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PLC Forum


Concorso di Bellezza Hi-Fi


Sonicdn

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Quando qualcuno pronuncia il termine  "amplificatore" , a me viene in mente questo: anno 1976  :rolleyes: 

 

Qualche dato tecnico: 

 

PIONEER SA-9500

 

Power output: 80 watts per channel into 8Ω (stereo)

Frequency response: 7Hz to 40kHz

Total harmonic distortion: 0.005%

Damping factor: 30

Input sensitivity: 6mV (mic), 2.5mV (MM), 150mV (line)

Signal to noise ratio: 65dB (mic), 70dB (MM), 90dB (line)

Output: 150mV (line), 2V (Pre out)

Semiconductors: 2 x FET, 54 x transistors, 26 x diodes

Dimensions: 420 x 165 x 403mm

Weight: 17.2kg

Made in Japan

Year: 1976

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Modificato: da Sonicdn
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In effetti diciamo che hai usato un buon termine, e per chi ne ha aperti di questi ampli è uno spasso vedere l'ordine, e proprio un mese fa ho aperto uno molto più recente e pure di marca nota ma un groviglio incredibile  di cavi alimentazione e schermati e rinvii assurdi, bei tempi...  

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  • 2 weeks later...
il 3/4/2019 at 20:58 , rfabri scrisse:

In effetti diciamo che hai usato un buon termine, e per chi ne ha aperti di questi ampli è uno spasso vedere l'ordine, e proprio un mese fa ho aperto uno molto più recente e pure di marca nota ma un groviglio incredibile  di cavi alimentazione e schermati e rinvii assurdi, bei tempi...  

 

Esatto :thumb_yello: concordo in pieno, ecco perchè questi oggetti per me (e per molti altri) bellissimi, hanno un valore e lo avranno sempre,

qui è concentrato tutto il concetto della filosofia Hi-fi, al di là dei dati di targa e dei numeri che possono essere fuorvianti e forse non essenziali; 

personalmente, quando premo il tasto play del lettore cd, o metto la puntina sul vinile, e quello che ascolto mi trasmette emozioni,

io ho finito, non mi occorre null'altro, l'unica cosa che odio, è la distorsione, evito solamente quella.

 

Piccolo aneddoto sul signorino delle foto :smile:: Quando qualche anno fà, dopo mesi di ricerche, finalmente sono riuscito a trovarlo e ad acquistarlo, ho avuto la brillante idea di sentire sino a che punto potevo aumentare il volume, prima che iniziasse a distorcere, o meglio... sino a che punto le mie orecchie avrebbero udito la distorsione :whistling:, il suono era così perfetto, pulito, potente, granitico, più aumentavo il volume e più il suono diventava bello, sembrava non avere nessun limite,

ad un certo punto però, qualcosa non ha retto...

Risultato?

 due diffusori della Infinity , che dai dati di targa dovevano essere sufficienti a tenere a bada il "mostro"

sono letteralmente implosi :ninja:

-  2 tweteer .. polverizzati...

-  1 midrange ..nemmeno lo ha visto

-  1 woofer..   alle vongole.. 

-  filtri cross-over ..  filtri che??? , ricordo in particolare le bobine.. erano diventate come dei piccoli gomitoli di lana.

 

Lui , nemmeno un graffio .. e la mia più profonda ammirazione :smile:.

 

 

 

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Non è che le casse fossero da 4 Ohm?

Perché se così fosse, il mostro, quasi certo ben protetto per progetto,  ha fatto dissipare quattro volte di più le povere casse... 

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Le protezioni sugli amplificatori mirano a non far arrivare la continua agli altoparlanti... ma non certo a salvarti le casse dall'applicazione di potenze eccessive..

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il 3/4/2019 at 20:58 , rfabri scrisse:

marca nota ma un groviglio incredibile  di cavi alimentazione e schermati e rinvii assurdi, bei tempi...

In effetti questo sembra proprio un opera d'arte, ma non è solo dovuto ai "bei tempi"... basta guardare le foto in questa discussione, nonostante sia quasi un coetaneo l'esecuzione è veramente cialtrona!

 

Ciao, Ale.

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Concordo. Ma anche Pioneer sui modelli economici lasciava parecchio a desiderare in quanto a pulizia di cablaggio... abitudine peraltro condivisa da tanti altri costruttori, giapponesi e non solo.

