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Regolazione Velocità Motore asincrono 220 V


ippo72

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Buongiorno a tutti.

Inizio scusandomi con i moderatori perchè è già presente la discussione che sto per intraprendere, solo che l'avevo postata nella sezione sbagliata e non sono (ancora) riuscito a cancellarla (sezione "altro su impianti industriali").

Veniamo al quesito. Mi è stato chiesto di fare in modo di potere regolare la velocità su un motore 220 V, che si trova in un ambiente domestico (un piccolo laboratorio) che ha come tensione di rete la classica 220 V monofase delle nostre case. La persona che mi ha chiesto questo intervento ha già acquistato all'uopo un inverter Lovato, di cui posto anche l'immagine, avente, naturalmente, come tensione di ingresso la 220 V 50 Hz e in uscita i tre fili (più il gialloverde) destinati al motore. Il tutto già preconfigurato in modo che, tramite un doppio interruttore, si possa realizzare l'inversione di marcia e, con un potenziometro esterno, regolare la velocità. Ho provato questo inverter a vuoto e sembra tutto regolare. La mia amara sorpresa è stata quando ho aperto la morsettiera del motore. Me lo aspettavo a tre avvolgimenti di quelli alimentabili a stella a 380 V oppure a triangolo a 220 V con l'ausilio di un condensatore. Invece niente di tutto questo, bensì un tipo di motore che (confesso la mia ignoranza) non conoscevo. Da come mi sono documentato dovrebbe essere un motore bifase, cioè a due avvolgimenti, con uno (o forse due) condensatore/i e, in morsettiera, due lamelle che, a seconda dei morsetti a cui vengono collegate, consentono la rotazione in un senso piuttosto che nell'altro, come si può vedere dalle immagini che allego della targa del motore e della morsettiera. La mia domanda è: con l'inverter di cui sopra, è possibile ottenere quanto richiesto, cioè la regolazione di velocità del motore? se sì, come si deve fare? Se la risposta è negativa, ed è l'ipotesi più probabile, dovuta al fatto che inverter e motore non sono compatibili per i rispettivi principi di costruzione e funzionamento, come posso fare per potere fare in modo che questo motore sia regolabile in velocità? Dovrei cambiare tipo di inverter (ammesso che ne esistano per questi tipi di motore), usare un altro dispositivo o addirittura cambiare motore? Grazie per l'attenzione. 

Inverter Lovato.png

Motore Pedrollo.png

Motore.png

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44 minuti fa, ippo72 scrisse:

La mia domanda è: con l'inverter di cui sopra, è possibile ottenere quanto richiesto, cioè la regolazione di velocità del motore?

 

No.

Quell'inverter è specifico per gresso monofase e comando di motori trifasi alimentabili a 230V.

Il motore in questione è un classico monofase con condensatore sempre inserito. In pratica è come fosse un bifase, ma progettato per poter lavorare con un condensatore in serie all'avvolgimento secondario

Per variare la velocità di questi motori ci sono 2 possibilità.

  1. Se il carico del motore è un ventilatore o una pompa centrifuga, se l'accoppiamento motre ventilatore/pompa è ben dimensionato, si può usare un comune dimmer. La riduzione della tensione di alimentazione provoca un deflussaggio con conseguente riduzione della coppia. Il sistema motore-ventilatore trova un suo equilibrio alla velocità per cui la coppia resistente eguaglia la coppia motrice
  2. Negli altri casi si puòusare un inverter specifico per motori monofasi con condensatore. Oggi se ne possono reperire alcuni sul mercato. C'è anche un'azienda toscana, specializzata in imianti irrigui domestici, che ne produce una serie specifica per questi motori. i prezzi sono maggiori rispetto ad un normale mono-trifase perchè i volumi di produzione sono relativamente piccoli. Ricercando in rete trovi anche aziende cinisi che producono inverters monofasi - monofasi.

 

PS Le altre 2 discussioni le ho cancellate io.

