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Gruppo elettrogeno 30kw motore VM


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Anche a me, da profano, non mi sembrano male ne gli avvolgimenti ne il rotore, nel senso che non c'è traccia di sfiammato... Per quello chiedevo come posso controllare il corto tra di loro. Riguardo la scheda, può essere lei la causa che non fornisce proprio alcun segnale? O lei si occupa solo di stabilizzare la corrente? 

Quei diodi alla fine, in prossimità del cuscinetto che funzione hanno? 

La scheda, che é piena di polvere decennale, con che detergente la posso lavare per non compromettere i componenti elettronici? 

La scheda sembra proprio uguale a quelle del linksuggerito, ma non riesco a contattare nessuno, qualcuno sa? Grazie e buona domenica. 

5 ore fa, Elettroplc scrisse:

Dal esame visivo non emergono segni evidenti di danno.. Strano caso quello della terra.. Forse era flottante e non collegata, vi era una parassita tra neutro e PE. Se c'è lo spiega di nuovo sarà memoria per questo forum. Io punto sulla scheda. Per il test di funzionalità sostanziale  are strumento. L'isolamento come test potrebbe trarre in inganno. 

 

5 ore fa, Elettroplc scrisse:

Dal esame visivo non emergono segni evidenti di danno.. Strano caso quello della terra.. Forse era flottante e non collegata, vi era una tensione parassita tra neutro e PE. Se c'è lo spiega di nuovo sarà memoria per questo forum. Io punto sulla scheda. Per il test di funzionalità sostanziale  del GE  bisogna avere un particolare strumento. L'isolamento come test potrebbe trarre in inganno. 

Buonasera a tutti, oggi mi son messo a smontare per iniziare a pulire qualche eventuale ossidazione.... Come posso fare a testare se son in corto i vari avvolgimenti? O provare altro, prima di arrivare alla scheda, che mi sa che sarà dura da trovare? Grazie ancora a tutti voi. 

il 25/10/2018 at 18:12 , Marcello Mazzola scrisse:

in google ce ne sono un po di queste schede, bisognerebbe il codice se si legge...

http://www.fictron.net/indexphp?ws=showproducts&products_id=409012&cat=Power-Line-&subcat=MARKON

questa assomiglia tanto alla t

 

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Sinceramente, visto lo scambio di conduttori, credo che qualcuno vi abBIA "PASTROCCHIATO" ,  come si dice dalle  mie parti, prima di te medesimo.

CPon un multimetro serio alla mano, si può ..perlomeno ..fare una verifica sommaria:

Polo centro-stella con puntale collegato e via con tre misure di cc sulle tre fasi R/S/T sui morsetti, con il multimentro in funzikone continuità Ohmica.  Ma vi sono anche dei disodi di potenza che  vanno verificati uno per uno. Quella pistra tonda dovrebbe eseere comune ai diodi - ovvero il catodo. Dalla  morsettiera prova col multimentro, e verifica se hai tre valori probatori decenti.Col multimentro - serio e non CE (China) - si può eseguire una prova di continuità passo-passo delle vairie parti, dal centro-stella ai diodi di potenza, solo per conseguire il reale ed effettvo colelgamento delle parti. Per una analisi seria serve un nuovo strumento che ora non spiego, e poi lo hanno in pochi. Per il resto, un elettricista potrebbe avere un buon strumento di isolamento...meglio di nulla. Di soito, uno shok ternico ...determina una visibile bolla  nero scuro con resdui carbonosi.

Con uno spray a secco per elettronica puoi tentare di eleimare l'ossido dalla scheda, che io ..sostituirei.

Credo che l'elettricista pregresso abbai volontariamente non coplelgato il PE alla rete a valle del GE per  paura di eventuali scatti del differenziale...già posati nell'impianto di fatto, contribuiendo ad un fenomeno deleteriom che ora non spiego.

Se trovi una scheda nuova o revisionata, meglio provare, io sono dell'idea che qualcuno ha fatto un corto, ed in questo caso senza disgiuntori a bordo, si fa poco, solo il funerale della macchina.

Fai sapere, ma credo che qalcuno abbia messo le mani prima di te...

Saluti..

 

 

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Sui piedini di quel integrato...vi è della ruggine...quella scheda con l'inserimento di bobne, regola la tensione, altrimenti non probabile con il controllo deln regime di rotazione del motore endotermico...

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Intanto grazie x le risposte, ma io sulla parte elettrica non ho mai messo mani, io lo ho tirato fuori dal capannone e messo in moto, ma già era stato smontato funzionante all epoca, con i collegamenti come la foto. Adesso non so se la terra collegata al N era messa a massa nel telaio.... 

