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Pulizia impianto a pavimento a metà...


grigioviola14

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Salve... puntuale come la morte è arrivato l'autunno e con esso la rogna legata a una mal fatta pulizia dell'impianto a pavimento dove l'impresa che ha fatto il lavoro mi aveva creato dei danni alla caldaia (poi sistemata con un'altra ditta).

La pulizia dell'impianto non era stata portata a termine in quanto il liquido pulente immesso nel circuito (caldaia con integrazione solare termico e accumulo da 800lt) lì è rimasto.

Ora sarebbe da levare prima di rimettere in funzione il riscaldamento e mettere un protettivo antialga, così mi disse chi sistemò la caldaia.

Ovviamente non intendo chiamare la prima impresa (veri e propri criminali) e i secondi che sono intervenuti sulla caldaia, non sapendo come è stato fatto il lavoro di fatto lo rifarebbero da capo (spesa preventivata attorno ai 1000 euro).

Prima di risistemare la caldaia, il circuito era stato scaricato e ricaricato più volte (non dall'accumulo) ma dal corpo caldaia e poi era stata reimmessa acqua per riportare in pressione l'impianto... questa operazione è stata fatta almeno una 10ina di volte quindi di sicuro un piccolo quantitativo di liquido è uscito... ma quanto?!? chi lo sa! in più non dovrebbero aver usato l'intero barattolo in quanto poi nella pompa che hanno usato per i lavaggi ne era rimasto e mi hanno chiesto: questo lo mettiamo dentro? sarebbe un peccato sprecarlo... ma io ho detto di lasciar perdere perché già avevo visto come stavano lavorando...

Lasciando il liquido pulente all'interno del circuito - non sapendo bene nemmeno quanto ce n'è.... -  cosa può succedere alla lunga? fenomeni corrosivi ai tubi del circuito? danni all'accumulo o alla caldaia? di sicuro del liquido pulente dentro c'è perchè i tubi nei collettori non son più grigio scuri com'erano ma son diventati più bianchi...

La sola idea di rimettere mano all'impianto mi terrorizza per gli innumerevoli problemi avuti ogni volta che qualcuno ci si è avvicinato..... cosa mi consigliate? l'impianto tra l'altro solo ha 6 anni di vita... grazie mille.

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mah, 12 anni del mio impianto e: mai messo antialga, mai pulito, mai svuotato...e sui flussostati l'acqua è sempre trasparente:  a questo punto o il mio impianto funziona da dio o rubano a chi fanno fare tutte queste super manutenzioni?!?

Per ritornare al tuo problema bisognerebbe capire che tipo di circuito è stato realizzato di che materiale sono gli scambiatori caldaia e boiler e come avviene lo svuotamento/riempimento. 

pulire 10 volte mi sembra eccessivo, se lo scarico e carico è fatto in modo che tutta l'h2o possa circolare non serve, basta una sola volta!!!

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  • 4 months later...

eccomi qua, a distanza di tempo, con gli aggiornamenti sul caso in questione.

Ai primi di ottobre 2018 ho eseguito il lavaggio a regola d'arte dell'impianto a pavimento: hanno vuotato il tutto con il liquido pulente lasciato dentro a inizio 2018 dalla precedente impresa che aveva creato il disagio, hanno ripulito tutto, sciacquato e messo protettivo.

L'impianto poi è stato messo in funzione e tutto andava.

 

L'unica particolarità riscontrata era una zona (corrispondente a un circuito) del piano terreno il cui pavimento corrispondente si scaldava leggermente a differenza degli altri due settori del medesimo piano: mentre le altre due parti camminandoci sopra a piedi nudi risultavano calde, la zona incriminata era appena appena tiepida. Si avvertiva comunque una evidente differenza al passaggio. Tuttavia l'ambiente si scaldava e ritenendo il tutto un problema di solo bilanciamento dei flussi, ho lasciato la situazione invariata dato che comunque il confort ambientale era buono e l'acqua calda sanitaria non presentava problemi di produzione... insomma, la situazione era più che accettabile.

 

Da qualche giorno, la zona incriminata ha iniziato a non riscaldarsi più a differenza delle altre due che hanno continuato a mantenersi sullo stesso livello.

 

Ho notato che la caldaia, durante la produzione dell'acqua calda per i circuiti del pavimento, andava in continuazione per i primi 15/20 minuti per poi entrare in un meccanismo di attacca-stacca a intervalli variabili ma comunque sull'ordine dei 5/6 minuti di funzionamento con fiamma intervallati a pause di 20/40 secondi. Nel mentre la pompa di circolazione dei collettori continua a girare finché il termostato in ambiente chiama. Il tecnico che ha fatto l'intervento dice che tale aspetto è "normale", tuttavia in passato non mi sembrava di notare questo comportamento della caldaia...

