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PLC Forum


Potenza 4.5 kW e adeguamento impianto


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Buongiorno a tutti.

Ho aumentato la potenza a 4.5 kW. Nel quadro elettrico ho un MTD da 25a e due MT rispettivamente per luci e prese da 10a e 16a. I cavi dal contatore al quadro sono da 4mm e dal contatore alla scatola di derivazione sempre da 4. Alle prese vanno cavi da 2.5 e alle luci da 1.5. La lunghezza massima che raggiunge un cavo dal quadro alla presa più distante è di 10 metri. Il contatore si trova esattamente alle spalle del quadro. 

Ora siccome ho preso una piastra ad induzione per la cucina perché il gas non posso averlo, pensavo di sistemare in questo modo:

MT da 20a per le prese 

Sostituzione dei cavi da 2.5 che vanno alla piastra con cavi da 4 e magnetotermico in scatola di derivazione da 16a solo per piastra, infine tramite morsettiera collegamento diretto con piastra, forno e lavastoviglie. Secondo voi è una buona soluzione?

Il MT da 16a mi garantisce la selettività da 3.6 kW solo sui tre elettrodomestici di cui sopra? 

Avete altri suggerimenti?

Grazie

Premetto che non ho spazio nel quadro per aggiungere altri MT e tantomeno nel corrugato che va dalla scatola al quadro per passare altri fili.

 

Modificato: da Fars
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Più tardi posso farne una.

Forse non mi sono spiegato bene o non ho capito.

Io nel quadro ho solo UN MTDIFF da 25a e due magnetotermici, un per le luci e uno per le prese. Il quadro è piccolissimo, così come la casa :). E c'è un solo corrugato da 20 stracolmo che collega il quadro alla scatola di derivazione principale. Il mio problema è smistare nei limiti del possibile il carico sui cavi, in modo da non avere tutti gli elettrodomestici più energivori (lavatrice, lavastoviglie, scaldabagno, forno, piano a induzione) su due soli conduttori da 2.5. 

Quindi ho pensato di sostituire il MT delle prese con uno da 20a in modo che mi scatti prima del contatore ma non così prima come uno da 16a; poi di sdoppiare la linea che va dalla scatola di derivazione agli elettrodomestici con l'aggiunta di due conduttori da 4 che alimenterebbero solo il piano, il forno e la lavastoviglie.

La lunghezza dei cavi complessiva dal quadro agli elettrodomestici non supera i 7 MT.

Non posso rompere i muri e fare altre tracce, quindi avevo solo pensato di farmi un MT nella scatola di derivazione che fungesse da interruttore per questi elettrodomestici e che ipoteticamente mi chiudesse il circuito nel caso con questi ultimi superassi i 3,5 kW.

Da premettere che il piano è tarato per un assorbenza massima di 3 kw

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Ma lavastoviglie e forno sono alimentati tramite conduttori e presa a spina o sono anch'essi collegati tramite morsetto alla linea 4mm2 assieme alla piastra? In questo secondo caso puoi fare come hai detto. Nel primo ti troveresti con dei conduttori da 2,5mm2 (che in posa sottotraccia hanno una portata di 16A in qualunque condizione o di 24A  in determinate condizioni) e delle prese da 16A protetti da un magnetotermico da 20A. È ovvio che non sarebbero adeguatamente protetti. Se invece nel punto in cui la linea da 4mm2 /20A si suddivide nelle tre sottolinee (piastra, forno e lavastoviglie) queste ultime sono realizzate con cavi tripolari volanti da 2,5mm2 possono essere protetti a 20A perchè non sono sottotraccia. In realtà, in base alle portate standard del conduttore da 2,5mm2 potrebbe starci a 20A anche sottotraccia ma saresti proprio sul filo del limite, io eviterei.

Modificato: da hfdax
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Lavastoviglie e forno hanno solo il cavo di alimentazione con morsetti a crimpare, così come il piano. 

Avevo pensato di collegarli insieme a questi conduttori da 4 che porterei adesso.

Al momento non sono collegati ad alcuna presa. 

Alle prese da 16a alimentate da conduttori da 2.5 lascerei collegati la lavatrice, lo scaldabagno e il frigo. 

Quindi sarebbe accettabile una soluzione del genere? Giusto per tamponare al meglio intendo. So che non è il massimo della professionalità, ma devo fare di necessità virtù. 

 

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Voglio dire: Mettendo un MT da 20a al posto di quello da 16a riuscirei a sfruttare la potenza che mi viene fornita, ma non a salvare le prese e i conduttori. Però se smisto i carichi più gravosi posso presupporre che sulle prese non supererei mai i 3.5 kw. 

Giusto? 

