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Alimentatore da banco, destinazione d'uso?


MarcoBg70

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ciao, premetto che sono un semplice hobbysta, nel mio angolino ho un paio di multimetri, una stazione saldante (consigliata qui sul forum), attrezzi vari.

Mi diletto a riparare qualche guasto semplice su schede elettroniche, qualche riparazione di Pc fissi, portatili, tablet, cellulari, insomma roba del genere per parenti-amici.

Non ho mai avuto un alimentatore da banco e forse non ho mai nemmeno capito se avesse potuto servirmi a risolvere qualche problema.

Visto che i prezzi di alimentatori 30V5A cinesi non è elevato, mi sarebbe piaciuto aggiungerlo al mio angolino di passione.

Premetto che non creo nessun circuito, solo riparazioni (per ora)

Volevo un consiglio da chi ha un alimentatore da banco, secondo voi per il mio uso potrebbe servirmi a qualcosa? I vostri usi con l'alimentatore da banco quali sono?

ringrazio per ogni consiglio in merito

Marco

 

 

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Con un alimentatore da banco, regolabile in tensione e in corrente, ci fai un sacco di cose, tra le quali:

Alimentare un circuito sprovvisto di alimentatore, o con il suo alimentatore guasto.

Alimentare in corrente limitata, faretti Led, celle di Peltier, o circuiti guasti che presentano un assorbimento elevato alla ricerca del componente guasto (piu caldo degli altri).

Provare motori, relè, elettrocalamite e altri apparecchi simili che misurati col solo tester non darebbero la certezza di funzionamento.

Polarizzare parti di circuiti  complessi mancanti di una tensione.

eccetera...

 

Una interessante applicazione consiste nel determinare se un apparecchio va alimentato o no con tensione stabilizzata e di che valore, alimentandolo con un valore approssimativamente esatto, e variando la tensione in più e in meno, osservando l'assorbimento e il comportamento.

Se aumentando la tensione l'assorbimento aumenta ci vuole un alimentazione stabilizzata.

Se aumentando la tensione l'assorbimento diminuisce all'interno è presente uno stabilizzatore Switch mode.

Se diminuendo la tensione l'apparecchio smette di funzionare sapremo il valore minimo da applicare per alimentarlo.

In questo modo si possono recuperare vecchi alimentatori di varie marche buttati in un cassetto in attesa di utilizzo.

Modificato: da patatino59
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grazie cuccinelli, in effetti sono intenzionato a prenderne uno

grazie patatino, molto interessante la distinazione d'uso di un alimentatore da banco, bel contributo

 

Allora anche se sono un hobbysta, a questo punto vorrei comprare l'alimentatore da banco, cosi magari nel prossimo futuro mi spingo anche leggeremente oltre

a quel poco che faccio adesso.

Essendo totalmente ignorante di alimentatori da banco, vorrei chiedere qui sul forum un consiglio su circa quale prendere, di mio posso dire:

.mi sembra di capire che un 30V5A potrebbe andare bene nella maggior parte dei casi

.una uscita mi basta immagino

.ho visto che alcuni hanno anche vicino alle uscite, una presa con simbolo verde, potrebbe servire? sono forse quelli che chiamano duale?

.guardando sul solito sito e-commerce che va alla maggiore, se metto alimentatori da banco ne escono alcuni sui 50-90 euro (Eventek, dobo ecc..)

 Leggendo alcuni commenti (non so poi quale preparazione ha chi commenta) nascono delle perplessità..

 Secondo voi vale la pena prendere uno di questi alimentatori (immagino di scarsa fattura..), oppure si rischia di avere uno strumento, che comunque anche se lo utilizzerò poco, sarà inaffidabile? (e magari rischiari di alimentare un cellulare, portatile ecc..e fare danni?)

Aggiungo che, calcolando il mio uso, non cerco nulla di costoso, però almeno che rasenti la sufficienza preferirei di si (se poi mi costa 150 invece di 50 pazienza..)

