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Asciugatrice Solarex Electrolux


Massimo Castiglia

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Massimo Castiglia

Buongiorno a tutti.

La mia asciugatrice, Solarex Electrolux a pompa di calore non asciuga più. Non da allarmi, perde acqua da sotto ma non asciuga. I tempi si allungano all'infinito, nella vaschetta non produce acqua. Smontata tutta : il compressore parte e sembra andare regolarmente, ho pulito evaporatore e condensatore con acqua ( smontato tutto è rimontato ). Ho la sensazione che manchi il gas. Qualcuno può aiutarmi?

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Stefano Dalmo

Se il compressore parte   , la ventola va  e il condensatore  non si riscalda  è facilmente intuibile che è un problema  alla p d c  .  

Ma mettere le mani  su questa  penso che  non sia una cosa da fai da te .

 Si deve avere  l'attrezzatura da frigorista .

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5 ore fa, Massimo Castiglia scrisse:

Buongiorno a tutti.

La mia asciugatrice, Solarex Electrolux a pompa di calore non asciuga più. Non da allarmi, perde acqua da sotto ma non asciuga. I tempi si allungano all'infinito, nella vaschetta non produce acqua. Smontata tutta : il compressore parte e sembra andare regolarmente, ho pulito evaporatore e condensatore con acqua ( smontato tutto è rimontato ). Ho la sensazione che manchi il gas. Qualcuno può aiutarmi?

 

benvenuto nel club, siamo in tanti che hanno l'asciugatrice in questa situazione. Che modello è? Anno? Quanto la usate? ...quanto l'avevi pagata? A che temperatura è l'ambiente in cui la usi?

Smontata, più volte e più che pulita, direi sterilizzata. La diagnostica non riporta errori ma asciuga poco, condensa poco o nulla, programmi infiniti... eccola la mia. Io mi sono stufato e ho preso una a resistenza tradizionale.

 

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Massimo Castiglia

 In Allegato il modello. L'asciugatrice ha 10 anni di vita ed è stata pagata circa 1000 euro. Ha sempre svolto dignitosamente il suo lavoro e solo qualche hanno fa gli ho dovuto sostituire la ventola di ricircolo che si era bloccata. Ora invece ha deciso di arrendersi. L'ambiente in cui lavora e' dentro un gabiotto all'esterno e veniva accesa due o tre volte a settimana sia di giorno che di notte. Smontandola è stato verificato che tutto sembri funzionare regolarmente ( rotazione, ventola, partenza compressore con riscaldo mandata e freddo in ingresso all'evaporatore ma non so se sufficente). È stata super igenizzata e pulita sui radiatori i quali non erano a dire il vero sporchissimi. Non c'e' un modo per definire la mancanza di gas per eventuale perdita ?(cosa che stabilisce la sua fine). Non posso fare dei test di funzionamento dal pannello anche se non ho errori?

20190322_084005.jpg

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10 minuti fa, Massimo Castiglia scrisse:

 In Allegato il modello. L'asciugatrice ha 10 anni di vita ed è stata pagata circa 1000 euro. Ha sempre svolto dignitosamente il suo lavoro e solo qualche hanno fa gli ho dovuto sostituire la ventola di ricircolo che si era bloccata. Ora invece ha deciso di arrendersi. L'ambiente in cui lavora e' dentro un gabiotto all'esterno e veniva accesa due o tre volte a settimana sia di giorno che di notte. Smontandola è stato verificato che tutto sembri funzionare regolarmente ( rotazione, ventola, partenza compressore con riscaldo mandata e freddo in ingresso all'evaporatore ma non so se sufficente). È stata super igenizzata e pulita sui radiatori i quali non erano a dire il vero sporchissimi. Non c'e' un modo per definire la mancanza di gas per eventuale perdita ?(cosa che stabilisce la sua fine). Non posso fare dei test di funzionamento dal pannello anche se non ho errori?

 

Ciao,

prima cosa, devi sapere che chi ha progettato queste macchine a pdc, diversamente da quelle tradizionali a resistenza o a gas, consideravano come ambiente di lavoro ideale una temperatura di 20°, scostarsi da quella temperatura, anche già a 15°, porta la macchina ad un super-lavoro che, in alcuni casi, addirittura, vanifica il risparmio energetico tanto decantato delle PDC. Immagino che con il termine "gabbiotto" tu intenda una ambiente esterno alla casa, magari non riscaldato e nemmeno isolato termicamente. Bene, se è così, hai usurato più velocemente la tua PDC usandola quando la temperatura scende sotto i 20°. Quando acquisti... non te lo dicono che se la macchina deve stare fuori o nell'interrato, forse, è meglio prendere in considerazione una macchina a resistenza? Forse manco i commessi lo sanno... spesso vendono oggetti che nemmeno hanno mai usato 😉

1000 eruo era il suo prezzo ed era una bella macchina per l'epoca, averla già a terra per 2-3 cicli a settimana in 10 anni, per me, è troppo poco come vita.

Purtroppo, il diagnostico, non può saggiare l'efficienza del circuito idraulico della PDC, può solo fare misurazioni elettriche e termiche e te lo avrebbe già evidenziato.

Forse ho il service manual per la tua macchina, mi pare venisse indicato di fare due misurazioni, due cose banalissime, se non rientra nella curva di andamento, diceva di buttare

comunque consolati, siamo in molti... la mia ha avuto una vita di 4 anni, usandola 5 volte a settimana nel locale interrato dove, in inverno (il periodo in cui mi serve di più), ci sono i 15° costanti.

