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Carlo Albinoni

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il 10/11/2018 at 14:40 , Darlington scrisse:

Non è neanche indispensabile varcare i confini di stato. All'ipercoop le trovo senza problemi (non ricordo se Scame o Secur), visto che alla fine sono niente altro che delle 10A prive del contatto di terra.

 

no, non è la stessa cosa

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Tornato di recente da un periodo in Svizzera, racconto un po’ di esperienze.

La Svizzera, ricordo, è uno dei pochi paesi rigorosamente difensori della presa nazionale diversa dalla Schuko.
Va detto, però, che in effetti il sistema svizzero è razionale. Tra l’altro è uno dei pochi sistemi di prese domestiche che comprendono il trifase. Inoltre, vi è compatibilità dal basso verso l’alto (le spine da 10 A si inseriscono nelle prese da 16 A ma non viceversa, quelle monofase in quelle trifase…). Gli adattatori non servono se non per gli ospiti stranieri. Diverso dal sistema italiano, ove anche tra prese del medesimo paese si usano adattatori (cosa che è stata oggetto di qualche battuta scherzosa con i colleghi visto che si è andati a parlare di prese).

Le comiche all’inizio delle riunioni quando bisognava alimentare personal computer provenienti da tutto il mondo. Non vi dico gli accoppiamenti multipli con adattatori e ciabatte di tutti i tipi per alimentare tutte le spine. Ovviamente senza PE e con rischio di surriscaldamento (per fortuna che i carichi erano scarsi). Qualche volta veniva meno un contatto e bisognava dare qualche colpetto qua e là per ripristinarlo.

Nelle camere dell’albergo, invece, ogni presa svizzera era affiancata da una Schuko, come concesso dalla normativa svizzera.

Poi sono passato in un negozio di fai da te. In effetti si vedeva la ricchezza di accessori, ciabatte, multiple per il sistema svizzero. Tra le varie cose originali le prese volanti per le prolunghe con led indicatore presenza tensione.

La cosa più interessante, però, erano gli apparecchi utilizzatori. Tutti dotati di spina svizzera. Attenzione, però, non era una spina svizzera nativa come sino a qualche anno fa. Si trattava di un adattatore permanente incastrato sulla spina schuko originale applicato dal distributore o forse dal negoziante per rispettare la normativa svizzera. Una soluzione evidentemente più pratica e più economica che sviluppare una versione ad hoc per il mercato svizzero con cordone diverso. Probabilmente è più robusto e sicuro di un adattatore rimovibile come quelli si usano da noi, ma tale da rendere la spina decisamente ingombrante.
 

Modificato: da Carlo Albinoni
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Non l'ho mai vista dal vero, ma la spina svizzera mi piace più della IEC 60906-1, perché sembra avere un incasso più profondo e quindi una migliore resistenza alle trazioni laterali. Non so perché non sia stata proposta al posto della IEC 60906-1 dato che già c'era. Forse non ce ne stanno 2 in un modulo?

 

Ma più ci penso e più non vedo l'esigenza di prese polarizzate in casa. Hanno solo svantaggi pratici. Con 2 o 3  vicine in un blocco, non puoi infilare 2 caricatori con alimentatore nella testa trasversale, perché sarebbero orientati tutti e due nello stesso modo. A meno che non siano quelli ultra mini per USB. Con mobili accanto o sotto la presa, può essere che ci puoi infilare solo un europlug.

 

Quindi alla fine se dovessi scegliere fra cambiare tutto per avere una polarizzata da mezzo modulo, preferirei andare avanti con la schuko, che ormai a parte che in Italia e UK, nei dintorni è lo standard di fatto per i 220V, anche in tutta l'area ex URSS. Non credo che abbiano avuto simpatie per la Germania, ma la robustezza della schuko e la compatibilità con l'europlug la rendono tecnicamente interessante.

