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Phon dentro la vasca da bagno


Mirko Ceronti

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Mirko Ceronti

Un saluto a tutti gli amici, nonchè colleghi del Forum :smile:


Questa foto :

 

VdB_thumb.jpg

 

riesumata da questo vecchio link
 


nel quale di rilancio si discute, si disquisisce e si elucubra, sul principio che in definitiva l'unica sicurezza veramente efficace contro questo tipo di incidenti, è l'avere i bagni senza le prese di corrente (certo ....l'astinenza è sicuramente il migliore anticoncezionale della galassia :superlol:) dicevo, quella foto, mi ha visto rispolverare quell'old topic causa proprio a questo invece molto più che new topic
 

dove, per chi non l'ha seguito, Il sottoscritto si prodiga nel dimostrare con 2 video, che l'acqua di rubinetto non è, nè un isolante e neppure un conduttore di corrente elettrica come ancor più la comune credenza popolare sostiene, bensì una banale e volgare resistenza, motivo questo per cui, quando il phon cade nella vasca da bagno dove noi siamo immersi, l'acqua ci globalizza intrinsecamente come parte di sè stessa e quindi come parte di quel carico "visto" dagli occhi di fase e neutro appena tuffati in acqua, e così noi finiamo "alimentati" e di rilancio anche .....morti.
Chi si aspetta che scatti il differenziale, subirà una cocente (a tutti gli effetti) delusione, poichè nel migliore dei casi egli sì ...interverrà, ma con calma e per favore, inerzia quest'ultima che si rivelerà fatale per l'immerso di turno il quale morirà fra ATROCI sofferenze.
Ora.... perchè ho tirato fuori tutta questa storia ?
Perchè quei miei test elettro-subacquei m'hanno indotto ad un semplice quanto banale ragionamento.
Fermo restando che mai e poi mai bisogna avvicinarsi a presenze d'acqua con certi elettrodomestici, resta peró il fatto che se qualcuno muore causa al phon che cade nella vasca, per me il colpevole, (mancanza di senno a parte, o età dell'innocenza) si individua a mio parere proprio in chi in primis fabbrica i phon.
Perchè?
Perchè paradossalmente questi aggeggi, vengono costruiti nel concetto del doppio isolamento, credendo così di farli il più sicuri possibile, ed invece è proprio questo il fattore scatenante che uccide !!!
Perche ?
Ma perchè il phon se realizzato sul principio del doppio isolamento, si ritroverà ad avere la classica  spina con 2 poli soltanto, mancando proprio del polo di terra.
Infatti, fermo restando la realizzazione in doppio isolamento, se si montasse a prescindere una spina comunque a 3 poli e si cablasse lo stesso il filo di terra fin dentro al phon nella morsettierina d'ingresso, come l'apparecchio si tuffa in acqua, in una casa cablata secondo normativa vigente, il differenziale scatterà all'istante agendo così da vero e proprio salvavita.

Anzi, si potrebbe addirittura prevedere una struttura metallica interna al phon fatta a scheletro, alla quale è collegato il filo di terra allo scopo di rendere quanto mai diffusa la probabilità che terra e fase vadano a collidere il più istantaneamente ed efficacemente possibile, accelerando così i tempi di intervento del differenziale, e salvando il malcapitato, e nel caso di cui sopra..... quella bimba.
Non so cosa ne pensate Voi, e cosa (anche) ne pensano i puristi delle normative, nonchè i realizzatori di phon, facile è che presto, grazie a questo topic, io possa avere a scoprirlo.

Saluti

Mirko

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Maurizio Colombi

Permettimi di contraddirti, Mirko.

Ma la vasca sarà stata completamente sospesa nel vuoto, senza scarichi, senz'acqua dentro, senza rubinetti per il carico dell'acqua?

O non ci sarà stato nemmeno l'ombra di un banalissimo differenziale da 25 € +IVA?

O il banalissimo differenziale sarà andato in pensione con i canonici 19 anni sei mesi ed un giorno....

Meditate, gente, meditate!

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Mirko Ceronti

Il differenziale non scatta istantaneamente Maurizio.
Scatta, ma dopo un po' ed intanto Tu..... sei già morto.