Dove posso reperire una scheda del genere

9 ore fa, Elettroplc scrisse:

 

 

9 ore fa, Elettroplc scrisse:

 

 

il 25/10/2018 at 18:12 , Marcello Mazzola scrisse:

 

 

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I diodi in foto, dovrebbero essere a favore dell' eccitatore.. E bene veri are la loro integrità smontadoli è verità d'olio con un multimetro serio. 

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I diodi dovrebbero servire a creare la tensione in cc necessaria per magnetizzare il rotore, questo ti fa capire che non c'è magneti permanenti, in pratica il magnetismo viene creato in cc tramite la tensione generata sullo statore, e tu dirai "come fa all'inizio a magnetizzarsi il rotore a numero di giri prossimo allo zero?", probabilmente con il magnetismo residuo che probabailmente c'è e riesce a magnatizzare sufficientemente il nucleo per generare la tensione autoindotta sullo statore, all'aumentare dei giri la tensione generata aumenta ed è sufficiente a generare la tensione necessaria per produrre la tensione raddrizzata coi diodi che poi andrà a magnetizzare  il circuito induttore sul rotore.

Sulla faccenda Neutro mi par di capire che era stato sfruttato il cavo blu per collegarlo a una fase e che poi era stato erroneamente considerato come conduttore Neutro nonostante fosse collegato a una terminale di uscita dei tre avvolgimenti e che poi il centro stella non fosse poi stato collegato a terra, era praticamente flottante e non riferito a terra, te credo che scattava il differenziale le dispersioni non avevano un riferimento comune verso terra, è ovvio che il centro stella va collagato a terra, va usato un altro colore per convenzione sulla fase dove è collegato il blu e il blu stesso va collagato insieme al centro stella a terra, a valle di tutto deve stare il differenziale. Sul fatto che non genera tensione probabilmente c'è un problema sulla scheda che non riesce a basso numero di giri a magnetizzare il rotore tramite il magnetismo residuo, probabilmente c'è un circuito di controllo che fa funzionare tale sitema e che non funziona

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Pierluigi Borga

A parte l'uso dei colori arbitrario ma ancora frequente che era palese....

Non sono convinto o forse non interpreto bene ciò che volevi scrivere:

18 minuti fa, leleviola scrisse:

e che poi il centro stella non fosse poi stato collegato a terra, era praticamente flottante e non riferito a terra, te credo che scattava il differenziale le dispersioni non avevano un riferimento comune verso terra, è ovvio che il centro stella va collagato a terra, va usato un altro colore per convenzione sulla fase dove è collegato il blu e il blu stesso va collagato insieme al centro stella a terra, a valle di tutto deve stare il differenziale

Probabilmente il centro stella colore GV era collegato a terra sul quadro di arrivo, in quanto per poter funzionare eventuali differenziali a valle devono avere il riferimento di neutro a terra, infatti senza centro stella a terra detti differenziali non interverrebbero mai.

Ciao

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Grazie leleviola grazie a chi risponde, ho provato a pulire la scheda, ho provato a vedere anche in negozio che vende componenti elettronici, ma anche li mi hanno detto che non da particolari segni di "cotto" 🤔 neanche quel integrato che sembra aver ruggine.... Non è ruggine ma quella vernice rossastra.... 

Proverò a smontare quei diodi dietro😥

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Per escludere la scheda procurati un alimentatore variabile in dc e a gruppo in funzione alimenta i due fili delle bobine partendo da 0v se misuri tensione sulla morsettiera tutti gli avvolgimenti sono buoni 

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2 ore fa, roberto8303 scrisse:

Per escludere la scheda procurati un alimentatore variabile in dc e a gruppo in funzione alimenta i due fili delle bobine partendo da 0v se misuri tensione sulla morsettiera tutti gli avvolgimenti sono buoni 

Ciao Roberto, quindi rimonto tutto... Anche la pisstra di baghelite sopra dove poi vanno collegati i fili degli avvolgimenti, rimonto la scheda e lascio scollegati solo i 2 fili del pezzo della foto postata precedenteme, e qui collego l alimentatore e effettuo la prova. La tensione la devo misurare in queste 4 uscite?

Grazie ancora. 

IMG_20181027_173339.jpg

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devi rimontare tutto collega il generatore a stella come in origine sulla morsettiera di potenza, lasci aperti solo i fili che vanno collegati sulla scheda, i due cavi delle bobine li alimenti con il variac alimentatore quello che hai, l importante e che sia in grado di erogare almeno 8-10ampere. 

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3 ore fa, roberto8303 scrisse:
9 minuti fa, roberto8303 scrisse:

devi rimontare tutto collega il generatore a stella come in origine sulla morsettiera di potenza, lasci aperti solo i fili che vanno collegati sulla scheda, i due cavi delle bobine li alimenti con il variac alimentatore quello che hai, l importante e che sia in grado di erogare almeno 8-10ampere. 

