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quadro elettrico: valutazioni e consigli


murphi80

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Buonasera a tutti,

sto ristrutturando un appartamento da 150 mq. Il quadro elettrico che ho pensato di creare per il momento è come da immagine allegata. Fornitura elettrica contrattuale 3KW, impianto pensato per un possibile aumento di potenza. Il quadro elettrico acquistato è un bticino 24 moduli din, al momento non ho previsto ne scaricatore e gestione carichi ma in futuro inserirò. Qualcuno ha da darmi consigli o modifiche in merito a quello creato. Grazie mille 

 

Quadro_Elettrico_1.png

Modificato: da murphi80
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quindi a parte il centralino sei in fase di definizione anche dei tracciati delle linee? io per la cucina predisporrei una linea dedicata da utilizzare in futuro per un'eventuale induzione.

predisposizione clima niente?

e antifurto e/o videosorveglianza?

 

24 moduli sono un po' pochini, ad implementazioni fatte è pienissimo.. e se ci devi far stare anche il PE son santi da tirar giù.

 

anche la linea principale, se non è un problema butta direttamente un 2X10 e vai sul sicuro, in futuro al massimo dovrai cambiare solo il generale.

il contatore è lontano? in partenza non c'è nulla?

 

 

se non lo hai già fatto studiati questa o guide simili

https://library.e.abb.com/public/ae24ae4a693c4603a32e9f731c1c729b/Guida 64_8 - 2CSC004060B0905 - ABB.pdf

 

 

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indicativamente ho fatto anche i tracciati, per la posizione del quadro elettrico siccome è all'ingresso ed ho come unico locale soggiorno e cucina(totale circa 65 mq) parto direttamente dalla cassetta di derivazione sotto quadro con i corrugati che vanno in tutti i punti ed li ho previsto tutti unici, quindi modificabili come voglio in futuro. Il clima non penso che lo metterò mai sono contro, in previsione di antifurto c'è lo spazio attualmente sono 14din + eventuali scaricatori e carichi sono comunque a 18din. Il contatore dista circa 3 mt dal quadro elettrico e in partenza non c'è nulla. Ho letto la guida similare al link che mi hai mandato però della gewiss. Il resto con gli ampere tutto ok? 

Modificato: da murphi80
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Stai attento che se metti i differenziali puri a valle non puoi superare la loro portata nominale (su un 25A a valle già con un C10 e un C16 se fuori ), piuttosto metti dei MTD (che spesso cotano anche meno dei diff. puri). L'alternativa è mettere dei differenziali puri con la stessa portata dei MT a monte. Nel tuo caso due diff. puri 32A anzichè 25A.

 

Ancora: quanto dista il quadro dal contatore?

 

Un consiglio: io 'invertire' prese notte e prese giorno, facendo così nella zona notte se salta la luce, le prese continuano ad andare, idem nella zona giorno. Mettendo giorno con giorno e notte con notte se salta un differenziale una zona è totalmente al buio.

 

Ancora per i termostati metterei un C6. Infine, se riesci, separa le linee 'esterne' mettendole cu un MTD C10 a parte (luci giardino, cancello, prese in giardino...) visto che non è raro che si riempiano d'acqua e facciano saltare i differenziali.

Modificato: da DavideDaSerra
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Con 150 metri di superficie, dovresti rispettare il livello 3 della V3 ora V5...

Posare carichi diversi come luci e prese sotto un solo differenziale ..

Definire gruppi di prese è invece buono...

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Dato che si tratta di rifare ex novo l'impianto ci sono una serie di osservazioni da fare.

L'interruttore generale da 32A, essendo piuttosto vicino al contatore è opportuno che abbia potere di interruzione da 6KA anziché da 4,5KA per motivi normativi.

La designazione dei magnetotermici da 16 e da 10 A in "tipo B" e "tipo A" è sconsigliabile perché a livello descrittivo è molto equivoca per due ragioni:

1) tipo A e tipo B sono due tipi specifici di differenziale, che è cosa affatto differente dal magnetotermico, ma come se non bastasse:

2) I magnetotermici possono essere in curva B, curva C, Curva D ecc

perciò nel tuo caso distinguili semplicemente con la designazione C10 e C16 che è descrittiva più che a sufficienza.

I differenziali che hai scelto hanno una corrente nominale In di 25A, perciò non sono protetti dalle sovracorrenti perché:

1) a monte hanno un magnetotermico da 32A (ben superiori a 25A)

2) anche la somma delle correnti dei magnetotermici posti a valle del diff. supera abbondantemente i 25A.

Il differenziale non limita la corrente che passa, come invece fa un magnetotermico. La In del dif. è semplicemente la massima corrente che lo stesso è in grado di sopportare.