 

Saluti

 

Mirko

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Mah, io sono del parere che se uno gioca con la pistola e spara per sbaglio alla moglie ed al figlio è ridicolo dire che è colpa di Pietro Beretta o di Samuel Colt. È colpa sua perché è un idiota, punto.

 

Se non ti rendi conto tu che un apparecchio elettrico usato impropriamente o con sciatteria è peggio di una pistola carica, perché almeno la pistola non la compri al supermercato, serve a poco prendersela con il fabbricante, perché in una qualche elucubrazione è stato deciso che lui doveva proteggerti dal tuo essere stupido.

 

Scrivono sui manuali cose ovvie come non usare apparecchi elettrici vicino all'acqua, di non asciugarsi i capelli in vasca da bagno (che già uno ci dovrebbe arrivare da solo, ma sapendo che sei stupido te lo scrivono pure, sperando che tu sappia almeno leggere)... non so, dobbiamo arrivare ad assurdità come l'America dove i produttori mettono etichette sugli elettrodomestici che invitano a non introdurre animali e neonati?

 

Anni fa un produttore di spicco vendeva i suoi phon con un differenziale aggiuntivo (elettronico?), con soglia molto più bassa dei 30mA canonici, applicato sulla spina. Ricordo anche un forte battage pubblicitario in merito, col phon lanciato nella vasca del pesce rosso. Se fosse una soluzione valida o una semplice mossa di marketing non lo so, ora comunque quella soluzione è sparita dal mercato (io ho conservato uno di quei dispositivi a casa di mia madre, a memoria storica...)

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Mirko Ceronti

Grazie Giulio 👍

Per Maurizio .....una delle risposte di Carlo alla discussione sulla foto del televideo


 

Albinoni.png

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7 minuti fa, Mirko Ceronti scrisse:

 

Il differenziale non scatta istantaneamente Maurizio.
Scatta, ma dopo un po' ed intanto Tu..... sei già morto

 

Mirko, permettimi, ma qui ci vuole un bel video ora che ti sei specializzato nelle riprese.

 

Butta un phon acceso nell’acqua e cronometra quanto tempo impiega un differenziale ad intervenire. 😊

 

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Mirko Ceronti
2 minuti fa, Darlington scrisse:

Mah, io sono del parere che se uno gioca con la pistola e spara per sbaglio alla moglie ed al figlio è ridicolo dire che è colpa di Pietro Beretta o di Samuel Colt. È colpa sua perché è un idiota, punto.

 

Non c'è dubbio, ma questo però non risolve nulla, ed in un caso come quello specifico, rimango dell'idea che costruire un phon a doppio isolamento e senza il filo di terra, sia una colossale cantonata.
Certo che le cose non vanno usate impropriamente, ma chi le costruisce deve farsi comunque carico del rischio residuo, e ridurlo al minimo possibile, poi è chiaro che un margine ci rimane sempre, ma andarselo pure a cercare secondo me è anti-etico.

Sauti

Mirko

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Marcello Mazzola

io la penso come mirko...d'altra parte anche la macchina dovresti guidarla senza distrazioni e non arrecare danni a te e agli altri, ma gli ausili alla guida hanno comunque salvato qualche vita in più che poteva svanire 😜

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11 ore fa, Darlington scrisse:

È colpa sua perché è un idiota, punto.

 

Proprio perchè di imbecilli e di idioti è pieno il mondo, certe protezioni dovrebbero essere a prova di imbecille.

Senza contare c he i bambini sono specialisti nel cacciarsi nei guai.

 

Negli USA sugli oblò o sugli sportelli delle lavatrici c'è un bella scritta grande che diffida dal lavare animali domestici in lavatrice. Così come sugli sportelli delle asciugatrici, dei forni e dei forni a micro onde c'è una bella scritta che diffida dall'ascugarvi gli animali domestici.

 

Uno si domanda: ma come si può essere così imbecilli da lavare il gatto in lavatrice e di asciugarlo nel forno? Se uno lo fa peggio per lui e, soprattutto, peggio per il gatto che si è ritrovato nelle mani del cretino.

Purtroppo non solo è successo, ma l'imbecille ha citato ingiudizio il costruttore dell'elettrodomestico per non aver avvertito adeguatamente sulla pericolosità di una simile azione.

Ebbene i giudici haano dato ragione ai cretini e sanzionato i produttori di elettrodomestici.