Ringrazio per ogni possibile consiglio/aiuto

Marco

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Con la presa verde centrale non significa che sono duali , e la presa di terra .

Io ne ho diversi uno autocostruito e altri due  identici da 30v5 amp che se collegati insieme realizzio il duale .

io li uso per diversi scopi principalmente  per riparazione.Se non vuoi spedere troppo con 100 €  ne acquisti due e fai il duale e li usi per uscite differenti . .E difficile consigliarti dipende da quando finisce hobby e inizia il lavoro.

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12 ore fa, MarcoBg70 scrisse:

 

 

 Secondo voi vale la pena prendere uno di questi alimentatori (immagino di scarsa fattura..), oppure si rischia di avere uno strumento, che comunque anche se lo utilizzerò poco, sarà inaffidabile?

 

Marco

 io ho sempre seguito questo criterio :  comprare solo apparecchi che si è grado di poter riparare da soli  !

 

Questo implica alcune sub condizioni ,  essere in possesso dello schema ( o poterlo ricavare  da soli  de visu ) , sapere che non usa componenti elettronici irreperibili ( o super costosi) tali da rendere non conveniente la riparazione, oppure che usa tecniche di costruzione e saldature "impervie" . 

Ma soprattutto essere a conoscenza delle basi del funzionamento dello stesso ,  dettaglio questo che permette, tra l'altro di sapere sempre se il nostro apparecchio sta funzionando nelle sue specifiche o meno .

 

Un alimentare cinese da 30V 5A  è in genere  molto più a buon mercato di uno blasonato ,  ma se non si è in grado di

metterci mano potrebbe diventare un pessimo affare

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negli anni d'oro dell'elettronica  amatoriale  ( che non  sono stati quelli di Nuova Elettronica  , 1975-1985 )  , ovvero negli anni 50  ( epoca di diffusione dei Kit di montaggio , quando tutte le case costruttrici vendevano sia il prodotto finito che la scatola di montaggio ) 

questo criiterio era seguito da tutti gli amatori

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Si potrebbe pensare anche a qualche modello HP degli anni 70, (il prezzo degli attuali Keysight è assolutamente improponibile), ingegnerizzazione allo stato dell'arte, indistruttibili, la chiarezza e cura della documentazione allegata allo strumento la considero superiore anche a quella Tektronix, nei manuali di servizio di entrambi i costruttori è presente il capitolo "ricerca guasti", alla faccia dei produttori cinesi attuali.

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1 ora fa, hnjmkl scrisse:

nei manuali di servizio di entrambi i costruttori è presente il capitolo "ricerca guasti", alla faccia dei produttori cinesi attuali.

 

E questione di costi.

Con quello che costavano i prodotti nuovi di Tek e HP potevano permettersi questo ed altro.

La prima volta che misi mano ad un oscilloscopio Tek (era il mio primo impiego e lavoravo come addetto alla manutenzione degli strumenti di misura della fabbrica) rimasi stupito, sia dei sistemi di montaggio (tutto a tubi) ma soprattutto dei particolari; c'era persino un rotolino di stagno a bassissimo punto di fusione per eventuali saldature di componenti.

La documentazione con la guida alla manutenzione e calibrazione era la costante di tutti gli strumenti professionali.

 

Oggi per tagliare i costi il manuale di uso e manutenzione te lo danno su CD, se va bene, altrimenti te lo devi scaricare da internet. Ed è già una buona cosa se c'è la guida all'uso.

Di manutenzione e calibrazione se ne tratta molto poco, anche perchè oramai con il digitale non c'è poi molto da fare.

 

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Se nei 70 Livio eri al piano terra Via Jervis, io ero al piano sopra alla 24 CR, siamo in due ad aver messo mano nei Tek a valvole, nuvistor delle plug montati su telaini ammortizzati, con elementi in gomma morbida, 6N045T Amperite per l'alimentazione anodica ritardata, cablaggio in aria su capicorda in ceramica con gole metallizzate argentate, il rotolino di stagno credo lo mettessero in previsione di eventuali riparazioni di fortuna impreviste.