Non posso più sostituire i cavi da 2.5. Posso solo aggiungerne due da 4 in un modo un po'alternativo.

Grazie per altre eventuali delucidazioni e dritte

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2 ore fa, Fars scrisse:

se smisto i carichi più gravosi posso presupporre che sulle prese non supererei mai i 3.5 kw.

In condizioni di normale funzionamento certo ma in caso di guasto?

Cerco di spiegarmi.

Si sceglie il magnetotermico in modo che sia tale da non permettere mai (ne in caso di funzionamento a regime ne in caso di sovraccarico o di corto circuito) che passi una quantità di corrente tale e per un tempo sufficiente da compromettere l'isolante del conduttore. Per le prese vale più o meno lo stesso, una presa da 16AMAX  non è protetta da un magnetotermico da 20A, anzi adire il vero non lo è nemmeno da uno da 16A visto che la presa è data per una corrente MAX di 16A ma non per un tempo illimitato. Ecco perché si sconsiglia di alimentare tramite presa a spina le macchine molto energivore destinate ad un uso fortemente continuativo.

Nel tuo caso, se hai un conduttore da 2.5mm2 isolato in PVC che corre in coppia (fase e neutro) in un tubo sottotraccia, la sua portata in regime permanente è teoricamente intorno ai 23-24A ma diminuisce se la temperatura ambiente supera i 20° o se vi sono altri conduttori attivi nello stesso tubo. Insomma come ho detto precedentemente, a mio avviso, saresti troppo sul filo del limite, soprattutto in caso di sovraccarico.

Se però il filo da 2,5mm2 appartiene ad un cavo tripolare volante, quindi esposto all'aria (che ne disperde il calore) la sua portata a regime permanente teorica già sale a 26A dandoti un margine di sicurezza più accettabile. Per inciso, se il cavo multipolare fosse in neoprene anziché in PVC la portata salirebbe a circa 30A (sempre in aria libera).

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Ok, forse inizio ad avere un quadro più chiaro.

Vediamo se facendo così ne vengo fuori.

Potrei sostituire il MT nel quadro con uno da 20 o 25 ampere per poter sfruttare al massimo l'aumento di potenza.

Poi nella scatola di derivazione prenderei i cavi che arrivano dal quadro e li sbino: da una parte me ne vado con i cavi da 4 verso piano, lavastoviglie e forno e dall'altra metto un MT da 16a che mi gestisce le prese così come era nel quadro precedentemente.

Potrei stare tranquillo così?

E un'altra domanda, esistono frutti interruttori magnetotermici da poter mettere nelle 503?

Modificato: da Fars
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19 minuti fa, Fars scrisse:

Potrei stare tranquillo così?

si a patto che tu non abbia conduttori intubati da 2.5mm2 e prese da 16A (mi riferisco all'alimentazione di forno e lavastoviglie) sotto il MT da 20 o 25A. Collega anche forno e lavast. alla linea da 20A tramite morsetti.

19 minuti fa, Fars scrisse:

esistono frutti interruttori magnetotermici da poter mettere nelle 503?

Si, tutti i costruttori li fanno, ma costano un botto rispetto a quelli da quadro.

Modificato: da hfdax
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Penso che Elettroplc intenda dire che, visto che la piastra è limitata a 3KW si può lasciare tutto com'è a patto di prestare attenzione a non usare contemporaneamente due dei tre elettrodomestici in questione. però....

Quando uno fa un aumento della potenza contrattuale magari è proprio per poter usare contemporaneamente più carichi...

Modificato: da hfdax
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Dovete considerare che utilizzeremo la corrente anche per ACS oltre che per cucinare. Ho aumentato la potenza proprio per non fare il centralinista in casa... purtroppo non avendo la possibilità di buttare tutto giù devo adeguarmi a quello che mi permette l'infrastruttura esistente. 

Se non cambio il MT delle prese al quadro non risolvo un piffero e purtroppo la linea che alimenta tutti gli elettrodomestici più esosi è la stessa per tutti. Credo che o agisco nel modo indicato sopra o stabilisco per ogni ora della giornata cosa si può e cosa non si può utilizzare

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14 ore fa, Fars scrisse:

Dovete considerare che utilizzeremo la corrente anche per ACS oltre che per cucinare. Ho aumentato la potenza proprio per non fare il centralinista in casa... purtroppo non avendo la possibilità di buttare tutto giù devo adeguarmi a quello che mi permette l'infrastruttura esistente. 

Se non cambio il MT delle prese al quadro non risolvo un piffero e purtroppo la linea che alimenta tutti gli elettrodomestici più esosi è la stessa per tutti. Credo che o agisco nel modo indicato sopra o stabilisco per ogni ora della giornata cosa si può e cosa non si può utilizzare

Quello che pensavo.

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