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Interruttore bipolare BTicino fuso


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12 ore fa, ROBY 73 ha scritto:

Scusa hfdax, ma non è il contrario?? Almeno così mi risultava, o no??

No. Come ha gia accennato marcocci74 BTicino appartiene al gruppo francese Legrand. A mio avvviso la ragione per cui si chiama BTicino Legrand e non Legrand BTicino è perchè i francesi, che non sono scemi, sapevano bene che in questo modo avrebbero mantenuto la grossa fetta di mercato italiano che già apparteneva a Ticino con gli aficionados del marchio che avrebbero continuato a comprare. Quota che si sta riducendo ora soprattutto per via della perdita di affidabilità dei prodotti.

Modificato: da hfdax
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5 ore fa, hfdax ha scritto:

No. Come ha gia accennato marcocci74 BTicino appartiene al gruppo francese Legrand............

E allora ho sempre capito male io, sarà forse perché non mi sono interessato più di tanto della questione, proprio perché se posso BTicino la evito più che volentieri, grazie Dario

Un merito che gli si può dare è probabilmente che inventano i vari prodotti e tecnologie per primi rispetto ad altri.

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Microchip1967
Il 2/6/2020 alle 09:12 , hfdax ha scritto:

No. Come ha gia accennato marcocci74 BTicino appartiene al gruppo francese Legrand

... e ormai da anni il gruppo legrand appartiene a gruppi finaziari che guardano solo ed esclusivamente ai dividendi

Altrimenti non si spiega come mai le cose che venivano fatte in italia (ad esempio gli stampi) adesso vengono fatti in cina e sistemati qui'.

Tutte le cose che prima facevano all'interno (viti, trattamenti termici, interruttori,contatti) sono stati esternalizzati con i rislutati che ben vediamo

Gli stessi interruttori DIn vengono fatti in turchia e marchiati "made in italy" una volta arrivati.

Ed infatti la qualità ed affidabilità è scesa ai minimi storici (ma i prezzi continuano a salire...)

L'unica cosa che si salva un pochino è la parte elettronica sviluppata ad Erba.... anche se anche qui' spesso il cliente viene visto come "beta tester" (ne sanno qualche cosa chi ha aggiornato il firmware del cronotermostato o del videocitofono e si è trovato un bel soprammobile...)

Hanno acquisito anche netatmo, speriamo bene....

E pensare che negli anni 90 avevano persino installato una camera bianca per la produzione del relè differenziale.....

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3 ore fa, Microchip1967 ha scritto:

Hanno acquisito anche netatmo, speriamo bene....

 

quella era una schifezza che non doveva neanche essere prodotta, sai plastica che si risparmiava...

 

schifostato realizzato coi piedi tanto che il relè mancava pure del contatto NC, alimentato A PILE per non si sa quale motivo (risparmiare sui costi di certificazione molto probabilmente), venduto a parecchie decine di volte il suo valore perché tanto i consumatori sono talmente fessi che solo per la vomit-app smart-fuffettosa aprono il portafoglio come se non ci fosse un domani, eh però è progettato da Philippe Stark, che già dal nome pare il cugino di Tony Stark, quello scemo però.

 

Un'azienda che vende schifezze a caro prezzo che ne acquisisce un'altra che ha fatto il successo producendo schifezze a caro prezzo, perlopiù inutili... sinceramente non ci vedo niente di strano!

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Microchip1967

Concordo

Tra l'altro mi hanno appena consegnato una quadro stagno IP65 18 moduli (devo installarlo presso un cliente in cui sono già presenti altri quadri bticino) e cosa ti leggo nell'etichetta? made  in Poland....☹️

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Maurizio Colombi
4 ore fa, Microchip1967 ha scritto:

made  in Poland....

Perchè non hanno ancora trovato un posto dove costa meno produrre quel tipo di prodotto.

Il buon Lucchini, responsabile vendite nord di un noto produttore di cavi speciali, mi raccontava che la loro produzione si è attualmente spostata verso i paesi dell'Africa dove non costa quasi nulla produrre i loro cavi, talmente poco da compensare una non conformità del 13 / 15 %.