 

Da notare che quando stavo in Italia anch'io odiavo le schuko e le tagliavo ovunque potevo. Ma ora non tornerei mai alla "giocattolosa" spina italiana, sia per la sua resistenza nulla alle trazioni laterali/verticali, sia per la bassa capacità di ritenuta. Basta un tiro da niente in verticale e il contatto comincia a sfilarsi.  Mi ricordo che le spine italiane a muro, ogni tanto le dovevo "rimboccare" nella presa. Con carichi come stufette, o PC senza UPS non è il massimo. Se poi c'era una tripla, ancora peggio. 

 

Come dicevo, in ambito domestico basterebbe contrassegnare il morsetto di fase con una piccola "L" su prese e spine, e si è a posto, se il carico proprio lo richiede.

 

Io comunque non ne faccio una questione di campanilismo e non mi interessa che prevalga una certa spina solo perché è quella nazionale. Mi interessa quella che è tecnicamente più valida.

 

Semmai passerei ad una spina tipo svizzera, o IEC 60906-1, ma non polarizzata. Meglio se con spinotto di terra più lungo.

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39 minuti fa, Marcus2 scrisse:

Non so perché non sia stata proposta al posto della IEC 60906-1 dato che già c'era.

 

A parte che allora era solo sino a 10 A (2000 e passa W) e la 16 A è più recente, il motivo era banale: bisognava scegliere una presa neutrale senza avvantaggiare nessuna di quelle esistenti.

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10 ore fa, Carlo Albinoni scrisse:

La Svizzera, ricordo, è uno dei pochi paesi rigorosamente difensori della presa nazionale diversa dalla Schuko.

 

la Svizzera è anche uno dei pochi paesi europei che non appartiene alla zona CE.

Anche l'Inghilterra che, formalmente, fa ancora parte della zona CE ha sempre usato esclusivamente le sue prese e le sue spine.

L'unico sitema per imporre il proprio standard nazionale è vietare la vendita di elettrodomesti con spina differente.

La Svizzera non ha un grande mercato però ha un grande orgoglio nazionale, basato sulla sua specificità quindi può permettersi certi controlli.

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2 ore fa, Livio Orsini scrisse:

 

la Svizzera è anche uno dei pochi paesi europei che non appartiene alla zona CE.

 

Mica tanto.

In base ad accordi bilaterali con l'UE in pratica le direttive di prodotto, la marcatura CE e la conseguente libera circolazione dei prodotti elettrici valgono anche in Svizzera (come in Islanda, Norvegia e Liechtenstein).

Tuttavia tanto in EU tanto nei paesi EFTA non vale la marcatura CE per prese e spine domestiche, curiosa esenzione storica dalla LVD (assieme ai recinti elettrici per il bestiame).

Di fatto, però, la spina Schuko/francese, è ormai standard di fatto in quasi tutta Europa continentale.

 

Gli svizzeri, come scrivevo, hanno risolto la situazione con l'adattatore permanente che trasforma la spina Schuko degli elettrodomestici in una spina svizzera (ingombrante).

 

Diversa la situazione in UK + Irlanda per via del mercato molto più grande di quello svizzero (e per via del mare in mezzo).

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Nazionalismo a parte (che non approvo, come il campanilismo), capisco bene che la Svizzera non abbia voluto passare alla più ingombrante schuko, dato che la spina svizzera è già ben incassata ed è più piccola. Al loro posto avrei fatto lo stesso. Si paga però il prezzo con gli adattatori.

Bisogna comprendere anche che costi di spazio, magazzino e logistica, comporti per chi produce elettrodomestici, tenere e gestire versioni diverse dello stesso modello, solo perché hanno una spina diversa. Basta pensare a quanti modelli solo di forni e lavatrici ci sono.

 

il 16/11/2018 at 14:16 , Carlo Albinoni scrisse:

Di fatto, però, la spina Schuko/francese, è ormai standard di fatto in quasi tutta Europa continentale.