 

Ho un alimentatore variabile 12v dc 30A che eroga variabili fino a 15 se non erro. Scusa se son ripetitivo, quindi monto tutto, collego tutti i fili sulla scheda, lasciando scollegati solo i 2 che escono dalla parte posteriore delle bobine, e a questi due fili collego il positivo e il negativo Dell alimentatore variabile? 

Oppure li devo collegare tutti i fili, e a questi due fili devo collegare tramite 2 coccodrilli il positivo e il negativo del variabile. 

Collegando tutto come in origine, la tensione dove la devo misurare, 

Qui? Tra U V eW

IMG_20181018_182120.jpg

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Si scusa sono con il cell in giro non riesco a scrivere con calma, allora l alimentatore che ci vorrebbe dovrebbe arrivare  a una 50-60 volt per vedere se la tensione sale sull alternatore in proporzione, comunque inizia a provare con questo da 12 e vedi cosa succede. Per quanto riguarda il collegamento, la morsettiera di potenza ok come da foto, la scheda tua regolatrice devi staccare tutti i fili con i faston e lasciarli aperti, poi i due fili dell eccitatrice cioe quelli che fanno capo alle bobine lincolleghi solo con + e - del tuo alimentatore. Questo e tutto

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6 ore fa, Pierluigi Borga scrisse:

A parte l'uso dei colori arbitrario ma ancora frequente che era palese....

Non sono convinto o forse non interpreto bene ciò che volevi scrivere:

Probabilmente il centro stella colore GV era collegato a terra sul quadro di arrivo, in quanto per poter funzionare eventuali differenziali a valle devono avere il riferimento di neutro a terra, infatti senza centro stella a terra detti differenziali non interverrebbero mai.

Ciao

Si scusami forse mi sono spiegato male, è probabile che il centro stella non fosse collegato sul medesimo riferimento di terra del quadro di distribuzione e perciò non avendo un medesimo riferimento di terra un differenziale sensibile potesse scattare comunque, perchè sia la messa a terra del centro stella che la messa a terra dell'impianto se non sono collegati assieme può crearsi una differenza di potenziale sufficiente a creare una dispersione che farebbe scattare il differenziale

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  • 3 weeks later...
il 1/11/2018 at 15:22 , roberto8303 scrisse:

 

il 1/11/2018 at 18:43 , roberto8303 scrisse:

 

 

Buonasera a tutti, sto cercando di trovare i 6 diodi nuovi e sostituirli,ma purtroppo con la stessa sigla non son più in commercio.... 

I vecchi sono:Hk1003k e guardando su internet mi sembra siano da 17A,se ho capito bene. 

Se questi con questo valore non si riescono a trovare, posso montare altri dello stesso tipo ma con un valore maggiore? Tipo 40A? Se poi qualcuno sa dove consigliarmi x trovarli come gli originali... Ben venga. Grazie infinite. 

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il 1/11/2018 at 15:22 , roberto8303 scrisse:

 

il 1/11/2018 at 18:43 , roberto8303 scrisse:

 

 

Ciao, su 6 diodi, misurandoli col tester, 4 hanno la stessa lettura, circa 4.89, invece 2 non danno niente. 

Credo siano andati... 

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Che misura hai fatto? Con un tester dotato di prova giunzioni diodi devi solo verificare la funzionalità della giunzione sia in saturazione che  in interdizione, quando su un tester c'è il prova giunzioni con il classico simbolo del diodo, collegando i puntali direttamente al diodo hai direttamente la misura della tensione della giunzione che in caso di saturazione ti indica la cifra di 600 che corrispondono a circa 600mV della giunzione di un classico diodo al silicio mentre invertendo i poli la misura indicata è la cifra unitaria di "1" che in questo caso corrisponde a una misura infinita in quanto la giunzione si trova in interdizione. Quando un diodo non funziona può essere che la giunzione o è in corto e quindi in entrambi i versi ti da una misura intorno a "0" oppure è interrotta  e perciò ti indica in entrambi i versi di misura la cifra "1"

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il 1/11/2018 at 15:22 , roberto8303 scrisse:

 

il 1/11/2018 at 18:43 , roberto8303 scrisse:

 

 

Ciao si io ho misurato con un semplice tester che ha il simboletto del diodo, così facendo:puntale nero al centro, e rosso alla carcassa esterna segna 0,499 circa, se inverto segna 1.

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Andrebbero smontati, poi pre di uno schema dove vedi Anodo e Katodo del diodo, poi.. Col multimetro testi tutti. Li puoi sostituire anche con dei 25A. Saranno da 1€  cadauno. 

Credo che il problema sia questo.. Due diodi. 

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