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Costruzione macchina triturarami


pinobullone

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buona sera a tutti voi.

Vorrei costruire una macchina per triturare i rami della potatura di alberi diametro max 7-8 cm

Ho trovato delle macchine gia costruite come i bio-trituratori, ma non rispondono alle mie esigenze.

Cercando in rete ho trovato delle macchine a livello industriale utilizzate per la triturazione di automobili, gomme, parti meccaniche ecc.

Ho realizzato il progetto del corpo macchina e grazie all’aiuto di un amico fabbro potrei realizzare le varie parti

I problemi nascono nel capire che tipo di motore applicare e come accoppiarlo alla parte meccanica

Dovrei scegliere un motore con bassi n di giri ed una buona copia Il n dei giri non dovrebbe superare i 15 Rpm

Pensavo di utilizzare ho un motore monofase da Hp 1,5 a 1400 giri, al quale dovrei accoppiare ho un sistema di pulegge per ridurre il n di giri e aumentare la coppia, ovvero installare un motoriduttore a vite senza fine???

 

 

grazie dell'aiuto che potrete o vorrete darmi

pino

11.jpg

Proprio adesso, pinobullone scrisse:

buona sera a tutti voi.

 

Vorrei costruire una macchina per triturare i rami della potatura di alberi diametro max 7-8 cm

 

Ho trovato delle macchine gia costruite come i bio-trituratori, ma non rispondono alle mie esigenze.

 

Cercando in rete ho trovato delle macchine a livello industriale utilizzate per la triturazione di automobili, gomme, parti meccaniche ecc.

 

Ho realizzato il progetto del corpo macchina e grazie all’aiuto di un amico fabbro potrei realizzare le varie parti

 

I problemi nascono nel capire che tipo di motore applicare e come accoppiarlo alla parte meccanica

 

Dovrei scegliere un motore con bassi n di giri ed una buona copia Il n dei giri non dovrebbe superare i 15 Rpm

 

Pensavo di utilizzare ho un motore monofase da Hp 1,5 a 1400 giri, al quale dovrei accoppiare ho un sistema di pulegge per ridurre il n di giri e aumentare la coppia, ovvero installare un motoriduttore a vite senza fine???

 

 

 

 

grazie dell'aiuto che potrete o vorrete darmi

 

pino

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Il mio parere è che La costruzione di macchine per lavoro, ha bisogno di progetto e di sottostare a collaudi ed approvazioni di sicurezza, io personalmente sconsiglio il fai da te in questi ambiti, 

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Io credo che , per uso personale , un po di elasticità ci starebbe , come fai a comprare una macchina industriale per un uso di tre giorni al anno , un po come tempo fa a casa mia , il contadino aveva un ettaro di terra , tantino a questi tempi per zappare , ma troppo poco per permettersi l'acquisto di un trattore .

 

Poi , dove è finito il fai da te ?

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Marco Fornaciari

A parte il discorso sicurezza, che se poi ti fai male sono tutti affari tuoi, ci sono altri aspetti.

1- tutte le parti dei taglienti devono essere in acciaio specifico e trattato, altrimenti durano tre fili d'erba

2- i taglienti è bene siano riportati

3- per rami di 7-8 cm ci vuole una bocca di non più di 12 cm, altrimenti i kW diventano subito più di 4.

4- i trituratori per piante non hanno nulla a che vedere con quelli per metalli: il metallo sottile si "mastica" e non deve succedere

5- stando al disegno quella macchina da te disegnata è larga almeno 500 mm il motore potrebbe già essere un 7,5-10 kW, quando non di più

6- il riduttore a vite senza fine non è indicato in quelle applicazioni

7- la tramsiisone a cinghie va bene perche in caso di problemi si strappa la cinghia, ma una sola non basta, direi due/tre

8- di quelle macchine ho esperienza da 4 kW a 3 MW, ma non mi avvicino a guardarle mentre lavorano, mi tengo a buona distanza anche quando la comando io

9- dimenticavo, mancano i rulli introduttori, oppure ci vuole la tramoggia per il carico a gravità

10- anzi a guardare il disegno, non mi pare la giusta soluzione per il legno, fatte così le ho sempre viste per i rottami di legno: bancali, assi, parti di mobili, e consimili

11- per i tronchi o rami di solito si usano dischi o cilindri con lame

12- c'è poi differenza dal cippare legho fresco piuttosto che secco

 

Cerca in rete "cippatore" - "trituratore" - "doppstadt" poi da li navighi: ti si apre un mondo. Trovi anche macchine piccole a prezzi interessanti.