 

A ogni modo la zona in questione non si scalda più.

 

Ritenendolo un problema di solo bilanciamento, ho fatto alcuni tentativi di regolazione dei flussi... purtroppo nei tre circuiti corrispondenti alle tre zone non sono stati inseriti i flussimetri quindi devo lavorare di brugula a sentimento...

 

Ho operato così:

 

situazione di partenza:

 

- circuito 1 (leggermente chiuso, 1 giro o poco più di brugola dall'apertura totale): mandata calda - ritorno caldo 

- circuito 2 (non ho ispezionato lo stato di apertura/chiusura perché se levo il cappuccio a protezione della vite di regolazione perde acqua e per evitare fuoriuscite è serrato all'inverosimile): mandata calda - ritorno caldo

- circuito 3 (aperto del tutto): ritorno freddo (corrisponde alla zona incriminata) ed è il più lontano rispetto la pompa che fa circolare l'acqua nel collettore e il più vicino alla manopola che imposta la temperatura dell'acqua per i tubi dei circuiti delle zone

 

situazione modificata:

- circuito 1 (chiuso quasi di un altro giro): mandata calda - ritorno diventato freddo

- circuito 2 (lasciato invariato): temperature invariate di mandata e ritorno

- circuito 3 (lasciato aperto del tutto): mandata calda - ritorno tiepido, meno caldo del ritorno del circuito 2 ma comunque non più freddo

 

con la situazione modificata, la zona che rimaneva fredda  (circuito 3) ora si scalda leggermente, non rimane più fredda, ma è comunque meno calda della zona corrispondente al circuito 2 che non ho toccato. Mentre la zona corrispondente al circuito 1 adesso mi rimane fredda...

il funzionamento della calda permane invariato con i suoi attacca-stacca con le medesime tempistiche.

 

cosa mi consigliate di fare?

cosa può essere accaduto al circuito 3 che a poco più di due mesi dalla pulizia ha smesso di funzionare come a lavoro appena ultimato?

è solo un problema di bilanciamento o può esserci dell'altro?

ho pensato alla formazione di aria interna al circuito... ci sono delle valvoline di sfiato nel collettore, e sono aperte... ma non so se fanno il loro lavoro... sono state sostituite perché le precedenti perdevano acqua dei cappucci da cui dovrebbe uscire l'aria in eccesso. ora da quei cappucci l'acqua non esce e sono leggermente svitati per permettere l'eventuale uscita di aria... ma sinceramente mi hanno sempre lasciato perplesso.

 

non so più che pesci pigliare e mi rode non poco la faccenda.

 

la ditta che ha fatto la seconda pulizia e la sistemazione di tutti i problemi che mi aveva creato il precedente manutentore l'ho pagata profumatamente... 1000 euro per una giornata intera di lavoro (la casa è a due piani e il puffer per l'accumulo d'acqua dell'impianto è enorme, il che ha richiesto anche più liquido pulente e più protettivo). Ora li ho avvisati della problematica e loro verrebbero anche a verificare, ma ovviamente devo pagare l'uscita ed eventuali interventi qualora necessari... prima di procedere in tal senso volevo sentire qualche vostro parere sempre prezioso.

 

ditemi se è il caso di aprire eventualmente una nuova discussione per dare visibilità diversa al problema che ora non è più "pulizia impianto a metà", ma mi sembrava corretto riprendere il discorso visto che la problematica è collegata

 

grazie mille!

Modificato: da grigioviola14
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  • 11 months later...
Alessio Felicetti
Il 4/9/2018 alle 12:51 , grigioviola14 ha scritto:

Salve... puntuale come la morte è arrivato l'autunno e con esso la rogna legata a una mal fatta pulizia dell'impianto a pavimento dove l'impresa che ha fatto il lavoro mi aveva creato dei danni alla caldaia (poi sistemata con un'altra ditta).

La pulizia dell'impianto non era stata portata a termine in quanto il liquido pulente immesso nel circuito (caldaia con integrazione solare termico e accumulo da 800lt) lì è rimasto.

Ora sarebbe da levare prima di rimettere in funzione il riscaldamento e mettere un protettivo antialga, così mi disse chi sistemò la caldaia.

Ovviamente non intendo chiamare la prima impresa (veri e propri criminali) e i secondi che sono intervenuti sulla caldaia, non sapendo come è stato fatto il lavoro di fatto lo rifarebbero da capo (spesa preventivata attorno ai 1000 euro).

