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PLC Forum


Identificazione strumento (forse freno per motore trifase tornio)


Thealexx3c

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Buonasera,

ho comprato un tornio che aveva montato questo oggetto. L'ex proprietario mi dice che poteva essere un freno per fermare il mandrino del tornio velocemente. Purtroppo non aveva molte informazioni a riguardo perché il tornio non era mai stato usato da lui direttamente.

 

Come potete vedere in foto, l'oggetto è composto da un ingresso di 3 fili (la terra credo che sia una fase, ma potrei sbagliarmi) un commutatore, al quale si collegano i 3 fili in ingresso e escono 6 fili che dal commutatore e vanno nella scatola, credo, resinata.  I 3 fili di ingresso erano collegati ad un contattore che entrava in funzione all'accensione del tornio, ma non so in che modo.  

 

Vorrei capire di cosa si tratta e se è possibile collegarlo all'attuale motore del tornio che è monofase.

 

Se avete bisogno di altre informazioni e di effettuare qualche misura con il tester sono a disposizione.

 

 

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IMG_4860.jpg

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Sembra quasi un contattore per commutare le 2 velocità di unmotore dalhander, tipica motorizzazione dei vecchi torni.

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Tutto quello che entra e esce dalla scatola sono i 3 fili in foto che si collegavano ad un contattore. ieri ho fatto qualche misurazione, sembra che dentro ci sia qualcosa di capacitativo. Non è possibile che ci siano dei condensatori? Mi sembrava di aver letto una discussione che parlava di un sistema di frenaggio per motori elettrici che usava dei condensatori..  

Se posso fare qualche misurazione con il tester rimango a disposizione.

 

Grazie per adesso.

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Se la scatola è quella delle fotografie, solleva quella specie di cassetto su cui poggia la morsettiera e vedi cosa c'è.

Altrimenti chiedi aiuto ad un forum di indovini oppure fai eseguire una radiografia alla scatola.

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Grazie Livio, purtroppo dove entrano tutti i file è resinato o comunque è un blocco unico.. Ma a questo punto posso anche tentare di romperlo per togliermi la curiosità di sapere cosa c'è dentro. Vi faccio sapere.

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7 ore fa, Thealexx3c scrisse:

è resinato o comunque è un blocco unico..

 

Se è veramente resinato, il mio consiglio di fare una radiografia non è uno scherzo. Lo usai una volta per uno scopo simile. Solo che al tempo lavoravo nei laboratori di ricerca Olivetti e ci appoggiammo al servizio radiologico del poliambuatorio Olivetti.

 

Poi c'è il metodo inverso.

Che motore monta il tornio? Cosa necessita? Se è un motore a sigola velocità necessita almeno dell'inversione di rotazione.

Modificato: da Livio Orsini
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Il tornio montava un motore trifase ad una velocità da 3 cv, 1400 giri, comandato da 2 contattori e un commutatore collegato ad una leva per  decidere il senso di rotazione. Un terzo contattore collegato a quella apparecchiatura in foto entrava in funzione quando uno dei due sensi di rotazione veniva selezionato sulla leva e quindi quando veniva dato il consenso al contattore corrispondente al senso di rotazione richiesto. Attualmente monta un motore monofase con lo stesso sistema di contattori per controllare il senso di rotazione. Essendo un tornio abbastanza moderno, tutto su cuscinetti, l'arresto del mandrino non è veloce, passano molti secondi prima che si fermi, soprattutto con le marce meccaniche veloci. Un freno in tal senso è utile. 

Leggevo su un'altro forum, se ho ben capito, che è possibile sfruttare la debole magnetizzazione residua del motore quando non è più alimentato ma ancora in fase di rotazione, per caricare dei condensatori e farli scaricare a cicli alterni nel motore fino al completo arresto del rotore. Ma potrei aver male interpretato.

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Lavia più semplice è iniettare un poco di corrente continua negli avvolgimenti del motore.Vista la non eccessiva massa volanica basterebbe poca corrente per arrestare il motore in pochi secondi.

potrebbe essere che nello scatolotto ci sia un ponte raddrizzatore, con un partitore capacitivo pere ridurre la tensione di rete a valori bassi. Quando disalimenti il motore entra in funzione lo scatolotto che inietta un po di corrente continua negli avvolgimenti.

Modificato: da Livio Orsini
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