Modificato: da Livio Orsini
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Anche se non è una risposta alla tua domanda , mi pare che il motore non sia collegato a terra ;ha un collegamento esterno sul corpo motore ?Perché se no , dovrai ricordarti di collegarlo , a quel punto sarai l'ultimo '' passato '' , cioè responsabile .:thumb_yello:

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Ringrazio Livio per la sua consueta celerità nel rispondere nonchè per la cortesia e la competenza. Leggendo questo forum ho il piacere di imparare tante cose che non sò. Tornando al motore, ho esposto le problematiche al proprietario il quale, considerato che il motore ha già una certa anzianità di servizio e che comunque ci deve spendere dei soldi per manutenzione (cuscinetti ecc), ha deciso, spendere soldi per spendere soldi, di acquistare un motore nuovo con tre avvolgimenti da alimentare a 220 V, che si adatti all'inverter. Anche perchè non ritiene opportuno lasciarlo (l'inverter) buttato in un ripostiglio. A tale scopo, dal punto di vista elettrico (aldilà della potenza), che caratteristiche deve avere il motore per essere pilotato da quell'inverter? Se non ho capito male dovrebbe essere, di targa, alimentabile a 380 V configurato a stella e a 220 V configurato a triangolo. Qualora non avesse già il condensatore, come devo calcolare il suo dimensionamento? Va bene la formula empirica di moltiplicare per 50 la potenza in modo da ottenere, in microfarad, la capacità del condensatore? Rispondendo a gabri-z, ti ringrazio per l'osservazione. Non avevo fatto caso a quello che mi hai fatto notare, cioè che in morsettiera la terra non c'è. Onestamente non ti saprei dire se il motore è collegato a terra da qualche altra parte della carcassa o se è a terra la carpenteria del macchinario che lo ospita, l'ho osservato sommariamente perchè, in ogni caso, avrei rifatto completamente tutti i cablaggi. E, ad una mia osservazione più accurata, certamente l'assenza della terra non mi sarebbe sfuggita.

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Sandro Calligaro

Stavo per suggerirti la stessa cosa: volendo variare la velocità, un trifase con inverter è la migliore soluzione, probabilmente anche in termini di costo (visto che il motore è relativamente vecchio).

Immagino che, essendo una pompa, e visto che il motore è marchiato da un produttore di pompe, potrebbe essere che il motore abbia un collegamento meccanico non standard, credo che sia bene verificare con attenzione.

 

Per un trifase alimentato da inverter, ovviamente, non occorrono condensatori.

Dico un'altra cosa ovvia... Vanno rispettate le prescrizioni del costruttore dell'inverter riguardo a montaggio, collegamenti e protezioni e va eseguita la messa in servizio come indicato dal manuale.

 

Dalle foto, vedo che c'è molta polvere... Meglio montare l'inverer in modo che non ci si accumuli troppa polvere sopra... e dentro.

Modificato: da Sandro Calligaro
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Ti ringrazio per la conferma della validità del suggerimento, Sandro. Intuisco il tuo spirito di osservazione dal fatto che hai ipotizzato che si trattasse di una pompa perchè il costruttore (Pedrollo), in genere realizza quel tipo di dispositivo e avrei detto anch'io lo stesso. In realtà non è una pompa ma un motore, se osservi attentamente l'immagine noti una puleggia e una cinghia. L'inverter starà ben lontano dal motore e sarà adeguatamente protetto. Anche se, essendo un ambiente polveroso, miracoli non se ne possono fare. Un saluto.

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10 ore fa, ippo72 scrisse:

A tale scopo, dal punto di vista elettrico (aldilà della potenza), che caratteristiche deve avere il motore per essere pilotato da quell'inverter?

 

Se devi usare quel'inverter, oltre a quanto ha gà suggerito Sandro Calligaro, assicurati che la corrente di targa del motore, alimentato a "D", sia <= alla corrente che quell'inverter possa fornire in modo continuativo.

 

E' un po' come farsi fare una camicia che si adatti ai bottoni che hai nel cassetto, ma oramai la cosa è fatta.Solitamente si dimensiona il motore in bbase all'impiego, poi si sceglie l'inverter in grado di pilotarlo.

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