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Nel 1966 ero addetto alla manutenzione e calibrazione della strumentazione elettronica della FACE Standard di Milano, è li che ho avuto i miei primi incontri ravvicinati con il ghota della strumentazione elettronica. Ricordo i contatori HP il cui display era costituito da decadi di lampadine che illuminavano i numeri sulle targhette in plexiglas.

 

In Olivetti sono arrivato nel 1971 ed ero assegnato al Laboratorio Ricerche Elettrofisiche.

La manutenzione periodica ai tek la faceva un loro tecnico che assomigliava, barba compresa, a Camillo Benso di Cavour. La presenza di solfuri in atmosfera portava alla formazione di solfuri di argento sui commutatori. Il solfuro di argento è dielettrico, così avevi problemi di contatto; la manutenzione consisteva al 98% nella pulizia dei commutatori.

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18 ore fa, Lcucinelli scrisse:

Con la presa verde centrale non significa che sono duali , e la presa di terra .

Io ne ho diversi uno autocostruito e altri due  identici da 30v5 amp che se collegati insieme realizzio il duale .

io li uso per diversi scopi principalmente  per riparazione.Se non vuoi spedere troppo con 100 €  ne acquisti due e fai il duale e li usi per uscite differenti . .E difficile consigliarti dipende da quando finisce hobby e inizia il lavoro.

ciao cuccinelli, duale se non ho capito male significa poter uscire anche a tensioni negative e non solo positive, ma non ho idea se la cosa possa servirmi in futuro

La presa di terra (quella verde appunto) a cosa serve in questi alimentatori?

Come scritto sopra, per me è solo hobby, non sarà mai un lavoro, è solo passione e voglia maagri di spingermi pian piano oltre (ovvio che se la strumentazione non l'ho non capiterà mai)

Ribadisco che se qui sul forum mi si dice che questi cinesi da 50,00 non sono affidabili..e magari con 150,00 posso iniziare a prendere uno strumento almeno da voto 6, posso fare la spesa, tanto di alimentatore ne prenderò uno nella vita (ovvio senza porendere una Ferrari, che non mi serve..)

grazie

Marco

Modificato: da MarcoBg70
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6 ore fa, sandor626 scrisse:

 io ho sempre seguito questo criterio :  comprare solo apparecchi che si è grado di poter riparare da soli  !

 

Questo implica alcune sub condizioni ,  essere in possesso dello schema ( o poterlo ricavare  da soli  de visu ) , sapere che non usa componenti elettronici irreperibili ( o super costosi) tali da rendere non conveniente la riparazione, oppure che usa tecniche di costruzione e saldature "impervie" . 

Ma soprattutto essere a conoscenza delle basi del funzionamento dello stesso ,  dettaglio questo che permette, tra l'altro di sapere sempre se il nostro apparecchio sta funzionando nelle sue specifiche o meno .

 

Un alimentare cinese da 30V 5A  è in genere  molto più a buon mercato di uno blasonato ,  ma se non si è in grado di

metterci mano potrebbe diventare un pessimo affare

ciao sandor, dipende quale guasto potrebbe avere. Se è per cambiare qualche componente sono in grado.

Ma come ho detto non sono espertissimo, diciamo che mi impegno per imparare

Guardando sugli e-commerce ne vedo molti sui 50-80 euro. Deduco che la parte interna di questi alimentatori a buon mercato sia quasi la stessa,

magari vengono addirittura rimarchiati?

Vedo poi alimentatori che hanno un nome, però la spesa sale (guardavo il più economico di Rigol, il DP711), ma il prezzo è 5 volte il cinese..

(e onestamente non so se per un hobbysta son soldi spesi bene o un azzardo)

Non ho ancora capito se vi è una categoria da considerare meglio dei cinesi..senza strafare, tipo sui 150,00..

grazie

Marco

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5 hours ago, MarcoBg70 said:

ciao cuccinelli, duale se non ho capito male significa poter uscire anche a tensioni negative e non solo positive, ma non ho idea se la cosa possa servirmi in futuro

La presa di terra (quella verde appunto) a cosa serve in questi alimentatori?

