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Sbrinamento ad acqua


Mixmaxmaxxx

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Ciao, qualcuno di voi ha visto evaporatori con sbrinamento ad acqua "a goccia"? L' acqua viene recuperata? Se non lo é, non dovrebbe essere illegale "sprecare" acqua a servizio di impianti?

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Alessio Menditto

Non ho mai visto ma è un idea interessante, anche se penso un po’ complicato, specie per la parte interna dell’evaporatore da raggiungere dall’acqua.

Per il consumo si potrebbe recuperare e far girare con una pompa.

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55 minuti fa, Alessio Menditto scrisse:

 

Ho fatto un due conti e ci vorrebbero come minimo 10 L di acqua a 12°C per ogni Kg di ghiaccio

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Alessio Menditto

Però resta sempre il discorso della praticità, nel senso che uno sbrinamento così diventa difficile da fare tecnicamente e da gestire, raggiungere il centro dell’evaporatore implica che questo sia messo in orizzontale, in modo che l’acqua sia costretta ad attraversarlo in tutta la sua superficie, però poi le ventole elettriche non devono bagnarsi ( e di solito le ventole stanno sempre sotto!) poi c’è da gestire il fine sbrinamento, bisogna metterci una pompa di ricircolo acqua, un filtro che con  tutte le porcherie che girano nelle celle formano una fanghiglia sempre, per cui alla fine lo sbrinamento si fa con una bella resistenza semplice che quando si rompe si cambia, o il classico sbrinamento ecologico a inversione di ciclo.

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Ciao MixMax.....

Lo sbrinamento ad acqua si fa da sempre. In particolare è usato su evaporatori di grandi dimensioni.

Una bacinella forata è posta sopra il pacco evaporativo, nella bacinella viene inviata acqua da una pompa.

L'acqua per lo sbrinamento e quella prodotta dal ghiaccio disciolto viene recuperata in una vasca detta appunto di sbrinamento.

L'acqua è sempre riciclata in quanto gli scarichi sono convogliati nella vasca di raccolta. Esiste poi un sistema di galleggianti per integrare eventualmente l'acqua mancante,

e un sistema di troppo pieno per eventuali eccessi di acqua magari dovuti al discioglimento del ghiaccio.

Il sistema è vecchio come il mondo della refrigerazione, ma viene utilizzato solo su grandi impianti con evaporatori di grandi dimensioni siano essi a bassa temperatura 

o a temperatura normale. 

Sistemi a resistenza richiederebbero energie molto elevate per ottenere lo stesso risultato in tempi ragionevoli.

 

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Alessio Menditto

Loribo forse abbiamo un concetto un po’ diverso della parola “sempre”... gli impianti che vedo io, che sono “semplicemente” nei bar ristoranti ospedali case mense e carceri non hanno “mai” uno sbrinamento ad acqua per i motivi che ho elencato sopra, anzi se mi dici in uno di questi posti che ho elencato dove potrei trovarne uno, ti ringrazio (senza ironia) e sarei molto contento di andare a visitarlo.

Detto questo, se dici “grandi impianti” mi fido di quello che dici, mi rimane il dubbio quanto devono essere “grandi”.

La resistenza certo ha il suo costo ma l’inversione di ciclo è relativamente facile da fare, molto ecologica ed efficace.

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Ciao Alessio.

Nei posti che hai indicato tu non si usa mai l'acqua per sbrinare.

 

Ma tu sai che esistono depositi militari che conservano beni alimentari anche per 50 anni. Che servono di riserva nazionale in caso di conflitti o pandemie, o altro?

 

Tu hai presente macelli industriali che abbattono dai 500.000 capi suini, ad anche più di 1 milione di suini all'anno?

Considera quanti sono al giorno e ti farai un'idea di quanto freddo necessitino tali impianti, visto che devono abbattere la temperatura dalla temperatura basale dell'animale fino alla temperatura di conservazione in 6/8 ore massimo.

 

Gli impianti refrigeranti necessari a queste esigenze non hanno nulla a che vedere con piccoli impianti a capillare: non credi?

 

Se leggi bene io dico "si fa da sempre" che non significa "si fa sempre", e ho specificato per "grandi impianti".

Per grandi impianti intendo impianti con evaporatori dai 50kw  e oltre, impianti con potenze complessive dai 500 Kw a 800/1000 Kw e oltre.

 

Gli eveporatori sono concepiti e nascono già con le bacinelle di distribuzione dell'acqua.

 

E' ovvio che per minuscoli impianti ad espansione diretta, sia essa a capillare o a termostatica non si usa l'acqua.

Le resistenze in questo caso sono più che sufficienti, e il gas caldo diventa molto semplice e pratico dal momento che hai tratti di tubazioni

molto brevi, e di piccole dimensioni.

 

Ma nel caso di impianti con tubazioni nell'ordine di centinaia di metri di tubi in ferro da 2/3/4 pollici, prima che arrivi il gas caldo e che arrivi caldo all'evaporatore c'è ne vuole.

E diventa forse più un liquido caldo che un gas caldo.

Tralascerei "ecologico", per il gas caldo, ma per  "semplice ed efficace" concordo. 

 

Comunque viene anche usato lo sbrinamento a "liquido caldo", complesso e costoso nella realizzazione, ma molto più efficace ed energeticamente economico del gas caldo.

 

Spero di essere stato abbastanza esaustivo. Resto comunque a disposizione qualora tu avessi altre necessità.

Saluti e a presto

 

 

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Alessio Menditto

Si sì sei stato esaustivo, era il “sempre” che poteva trarre in inganno il lettore meno esperto

29 minuti fa, loribo scrisse:

Nei posti che hai indicato tu non si usa mai l'acqua per sbrinare.

Diciamo che i posti che ho elencato io rappresentano il 98% degli impianti che un tecnico classico può trovare.

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Certo. La diffusione degli impianti che dicevi tu è assolutamente molto più capillare e presente in tutte le attività

di ristorazione collettiva, bar, produzioni di alimenti freschi, ecc. ecc.

Io avevo risposto per soddisfare la richiesta di mixmax che chiedeva se esistono evaporatori con sbrinamento ad acqua.

A presto

 

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il 11/11/2018 at 09:54 , loribo scrisse:

Certo. La diffusione degli impianti che dicevi tu è assolutamente molto più capillare e presente in tutte le attività

di ristorazione collettiva, bar, produzioni di alimenti freschi, ecc. ecc.

Io avevo risposto per soddisfare la richiesta di mixmax che chiedeva se esistono evaporatori con sbrinamento ad acqua.

A presto

 

Esatto. I caref avevano lo sbrinamento ad acqua senza la bacinella ma con dei tubi forati che spruzzavano acqua sopra il pacco evaporante, l'accortezza era nella svasatura dei fori che impediva il formarsi della goccia che gelandosi avrebbe impedito lo sbrinamento successivo.

Begli impianti quelli.

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