La suddivisione della protezione differenziale tra zona giorno e zona notte può andare bene a patto che entrambi i differenziali siano di tipo A. Volendo risparmiare (visto che il tipo A è molto più costoso del tipo AC) si può optare per una suddivisione in due gruppi: circuiti  prese sotto un diff di tipo A (protetti dai MT C16) e circuiti luce o altro sotto un diff. di tipo AC (protetti da MT C10), Il circuito termostati può far parte del gruppo luce.

@murphi80 Senza offesa, ma tutto ciò mi induce a ritenere che tu non sia un esperto perciò il mio consiglio, visto che ti accingi a rifare da zero un impianto completo è di rivolgerti ad un professionista. Non pensare neanche per un attimo che fare un impianto elettrico sia un lavoro semplice alla portata di qualsiasi appassionato pieno di buona volontà ma privo di competenze specifiche ed esperienza professionale.

 

Edit: mi sono sovrapposto a Davide

Modificato: da hfdax
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Ciao murphi80,

ma l'interruttore per i termostati che tra l'altro sarebbe più che sufficiente un 6A, è a servizio anche della caldaia, oppure hai previsto qualcos'altro?  In caso ne avessi previsto un altro, piuttosto collega tutto insieme.

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26 minuti fa, murphi80 scrisse:

avendo 2 interruttori magnetotermici da 16A e 2 da 10A che salvavita dovrei mettere?

questo modello può andare bene GC723Ac40

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25 minuti fa, murphi80 scrisse:

questo modello può andare bene GC723Ac40

Molto meglio se in classe A e non AC come questi:

https://catalogo.bticino.it/BTI-G723A40-IT

https://catalogo.bticino.it/BTI-G723A40H-IT

o ancora meglio questo:

https://catalogo.bticino.it/BTI-GA8813A40-IT

 

Ripeto la domanda di prima:

3 ore fa, ROBY 73 scrisse:

ma l'interruttore per i termostati che tra l'altro sarebbe più che sufficiente un 6A, è a servizio anche della caldaia, oppure hai previsto qualcos'altro?  In caso ne avessi previsto un altro, piuttosto collega tutto insieme.

 

Modificato: da ROBY 73
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Marcello Mazzola

come detto da altri io metterei un centralino da 36 posti in base allo spazio 3 file da 12 oppure 2 file da 18. Linea montante da 10mm2. Metterei 4 differenziali: giorno, notte, cucina e esterni. importantissimo l'impianto di messa a terra che non menzioni. Caldaia? centralino TV? Inoltre le normative prevedo anche l'istallazione di un tot di prese e scatole oltre cui non puoi mettere in "serie". Oppure nella zona dove ci sarà la tv dovresti mettere una 506 e così via. Se proprio vuoi metterti in gioco affidati ad una ditta serie e chiedi di affiancare l'eletricista anche solo per dargli una mano a tirare i fili...

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Grazie a tutti per le risposte che mi state dando, sto prendendo informazioni perchè sto acquistando su internet tutto il materiale e chiederò ad un amico(non grande amico) che lavora in una ditta che monta impianti elettrici. Siccome vorrei chiedergli il meno possibile, mi aiuterà a posare l'impianto, prendo informazioni per conto mio.....ho tutto il tempo visto che comunque potrò effettuare i lavori solo dai primi di luglio.

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1 ora fa, murphi80 scrisse:

sotto l'interruttore dei termostati ci sarà anche la caldaia a condensazione.

Ok, come già detto è sufficiente un 6A, il costo è uguale a quello da 10A (di solito)

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12 ore fa, murphi80 scrisse:

...chiederò ad un amico..., mi aiuterà a posare l'impianto....

E la dichiarazione di conformità con tutti gli allegati? La rilascia il tuo amico?

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5 ore fa, hfdax scrisse:

E la dichiarazione di conformità con tutti gli allegati? La rilascia il tuo amico?

Buongiorno,

siccome è una casa che ha oltre 40 anni non è soggetta a dichiarazione di conformità(mi servirà solo in caso di vendita), ciò non toglie che la stessa ditta possa certificarla. Il mio risparmio è sull'acquisto del materiale e la manodopera di predisposizione. Per il resto l'impianto sarà a norma visto che ci devo vivere con 2 figli piccoli.

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6 ore fa, hfdax scrisse:

E la dichiarazione di conformità con tutti gli allegati? La rilascia il tuo amico?

comunque si parla sempre di elettricista che lavora presso una ditta. Immagino che per come la maggior parte di voi parla, siete elettricisti? Se si rispondetemi a questa domanda come mai con un impianto installato e certificato da una ditta(trentina, non vi dico il costo altrimenti vi sentite male tutti) creato ex novo nel 2011, quando mia moglie ha forno acceso, lavastoviglie e nel frattempo si fa i capelli(le donne lo fanno) si stacca il contatore? Quindi mi tocca scendere a riattacarlo!