Come scritto sopra, per me è solo hobby, non sarà mai un lavoro, è solo passione e voglia maagri di spingermi pian piano oltre (ovvio che se la strumentazione non l'ho non capiterà mai)

Ribadisco che se qui sul forum mi si dice che questi cinesi da 50,00 non sono affidabili..e magari con 150,00 posso iniziare a prendere uno strumento almeno da voto 6, posso fare la spesa, tanto di alimentatore ne prenderò uno nella vita (ovvio senza porendere una Ferrari, che non mi serve..)

grazie

Marco

Duale significa avere tensione positive e negative riferite a uno zero , ti faccio un esempio +12v 0 -12v , alla tua domanda mi puo servire io non posso risponderti?

Quelli che hai visto con la presa centrale di colore giallo o verde non sono duali , quella  presa e collegata alla carcassa del alimentatore.

L'immagine con lo schema si riferisce al duale , la foto del alimentatore e il modello a uscita singola con la presa di terra , non confonderti .

IMG_0392.PNG

IMG_0393.JPG

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grazie cuccinelli, ok capito la differenza tra duale e non duale ;-)

se qualcuno usa un buon alimentatore da banco di buona fattura  a costi non proibitivi (appunto per un hobbysta)

e me lo consiglia, apprezzerei molto

grazie

marco

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10 ore fa, MarcoBg70 scrisse:

 

se qualcuno usa un buon alimentatore da banco di buona fattura  a costi non proibitivi (appunto per un hobbysta)

e me lo consiglia, apprezzerei molto

grazie

marco

ho preso un classico cinese il PS305D , si trova lo schema in rete e montando , come finali  i 2n3055, e come Ic il 741 , è di fatto riparabilissimo  ( con l'esclusione dei display ) .

Sulla baia si trova spedito a 50 euro , versione marchiata techstar , che ha la utile possibilità di tarare i display direttamente dal forntale dell'alimentatore, tramite due fori di accesso ai due trimmer  . Non è un HP  e, restando in ambito orientale , nemmeno un Rigol, ma va più che bene

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5 ore fa, sandor626 scrisse:

ho preso un classico cinese il PS305D , si trova lo schema in rete e montando , come finali  i 2n3055, e come Ic il 741 , è di fatto riparabilissimo  ( con l'esclusione dei display ) .

Sulla baia si trova spedito a 50 euro , versione marchiata techstar , che ha la utile possibilità di tarare i display direttamente dal forntale dell'alimentatore, tramite due fori di accesso ai due trimmer  . Non è un HP  e, restando in ambito orientale , nemmeno un Rigol, ma va più che bene

grazie per il consiglio sandor, vedo che si trova anche sul noto e-commerce più famoso a 57,00 (posso dire che visto l'utilizzo non frequente/professionale potrei stare su un prodotto come questo senza scomodare Rigol o altri..)

 

Avrei una curiosità su chi ha gli alimentatori da banco: vedo che li vendono con a seguito due cavetti con piccoli coccodrilli se non sbaglio

Si riesce ad alimentare quasi tutto con questi cavetti a seguito? Oppure ci sono adattatori magari per alimentare un portatile, un cellulare ecc..

o ci si auto costruisce quacosa?

grazie

Marco

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42 minuti fa, MarcoBg70 scrisse:

Avrei una curiosità su chi ha gli alimentatori da banco: vedo che li vendono con a seguito due cavetti con piccoli coccodrilli se non sbaglio

Si riesce ad alimentare quasi tutto con questi cavetti a seguito? Oppure ci sono adattatori magari per alimentare un portatile, un cellulare ecc..

o ci si auto costruisce quacosa?

grazie

Marco

la cavetteria è materia squisitamente da autocostruttore . Ed è materia che si affronta di volta in volta  . Sono troppi i connnettori di alimentazione  che non conviene comprarne alcuni prima che si presenti la necessità di doverli usare .  Anche in questo , da anni è passata l'epoca d'oro , quando  con due spinotti a banana  e due boccole  ci collegavi tutto .

