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PLC Forum


Riempimento impianto con acqua distillata/demineralizzata


madade

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Salve,

 

Questa è la seconda volta che scrivo in questo forum, la prima è stata ieri su una discussione chiusa.

 

Avevo scritto su una discussione molto accesa in cui si parlava delle problematiche che l'acqua distillata poteva dare.

 

Vista la "recente" normativa sul riempimento degli impianti termici, la mia domanda è questa: 

 

Si può utilizzare l'acqua demineralizzata o quella distillata per riempire un impianto di riscaldamento ed eventualmente quali sono le differenze tra i due sistemi su un impianto con tubi in Pex-b?

 

Ringrazio quanti interverranno

 

un saluto di cuore a tutti

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mi pare una esagerazione non necessaria a mio parere

 

l'unica cosa che ho capito io è che sarebbe meglio evitare l'acqua addolcita da scambiatori a resina 8 i comuni addolcitori che si rigerano col sale)

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Grazie per la risposta e mi scuso con il Gruppo e con Alessio, non so come ma ho aperto due post identici, forse quando mi si è riavviato il PC?

 

La mia idea era la seguente: se io immetto nell'impianto solo Acqua "pura" in teoria dovrei eliminare tutti i problemi dovuti alla circolazione e al riscaldamento quali ad esempio il calcare.

 

Ora rileggendo un post vecchio dove si sollevava il problema che l'acqua distillata potesse avere dei problemi con i metalli in quanto priva si sostanze disciolte e quindi più propensa a "diluire" (passatemi il termine, non vorrei ricreare una nuova discussione) tutto ciò che incontra o per alcune modificazioni in termini di legami ionici avvenuti con la distillazione.

 

ecco perchè mi è venuto il dubbio: se io riempio l'impianto in Pex/caldaia con acqua distillata o demineralizzata, cosa succede nell'impianto?

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ma l'impianto lo riempi solo una volta e il calcare dell'acqua non sarà un problema proprio perchè sarà sempre la stessa acqua e quel poco di calcare che contiene una volta che si deposita è finito poi stop non ce n'è più

 

il calcare è un problema nelle zone con acqua dura sulla parte sanitaria in cui passa ovvaimente sempre nuova acqua col suo calcare che si deposita

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Adelino Rossi
Quote

Ora rileggendo un post vecchio dove si sollevava il problema che l'acqua distillata potesse avere dei problemi con i metalli in quanto priva si sostanze disciolte e quindi più propensa a "diluire" (passatemi il termine, non vorrei ricreare una nuova discussione) tutto ciò che incontra o per alcune modificazioni in termini di legami ionici avvenuti con la distillazione.

Effettivamente l'acqua tende a recuperare alcuni componenti che sono stati sottratti con il trattamento, inoltre dovresti poi reintegrare sempre per il futuro con acqua trattata e in pressione.

A prescindere dal calcare, dovresti controllare poi con una certa frequenza il ph dell'acqua perchè se tende ad essere acida poi corrode. Nelle caldaie dove viene impiegata in genere per la produzione continua c'è un reintegro continuo e controllato di acqua e viene verificata periodicamente la presenza di metalli disciolti.

 

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Alessio Menditto

A me tutti quelli che mi hanno venduto elettrodomestici con caldaia si sono raccomandati di non usare acqua distillata (demineralizzata?) perché dicono che “buca” qualcosa, e di usare acqua del rubinetto, tanto c’è un sistema che togliendo un tappo si toglie il calcare.

Peró per la mia esperienza nelle lavastoviglie dei ristoranti e bar, se non usi acqua addolcita (ma non del tutto però!) la resistenza si copre inesorabilmente di calcare.

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Grazie a tutti per i vostri commenti.

 

Quindi mi sembra di capire che sia sufficiente riempire con acqua di acquedotto (190ppm) ed evitare i problemi della distillazione

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Alessio Menditto

Non sono un tecnico specifico di riscaldamento ma so che il problema di alghe e altre cose sono molto frequenti, tu per non sbagliare fai come si deve, ci sono anche defangatori meccanici da mettere al ritorno, io metterei pure quello, sono impianti molto validi ma anche delicati, con tanta acqua da muovere, meglio si fa meglio è.

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