Ci abbiamo ragionato molte volte qui nel forum e anche la sola verifica del circuito (tenuta gas, ecc.) avrebbe un importo pari all'acquisto di una nuova macchina. Per la mia, avevo trovato tutta la pdc (condensatore+evaporatore+compressore+termistore+ecc.) a 247 sterline più spese di spedizione... ho preferito prenderne una a resistenza, spendendo molto meno. Sempre REX (per poterla impilare alla mia lavatrice senza kit strani), usata da un privato che l'aveva usata veramente poco... forse solo provata e mai più usata.

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1000 euro una rex???

Io li avrei spesi per una miele, con tutto il rispetto per i prodotti del gruppo Electrolux che comunque in molti casi non sono male

Modificato: da puma87
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29 minuti fa, puma87 scrisse:

1000 euro una rex???

Io li avrei spesi per una miele, con tutto il rispetto per i prodotti del gruppo Electrolux

 

Si oggi, si... ma le prime PDC erano così, erano quelli i prezzi. Forse, Miele ancora non le produceva 😉 a PDC.

 

Guarda questo volantino del 2009 di Euronics, veniva 999,00, stesso identico modello.

 

https://issuu.com/euronics.it/docs/fangareggi/15

 

Considera che era proprio una delle prime e l'asciugatrice a PDC, se non ricordo male, è proprio stata ideata da Electrolux.

 

Comunque la mia attuale a resistenza, con programmi vari e soprattutto IronAid (vapore insuflato nel cesto tra i panni che dovrebbe renderli come stirati o quasi) è costata, al precedente proprietario, 939,00 al NW di Brescia. Ha la stessa estetica e più o meno siamo lì come età... forse più giovane di un anno.

Modificato: da Ganimede77
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Massimo Castiglia

Grazie mille per le risposte ricevute, proverò a testare meglio la parte PDC grazie al manuale. In ultima analisi sostituendola ne sceglierò una a resistenza sicuramente.

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1 ora fa, Massimo Castiglia scrisse:

Grazie mille per le risposte ricevute, proverò a testare meglio la parte PDC grazie al manuale. In ultima analisi sostituendola ne sceglierò una a resistenza sicuramente.

 

 

...a trovarla, ormai i brand in Italia, un po' per via del costo dell'energia elettrica ed un po' anche perché da noi il marketing filo-finto-green prende molto, sono sparite dal mercato. Ad esempio Electrolux e Miele, in Italia non hanno macchine a resistenza, mentre, in DE, BE, FR, ecc. ...SI, mannaggia!

 

Domandona... ma se sta in uno "gabiotto"... a cosa ti serve una asciugatrice a condensazione? Non ti conviene prenderne una ad evacuazione? Tempi inferiori di asciugatore, minore complessità e maggiore riparabilità, costo inferiore, ecc. Fai un buco al "gabbiotto" e sei apposto. Queste le trovi in rete, le ordini e costano pure meno

 

Se hai modo, puoi valutare la Ardo che però è a condensazione:

 

https://ardo.it/it/asciugatrici/60cdb7sw

 

 

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Immagina un grande phon che, una volta passato sul carico, caccia via l'aria umida attraverso un lungo tubo corrugato da far terminare ad un foro sulla finestra o altrove. Tutto qui. :)

Modificato: da Ciccio 27
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6 ore fa, Massimo Castiglia scrisse:

Ad evacuazione che principio sfrutta per asciugare?

 

diciamo che le asciugatrici si dividono in due macro categorie: evacuazione e condensazione.

 

Quelle ad evacuazione sono più semplici, hanno come fonte di calore un fiamma alimentata dal gas (metano/gpl) o una resistenza elettrica. L'elemento riscaldante viene alimento, l'aria, tramite una ventola, viene fatta passare sul elemento riscaldante, quindi convogliata dentro al cesto dove per la rotazione dei panni insieme all'aria calda mossa pone in sospensione l'acqua, l'aria ora umida viene convogliata all'esterno della macchina tramite un tubo che viene raccordato ad un foro presente nel muro e quindi evacuata all'esterno. Sono le prime ad essere apparse sul mercato e solo le più polari su questo pianeta... tranne che in Italia. Ho vissuto in UK, DE, BE e FR e lì tutte funzionavano così. Anche quella che mio padre aveva acquistato usata in Belgio nel 76 funzionava così.

 

Quella a condensazione partono dallo stesso principio di funzionamento solo che, l'aria umida non viene fatta evacuare all'esterno ma passa attraverso un sistema che la raffredda e quindi la fa condensare. Si crea così la necessità di drenare acqua in un serbatoio (che deve essere svuotato) o nello scarico fognario tramite un tubo (in genere opzionale). L'elemento riscaldante di questa tipologia è una resistenza elettrica o, ormai nella maggioranza, una pompa di calore (Non sono certo di aver mai visto delle condensazioni a gas, però si potrebbe anche fare). Il vantaggio di questa tipologia è non richiedere il foro nel muro. Di contro, durano un po' di più i cicli e consumano un poco più di energia. Inoltre, dovendo per forza di case trattene acqua dai panni (che conterrà, nelle migliore delle ipotesi, comunque un poco di detersivo se non ammorbidente, quindi materiale di possibile degradazione) è possibile si formino degli odori non sempre gradevoli. Qui in Italia, nei negozi, praticamente, trovi solo queste a condensazione. Molti commessi non sanno nemmeno della differenza.

 

 

PS: non serve usare ammorbidente nei cicli che asciugherete a macchina 😉 I profumatori per lavatrice si estinguono, in asciugatrice, in genere. Meglio usare profumatori specifici per asciugatrice tipo i foglietti profumanti o le palline della Nuncas.

 

 

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