 

In ogni caso per quelle macchine il fai da te è molto rischioso: è già rischioso per quelle certificate, è un attimo che si ritrovi qualcuno nei sili del cippato, e lo vedi dal colore del legno, è successo anche su impianti che ho automatizzato io, ma non è mai stato una casualità o che la sfortuna ci ha visto benissimo, sempre e solo pressapochismo e superficialità, quando non ignoranza.

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Ciao pinobullone

 

Il tuo argomento non mi pare adeguatamente allocato nella sezione  Elettronica Fai da te

Si parla di Elettronica (fai da te) non di Fai da te !

 

Comunque......

Concordo totalmente con Marco Fornaciari

 

Poi, non per sminuire i Fabbri, ma non mi sembra proprio una "cosa da fabbro".

 

Naturalmente "la cosa" potrebbe anche essere realizzata da un Farmacista, talentuoso in quanto tale, ma non perché la sua specializzazione farmaceutica abbia qualche importanza/attinenza.

 

Comunque se tu come come "capo progetto" supponi che una tale macchina possa essere azionata da "un motore monofase da Hp 1,5 a 1400 giri", allora siamo nel regno della fantasia più sfrenata.

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Per prima cosa non è la sezione corretta, visto che ci sono state alcune risposte provvedo a spostare la discussione.

 

In ordine al problema posto.

E necessario calcolare, con buona approssimazione, la coppia necessaria e la velocità di lavoro delle lame.

Poi si dovrà dimensionare la trasmissione e, quindi, si avranno tutti i dati per dimensionare corrattamente il motore.

E corretto avere una parte della trasmissione con cinghie e pulegge, in caso di blocco delle lame lo slittamento delle cinghie evita che il motore stalli, permettendo alla protezione del motore di fare il suo dovere.

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Purtroppo, credo a causa di un problema del sistema, non è possibile trasferire la discussione nel forum meccanica, forum che esiste solo di nome.

La discussione la inserisco nel forum di automazione, sezione motori elettrici, vista la necessità di scegliere e dimensionare il motore.

Modificato: da Livio Orsini
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Attenzione, con il sistema di pulegge difficilmente arriverai a 15 rpm, mentre il riduttore a vite senza fine ha un rendimento molto basso (in genere attorno al 50% o poco più).

Per un'applicazione del genere utilizzerei un riduttore epicicloidale.

Per le lame di taglio hai pensato al materiale? Evitando materiali ricercati opterei per il classico c45 con tempra superficiale ad induzione.

Per il resto bella idea, mi raccomando i cuscinetti orientabili. Il problema è che per fare quelle lavorazioni con una certa precisione ti serve una fresa cnc, una cosa più da officina attrezzata che da semplice fabbro.

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Ciao  a tutti

 

Rimanendo solo nel "campo di concetto" della realizzazione di una trasmissione/riduzione che permetta di portare i  supposti 1450 giri/1' di un motore elettrico ai 15 giri/1' degli alberi di una qualsiasi Macchina rapporto totale = 15 / 1450 = 1 / 96,6).

 

Oltre che con Marco Fornaciari, come già detto inizialmente, ora concordo anche con  Mariuz .

Per quanto detto da Livio Orsini posso solo concordare sul fatto che la motorizzazione, solo nel suo stadio iniziale, è consigliato farla con l'uso di trasmissione a cinghie (solitamente con rapporto di trasmissione non oltre 1:4) per arrivare a circa 1450 / 4 = 362 n/1'.

 

La restante parte di trasmissione/riduzione può essere affidata  ad un qualsiasi Riduttore purché ad alto rendimento (solitamente ad ingranaggi con denti paralleli) e quindi sicuramente non ad un "vite senza fine" che è da escludere tassativamente.

 

Il rapporto da realizzare con questo riduttore risulterà di  15 / 362 = 1 / 24.

Il rapporto totale di una tale Trasmissione risulta : (1 / 4) x (1 / 24) = 1 / 96 (come richiesto).

 

La scelta pratica del riduttore può poi essere fatta tenendo in considerazione vari fattori tra i quali solitamente vi sono i 3 principali Prezzo ; ingombro/peso ; affidabilità della Marca (poi altri, di importanza minore, ma da non trascurare mai).