Da allora ci sono queste belle scritte, non asportabili, che diffidano dall'usare lavatrici e forni per lavare ed asciugrare PETS (animali domestici da compagnia).

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La legislazione americana differisce molto dalla nostra, proprio per questo motivo i costruttori devono prevenirsi dagli usi impropri con specifiche avvertenze. Sembra assurdo trovare nelle istruzioni del ferro da stiro "non stirare i vestiti mentre li si indossa", ma la mancanza di una simile dicitura ha fruttato a qualcuno un sacco di soldi. Chi siano gli imbecilli poi è tutto da vedere, se guadagno un milione di dollari scottandomi un po' col ferro da stiro... sarò un imbecille ricco. L'imbecillità secondo me sta nei legislatori che costringono i costruttori a difendersi da qualsiasi uso scriteriato con scritte, adesivi o dispositivi all'uopo.

Tornando a bomba, mi sembra plausibile che un phon possa cascare nell'acqua, per quanto ci si presti attenzione. Quindi perché non imporre di adottare le precauzioni necessarie ai costruttori? Sappiamo che basterebbe così poco per aumentare di molto il livello di sicurezza di certi apparecchi. Certo poi non potremmo comprare un phon a €9.90

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3 minuti fa, Cialtrone scrisse:

L'imbecillità secondo me sta nei legislatori che costringono i costruttori a difendersi da qualsiasi uso scriteriato con scritte, adesivi o dispositivi all'uopo.

 

Non sono d'accordo.

Qualsiasi cosa si possa fare per prevenire anche l'incidente meno probabile, deve essere fatta.

 

Anche la giurisprudenza italiana ha sanzionato impianti "a norma" ma che  permettevano l'accadere di incidenti prevedibili.

Il nostro codice considera "la prevedibilità del fatto" come un aggravante.

Non basta aver rispettato le normative vigenti.

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12 ore fa, Mirko Ceronti scrisse:

Certo che le cose non vanno usate impropriamente, ma chi le costruisce deve farsi comunque carico del rischio residuo

 

58 minuti fa, Livio Orsini scrisse:

Proprio perchè di imbecilli e di idioti è pieno il mondo, certe protezioni dovrebbero essere a prova di imbecille.

 

Però dove finisce il rischio residuo e dove incomincia l'imbecillità dell'utente?

 

Se io lascio una piastra elettrica attaccata alla corrente anche se spenta, mi metto a giocare con i videogames invece di sorvegliare mio figlio di quattro anni, lui giocando la accende e si ustiona una mano cosa è, rischio residuo? Era compito del produttore prendere le precauzioni affinché non accadesse l'incidente?

 

Se io vedo che la stessa piastra elettrica è molto sporca e decido di dargli una pulita, immergendola in acqua senza staccare prima la spina, perché sì, sul manuale era scritto di non immergerla in acqua ma io mica ci avevo voglia di leggerlo tutto, e poi mica serve essere ingegneri per usare una piastra elettrica quindi lo ho adoperato per accendere il caminetto, quando mettendo le mani nell'acqua rimango fulminato, di chi è la colpa? E' anche questo un rischio residuo? Il produttore doveva spiegarmelo bene, con dovizia di disegnini nel caso non sapessi leggere?

 

Io non sono d'accordo sul fatto che il produttore deve fare da baby sitter all'utente.

 

Sono d'accordo sul fatto che il produttore deve realizzare apparecchi sicuri, come ad esempio un ventilatore con delle griglie abbastanza fitte da non poter toccare la pala con le dita, ma non si può addossare al 100% al produttore la responsabilità di prevedere e risolvere ogni potenziale uso scorretto fatto da ogni idiota che acquista l'apparecchio, anche perché banalmente non è possibile, altrimenti vivremmo in un mondo senza incidenti domestici.

 

Per la strada ci sono i limiti di velocità, lo sappiamo tutti, ed anche se non c'è scritto sulla patente o sul manuale della vettura, se corro a 70 km/h con limite di 50 rischio di beccarmi una multa.

 

Se mi ferma la stradale mentre andavo a 70, ed io rispondo che "non sapevo che avrei beccato una multa", le risposte che posso ottenere sono due:

 

- c'erano i cartelli col limite 50, quindi se non li hai notati non guardavi la strada; rischio di un'ulteriore sanzione.