 

Anche oltre l'Europa. Prima di leggere su Wikipedia non sapevo che fosse così diffusa. Praticamente tutto il verde pieno nella foto, usa la schuko. Nel verde a tratti coesiste con altre prese:

 

https://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/b/b3/Mondo_per_tipo_spina_elettrica.png

Mondo_per_tipo_spina_elettrica.png

 

Quindi in EU è ben difficile che si sia disposti a cambiare tutte le prese. Fino a poco tempo pensavo che la schuko fosse solo il Germania e nei piccoli paeselli limitrofi, neanche in Francia. Ero convinto che i paesi dell'est ed ex URSS avessero una spina loro. Evidentemente con l'arrivo della messa a terra, la schuko era migliore di quella che avevano prima, e l'hanno adottata. Non creo proprio che abbiano avuto simpatie per la Germania.

 

In UK se vogliono avere le spine con fusibile, dovranno tenersi quel macigno che hanno, non compatibile con altro.

 

Rimangono l'Italia e la Svizzera. Allo stato attuale delle cose, nell'interesse della sicurezza e della stabilità di inserzione, auspicherei semmai che sia l'Italia a passare gradualmente alla schuko (con europlug naturalmente), piuttosto che aspettare che cambino presa tutti gli altri. Ovviamente intendo la schuko vera, non con i contatti tarocchi che si piegano.

 

A livello mondiale sarebbe bello avere una presa sola, ma entra in gioco anche il voltaggio.

 

Passando ad una spina da mezzo modulo, questione polarità a parte, abolirei la doppia versione 10/16A, dato che l'ingombro alla fine è sempre mezzo modulo. Non sarebbe male se avesse anche due mollette di ritenuta, con solo funzione meccanica.

 

Modificato: da Marcus2
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35 minuti fa, Marcus2 scrisse:

Fino a poco tempo pensavo che la schuko fosse solo il Germania e nei piccoli paeselli limitrofi, neanche in Francia.

In realtà in Francia e qualche altro paese, non usano la Schuko (tipo F) ma la francese (tipo E). Tuttavia le spine degli elettrodomestici sono tutte bivalenti E-F senza bisogno di adattatori, quindi in pratica è come se fosse la stessa cosa.

 

35 minuti fa, Marcus2 scrisse:

Rimangono l'Italia e la Svizzera. Allo stato attuale delle cose, nell'interesse della sicurezza e della stabilità di inserzione, auspicherei semmai che sia l'Italia a passare gradualmente alla schuko (con europlug naturalmente), piuttosto che aspettare che cambino presa tutti gli altri.

La situazione non è la stessa. Il sistema svizzero è coerente con più formati ma compatibili tra di loro in cascata (non servono adattatori). In Italia, invece, abbiamo più formati (tra cui la Schuko già a norma da decenni), ma non sempre compatibili, da cui un diffusissimo impiego di adattatori tra prese tutte nazionali.

 

 

Modificato: da Carlo Albinoni
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Dietro la TV, nell'appartamento di mia figlia ho piazzato una 506 che con la serie Plana diventano 7 frutti: un bipolare generale e 6 interruttori per comandare altrettante prese poste in un'altra 506 posta sotto la TV e dietro tutto il comparto di: DVD,Decoder, Playstation, Cassse anplificate enon ricordo più quali altri dispositivi ha messo mio genero, il classico cliente che fa fare salti di gioia ad un elettrecista. Con il Bipolare staccano tutto in caso di maltempo o semplicemente elimano lo stand by, che ormai tutti i dispositivi non hanno un interruttore proprio mentre con gli interruttori normali mantengono spenti i dispositivi che usano raramente, ovviamente quando li vado a trovare vedo sempre i diodi di accensione accesi. Le spine sono state tutte sostituite con quelle a "pipa" ridecendo quindi l'ingombro.

