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PLC Forum


Perchè Motore Asincrono Trifase Sotto Inverter Scalda a bassa velocità?


Simone300989

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Buongiorno a tutti,

 

Scusate l'ignoranza, ma sono appena entrato nel settore ed alcune nozioni sono ancora a me ignote.

Chiedevo una cosa: come mai un motore asincrono trifase alle basse frequenze si surriscalda (cioè perchè l'assorbimento è elevato)?

 

Grazie mille in anticipo

Modificato: da Livio Orsini
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16 ore fa, Simone300989 scrisse:

Scusate l'ignoranza, .....

 

Visto che sei un nuovo entrato, anche nel forum dovresti leggerti con molta attenzione, se ancora non lo hai fatto, il regolamento che hai accettato; tra l'altro, se lo avessi letto, sapresti che è vietato accodarsiad altre discussioni. Per questa volta, viste le risposte, divido le 2 discussioni.

 

In ordine alla tua curiosità.

Se il motore è autoventilante, riducendo la velocità si riduce la quantità di aria che la ventola invia sul corpo del motore. A 25 Hz la ventola ruota a metà velocità, rispetto a quellanominale, quindi la quantità d'aria inviata al motore si riduce ad 1/4 di quella prevista dal progetto.

Quando si usa lavorare, per periodi non transitori, al disotto dei 40 Hz è praticamente obbligatorio usare una servoventilazione, ovvero associare al motore un ventilatore supplementare.

 

Poi ci possono essere altre cause come un booster troppo elevato oppure una freqeunza di commutazione, o portante, troppo elevata.In genere si spinge al massimo la freqeunza di commutazione per ridurre la rumorosità del motore (il fischio tiico dei motori sotto inverter) questo però fa aumentare le perdite del motoreelevandone la temperatura.

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Cavolo!

 

Mi scuso per non aver letto il regolamento.

 

Grazie mille per le informazioni. Le prossime mie curiosità saranno tutte esposte in nuove discussioni.

 

Grazie mille ancora e scusate per l'errore di disattenzione.

 

Buona giornata

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Sandro Calligaro
il 5/12/2018 at 11:16 , Livio Orsini scrisse:

Poi ci possono essere altre cause come un booster troppo elevato oppure una freqeunza di commutazione, o portante, troppo elevata.In genere si spinge al massimo la freqeunza di commutazione per ridurre la rumorosità del motore (il fischio tiico dei motori sotto inverter) questo però fa aumentare le perdite del motoreelevandone la temperatura. 

La frequenza di commutazione elevata fa sicuramente aumentare le perdite nell'inverter, ma nel motore... dipende.

Quel che è sicuro è che a frequenza di commutazione più alta corrisponde un ripple più basso, quindi tendenzialmente perdite per conduzione minori.

Per contro, le perdite nel ferro potrebbero aumentare, ma credo che, nella maggior parte dei casi, dato il range che di solito si ha per la frequenza di commutazione (da 2 kHz a 16-20 kHz al massimo), non credo che l'effetto sia predominante sulle perdite.

 

Nella maggior parte dei casi, con le impostazioni di default, il drive cerca di mantenere il flusso di statore o di rotore costante, che significa avere coppia disponibile costante (solitamente si vuole che sia disponibile tutta la coppia nominale). Questo porta ad avere un valore minimo di corrente abbastanza alto anche a coppia nulla.

Se l'applicazione prevede coppia di carico lineare, quadratica (come pompe e ventilatori) o comunque crescente con la velocità, conviene ridurre il flusso, e quindi la corrente, a frequenza bassa. Per questo si possono impostare caratteristiche V/f diverse da quella lineare nel controllo scalare (a volte tramite una spezzata), oppure si può ridurre il riferimento di flusso a velocità bassa, nel controllo vettoriale.

Alcuni drive hanno una funzionalità di adattamento, che riduce automaticamente il flusso (o minimizza la corrente) quando la coppia di carico è bassa.

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11 ore fa, Sandro Calligaro scrisse:

frequenza di commutazione elevata fa sicuramente aumentare le perdite nell'inverter, ma nel motore... dipende.

 

Sandro è una costante .... pratica . Aumenti la frequenza, senza variare alcun altro pareametro; il fischio diminuisce e la temperatura del motore sale.

Modificato: da Livio Orsini
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Sandro Calligaro
1 ora fa, Livio Orsini scrisse:

Sandro è una costante .... pratica . Aumenti la frequenza, senza variare alcun altro pareametro; il fischio diminuisce e la temperatura del motore sale. 

Ovviamente ti credo.🙂 Può essere che le perdite nel ferro, dovute alle armoniche della PWM, siano alte negli asincroni standard.

Modificato: da Sandro Calligaro
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Cito a memoria quindi, data l'età posso anche fare un po' di confusione, ma anche nei manuali degli inverters mitsubishi viene proprio citato, a proposito della diminuzione di rumoroasità con l'innalzamento della freqeunza,anche un innalzamento della temperatura del motore.

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Sandro Calligaro
il 7/12/2018 at 09:02 , Livio Orsini scrisse:

Sandro è una costante .... pratica . Aumenti la frequenza, senza variare alcun altro pareametro; il fischio diminuisce e la temperatura del motore sale.

Parlandone con un collega esperto di macchine elettriche, mi ha detto una cosa alla quale non avevo pensato (non mi sono mai occupato di asincroni)...

 

Nel caso dell'asincrono, le componenti ad alta frequenza causano maggiori perdite non tanto nel ferro (altrimenti lo stesso succederebbe anche in altri motori), ma per correnti parassite nella gabbia di rotore.

Le cave di rotore, riempite di alluminio, sono continue in senso assiale e ovviamente chiuse in corto-circuito ai due capi, a differenza del ferro, che è laminato.

Le armoniche della PWM, che sono asincrone rispetto al rotore, inducono correnti nella gabbia, di ampiezza crescente con la frequenza.

Modificato: da Sandro Calligaro
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7 ore fa, Sandro Calligaro scrisse:

Nel caso dell'asincrono, le componenti ad alta frequenza causano maggiori perdite non tanto nel ferro (altrimenti lo stesso succederebbe anche in altri motori), ma per correnti parassite nella gabbia di rotore.

 

ottimo Sandro, ora ho la verifica teorica di una constatazione pratica. Io non sono un macchinista, dei motori ho solo conioscenze generali di base.

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