Prima di risistemare la caldaia, il circuito era stato scaricato e ricaricato più volte (non dall'accumulo) ma dal corpo caldaia e poi era stata reimmessa acqua per riportare in pressione l'impianto... questa operazione è stata fatta almeno una 10ina di volte quindi di sicuro un piccolo quantitativo di liquido è uscito... ma quanto?!? chi lo sa! in più non dovrebbero aver usato l'intero barattolo in quanto poi nella pompa che hanno usato per i lavaggi ne era rimasto e mi hanno chiesto: questo lo mettiamo dentro? sarebbe un peccato sprecarlo... ma io ho detto di lasciar perdere perché già avevo visto come stavano lavorando...

Lasciando il liquido pulente all'interno del circuito - non sapendo bene nemmeno quanto ce n'è.... -  cosa può succedere alla lunga? fenomeni corrosivi ai tubi del circuito? danni all'accumulo o alla caldaia? di sicuro del liquido pulente dentro c'è perchè i tubi nei collettori non son più grigio scuri com'erano ma son diventati più bianchi...

La sola idea di rimettere mano all'impianto mi terrorizza per gli innumerevoli problemi avuti ogni volta che qualcuno ci si è avvicinato..... cosa mi consigliate? l'impianto tra l'altro solo ha 6 anni di vita... grazie mille.

In questi casi la soluzione migliore è affidarsi a degli specializzati solo in questo tipo di lavoro...di solito per capire se l'impresa è davvero professionale bisognerebbe fare una perizia Termografica professionale in questo modo si vede il calo di rendimento nel corso del tempo e si vede anche a che punto è in confronto con un impianto nuovo, a quel punto si sceglie che tipo di intervento selezionare, non sempre la soluzione migliore è la pulizia profonda dell'impianto.

 

In alcuni casi comunque, quando gli impianti non vengono mantenuti in buone condizioni per alcuni anni, può essere necessario ricorrere ad una pulizia profonda con aria pulsata ed acqua compressa che è sempre il metodo migliore per eliminare lo strato algoso che altrimenti resta comunque in parte all'interno delle tubazioni.

 

Infatti pulire gli impianti con il solo liquido alghicida o altri tipi aggressivi non sempre porta i risultati migliori...basti pensare che è un pò come mettere i piatti sporchi in ammollo...certo pulisce ma non toglie completamente le incrostazioni.

 

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Alessio Felicetti
Il 4/9/2018 alle 22:05 , omaccio ha scritto:

mah, 12 anni del mio impianto e: mai messo antialga, mai pulito, mai svuotato...e sui flussostati l'acqua è sempre trasparente:  a questo punto o il mio impianto funziona da dio o rubano a chi fanno fare tutte queste super manutenzioni?!?

Per ritornare al tuo problema bisognerebbe capire che tipo di circuito è stato realizzato di che materiale sono gli scambiatori caldaia e boiler e come avviene lo svuotamento/riempimento. 

pulire 10 volte mi sembra eccessivo, se lo scarico e carico è fatto in modo che tutta l'h2o possa circolare non serve, basta una sola volta!!!

Nel tuo caso può essere che l'acqua inserita la prima volta avesse al suo interno una parte di liquido filmante che aiuta a ritardare la formazione del microfilm...ma in ogni caso devi sapere che il fatto che i flussometri siano puliti non significa necessariamente che l'impianto sia in ottima salute...devi sapere che in alcuni impianti e presso alcuni rivenditori si cerca di vendere ed installare prodotti che durino alla prova del tempo anche dal lato estetico...quindi in alcuni casi si usa un particolare tipo di polimero plastico nella formazione nell'aggiunta del vetro del flussometro per fare in modo che lo sporco non si attacchi.

 

Ciò non toglie comunque il fatto che lo sporco e lo strato di alghe si annida proprio dove non si vede e che se vuoi sapere quanti soldi ti sta facendo consumare in più dovresti fare un'analisi dei costi del riscaldamento dettagliata anno per anno e vedere se c'è un effettivo aumento.

 

In impianti anche abbastanza datati ci sono stati casi che la spesa del riscaldamento era aumentata anche di un 30% in più...ovvviamente sono casi estremi però cosa succede se per colpa del deposito algoso tu blocchi lo scambiatore della caldaia e si intasa magari anche qualche filtro...a quanto ammonta la spesa totale di riparazione?

 

Molto di più che una semplice manutenzione correttamente effettuata

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Maurizio Colombi

Mi dispiace, ma il regolamento di PLCForum che avresti dovuto leggere all'atto dell'iscrizione, vieta espressamente di accodarsi alle discussioni.

Specialmente a quelle ferme da parecchio tempo!

Grazie comunque per i tuoi contributi.

 

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