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Modifica ad impianto elettrico preesistente


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Ciao a tutti ragazzi.

Devo effettuare delle piccole modifiche ad un impianto elettrico già esistente al fine di adattarlo alle mie esigenze.

L'impianto elettrico è in trifase e dimensionato con sezioni dei montanti da 10mmq.

 

L'impianto elettrico è attualmente realizzato con la seguente struttura ad albero:

  1. GENERALE QUADRO (trifase), 63A [magnetotermico]
    1. GENERALE CIRCUITI LUCE (trifase), 25A [sezionatore+differenziale]
      1. LUCE 1 (monofase), 10A [magnetotermico] connesso su fase L1
      2. LUCE 2 (monofase), 10A [magnetotermico] connesso su fase L1
      3. LUCE 3 (monofase), 10A [magnetotermico] connesso su fase L1
      4. LUCE 4 (monofase), 10A [magnetotermico] connesso su fase L1
      5. AUSILIARIO (monofase), 10A [magnetotermico] connesso su fase L2
      6. CIRCUITO VENTILATORI (monofase), 10A [magnetotermico] connesso su fase L3
    2. GENERALE FORZA MOTRICE (trifase), 25A [sezionatore+differenziale]
      1. LINEA PRESE DI SERVIZIO (monofase), 16A [magnetotermico] connesso su fase L1
      2. AUSILIARIO 1 (monofase), 10A [magnetotermico] connesso su fase L2
      3. AUSILIARIO 2 (monofase), 10A [magnetotermico] connesso su fase L2
      4. LINEA PRESE ATTUATORI 1 (monofase), 16A [magnetotermico] connesso su fase L3
      5. FANCOIL (monofase), 10A [magnetotermico] connesso su fase L1
    3. GENERALE AUSILIARIO (trifase), 25A [differenziale+magnetotermico]

 

Rispetto a come è realizzato attualmente l'impianto ho la necessità di collegare i seguenti utilizzatori:

( A ) n° 2 phon. Alimentazione a 220V, assorbimento max, per phon: 1,8kW.

( B ) predisposizione per n° 1 climatizzatore con inverter dual split (12000btu + 9000btu). Alimentazione a 220V.

( C ) predisposizione per n° 1 scaldabagno elettrico. Alimentazione a 220V, assorbimento max: 1.5kW.

 

L'utilizzatore ( B ) è probabile che venga montato dopo o durante la prossima stagione estiva, a seconda delle temperature raggiunte. Nel caso in cui venisse montato potrebbe essere utilizzato anche come pompa di calore in inverno.

L'utilizzatore ( C) probabilmente non verrà mai montato, ma vorrei prevedere il circuito di alimentazione onde evitare di dover mettere mano all'impianto successivamente.

 

 

Avrei pensato di adottare la seguente soluzione.

Utilizzare il 3. GENERALE AUSILIARIO trifase per alimentare gli utilizzatori ( A ) e ( C ). In particolare:

- porrei sulla fase L1 che uno dei due phon di ( A );

- porrei sulla fase L2 il secondo phon di ( A );

- porrei sulla fase L3 la predisposizione allo scaldabagno elettrico ( C ).

 

L'utilizzatore ( B ) potrebbe essere connesso o su AUSILIARIO 2 (10A) o sul CIRCUITO VENTILATORI (10A) che non verrebbe mai utilizzato da me.

 

Nel caso in cui foste d'accordo con la mia disposizione vorrei chiedervi un parere. Mi consigliate di mettere comunque dei magnetotermici da 16A, uno per ognuno delle tre linee che potrei collegare al 3. GENERALE AUSILIARIO trifase? Potrei eventualmente fare a meno di questi magnetotermici visto che a monte c'è un magnetotermico/differenziale trifase da 25A?

Altra considerazione. Penso di utilizzare cavi da 2,5mmq di sezione per alimentare tali utilizzatori. Siete d'accordo con me?

 

Il contratto che ho attualmente chiesto al fornitore di energia elettrica è un 6kW trifase. Nel caso in cui servisse applicare anche lo scaldabagno e la potenza non fosse sufficiente provvederò a portare la fornitura di energia elettrica a 10kW.

 

 

Grazie per i vostri pareri.

 

 

 

 

 

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Occhio che stai per eseguire modifiche su un impianto che potrebbe essere soggetto a progettazione, in special modo visto che vuoi aumentare la potenza da 6 a 10Kw

Inoltre potrebbe essere che esista già il progetto, per cui non puoi modificare il tutto a tuo piacimento

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L'impianto è già dimensionato per 10kW.

Facendo la modifica che ho proposto e chiedendo un contratto da 6kW non è necessario presentare un nuovo progetto ed una certificazione per l'impianto.

Per questi motivi voglio modificare l'impianto nel modo che ho proposto. Se avete considerazioni o soluzioni migliori suggerite pure, grazie :)

 

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Premessa, questo impianto è soggetto a progetto, i nostri interventi sono solo meri consigli pratici o ideologici. La manomissione implica l'annullamento della dichiarazione di conformità.

