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criteri per adeguamento impianto elettrico


generalecluster

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generalecluster

Ciao a tutti,

dovrei sistemare nel modo più economico e meno invasivo possibile un impianto in un appartamento di 65 m2 (ingresso, 2 camere, bagno e cucina) nel quale bagno e cucina sono stati rifatti a fine anni 80, ma il resto dell'impianto risale all'epoca di costruzione dell'edificio (fine anni 50, inizio 60).

A parte bagno e cucina, il resto dell'impianto è ancora costituito da fili rigidi con rivestimento in plastica e la linea di terra condominiale non è collegata.

Ho pensato quindi di rifare le parti relative alle camere e all'ingresso usando la canalina esterna, nella quale passerebbe anche il conduttore di terra per bagno e cucina.

E' sufficiente prevedere il sezionamento tra linea luci e forza motrice?

Ho letto su alcuni siti che la norma CEI 64-8 prevede che un impianto elettrico in un appartamento civile di superficie compresa tra 50 e 75 m2 debba essere sezionato in almeno 3 circuiti.

E' veramente obbligatorio? In tal caso si potrebbe pensare di separare anche le linee prese per gli elettrodomestici della cucina e per il bagno.

A questo punto si potrebbero prevedere:

  • una dorsale per le luci (1 coppia da 2,5 mm2)
  • una dorsale per le prese (1 coppia da 4mm2)
  • una linea per gli elettrodomestici (forno elettrico e frigo) (1 coppia da 4mm2)
  • una linea per le prese in bagno (1 coppia da 2,5 mm2)
  • la dorsale di terra (4 mm2 dovrebbe essere sufficiente, dato che la sezione massima dei conduttori presenti nell'impianto sarebbe 4 mm2)

che secondo me è una configurazione eccessiva, dato l'uso che si farà dell'immobile (affitti transitori non turistici).

Inoltre si riuscirebbe a infilare tutto in una canalina 65x15 senza problemi di surriscaldamento?

Grazie.

Saluti.

 

 

Modificato: da generalecluster
corretto errore tipografico (superificie)
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io reinfilerei tutto da zero aggiungendo il gialloverde senza usare canaline.

se non riesci a separare 2,5 da 1,5 pace, usa solo il 2,5 e al massimo dividi in zone.

 

sempre se è un lavoro casalingo diciamo...

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Marcello Mazzola

Anche cambiando le derivazioni i tubi rimarranno quelli...del 20 se fortunato...scordati di infilare più di una linea prese da 2,5 e una linea luci da 1,5...

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il 18/2/2019 at 16:01 , generalecluster scrisse:

Ho letto su alcuni siti che la norma CEI 64-8 prevede che un impianto elettrico in un appartamento civile di superficie compresa tra 50 e 75 m2 debba essere sezionato in almeno 3 circuiti.

E' veramente obbligatorio?

È effettivamente prescritto dal capitolo 37 della norma 64-8 però se consideri che (citando testualmente l'articolo):

Quote

37.1
Campo di applicazione
(omissis)
Le prescrizioni del presente Capitolo si applicano:
ai nuovi impianti; e
ai rifacimenti completi di impianti esistenti in occasione di ristrutturazioni edili dell’unità
immobiliare.

non mi sembra il tuo caso perché hai scritto:

il 18/2/2019 at 16:01 , generalecluster scrisse:

,,,dovrei sistemare nel modo più economico e meno invasivo possibile un impianto in un appartamento di 65 m2,,,

e dunque non si tratta ne di un nuovo impianto ne di un rifacimento completo per ristrutturazione edile.

 

Io separerei prese e luce proteggendole rispettivamente con MTD C16 Tipo A HI per le prese (sez: min 2,5mm2) e MTD C10 tipo AC per la luce (sez min. 1,5mm2).

Se riesci a farceli stare sarebbe opportuno aggiungere una 3a linea solo per le prese cucina ma non è indispensabile, solo utile.

Modificato: da hfdax
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