Parlando di bellezza, sono orgoglioso dei miei due giradischi tangenziali: Revox B-790 e B&O Beogram 4004. Il secondo é certamente superiore in estetica (non a caso é stato esposto al MOMA di New York) ma il primo non ha rivali in quanto a solidità costruttiva. Rispettivamente 200 e 140 euro su eBay: il tempo per il restauro non ha prezzo, naturalmente 😉

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La penso esattanente come te, e infatti me li tengo entrambi 😊 

Ho sempre odiato la distorsione di fine disco, e dato che con i tangenziali é del tutto assente (a meno che il disco sia proprio grattugiato) i due gioiellini mi hanno fatto riconciliare col vinile.

Le persone che li hanno venduti su eBay non erano in grado di metterci le mani, e affidarli ad un tecnico per il restauro era troppo costoso. Una pacchia per gli appassionati come noi: se tieni d'occhio eBay vedrai che ogni tanto ne salta fuori qualcuno a buon prezzo.

Il B&O é piuttosto delicato come elettronica, ma solido come meccanica. Peccato che le Soundsmith, uniche testine compatibili con il suo braccio, siano costosissime. Invece il Revox ha l'attacco standard, anche se non é facile installarne una. E poi é costruito con i criteri Studer: a buon intenditor...

E' vero che la bellezza é soggettiva per definizione. Però nel caso degli apparecchi audio i parametri di valutazione sono anche e soprattutto tecnico-costruttivi: può piacerti di più l'uno o l'altro, ma di fronte a certi campioni di qualità viene spontaneo togliersi il cappello.

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il 15/4/2019 at 12:19 , gabri-z scrisse:

Non è che le casse fossero da 4 Ohm?

Perché se così fosse, il mostro, quasi certo ben protetto per progetto,  ha fatto dissipare quattro volte di più le povere casse... 

 

No tranquillo 8 ohm :) , quello che posso dirti e che il giorno,  ho avuto la sensazione ascoltandole , che scorresse tanta corrente in quei poveri cavi, ma ero talmente colpito dalla timbrica, che non ho pensato al fatto che stessi oltrepassando il limite termico dei diffusori.

Modificato: da Sonicdn
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il 15/4/2019 at 13:53 , Darlington scrisse:

Le protezioni sugli amplificatori mirano a non far arrivare la continua agli altoparlanti... ma non certo a salvarti le casse dall'applicazione di potenze eccessive..

Esatto :thumb_yello:

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Esatto esatto, ma soltanto indirettamente, perché la presenza della continua in uscita è segno di malfunzionamento del amplificatore e sono fatte per mettere al riparo l'amplificatore stesso ;quello che riguarda la protezione delle casse (e delle orecchie degli utenti) è il sistema di ritardo nel collegamento delle casse... Io ne ho visti solo con dei relè. Una protezione dedicata alle casse non so se esiste integrata in qualche amplificatore, ma c'è chi è più preparato in queste cose e lo potrà confermare oppure no. 

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il 18/4/2019 at 01:32 , j-man scrisse:
il 18/4/2019 at 01:32 , j-man scrisse:

ma di fronte a certi campioni di qualità viene spontaneo togliersi il cappello.

 

Concordo, certi apparecchi audio costruiti in quel periodo irripetibile, con quella cura e quell'attenzione ai dettagli, penso anche con grande passione, (cosa forse oggi un pò rara) non andrebbero mai dimenticati, anzi mi piacerebbe vederli valorizzati ed esposti quasi come fossero opere d'arte.

 

Trovo il revox della foto in particolare molto bello, e probabilmente suona divinamente, 

io personalmente adoro il Technics 1200 mk2.

technics-sl-1200-mk2-280628.jpg

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Pensa che un mese fa sono stato a londra e in un negozio di hi fi ...che trovo ? il 1200 mk2 alla bellezza di 1600sterline tale e quale a 30anni fa, non ci potevo credere, bye

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il 22/4/2019 at 14:46 , rfabri scrisse:

Pensa che un mese fa sono stato a londra e in un negozio di hi fi ...che trovo ? il 1200 mk2 alla bellezza di 1600sterline tale e quale a 30anni fa, non ci potevo credere, bye

Si , me lo immagino,  poi da quando hanno deciso di toglierlo dal mercato qualche anno fà, c'è stato un effetto boomerang, per accaparrarsi quelli originali, dal momento che sono comparse un sacco di pessime imitazioni, da qui la Panasonic/Technics ha capito che forse non era arrivato il momento per mandarlo in pensione (anche perchè sono stati letteralmente sommersi di richieste, di non chiudere la produzione, da ogni parte del mondo).

Ad ogni modo, penso che il 1200 sia un'icona e la sua fama sia più che meritata, al di là del discorso monetario.

E' proprio vero che non tutto quello che è vintage ha un valore, le ciofeche di allora restano ciofeche anche oggi, le belle apparecchiature che allora costavano un botto, costano un botto anche oggi, anzi , oggi anche due botti :) 

 

 

 

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