.

Oggi veramente può dire di avere, finalmente, dopo infinite peripezie, realizzato quelli che erano i suoi desideri, per quanto riguarda l’aspetto professionale.

 

Mi scuso per essermi dilungato ma è stato per rendere bene come spesso le cose, per motivi vari, non vanno per come vorremmo ma l'importante è proseguire, le svolte si possono prendere strada facendo.

 

Il miglior suggerimento che penso possa darti è, come ti hanno già detto, smetti di piangerti addosso! Poi fai una analisi molto razionale e serena delle tue conoscenze e aspirazioni, paziente e costante muoviti nei settori di tuo interesse ma afferra al volo il primo lavoro che ti si presenta è importante iniziare ad avere un reddito, ti permetterà di muoverti meglio nel perseguire le tue aspirazioni.

Saluti e tantissimi auguri.

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NO_HOPE_FOR_ME

Ci sono degli aggiornamenti: lunedì sarò a Maresca per un colloquio riguardante un posto per montatore meccanico per un mese di contratto e venerdì invece da un altra agenzia di Padova per un altro colloquio, ho preso una stanza per questi giorni, in base a come si svolgeranno questi colloqui o mi risolleverò un po' oppure spronfonderò nella più totale e cupa disperazione, sono bene accetti consigli per questi colloqui.

Scusate la drammacità del post.

 

 

 

 

 

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10 ore fa, NO_HOPE_FOR_ME scrisse:

Ma credo mi abbiano concesso un coloquio solo perchè gli faccio pena.

 

Con questo approccio hai già perso in partenza. Per di più se vai ai colloqui sempre con la solita lagna che sei disperato e che va bene tutto pur di lavorare non ti darà mai retta nessuno.

Per curiosità ho buttato dentro su google ricerca ingegnere meccanico roma..solo alla prima voce 73 richieste...quanti curriculum hai inviato? Alcune volte i datori di lavoro, disperati per non trovare nessuno modificano verso il basso le loro aspettative (soprattutto le piccole entità) per cui scrivi anche se non sei proprio quello che cercano ma almeno affine. Sei iscritto a linkedin? Partecipi a discussioni, forum tecnici in modo da poterti far conoscere e imparare cose utili nel tuo campo? L'inglese? Come sei messo? Sei a livello colloquiale o sei al livello "the pen is on the table?". Soprattutto se inizi se non sai l'inglese ti attacchi e molti colloqui sono fatti proprio in inglese così ti sgamano subito se sei un peracottaro.

 

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NO_HOPE_FOR_ME

Gentile dnmeza il guadagno è l'ultima cosa a questo punto, al colloquio mi presenterò in camicia e jeans non mi lagnerò, certo è ovvio che se una ha la laurea e a quest'età... ci siamo capiti,

Lucky67 per gli annunci di Roma ne ho scorsi non ci rientro nè per età, nè per esperienza sono solo fonte di ulteriori sofferenze, nelle piccole entità poi è anche peggio, a linkedin sono iscritto ma non mi serve a nulla, forum tecnici? Per far cosa? Non ho nessuna professionalità, un anno fa, siccome avevo preso un corso di solidworks ho provato a far qualcosa altro da solo, tipo un corso di Ansys/ calcolo strutturale fatto presso un università di Roma, ma era solo un corso universitario che mi ha molto deluso, ho cercato altri percorsi sperando in qualcosa, nulla, è stato tutto un inutile spreco di tempo e energie.

L'inglese fino ad alcuni mesi fa lo studiavo notte e giorno per prendermi una tanto agognata certificazione linguistica della Cambridge prendevo anche lezioni private, poi non ce lo fatta più a tenermi tutto dentro e sono crollato verticalmente. Ora mangio poco e dormo pure meno, devo mollare o nel giro di poco finisco in ospedale pschiatrico.

Se fallisco ancora mi rimangono solo i concorsi pubblici o sperare in un miracolo di mio fratello.

 

 

 

 

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io inizierei a smettere di scrivere sul forum, per cominciare.

Come seconda cosa, se a un colloquio ti proponi anche "aggratisse" , verrai visto come uno che vale meno di zero.

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