 

- si, però sapevi che eri oltre il limite e quindi stavi facendo una cosa illegale, a prescindere dal fatto che io t'abbia fermato o meno.

 

In nessun caso il poliziotto è tenuto ad inseguirti, bussarti al finestrino e dirti "rallenta o dovrò multarti"; in questo caso è la stessa identica cosa. Il produttore ti avverte, e lì finisce la sua responsabilità. Se tu scegli di sbattertene delle avvertenze e ti fai male, non è più rischio residuo ma imbecillità.

 

 

Di questo passo si arriverà a vendere coltelli non affilati perché nonostante le scritte "attenzione lama tagliente", "pericolo di lesioni se usato in maniera non appropriata", "non adatto per radersi" salterà fuori quello che si è tagliato un dito perché lo ha usato al posto della lima per le unghie. Ecco il ridicolo nella cosa.

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8 minuti fa, Darlington scrisse:

Se io lascio una piastra elettrica attaccata alla corrente anche se spenta, mi metto a giocare con i videogames invece di sorvegliare mio figlio di quattro anni, lui giocando la accende e si ustiona una mano cosa è, rischio residuo? Era compito del produttore prendere le precauzioni affinché non accadesse l'incidente?

 

I produttori le precauzioni le hannio già adottate da tempo, anche in assenza di una legislazione specifica, usando commutatori che richiedono una certa forza per essere azionati. Nei prodotti migliori c'è anche una specie di sicuruzza che obbliga ad una manovra combinati di spinta-rotazione.

 

Perchè hanno imposto per legge le valvole di sicurezza sui bruciatori a gas dei fornelli?

Anche per questi non è indispensabile avere qeusta sicurezza, basta chiudere il rubinetto del gas ed il bambino anche se gioca non fa danni.

Però se metti a bollire il latte e questo trabocca, la fiamma si spegne il gas satura l'ambiente e scoppia.

Con il tuo ragionamento si potrebbe ipotizzare che la colpa sia solo dell'utente che non ha sorvegliato la bollitura del latte.

 

Quando ero bambino io non esitevano prese di sicurezza, gli impianti elettrici erano a vista con cordine isolate in gomma e cotone. Non c'erano interruttori differenziali ed i fusibili, nella migliore delle ipotesi, erano costituiti da un pezzetto di filo di piombo. Eppure le folgorazioni e gli incidenti non erano maggiori di quelli odierni. Quindi con il tuo ragionamento tutte le normative per la sicurezza sono inutili, basterebbe un po' di attenzione.

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31 minuti fa, Livio Orsini scrisse:

I produttori le precauzioni le hannio già adottate da tempo, anche in assenza di una legislazione specifica, usando commutatori che richiedono una certa forza per essere azionati. Nei prodotti migliori c'è anche una specie di sicuruzza che obbliga ad una manovra combinati di spinta-rotazione.

 

Qualche produttore, forse. Io ho visto e continuo a vedere una marea di piastre elettriche con un termostato bimetallico come interruttore, che si ruota con un dito senza spingere o tirare alcunché, e pure piastre in vetroceramica con comandi touch, senza neanche la sicurezza della pressione ripetuta. Sfiori due pulsanti, anche a distanza di venti minuti l'uno dall'altro, e si accende alla massima potenza.

 

Per non parlare dei forni, finora non ne ho visto uno dove non fosse sufficiente girare la manopola (e neanche con eccessiva forza) per accenderlo, ed il forno è anche più a misura bambino rispetto al piano della cucina.

 

31 minuti fa, Livio Orsini scrisse:

Con il tuo ragionamento si potrebbe ipotizzare che la colpa sia solo dell'utente che non ha sorvegliato la bollitura del latte. 

 

No, perché lo spegnimento della fiamma è un evento prevedibile e fuori dal tuo controllo: sul piano cottura che c'è qui dove abito ora, uno Star privo di termocoppie, ogni tanto capita che al minimo la fiamma si spenga, perché magari è partita la caldaia ed il calo di pressione momentaneo nella tubatura basta per innescare il flameout. Basta che ci sia una padella larga sopra, e te ne accorgi solo perché la roba dentro smette di bollire.