Ormai sono rimasti in pochi a produrre in Italia, ci sono persone pagate apposta che stanno facendo il giro del mondo alla ricerca del centesimo di risparmio.

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21 ore fa, Maurizio Colombi ha scritto:

talmente poco da compensare una non conformità del 13 / 15 %.

Se poi il controllo qualità pre vendita non è puntuale e scrupoloso, il rischio di difformità e difettosità sull'utente finale aumenta parecchio e qui non si stà parlando solo di lampadine a led che "svampano" allegramente,ma di componenti un po più critici in un impianto elettrico che qualche problemino in termini di sicurezza per persone o cose potrebbero anche crearlo...

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Il 3/6/2020 alle 21:29 , Maurizio Colombi ha scritto:

Ormai sono rimasti in pochi a produrre in Italia

W Gewiss che ha le sue due fabbriche principali quì vicino a casa mia. :smile::whistling:

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Il 11/5/2019 alle 18:10 , Maurizio Colombi ha scritto:

Non capirò mai questa mania folle di mettere un bipolare di fianco alla presa della lavatrice...

Idem! A parte la qualità scadentissima di quel tipo di interruttori! C'è anche altro! Ogni interruzione del cavo, interruttore etc alzano la resistenza di linea... Come diceva il buon vecchio Joule, se una corrente attraversa una resistenza dissipa energia sotto forma di calore! Troppi interruttori qua e la portano solo ad un aumento dei consumi energetici ed oggi, soprattutto in Italia l'energia elettrica non mi pare proprio la regalino!

P.S. Possono sembrare pochi 1-3W dissipati da un interruttore (Dipende da tanti fattori, corrente, qualità costruttiva, stato di ossidazione, etc) ma moltiplicato per tanti interruttori alla fine incide in uso domestico! Oltre al fatto che un interruttore bipolare a fianco della presa della lavatrice non serve a nulla!

P.P.S. A casa mia i carichi importanti (congelatore, lavatrice, lavastoviglie e forno) non li collego nemmeno alle prese! Metto uscita cavo e morsetti ben serrati! È un po' più scomodo in manutenzione, ma mostruosamente più sicuro di una presa soprattutto vista la qualità odierna dei materiali per uso civile!

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Il 3/6/2020 alle 21:29 , Maurizio Colombi ha scritto:

Perchè non hanno ancora trovato un posto dove costa meno produrre quel tipo di prodotto.

Il buon Lucchini, responsabile vendite nord di un noto produttore di cavi speciali, mi raccontava che la loro produzione si è attualmente spostata verso i paesi dell'Africa dove non costa quasi nulla produrre i loro cavi, talmente poco da compensare una non conformità del 13 / 15 %.

Ormai sono rimasti in pochi a produrre in Italia, ci sono persone pagate apposta che stanno facendo il giro del mondo alla ricerca del centesimo di risparmio.

Basta guardare i contattori per uso industriale ed i magnetotermici per tutti gli usi! Il 70-80% di tutte le marche sono prodotti dalla CHINT cinese! Già alla fine degli anni '90 General Elettric e BTicino avevano alcune linee di magnetotermici identici con accessori interscambiabili! Ancora pochi anni fa ho notato intercompatibilità tra prodotti di un grosso produttore di contattori francese, uno medio piccolo Italiano e gli accessori originali CHINT.
Ci furono vari casi sempre a fine anni '90 di contattori schneider che entravano in Italia ad un prezzo ridicolo direttamente tramite una triangolazione internazionale dal produttore.
Furono fermati repentinamente ed uscirono dei grossi casini, ma ricordo benissimo i classici Telemecanique a 13.000 Lire contro 35.000 Lire!
 

Il 3/6/2020 alle 17:39 , Elettroplc ha scritto:

Ho notato un decadimento nella qualità bt. 

Mica solo bt! Un po' tutti! Ed anche fuori dal settore civile! In alcuni casi un vecchio BTicino Domino in ceramica con contatti in argento supera ancora oggi tutti i prodotti moderni!

Modificato: da Marco Mondin
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