 

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5 ore fa, sandor626 scrisse:

la cavetteria è materia squisitamente da autocostruttore . Ed è materia che si affronta di volta in volta  . Sono troppi i connnettori di alimentazione  che non conviene comprarne alcuni prima che si presenti la necessità di doverli usare .  Anche in questo , da anni è passata l'epoca d'oro , quando  con due spinotti a banana  e due boccole  ci collegavi tutto .

 

ok grazie, allora non cerco nulla, vedrò man mano

In effetti non ci vuole poi molto, basta sacrificare qualche cavetto usb ecc, per ricavare dei cavi da alimentazione

L'avevo chiesto perchè pensavo che ci fosse magari qualche kit dei cavetti che vanno per la maggiore da acquistare

ciao 🙂

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  • 1 month later...

finalmente mi è arrivato l'alimentatore da banco, ho preso il modello Tech Star PS-305D da 30Vdc-5A max, essendo un modello cinese devo dire che però come finiture ecc mi sembra dignitoso.

Non avendo mai usato un alimentatore da banco, vorrei chiedere giusto alcune cose: (il manuale a seguito è scarno e direi anche tradotto male)

-tanto per provarlo ho collegato una classica ventola da Pc che riporta 12DC -0,16A

 Regolato a 12Vdc, ed assorbe 0,08A (in questa prova ho lasciato la manopola della Corrente al max..) - funzionando cosi ha il led CV acceso verde e quello CC spento

 cv.jpg

-Ho allora poi lasciato a 12VDC, ma iniziato a ruotare la manopola della Corrente per diminuirla, quando inizia a diminuirla in contemporanea si accende il led rosso CC..

 e ok vedo che abbassa la Corrente e in conseguenza si abbassa anche il voltaggio

 cc.jpg

 Questo era il limite a 0,04A..se dominuivo ancora la corrente la tensione va a zero e la ventola si spegne..

 

Passo alle cose che vorrei chiedere:

 

1) è indifferente la procedura di collegamento/scollegamento cavi sul carico/alimentatore, per prevenire danni all'alimentatore o al carico?

2) non so se si nota dalle foto, ma la presa negativa dell'alimentatore è in pratica collegata con la presa centrale verde (presa Terra)

   In poche parole a che serve la presa verde? sbaglio o potrei anche collegarci la presa nera al verde, e funziona alla stessa maniera?

3) la ventola che ho provato ad alimentare come detto riportava 12vdc e 0,16A, ma perchè se l'alimento a 12vdc assorbe solo 0,08A?

    (ho provato anche un'altra ventola, è assorbe molto meno del dichiarato)

    Da incompetente testando una ventola cosi avrei detto: ha qualche problema, assorbe meno del dovuto, ma credo non sia cosi..

4) tornando al discorso che ho provato a diminuire la Corrente (seconda foto), ma in pratica allora non serve a nulla regolare la Corrente nel'alimentatore?

 Nel senso attacco un carico..imposto la giusta tensione..lascio la manopola della Corrente al max...e provvede l'alimentatore a dare la giusta Corrente al carico..

 Ma quindi la regolazione corrente che senso può avere? La spia rossa accesa CC non è indice di guasto /pericolo vero?

 Sarà anche banale, ma mi sfugge il concetto...

 

grazie a chi mi da qualche consiglio in merito

Marco

Modificato: da MarcoBg70
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5 minuti fa, MarcoBg70 scrisse:

Nel senso attacco un carico..imposto la giusta tensione..lascio la manopola della Corrente al max...

Dipende cosa alimenti, se stai facendo un test su un apparecchio con un guasto o dopo una riparazione è bene limitare la corrente al minimo indispensabile, in caso di corto circuito limiti i danni.