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Quote

come mai con un impianto installato e certificato da una ditta(trentina, non vi dico il costo altrimenti vi sentite male tutti) creato ex novo nel 2011, quando mia moglie ha forno acceso, lavastoviglie e nel frattempo si fa i capelli(le donne lo fanno) si stacca il contatore? Quindi mi tocca scendere a riattacarlo!

 

E cosa c'entra l'impianto nuovo?? Se ti salta il contatore è perchè superi la potenza contrattuale.....

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44 minuti fa, murphi80 scrisse:

siccome è una casa che ha oltre 40 anni non è soggetta a dichiarazione di conformità

Non proprio. Non lo è se l'impianto subisce interventi di manutenzione ordinaria. Nel caso di ristrutturazione edilizia e impianto rifatto ex novo la DiCo è obbligatoria, come anche in caso di manutenzioni straordinarie o ampliamenti. In questi ulltimi due casi la DiCo andrebbe fatta solo per i lavori eseguiti ma con verifica della compatibilità funzionale e di sicurezza con la parte preesistente. Questo da un punto di vista legalmente formale. Poi è chiaro che un impianto elettrico privo di DiCo può benissimo essere costruttivamente realizzato a regola d'arte.

La mancanza di DiCo potrebbe rivelarsi un problema non solo in caso di vendita ma anche in altre situazioni, ad esempio danni a terzi causati da incidenti elettrici che potrebbero non essere  riconosciuti come risarcibili dall'assucurazione.

Riferimenti: D.M. 37-08 e norma CEI 64-8. entrambi reperibili in rete.

 

11 minuti fa, murphi80 scrisse:

si parla sempre di elettricista che lavora presso una ditta

Non è sufficiente. La legge (DM 37-08) dice chiaramente che la dichiarazione di conformità deve essere redatta e firmata dal responsabile tecnico della ditta installatrice. Dice anche che ogni ditta installatrice può avere un solo responsabile tecnico e che costui può redigere e firmare DiCo solo per gli impianti che installa la ditta per cui lavora.

È la ragione per cui oggi in Italia solo chi ha il riconoscimento dei requisiti tecnico professionali da parte della camera di commercio (che servono per poter ricoprire il ruolo di responsabile tecnico), può operare come lavoratore autonomo da installatore di impianti (elettricista). Se non li ha è costretto ad assumere un dipendente che li abbia e possa firmare le DiCo.

Modificato: da hfdax
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9 minuti fa, Micco scrisse:

 

E cosa c'entra l'impianto nuovo?? Se ti salta il contatore è perchè superi la potenza contrattuale.....

Non dovrebbe saltare il magnetotermico a monte c'è ne uno da 25A

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19 minuti fa, murphi80 scrisse:

rispondetemi a questa domanda come mai con un impianto installato e certificato da una ditta...quando mia moglie ha forno acceso, lavastoviglie e nel frattempo si fa i capelli(le donne lo fanno) si stacca il contatore? Quindi mi tocca scendere a riattacarlo!

 

Ecco la risposta:

Non centra niente il tuo impianto.Rivolgiti all'ente distributore, chiedendo un aumento della potenza contrattuale a 6KW e vedrai che tua moglie potrà usare lavastoviglie e forno contemporaneamente senza che salti il contatore.

È esattamente come lamentarsi del fatto che una macchina nuova, e quindi con tutte le certificazione ministeriali e non prescritte per poter circolare, dotata di un motore da 30Hp non è in grado di fare da 0 a 100Kmh in 3 secondi netti ma ce ne mette 20.

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9 minuti fa, murphi80 scrisse:

Non dovrebbe saltare il magnetotermico a monte c'è ne uno da 25A

25A corrispondono circa a 4,5KW. Se hai un contratto da 3KW è ovvio che scatti prima il contatore. Se hai un contratto da 4,5 KW scatterò prima l'uno o l'altro a seconda dei casi, Se hai un contratto da 6KW scatta senz'altro prima il magnetotermico da 25A.

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Scegli a seconda del generale che hai:

Interruttore -> potenza massima contrattuale 'sostenibile'

C16 -> 3kW

C20 -> 4kW

C25 -> 4,5kW

C32 -> 6kW

........

C40 -> 10kW (raro in monofase)

 

L'aumento di potenza costa indicativamente 25€ di spese fisse + 60€/kW di aumento.

 

Vista la moglie passerei a 5kW (se l'impianto lo permette). Adesso si possono fare 'salti' di 500W

Modificato: da DavideDaSerra
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