 

Lasciare la piastra spenta ma attaccata alla corrente ed incustodita con bambini piccoli nelle vicinanze non è un evento a cui deve porre rimedio il produttore: lui ti dice che la spina va staccata se non usi la piastra, tu dovresti sapere di tuo che i bambini piccoli vanno sorvegliati, cosa deve fare il produttore? Accludere una tata alla confezione di ogni piastra?

 

Il mio ragionamento non è che "basta stare attenti", il mio ragionamento semmai è "il produttore non ha il compito di stare attento al posto tuo"; la responsabilità della sicurezza si spartisce 50:50 tra il produttore, che deve fornire un prodotto sicuro nei limiti ragionevoli, e tu utente, che devi usare il prodotto in maniera responsabile evitando quanto possibile l'insorgere di situazioni pericolose non prevedibili. Tu vorresti spostare la responsabilità 100% al produttore e 0% all'utente perché il prodotto lo deve usare anche un bonobo senza rischi, io non sono d'accordo. Anche perché come ho detto sopra, se si potessero prevedere il 100% delle situazioni pericolose gli incidenti domestici sarebbero un lontano ricordo.

 

In aviazione è tipo 40 anni che si cerca di prevedere tutti i possibili problemi che possono accadere, ed ai comandi degli aerei non ci sono babbuini ma piloti che seguono molte ore di addestramento, eppure ogni tanto ancora un aereo casca perché si dimenticano di estendere i flap o reagiscono allo stallo in maniera opposta a quella per la quale sono stati addestrati, e parliamo di un ambiente "mission critical" come non potrà mai essere quello domestico.

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Rettifico: L'imbecillità secondo me sta nei legislatori che costringono i costruttori a difendersi da qualsiasi uso scriteriato con scritte, adesivi o dispositivi all'uopo, anziché con quei dispositivi che invece il buonsenso richiederebbe. Per esempio è inutile scrivere "tenere il phon lontano dall'acqua", mentre sarebbe utile prevedere un differenziale integrato nella spina ed una carcassa interna collegata a terra.

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Carlo Albinoni
19 ore fa, Mirko Ceronti scrisse:

Anzi, si potrebbe addirittura prevedere una struttura metallica interna al phon fatta a scheletro, alla quale è collegato il filo di terra allo scopo di rendere quanto mai diffusa la probabilità che terra e fase vadano a collidere il più istantaneamente ed efficacemente possibile, accelerando così i tempi di intervento del differenziale, e salvando il malcapitato, e nel caso di cui sopra..... quella bimba.

Non so se sarebbe sempre efficace per via della conducibilità dell'acqua che è molto variabile.

Negli USA esistono appositi Immersion Detection Circuit Interrupter per questo tipo di evento.

Il phon potrebbe restare a doppio isolamento in quanto basterebbe un collegamento funzionale all'interruttore posto nella spina.

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Carlo Albinoni
19 ore fa, vinlo scrisse:

Butta un phon acceso nell’acqua e cronometra quanto tempo impiega un differenziale ad intervenire.

Assolutamente imprevedibile.

Non solo la conducibilità dell'acqua è ignota (è variabile), ma soprattutto è sconosciuta l'impedenza dell'acqua verso terra.

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Carlo Albinoni
7 ore fa, Cialtrone scrisse:

La legislazione americana differisce molto dalla nostra, proprio per questo motivo i costruttori devono prevenirsi dagli usi impropri con specifiche avvertenze.

In teoria anche in Europa. Si leggano le Direttive 2014, la Guida Blu e tutta la documentazione in materia.

Poi come viene interpretata e applicata, è un altro discorso.

Si tratta comunque di una normativa giuridica ancora abbastanza giovane. 

Vediamo come evolveranno le sentenze.

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Non ho saputo resistere e ho fatto l'esperimento. Pohn acceso buttato con brutalità dentro la vasca da bagno.

Il risultato è decisamente sorprendente. Comunque, dopo l'esperimento il pohn funziona ancora.

 

 

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Mirko Ceronti

Orka putt ....???
Continua pure..... Ti prego :superlol: :superlol: :superlol: !!!!

C.V.D.

Un caldo e tenace GRAZIE  ad Albertagort, per avermi assolto da questo video, e sopratutto per avermi scongiurato il rischio di uccidere il mio phon.
(nonchè un eventuale vicino di sotto che magari stava facendosi una doccia :roflmao::roflmao::roflmao:)
Saluti

Mirko

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Mirko Ceronti
il 5/6/2018 at 18:49 , Carlo Albinoni scrisse:

Non so se sarebbe sempre efficace per via della conducibilità dell'acqua che è molto variabile.