Sul piano cottura della cucina,usando le 506 (7 frutti della Vimar Plana) ho abbondato di Shuko e di Bprese quantunque è ormai raro trovare una presa "grande, rendendo inutile il Bpasso, se poi all'interno della 506 ma anche della 503 si usano o si creano gli appositi separatori ed i tubi finiscono nel posto giusto con unica cassetta si soddisfano presa e TV.

Nel complesso l'impianto elettrico italiano è molto versatile tanto che montiamo le shuko dietro gli elettrodomestici in cucina e qualcuna o più di una sul piano cottura.

Per la disabilità abbiamo ormai,sacrificando un frutto ed usando il modello giusto ci sono  i comandi che prendono due moduli (non li ho mai usati).

Manca ancora la cultura della presa in alto a fianco dell'interruttore,perlomeno nella mia zona (in Svizzera negli anni 80 era una cosa usuale) di  almeno una o due nel corridoio giusto per non abbassarsi per collegare l'apirapolvere o la lucidatrice, nessun cliente lo ha mai accettato (veramente non ne ho neppure in casa mia).

 

P.S. Ho sempre giudicato le ciabatte pericolose. Se si surriscaldano per troppo carico non fanno la fiamma ma i fumi tossici invadono un'intera stanza.

 

 

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2 ore fa, Nino1001-b scrisse:

Le spine sono state tutte sostituite con quelle a "pipa" ridecendo quindi l'ingombro.

 

 

Ha senso dover cambiare tutte le spine degli apparecchi?

E chi non è capace?

Bisogna chiamare un elettricista o un tecnico?

Non mi sembra molto versatile un sistema ove si cambino una ad una le spine.

Modificato: da Carlo Albinoni
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Per chi non la conoscesse questa è la soluzione in voga in Svizzera. L'adattatore si inserisce a pressione e poi non va più via. Lo mette il distributore o il negoziante, et voilà, la spina proibita si trasforma in una spina nazionale, senza forbice né cacciavite.

adattatore-permanente-di-spina-schuko-ve

 

Se qualcuno amasse questa soluzione si trova anche per la spina italiana.

51lUwj-tg1L._SX679_.jpg

 

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E' una soluzione che può adottare il cliente ma l'elettrecista fa prima montare la shuko e questo grazie al nostro standard ed alle industrie produttrici.

Ma alla fin fine quanti sono quelli che viaggiano all'estero per lavoro?

Vorrà dire che se vanno in UK la prima volta si comprano l'adattore, quando ci ritornano se lo portano, lo stesso se vanno nella Repubblica Ceca. Quando vanno in pensione 

"Vendesi collezione completa di adattori prese per l'Europa.

Continuo a fare il tifo per la modularità italiana, che al contrario degli altri paesi ha il vantaggio, qualora vi fosse un obbligo legale di un nuovo standard, di  permettere una facile ed economica soluzione (sopratutto le ultime serie) a scapito del numero dei frutti,cosa impossibile (credo) per gli altri paesi.

 

OT:

Da noi manca semplicemente una legge (non una norma) che preveda il non decadere della garanzia in caso si cambi la spina. Io di solito nei miei elettroutensili cambio tutto il cordone conservando l'originale con presa dritta o pipa da 10A e cavo al silicone 2 x 1,5 o 3,1,5 mm2 lungo 2 o tre metri o comunque, se c'è, che entri comodamente nella sua valigetta.

 

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Ha senso dover cambiare tutte le spine degli apparecchi?

Ha senso che gli elettrodomestici fabbricati italiani abbiano una spina che non rispetta lo standard italiano? (Bpasso...le shuko sono un'aggiunta normativa).

Ha senso che gli elettrodomestici costruiti all'estero e destinati al mercato italiano abbiano lo standard estero?

I prodotti esteri dovrebbero arrivare in Italia o con la spina italiana o senza spina abilitando il rivenditore a montare la spina richiesta del cliente (che potrebbe aver previsto la shuko), oppure come scrivevo prima evitare che con qualche cavillo decada la garanzia per sostituzione spina.

