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PLC Forum


motore brushless con madrevite al posto di un pistone idraulico


l.gerry1977

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Marco Fornaciari

Ok, adesso è più chiaro, immaginavo fosse qualcosa di simile.

Ma a prescindere, come ho già scritto per quel semplice movimento conviene far fare tutto all'azionamento di un motore brussheless.

Poi, i calcoli meccanici e del motore e della madrevite li deve fare chi lo fa di mestiere, possibilmente con chi conosce la macchina.

In pratica e poche parole, e per quanto riguarda la logica di funzionamento:

- il comando che ora va alla elettrovalvola salita invia la quota di fine salita all'azionamento,

- il comando che ora va alla elettrovalvola discesa invia la quota di fine discesa all'azionamento.

Alla fine di ogni movimento l'azionamento ti restituisce il fine corsa, e durante la corsa la posizione attuale.

Poi come realizzarlo a livello: di apparecchiature, cablaggi, software, installazione meccanica, non si può risolvere così in poche parole nel forum: ogni apparecchiatura fa storia a se, anche se i principi sono sempre i medesimi.

 

A dirla tutta un movimento come quello si fa anche ad aria compressa, sfruttanto le leve amplificatrici e i pistoni specifici.

Modificato: da Marco Fornaciari
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5 ore fa, Marco Fornaciari scrisse:

A dirla tutta un movimento come quello si fa anche ad aria compressa, sfruttanto le leve amplificatrici e i pistoni specifici.

:thumb_yello:

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Ad aria compressa avremmo ancora più problemi. Ci vorrebbe un pistone a settimana. Le macchine camminano 365 giorni l’anno, 24 ore su 24

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Marco Fornaciari
3 ore fa, l.gerry1977 scrisse:

Ad aria compressa avremmo ancora più problemi. Ci vorrebbe un pistone a settimana. Le macchine camminano 365 giorni l’anno, 24 ore su 24

Dov'è scritto?

 

2 ore fa, Yiogo scrisse:

aria compressa ???

si effettivamente nel medioevo facevano così, tanto nessuno verificava dimensioni e spessori

 

un sistema non deve semplicemente funzionare, deve essere elegante, affidabile, preciso e versatile

ma deve anche essere pulito e tararsi da solo, solo con sistemi motion elettrici si raggiunge risultati di questo genere

E' una tua opinione.

E da elettrico consumato, la corrente la uso quando serve, non perchè è moderna.

 

Più autoregolante e pulito dell'aria fai fatica a trovarlo, certo che usi aria piena di condensa e olio ... te le vai a cercare!

Da decenni esistono anche pistoni e valvole ceramici, fatti apposta per funzionare ad aria secca (ambiente alimentare e farmaceutico, o comunque asettico), e quelli fanno decine di milioni di manovre.

 

Da una più attenta lettura della spiegazione del funzionamento direi che quel movimento sia oleodinamico non per il peso, ma perchè deve fare da pressa: con la madrevite meglio evitare a quel ritmo.

A che pressione lavora quel cilindro?

E che diametro ha il pistone?

Quindi approssimativamente: pressione in BAR per superfice del pistone in cm2 e si calcola la forza in kg che è esercitata, non mi meraviglio se si va anche oltre 40 BAR (lo so si usano i Pascal e i Newton, ma io sono antico).

Non è che poi accanto al pistone ci sia anche l'amplificatore oleodinamico: dubito, perche mi pare di capire potrebbe trattarsi di polistirene.

Se proprio si vuole per forza un movimento elettrico, in caso come questo è meglio un movimento ad eccentrico con biella e manovella, e arresto per limite di corrente e non posizione, quindi ci vuole un motore apposito (o trifase normale sovvarimensionato*) e non brushless.

 

*

Un sistema simile era (è tanto che non bazzico più) utilizzato nelle presse vulcanizzatrici per i pneumatici, l'olio non è utilizzabile per via delle temperature e i vapori che ci sono in ambiente.

 

Modificato: da Marco Fornaciari
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Il pistone adesso lavora a 100 bar . Il discorso pistone ceramico si potrebbe fare secondo me in una azienda nuova o in una che ha 10 macchine uguali non in una che ha 20 anni e ha il problema di due pistoni.

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Dimenticavo di sottolineare che quando la macchina spara l’aria di formatura nei formatori a stampi chiusi il pistone deve vincere la contro pressione 

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5 ore fa, l.gerry1977 scrisse:

Il pistone adesso lavora a 100 bar .

 

Che diametro ha il pistone?

 

Perchè è fondamentale capire la forza che esercitaper dimensionare sia la meccanica, sia il motore.

 

Per mia esperienza non è l'applicazione ideale per un azionamento motore elettrico, vite e madrevite.

In pratica devi realizzare un martinetto elettrico che deve scendere e salire di 10 cm in meno di 1". Dovrà poi ripeterequesto ciclo 1800 volte all'ora per 24 ore su 24.

Per conto mio sarà fonte di molti guai.

Modificato: da Livio Orsini
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Marco Fornaciari

Con una pressione di 100 BAR si può solo con l'oleodinamica.

Se consideriamo un pistone di diametro 60 siamo a circa 2800 kg di spinta, quindi 5600 in totale (27500 N, 55000 N).

Va da se che ogni tot movimenti il pistone richiede la sostituzione delle guarnizioni: con due di scorta revisionati si risolve brillantemente il problema.

 

Modificato: da Marco Fornaciari
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Marco Fornaciari
5 ore fa, l.gerry1977 scrisse:

Il pistone adesso lavora a 100 bar . Il discorso pistone ceramico si potrebbe fare secondo me in una azienda nuova o in una che ha 10 macchine uguali non in una che ha 20 anni e ha il problema di due pistoni.

Questa non la capisco, anzi non non la concepisco.

Se la situazione è un problema, la si risolve a prescindere implementando la migliore soluzione tecnologica al momento disponibile.

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