 

Quote

GENERALE CIRCUITI LUCE (trifase), 25A [sezionatore+differenziale]

  1. LUCE 1 (monofase), 10A [magnetotermico] connesso su fase L1
  2. LUCE 2 (monofase), 10A [magnetotermico] connesso su fase L1
  3. LUCE 3 (monofase), 10A [magnetotermico] connesso su fase L1
  4. LUCE 4 (monofase), 10A [magnetotermico] connesso su fase L1
  5. AUSILIARIO (monofase), 10A [magnetotermico] connesso su fase L2
  6. CIRCUITO VENTILATORI (monofase), 10A [magnetotermico] connesso su fase L3

Pe la parte illuminazione, anche se non conosco il numero e la potenza dei corpi  luminanti, credo si possa modificare il generale con un B20A seguitio da dei B6A; costano di più della solita curva C, anche non poco. In caso di guasto ...franco o parziale garantiscono maggiore selettività. Ormai, per consuetudine pratica ed aconomica tutti scelgono il solito curva C.

 

Poi..è ovvio che ..quello che aggiungi....come il clima a due unità, può essere scelto in trifase con unica macchina centralizzata. Il maggiore prezzo di acquisto si sconta con il vantaggio futuro in termini di corrente di linea richiesta alla rete.

 

Poi scegliere di assoggettarti al Generale da 25A di cui non conosciamo la id del suo differenziale annesso.Se  togli il differenziale, ti rimane un MT a cui associare :

 

1- MTD C16A x 2 per le due macchine, la loro corrente massima li attesta entro il valore del  magnetotermico, ovvio che - uno per ogini untià con differenziale abbianto tipo A id 0,03A; linea singola per ogni unità non inderiore ai 2,5mm2. Se le linee sono maggiori  - per tratta  - a 40 metri posa un 4mm2.

 

2- Lo scaldabagno da 1,5kW servito da un MT B10A + diff. tipo AC id 0,03A; sezione 2,5mm2

Il phon a muro (credo) da 1,8kW cadauno, con un B20A + diff. tipo A id0,03A - se posi due protezioni hai la selettività in caso di guasto.; sezione 2,5mm2

 

I Magentotermici proteggono le linee dai sovraccarichi e dai cc. Se ti serve una selettività per sovracorrente termica, dobbiamo ragionare prima con il concetto descritto poi con il secondo.

 

Quote

Il contratto che ho attualmente chiesto al fornitore di energia elettrica è un 6kW trifase. Nel caso in cui servisse applicare anche lo scaldabagno e la potenza non fosse sufficiente provvederò a portare la fornitura di energia elettrica a 10kW.

Non so dove ahai letto 63A ...forse sul sezionatore di qulache Get....ma quello applicato è solo un sezionatore, con 6kW fai nulla in trifase, con i carichi che hai espresso in forma alimentata in monofase, poiché non hai termini di guadagno  in corrente. 

Con un contratto da 6kW trifase ..dovrebbe essere la base edittale, con un generale C16A sei a posto...invece hai menzionato un 63A!

Dovresti permomeno chiedere 10kW trifase. In questo modo come hai descritto hai solo una sorta di frazione dei carichi su tre fasi ma poco vantaggio in termini di corrente di linea iB risparmiata.

Probabilmente, questo impianto - era stato ideato per una fornitura ipotetica di almeno 15kW trifase.

Questo è il mio giudizio.

Qui, si tratta di aggiungere .al massimo...ma la potenza è esigua e se i carichi non sono quelli della tipologia che ti ho descritto,  hai poco vantagio.

Vedi tu.

 

 

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Ecco il quadro che che riguarda l'impianto in oggetto.

I 63A sono indicati sul MT generale di quadro.

La mia idea sarebbe quella di non alterare l'impianto attuale, facendo la modifica meno invasiva possibile all'impianto.

Per questo motivo avrei pensato di utilizzare la linea trifase sotto il generale ausiliario che attualmente non é impiegato. In questo modo il quadro elettrico non viene toccato e viene aggiunto un quadretto esterno che contiene, se servono, i tre MT da 16A che sono dedicati alle tre nuove linee di cui necessito (phon 1, phon 2 e scaldabagno elettrico).

Il climatizzatore poi potrei attaccarlo sotto il MT da 10A che ora gestisce i ventilatori (che non sono più presenti).

 

Attualmente ho chiesto una fornitura 6kW poiché se avessi chiesto la 10kW avrei dovuto presentare il progetto nuovo. Considerate che per le utenze connesse avrei, nel caso più sfortunato, 2 phon accesi, il climatizzatore e qualche luce. Ovviamente se dovessi trovarmi a gestire anche lo scaldabagno aggiuntivo chiedersi l'incremento di potenza a 10kW.