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2 minuti fa, Nino1001-b scrisse:

Ha senso che gli elettrodomestici fabbricati italiani abbiano una spina che non rispetta lo standard italiano? (Bpasso...le shuko sono un'aggiunta normativa).

 

Fa parte dei nostri dati negativi.
Siam sempre pronti ad accettare quello che viene da fuori, anzi spesso magnifichiamo i prodotti esteri solo perchè non sono Italiani.

Solo da un po', e solo per certi prodotti, abbiamo cominciato a capire che spesso il prodotto straniero non è migliore, anzi spesso è anche perggiore del prodotto nazionale.

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11 minuti fa, Nino1001-b scrisse:

Ha senso che gli elettrodomestici fabbricati italiani abbiano una spina che non rispetta lo standard italiano? (Bpasso...le shuko sono un'aggiunta normativa).

Ha senso che gli elettrodomestici costruiti all'estero e destinati al mercato italiano abbiano lo standard estero?

I prodotti esteri dovrebbero arrivare in Italia o con la spina italiana o senza spina abilitando il rivenditore a montare la spina richiesta del cliente (che potrebbe aver previsto la shuko), oppure come scrivevo prima evitare che con qualche cavillo decada la garanzia per sostituzione spina.

:thumb_yello:

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2 ore fa, Nino1001-b scrisse:

Ha senso che gli elettrodomestici fabbricati italiani abbiano una spina che non rispetta lo standard italiano? (Bpasso...le shuko sono un'aggiunta normativa).

Ancora? La spina e la presa cosiddette Schuko sono nella norma italiana a tutti gli effetti.

2 ore fa, Nino1001-b scrisse:

Ha senso che gli elettrodomestici costruiti all'estero e destinati al mercato italiano abbiano lo standard estero?

Vediamo quello che succede in Svizzera ove ormai si usano gli adattatori permanenti.

Vediamo quello che succede in Danimarca ove hanno accettato la Schuko sulla spinta delle associazioni di consumatori.

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2 ore fa, Nino1001-b scrisse:

Ma alla fin fine quanti sono quelli che viaggiano all'estero per lavoro?

Tantissimi. Io, ho il mio assortimento di adattatori per i paesi che visito che mi servono per pc e telefonino (quelli monoblocco perché quelli universali con parti in movimento oltre a essere costosi non mi ispirano). L'unico rischio è... dimenticarselo.

Quando trovo una schuko all'estero, però, mi sembra di essere... a casa.

 

Altri viaggiatori, invece, sono assai meno organizzati, devono arrangiarsi e fare pasticcio (es forzare una schuko in una 10 A italiana, oppure infilare lo stecchino nella british per sbloccarla, ecc ecc)

 

Il vero problema, però, non è il viaggiatore occasionale, ma chi nella vita si trasferisce, magari per pochi mesi, chi vive sul confine e vorrebbe acquistare il trapano in offerta venduto di là.

Oppure semplicemente acquista su Amazon o Conrad.

 

Tra l'altro, si trovano in commercio numerosi dispositivi che includono prese o spine domestiche. Timer, prese telcomandate, ciabatte di tutti i tipi, prese smart. Non sempre mi entusiasmano questi prodotti, ma alcuni sono utili e fatti bene. Chiaro che questi apparecchi difficilmente si trovano basati su standard nazionali poco diffusi a livello europeo, e se si usano spesso li vedo accoppiati con adattatori multipli in serie necessari per adattarsi ai formati nazionali.

 

Un altro problema sono i veicoli elettrici leggeri che spesso utilizzano una normale spina domestica, nel 99% dei casi la Schuko (per i veicoli non leggeri che caricano a potenze maggiori, bene o male, grazie a una direttiva europea si è converso verso connettori unici europei). Anche questi veicoli spesso viaggiano e attraversano il confine.

