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PLC Forum


vecchia caldaia Biasi, abbassare la fiamma


marpvg3

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vincenzo barberio

Buonasera, marpgv3 , se hai staccato un cavo del modulatore con il bruciatore funzionante al massimo, la fiamma non si è abbassata 

penso proprio che questo non funzioni. Comunque la tensione da te misurata (252 v cc) penso che sia 25,2 volt CC in quanto i modulatori "lavorano" con campi di tensione (non so se tutti) 6/8 volt- 25/28 volt. Con 25 volt sul modulatore il bruciatore funziona al massimo, con l'aumentare della temperatura la tensione sul modulatore diminuisce (magari 15 volt) e di conseguenza  la fiamma si abbassa, se la tensione sul modulatore ad esempio è di 0 volt è come se un cavo fosse staccato. Generalmente le tensioni che arrivano al modulatore vengono "decise" da sonde NTC / PTC, componenti che variano la loro resistenza elettrica al variare della temperatura. 

ps.: per 6/8 volt intendevo potenza minima al bruciatore per 25/28 volt quella massima.

Saluti VB

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ciao Vincenzo 

a saperlo il modello della valvola, l'etichetta si trova dietro il pressostato e non c'è verso di leggerla. Comunque la valvola ha gli attacchi verticali e non so dove cercarla.

Posso confermare che il modulatore è andato.

Misurando in ALTERNATA tra i 2 contatti ho letto 600 volt!! Del resto in continua li faceva veramente i 252 volt e sopra il modulatore c'è scritto 220 volt DC, superati abbondantemente.

Ho pensato subito ad un diodo in corto sulla scheda RPR(nella foto il VGS è il modulatore), già che avevo fatto uno schema elettrico parziale della RPR, presa dall'altra caldaia(quella del sorcio).

Il diodo in corto c'era(freccia nella seconda foto) e l'ho sostituito.

Adesso le tensioni tra i contatti sono solo 2, 168 Volt (in continua) quando si sente lo scattino del termostato che dovrebbe abbassare la fiamma, e 200 volt prima dello scattino, ma la fiamma non cambia.

Un diodo in corto ha fatto fuori la valvola gas!

L'unica speranza è se si può abbassare la fiamma, di pochissimo, agendo su quella vite frontale al modulatore(prima foto che ho postato), io non so se è una possibile regolazione meccanica del flusso del gas, attraverso il modulatore.

Grazie per le info che mi hai dato

RPR.png

IMG_1513 redim.JPG

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vincenzo barberio

Buonasera marvpvg3, se pensi che il modulatore è andato,se intercambiabile, come tu sai devi conoscere la marca ed il modello della valvola gas, quindi se la targhetta alla vista è inaccesibile ti tocca smontarla (magari da quella del sorcio) per reperire i dati. A proposito la valvola (del sorcio) è funzionante? Comunque ti sembra possibile che sul modulatore trovi 600 volt visto che la tensione di rete è di 230/250 volt? Il tuo tester funziona bene? Sicuramente, anzi certamente sulla valvola gas le pressioni minima e max si possono regolare. Su molti modellidi valvole SIT o HONEYWELL si procede in questo modo (ovviamente conoscendo i valori di taratura pressioni min-max riportate sul manuale) :

- collegare un manometro ad "U" oppure digitale alla presa di pressione all'uscita della valvola gas oppure, se presente a quella della rampa ugelli.

- aprire un rubinetto ACS con selettore temperatura a bordo caldaia (se esistente) a MAX, visto che la caldaia in questione e altre di quel periodo non dispongono della funzione "spazzacamino"

- agire sul dado esagonale con una chiave n°10 mm per regolare la pressione massima, in senso orario per aumentare, antiorario per diminuire.

- distaccare un cavo dal modulatore per regolare la pressione minima, quindi tenendo fermo il dado con la chiave n°10 agire con un cacciavite sulla vite centrale + orario - antiorario

 

Ovviamente questo vale per dispositivi perfettamente funzionanti o per esempio per passaggio metano/gpl o viceversa e non è detto che la tua valvola adotti questo metodo di regolazione.

Per toglierti/togliermi una curiosità (ma solo per quello), a bruciatore acceso prova a chiudere gradualmente il rubinetto di intercettazione gas posto all'esterno della caldaia e vedrai che la fiamma si abbasserà ma sicuramente ci saranno problemi con ACS saluti VB 

 

  

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 Hai controllato la continuità  della bobina ?

 Quando  attacchi e stacchi  il cavo da questa  , non senti niente  dalla valvola gas ?

 Prova ad avvitare  leggermente la vite  centrale e vedi se la fiamma si riduce .

 Io penso di no  , se si  è  rotta la  parte mobile interna .

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brevemente, poi leggo meglio domani

la valvola è HONEYWELL, l'unica cosa che si legge, poi provo a scollare l'etichetta.

600 volt in alternata sono veri, 230 volt è la tensione efficace della sinusoide a 50 herz, ma il picco sta a più di 300 volt, cioè la efficace per radice di 2. Col diodo rotto i picchi si sono sommati probabilmente, con la configurazione circuitale che si è venuta a formare. Potevano farlo meglio quel circuito. 

Mettendo insieme condensatori e diodi in un certo modo, si possono fare dei moltiplicatori di tensione che vanno ben più in alto della tensione di alimentazione, poi se metti un trasformatore  arrivi dove vuoi.

 

Ben ritrovato Stefano Dalmo

l'interruzione della bobina non l'ho verificata, l'ho data per spacciata, quando riapro la misuro. Di rumori non se ne sentono assolutamente.

Quindi sono autorizzato a muovere quella benedetta vite

Pensavo anche di smontare il modulatore della valvola dell'altra caldaia, attaccato con 2 viti, e metterlo al posto di quello rotto, ma devo vedere come è fatto dentro, in pratica se possibile. Esternamente le valvole sono identiche, non so se poi dovrò usare una guarnizione nuova

 

dimenticavo, adesso fa 338 volt in alternata

 

Modificato: da marpvg3
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non lo so francamente, ho dato solo un'occhiata e mi è sembrato un po ostico, poi vedo meglio. Se il modulatore viene via facilmente, sono solo 2 viti, poi la valvola è ferma da molto e non lo so se funziona. Devo riattaccare tutti i fili per provarla, c'è anche da tappare un buco in un tubo della sanitaria che porta alla vasca da bagno

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