 

Ipotizzando che si possa realizzare la modifica da me citata, la domanda é: ma con l'aggiunta dei tre MT sulle tre linee derivate dalla trifase sarebbe comunque utile/consigliabile mantenere il MTD trifase da 25A a monte? Tutti i differenziali del quadro sono da 30mA di corrente di intervento.

Altra domanda: se la modifica proposta andasse bene, consigliereste di utilizzare dei MT 1P+N o servono necessariamente i 2P?

 

Ovviamente vorrei la soluzione che abbia il miglior compromesso tra sicurezza, prezzo e modifiche limitate.

IMG_20180903_182841.jpg

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  • 2 weeks later...

Ciao a tutti!

In questi giorni mi sono dedicato ad altri lavoretti e non sono riuscito a pensare bene a come "modificare" l'impianto in oggetto.

Ho però verificato che il MTD trifase ha corrente di intervento di 500mA e non 30mA come pensavo inizialmente (tutti gli altri hanno correnti di 30mA). Di conseguenza avrei pensato di agire nel seguente modo:

- mantengo tutto l'impianto così come è

- aggiungo n° 3 MTD 1P+N 16A Curva C 30mA, uno per ogni utilizzatore (Phon 1, Phon 2 e predisposizione allo scaldabagno elettrico), connettendoli a valle del MDT trifase da 25A

- la linea VENTILATORI non la utilizzo, per cui posso collegare il climatizzatore sotto di essa, senza fare modifiche al quadro

 

Cosa ne pensate?

 

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  • 8 months later...

Ciao a tutti.

Riporto in auge questa discussione poiché ho bisogno di un'informazione.

L'impianto è stato modificato ed è stato certificato da DICO. Il quadro elettrico finale è quello che vedete nella fotografia precedente.

Nel caso in cui i blocchi LUCE 1 (monofase), 10A [magnetotermico] connesso su fase L1, LUCE 2 (monofase), 10A [magnetotermico] connesso su fase L1 e LUCE 3 (monofase), 10A [magnetotermico] connesso su fase L1 venissero sostituiti da un blocco che, tramite WiFi, attivi le utenze connesse sotto i blocchi LUCE 1, LUCE 2 e LUCE 3 contemporaneamente, sarebbe necessario rifare la DICO?

Considerate che sotto i blocchi LUCE 1, LUCE 2 e LUCE 3 sono connesse, per ogni blocco, n° 3 lampade a risparmio energetico da 60W l'una e che quindi vengono accese dai tre magnetotermici.

Nel caso in cui servisse rifare la DICO potreste citarmi la normativa a riguardo?

 

Grazie mille.

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sicuro sia necessario sostituire quei magnetotermici?

 

non è un apparecchio a parte che devi mettere..

 

comunque puoi metterci mano solo per sostituire gli apparecchi con corrispondenti, ogni modifica o aggiunta direi che prevede una nuova dico.

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53 minuti fa, reka scrisse:

sicuro sia necessario sostituire quei magnetotermici?

 

non è un apparecchio a parte che devi mettere..

 

comunque puoi metterci mano solo per sostituire gli apparecchi con corrispondenti, ogni modifica o aggiunta direi che prevede una nuova dico.

Ciao Reka e grazie della risposta.

 

La modifica è già stata fatta, ma da un'altra persona. Io ho scoperto che è stato modificato l'impianto come ho descritto. Praticamente questo tizio ha eliminato i tre magnetotermici ed inserito al loro posto un modulo WiFi con il quale, attraverso un interruttore esterno al quadro, accende e spegne le luci che prima venivano attivate attraverso i tre magnetotermici separati. Credo sia stato connesso ALEXA al modulo WiFi e attraverso il comando vocale "attiva luce" accende tutte le lampade insieme.

 

Vorrei dunque sapere se la modifica di questa parte di quadro elettrico comporta la necessità di rifare una nuova DiCo oppure se non è obbligatorio.

 

Modificato: da MusicIsLife
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Microchip1967

Il quadro è visto come un componente singolo, con sua certificazione (Semplificata 23-51) inserita nella Di.Co. e pertanto qualsiasi variazione dello stesso con componentistica diversa richiede il rifacimento della certificazione e calcolo della sovratemperatura

Inoltre, se come penso, qualcuno ha tolto delle protezioni magnetotermiche e le ha sostituite con dispositivi a comando remoto non dotati di protezioni da corto-circuito e sovraccarico ha creato una condizione pericolosa con pericolo d'incendio.

In ogni caso l'installatore in questo momento è completamente sollevato da qualsiasi responsabilità in quanto l'impianto è stato manomesso.

Chi ha eseguito il lavoro dovrà rilasciare una DiCo per la parte da lui eseguita (con cui se ne assumerà la responsabilità) ma essendo l'impianto soggetto a progettazione dovrà allegare pure la variante di progetto.

E' vero che sei in casa tua e difficlmente qualcuno verrà a controllare, ma in caso d'incidente saranno c...i amari (primo effetto fra tutti l'assicurazione negherà qualsivoglia risarcimento danni)

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