 

 

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17 ore fa, Carlo Albinoni scrisse:

In realtà in Francia e qualche altro paese, non usano la Schuko (tipo F) ma la francese (tipo E). Tuttavia le spine degli elettrodomestici sono tutte bivalenti E-F senza bisogno di adattatori, quindi in pratica è come se fosse la stessa cosa.

 

Sì, per spina schucko intendo ormai la spina ibrida. Di spine schuko "pure" non ne vedo neanche in Germania. Difatti mi sono sempre chiesto a cosa servisse quel contatto in più, che trovavo in tutte le spine stampate, ma mai in nessuna presa. Solo le spine cablabili che vendono al brico sono senza il contatto francese, altrimenti costerebbero ancora di più.

 

Le ciabatte se usate conoscendone i limiti, non sono pericolose neanche in cascata. Un conto è se sono piene di europlug da pochi W e funzionano max 3 o 4 cose contemporaneamente. Se uno invece ci mette forno e lavastoviglie, o 2 stufette...

Ho visto qualche foto di quelle prese Vimar. Se sono queste:

51W43euXV0L._SL1000_.jpg

sembra che abbiano un incasso meno profondo (nelle prese qui in Germania è profondo circa 19mm), i contatti di terra mi sembrano più sottili e soggetti a impuntarsi o piegarsi. Se volete quando ho tempo faccio qualche foto ai contatti di varie prese che ho qui intorno.

Anche la distanza fra i bordi laterali diritti ed i fori mi sembra maggiore. Forse sono per ospitare la spina italiana da 16A, ma una schuko non sembra che possa aderire correttamente. In quelle in Germania tutto il profilo aderisce lungo tutto l'incasso, che impedisce una torsione della spina, compreso nei 2 piccoli incavi al centro. In quei due incavi si vanno poi a inserire le "punte" dell'europlug.

 

Qui una foto da internet, ma non rende bene l'idea dei contatti:
schuko-steckdose-schukosteckdose-silber-

 

 

Come fa la spina a rimanere fissa in quell'adattatore svizzero? Non vedo un sistema di bloccaggio. 

 

Nel caso dell'Italia sono d'accordo che possa prescrivere l'uso della spina nazionale sui prodotti esteri, dato che è un mercato molto più grosso della svizzera, ma mi rendo conto che per molti produttori sia una complicanza non da poco.

 

Una spina cambiata non ad arte, potrebbe fare danni ad apparecchi delicati (quasi tutti oggi) in caso di contatto vacillante ON/OFF, con vite non stretta bene. Il decadimento della garanzia penso dipenda da questo rischio.

 

Modificato: da Marcus2
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2 ore fa, Marcus2 scrisse:

sembra che abbiano un incasso meno profondo (nelle prese qui in Germania è profondo circa 19mm), i contatti di terra mi sembrano più sottili e soggetti a impuntarsi o piegarsi. Se volete quando ho tempo faccio qualche foto ai contatti di varie prese che ho qui intorno.

Anche la distanza fra i bordi laterali diritti ed i fori mi sembra maggiore. Forse sono per ospitare la spina italiana da 16A, ma una schuko non sembra che possa aderire correttamente. In quelle in Germania tutto il profilo aderisce lungo tutto l'incasso, che impedisce una torsione della spina, compreso nei 2 piccoli incavi al centro. 

Pur garantendo l'interoperabilità, ogni presa nazionale ha le sue piccole variazioni, per cui la schuko tedesca non è identica a quella italiana o danese. Alcune quote, comunque, non sono da norma ma lasciate alla discrezione del fabbricante.

 

2 ore fa, Marcus2 scrisse:

Nel caso dell'Italia sono d'accordo che possa prescrivere l'uso della spina nazionale sui prodotti esteri,

La spina francese/tedesca è a tutti gli effetti italiana, S32 secondo la CEI 23-50.