 

Ciao, Ale.

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13 minuti fa, ilguargua scrisse:

Dipende cosa alimenti, se stai facendo un test su un apparecchio con un guasto o dopo una riparazione è bene limitare la corrente al minimo indispensabile, in caso di corto circuito limiti i danni.

 

Ciao, Ale.

grazie guargua, quindi in pratica la manopola Corrente servirebbe per limitare la Corrente al carico

Io però se metto a zero la corrente del tutto, si accende la spia rossa CC..e non permette di salire con la tensione

Non mi sembra possibile nemmeno impostare una Corrente, nel senso che ruoto ma non varia nulla

Forse devo studiarci sopra meglio

 

Io pensavo che potevo settare liberamente una corrente prima del carico..e che quella fosse il max consentito, ma non è cosi..

 

grazie

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24 minuti fa, MarcoBg70 scrisse:

Regolato a 12Vdc, ed assorbe 0,08A [...] ma perchè se l'alimento a 12vdc assorbe solo 0,08A

 

va beh nulla di strano fino a qui, come tutti i motori l'assorbimento dipende dallo sforzo, se la appoggi sul tavolo dal lato aspirazione vedi che la corrente sale

 

24 minuti fa, MarcoBg70 scrisse:

vedo che abbassa la Corrente e in conseguenza si abbassa anche il voltaggio

 

eh certo legge di Ohm, I = V/R, di conseguenza se vuoi variare I o deve cambiare V, oppure deve cambiare R. R non la puoi cambiare, cosa rimane?

 

26 minuti fa, MarcoBg70 scrisse:

In poche parole a che serve la presa verde?

 

E' una semplice messa a terra, può essere utile quando hai a che fare con circuitazione sensibile, anche alcune stazioni saldanti ce la hanno

 

28 minuti fa, MarcoBg70 scrisse:

Ma quindi la regolazione corrente che senso può avere?

 

scusa eh, come dice la meccanica quantistica: puoi sapere la posizione di un oggetto oppure la sua velocità, non entrambi allo stesso tempo.

 

L'elettronica non è tanto diversa, tra tensione e corrente puoi scegliere cosa regolare e l'altra varierà di conseguenza. Non esiste alcun modo di regolare tensione e corrente, sarebbe come voler conoscere la velocità di un oggetto fermo.

 

Al massimo puoi dare un limite alla corrente assorbibile, ed infatti è quello che fa l'alimentatore indicandotelo con i due led per dirti quando è in modalità CC (corrente costante) o CV (tensione costante)

 

Se imposti una tensione e poi regoli la corrente l'alimentatore lavorerà in CV al di sotto del limite in corrente impostato, ed in CC al di sopra (variando la tensione per via della legge di Ohm esplicata sopra: l'alternativa sarebbe variare la resistenza del carico, e non puoi)

 

non c'è assolutamente nulla di strano, identico funzionamento ce lo hanno anche gli alimentatori da laboratorio da centinaia e migliaia di euro

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36 minuti fa, MarcoBg70 scrisse:

Io pensavo che potevo settare liberamente una corrente prima del carico

In alcuni alimentatori è così, ed è molto utile. Nel tuo caso credo non sia possibile, al massimo se vuoi limitare la corrente su un valore basso (sotto 1 Amp) puoi mettere i morsetti di uscita in corto (con la corrente al minimo) e salire velocemente fino al valore desiderato. Un altra cosa che manca e che io invece trovo estremamente utile è il pulsante per abilitare/disabilitare l'uscita, nonchè la possibilità di memorizzare alcune impostazioni.

 

Ciao, Ale.

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23 minuti fa, ilguargua scrisse:

nonchè la possibilità di memorizzare alcune impostazioni

 

Su aliexpress si trova un alimentatore più sofisticato con tastierino, memoria e controllo elettronico, ma temo che in caso di guasti sia molto più complesso da riparare rispetto al PS-305D, del quale si trovano anche gli schemi con poca fatica

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