Beh, Carlo, nessuno lo sa, ma se siamo passati ad un "quasi sempre" da un "praticamente mai", questi se non sono 11 punti a briscola, sono comunque 10 :smile:
Ad ogni modo, se è acqua di rubinetto, a livello di 230 volt anche se le conducibilità potranno variare da zona a zona, non credo che finiamo come comportamento nei pressi dell'acqua distillata, ossia se è comunque acqua diciamo così.... mortale, io non penso che farà tante storie a far scattare con solerzia il differenziale, qualora si trovi coinvolta da una fase ed una terra molto vicini tra loro.
Prossimo mio esperimento ?
Tuffare fase neutro e terra nell'acqua che si usa per il ferro da stiro, e verificare quanto più tardi si attiva (o se non si attiva affatto) il differenziale rispetto all'acqua di rubinetto che ho io a Faenza.
Quest'ultima fa scattare all'istante come i fili sfiorano il pelo libero della superficie, il differenziale di casa da 30mA

 

 

il 5/6/2018 at 12:05 , Darlington scrisse:

Però dove finisce il rischio residuo e dove incomincia l'imbecillità dell'utente?

 

Per rischio residuo si intende quel margine di rischio per il quale, anche l'operatore più efficiente vigile ed accorto (nonchè "timorato d'infortunio":superlol:) vi si ritrova giocoforza assoggettato.
Quindi il trentenne boscaiolo più efficiente del Canada, con oltre 10 anni di esperienza in groppa, ed un livello di allerta paragonabile a quello d'un serpente in agguato, quando ha in mano una motosega, corre comunque un rischio residuo.
Rischio dato anche in parte dall'imponderabile.
Quell'imponderabile che quando peró accade, in base appunto a quel che è successo ed a come è successo, costringe a volte normatori e progettisti a rivedere alcuni dettagli nello specifico, poichè (ahimè) a quello proprio.... non ci si aveva pensato :toobad:
 

Ma..... e dico ma....
Se riuscire ad ipotizzare qualunque cosa imponderabile, diventa pressochè impossibile ed impensabile, mettere però in cantiere che un phon possa malauguratamente cadere in acqua, è invece direi.... assolutamente presagibile <_<
Non perchè lo dico io, ma perchè i precedenti purtroppo non mancano.
E quando anche i precedenti non mancano e si perpetua (da parte dei costruttori) nell' ignorarli, non percorrendo in questo specifico caso le più banali strade per scongiurarli, io se anche non posso parlare di ordita premeditazione in questo, posso peró menzionare un certo buon grado di disinvolta ingenuità.
Perchè qui non si sta parlando di aggiungere un archibugio governato da microprocessore, il quale eseguendo la discriminante acqua-corpo umano immerso, attraverso un complesso algoritmo di calcolo, esegue all'occorrenza il distacco.
Io chiedo solo cosa si immaginava mai di ottenere chi ha (male) pensato di utilizzare per questi apparecchi potenzialmente passibili di tuffo, una spina senza terra , ed un banalissimo cavetto 1 x 0,75 giallo verde, portato dalla spina fin dentro allo chassis.

Ed ora poniamo una domanda in stile "missile di profondità"......
Alla luce di tutti questi discorsi nonchè video esplicativi, i quali hanno giocoforza innescato ed indotto ad una profonda riflessione, e ne sono testimoni gli interventi, la domanda diventa :

Dobbiamo regalare un phon ad un caro congiunto, genitore anche di pargoletti un poco vivaci.
Questo congiunto non è un tecnico, anche se presumiamo che sappia sicuramente ed al di là di ogni ragionevole dubbio, che non ci si aggira con il phon nei pressi di superfici d'acqua, qualunque esse siano, ed una volta che siamo al centro commerciale vediamo


Phon classico modello pinco pallino = €uro 30

Phon di sicurezza con scheletro interno modello gabbia di Faraday, connessa a filo di terra in spina tripolare, anti.....disinvolti = €uro 32

La domanda diventa....... quale acquistiamo ?????

Non so voi, ma io la mia scelta l'ho già fatta :lol:

Saluti

Mirko
 
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