Cosa potremmo fare per prescrivere l'uso di una spina diversa? i controlli alla dogana? passiamo ai raggi x i pacchi Amazon per vedere che abbiano la spina giusta?

 

2 ore fa, Marcus2 scrisse:

Come fa la spina a rimanere fissa in quell'adattatore svizzero? Non vedo un sistema di bloccaggio. 

Gli alveoli sono unidirezionali: imprigionano lo spinotto che non può più essere estratto.

Modificato: da Carlo Albinoni
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2 ore fa, Marcus2 scrisse:

Nel caso dell'Italia sono d'accordo che possa prescrivere l'uso della spina nazionale sui prodotti esteri, dato che è un mercato molto più grosso della svizzera, ma mi rendo conto che per molti produttori sia una complicanza non da poco.

in realtà il costo aggiuntivo dell'elettrodomestico alla vendita sarebbe inferiore al costo dell'adattatore acquistato a parte.

2 ore fa, Marcus2 scrisse:

Una spina cambiata non ad arte, potrebbe fare danni ad apparecchi delicati (quasi tutti oggi) in caso di contatto vacillante ON/OFF

In caso di contatto scarso nel 99% dei casi va a quel paese la spina / presa, non il dispositivo alimentato. Ma se a montare il cordone sostitutivo con spina italiana fosse il costruttore o il distributore il problema non si porrebbe.

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2 ore fa, Marcus2 scrisse:

Come fa la spina a rimanere fissa in quell'adattatore svizzero? Non vedo un sistema di bloccaggio. 

Un video fa vedere come funziona.

 

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6 minuti fa, hfdax scrisse:

in realtà il costo aggiuntivo dell'elettrodomestico alla vendita sarebbe inferiore al costo dell'adattatore acquistato a parte

Non direi affatto.

Devi considerare i costi della logistica. Gestire molti più codici, ognuno con i suoi volumi più o meno elevati, e la non possibilità di mandare per esempio in Francia o in Svizzera un esemplare originariamente previsto per l'Italia.

In Svizzera hanno risolto con l'adattatore permanente da applicare localmente, in Danimarca accettando la Schuko.

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10 minuti fa, Carlo Albinoni scrisse:

Cosa potremmo fare per prescrivere l'uso di una spina diversa? i controlli alla dogana? passiamo ai raggi x i pacchi Amazon per vedere che abbiano la spina giusta?

Basterebbe obbligare i venditori e i siti di vendita online italiani. In Germania tutti i prodotti in vendita, compresi quelli di fabbricazione italiana hanno la shuko. come si spiega? Prova tu a proporre ad un qualsiasi negozio / distributore tedesco un prodotto italiano con la spina italiana e vedi cosa ti risponde.

Se compro un prodotto tramite ebay da un venditore cinese o statunitense non posso lamentarmi se mi ritrovo una spina non italiana o un dispositivo che va a 110V, Ma se acquisto da una ditta italiana (e amazon.it è da considerarsi tale perché come tale si presenta al consumatore a prescindere da dove abbia la sede legale o il magazzino) posso ben pretendere che sia in grado di funzionare a casa mia "out of the box" come si usa dire oggi, senza adattatori di alcun tipo o modifiche al mio impianto di casa.

6 minuti fa, Carlo Albinoni scrisse:

Devi considerare i costi della logistica. Gestire molti più codici, ognuno con i suoi volumi più o meno elevati,

costi che hanno anche i produttori di adattatori.

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Alla fine l'unica reale ragione della differenza tra la situazione tedesca e quella italiana non ha nulla a che fare con norme, leggi o costi di produzione /logistica ecc. ma solo con la differenza tra la mentalità dell'utente italiano e tedesco.

1.000.000 di famiglie italiane dovrebbero cambiare le prese di casa per non essere costretti a utilizzare gli adattatori shuko / Ita in nome dell'uniformità.:wallbash::senzasperanza:

Modificato: da hfdax
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