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Misurazioni preliminari PRIMA della accensione


Giuliano1969

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Buonasera,

 

Nei sistemi a bus “canonici” (rs485, profibus, canbus,…) PRIMA di alimentare l’automazione è conveniente effettuare dei test ohmnici, per verificare l’impedenza di linea bus e della alimentazione, onde intercettare corti, cattivi collegamenti e bruciare le schede.

 

Devo fare una prima accensione di un impianto inim; vorrei operare per analogia ma ho questo DUBBIO:

 

la tipologia del bus inim è “ibirida”, permettendo collegamenti a catena ma anche stellati.

  • BUS - E' possibile misurare l’impedenza di linea del bus, valutando se il valore letto è conforme o meno alla topologia ?

  • ALIMENTAZIONE - Da ogni uscita auxrel32 e relativo IB100RU,  l’alimentazione del bus alimenta  tutte le Flex e tutti i sensori in cascata su quel ramo . L’unica misura possibile è il NON corto circuito, o abbiamo una range di impedenza entro il quale attendere la misura ?

  • E possibile qualche altra misurazione preliminare ?

 

Giuliano

 

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16 ore fa, Giuliano1969 scrisse:

Nei sistemi a bus “canonici” (rs485, profibus, canbus,…) PRIMA di alimentare l’automazione è conveniente effettuare dei test ohmnici, per verificare l’impedenza di linea bus e della alimentazione, onde intercettare corti, cattivi collegamenti e bruciare le schede.

in genere nei sistemi in corrente continua basta rispettare e controllare la colorazione dei cavi che è bene usare con gli stessi colori e che la tipologia di connessione del bus rispetti le indicazioni del costruttore sia riguardo la connessione sia riguardo la distribuzione delle correnti sulle singole uscite Aux.

 

I bus proprietari come anche i-Bus, prevedono collegamenti stellati e paralleli misti e non c'è una impedenza da rispettare dato che l'adattamento è controllato dalle periferiche stesse. Occorre solo rispettare le lunghezze dei cavi secondo tabella e regolare la velocità del bus che consiglio quella di default (125Kbps) (in Impianto smartliving/parametri iBus) per impianti tipici residenziali. Comunque negli ultimi Isolatori IB200 è stata aumentata la velocità fino alla massima (250Kbps) sempre rispettando la tabella della lunghezza dei cavi. Per lunghezze maggiori può essere usato un Isolatore per rigenerare l'iBus e la tensione tramite IB200-A. o stazioni di Alimentazione tramite IB200-R o U che rigenerano comunque i dati.

 

Quindi unica precauzione è rispettare la polarità dell'alimentazione bus e di S e D del bus, dove l'inversione di S e D produce mancanza di comunicazione ma senza provocare danni.

Cosa importante è dimensionare la corrente totale sulle uscite Aux in maniera da non superare quella massima ammessa dall'alimentatore (sia normale che G) e non in funzione della corrente totale considerando la somma di tutte le uscite Aux protette da fusibile polimerico auto-ripristinante. Ossia, il valore massimo di ogni fusibile è quello di intervento in caso di corto sulla linea, e non quello di esercizio che viene stabilito dalle caratteristiche dell'alimentatore (normale o G).

 

16 ore fa, Giuliano1969 scrisse:

ALIMENTAZIONE - Da ogni uscita auxrel32 e relativo IB100RU,  l’alimentazione del bus alimenta  tutte le Flex e tutti i sensori in cascata su quel ramo . L’unica misura possibile è il NON corto circuito, o abbiamo una range di impedenza entro il quale attendere la misura ?

L'uso di Auxrel32 come alimentazione del Bus B degli isolatori IB200RU o dei vecchi IB100RU, è una responsabilità che si assume l'installatore in quanto la protezione è data solo dai fusibili auto-ripristinanti presenti su ogni uscita per il solo corto sull'alimentazione sulle periferiche collegate (non per i dati ai quali provvede l'isolatore), ma non per extratensioni-da sabotaggio che si rifletterebbero comunque sull'alimentazione generale del sistema, in quanto l'alimentazione primaria della Auxrel viene presa dai due morsetti verdi dell'alimentatore. 

 

Io limiterei l'uso degli isolatori per le sirene-bus, per i lettori esterni, periferiche esterne (anche se rare) e, al limite, per la linea bus delle tastiere anche se poi tutto dipende dalla tipologia di impianto e del sito da proteggere.

 

16 ore fa, Giuliano1969 scrisse:

E possibile qualche altra misurazione preliminare ?

preliminari, oltre a misurare il valore ohmmico delle linee di alimentazione non sia quello di corto...., non vedo altro.

penso che altre misurazioni vadano effettuate con alimentazione per misurare la corrente di ogni uscita Aux che sia ripartita equamente o che corrisponda a quella calcolata a priori. 

 

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Ciao Mario,

grazie della delucidazione.

Non avevo pensato a verificare che l'assorbimento dei vari rami corrisponda a quanto previsto in fase di progetto... ti sono capitate sorprese ?

 

 

Ho ripartito la corrente erogata dall’alimentatore della 10100L tra

  • centrale  per Nexus (i bus) e sensori vicini (AUX)  per circa 1400mA

  • Auxrel32 + 3xIB100RU in centrale, realizzando tre rami (circa 3x800mA) “protetti” che conducono a due tastiere o a zone esterne/comuni, onde prevenire che un corto/sabotaggio sul bus ammutolisca l’intera centrale. La IB100 A ha (Aveva) un limite di corrente erogabile di molto inferiore ai 1000 mA del poliswitch della Auxrel...

     

  1. La scelta è migliorabile ?

  2. Intendi che la extratensione sul sensore di fatto è riportata alla Flex5, e da questa alla alimentazione  bus ed alla centrale/alimentatore; corretto ? 

  3. Come consigli per tutelarsi da sabotaggio da extratensione ?

 

Giuliano

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