 

Per questi tipi di macchine, poi, il Riduttore Meccanico deve sempre essere scelto in modo che lo stesso possa sopportare sollecitazioni di lavoro almeno 2 volte quella massima calcolata/ipotizzata per la macchina (Fattore di Servizio 2).

 

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Che poi 15 RPM così ad occhio e croce mi sembrano pure pochi per dei rami secchi, io starei almeno sui 30 RPM.

Dovendone fare un utilizzo casalingo non puoi superare i 3 kW , comunque credo siano sufficienti.

Gli impianti seri se guardi i video hanno una piccola automazione per cui se il motore va in sovrassorbimento (il che significa che non riescono a triturare direttamente il materiale introdotto) fermano il motore, invertono il moto per qualche secondo e poi ripartono.

Tu potresti mettere a valle del riduttore un limitatore di coppia a frizione, così se c'è un problema slitta quello.

Se realizzi il tutto mi raccomando non lasciare l'ingresso scoperto, prevedi una griglia di sicurezza e uno scivolo introduttore di almeno 30 cm e prevedi il fungo di emergenza a portata della mano che non usi...

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Marco Fornaciari

A livello professionale e industriale una macchina del genere deve fare girare le lame tra 200 e 250 giri, diversamente s'inceppa subito. In verità non bisogna considerare i giri ma i metri al minuto.

Il portalame deve avere una massa tale da fare da volano per salvaguardare il motore: in pratica a tagliare è l'energia accumulata nel volano..

La lama deve iniziare oltre la metà esterna del disco porta lame e terminare un po prima della fine dl disco. Il disco deve avere le asole di passaggio del legno tagliato.

I materiale deve avere una forza di spinta sulla lama al minimo indispensabile per tagliare in base allo spessore voluto 1-3 mm.

Se si fa il caricamento con tramoggia per gravita, o con tunnel pima dei rulli, questi imbocchi devono essere lunghi almeno 850 mm (+/- quanto un braccio) per evitare incidenti.

Idem per l'uscita, ovvero una mano non ci deve passare, magari si mette una rete com maglie almeno due volte la misura del legno trituraro.

Deve avere un dispositivo per l'arresto immediato del motore e dei rulli di introduzione, se ci sono.

Normalmente il riduddore è lato motore, le cinghie trainano direttamente le lame, diversamente non servono a nulla in caso d'inceppamento, e vanno tese al minimo necessario: devono poter slittare.

Le trasmissioni senza cinghie si fanno per potenze superiori a 700 kW, ma lì quello che entra esce tritato (l'ultima che ho automatizzato monta quattro motori da 350 KW 1000 giri, e il volano portalame di 5 t gira a circa 250 giri, ovviamente c'è un motore oleodinamico di lancio da 15 kW fino a 120 giri, poi partono uno alla volta i 4 motori).

 

Negli impianti industriali si invertono i rulli d'introduzione, fermare il disco portalame ci vuole troppo tempo e invertirlo significa incepparlo ancora di più. Eventualmente si invertono i piccoli macinatori, ma lì siamo quasi a livello di grattugia per formaggio, anche come costruzione e ci fai solo polverino.

La bocca d'introduzione vuole costruita in modo tale che negli ulimi 100-300 mm ci stia legna senza incastrarsi, quindi mai circolare, sempre quadra o rettangolare. Se la legna si deve incastare, ciò deve avvenire a distanza dalla lama.

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il 4/6/2019 at 21:34 , pinobullone scrisse:

Pensavo di utilizzare ho un motore monofase da Hp 1,5 a 1400 giri, al quale dovrei accoppiare ho un sistema di pulegge

Buona serata  Pino

 

Ti scrive un patito delle auto costruzioni , che con il passare degli anni si è in parte  arreso forse in virtù del fatto che i clienti ti chiedono soluzioni professionali   

 

Li per li ti dicono che una applicazione così così va  bene , ma quando invece provano i dispositivi ti chiedono prestazioni da re !

 

Sinceramente , con un monofase da 1,5 kw . . 

 

Tieni il pollice e l indice e ottieni circa 8 cm     hai presente un ramo di quelle dimensioni ?  Con che avanzamento riuscirebbe il tuo piccolo motore a tagliarlo ?    Non parliamo di sfalci di siepe , ma di rami grossi . . . 

 

Come mio parere , modesto parere , o affronti il discorso con motori diesel da una decina di cavalli , o pensi alla presa di forzadi un moto coltivatore o piccolo trattore    

 

Possiamo discutere e chi ha esperienza in merito fare consigli , ma con il mono fase . . . Ottieni ben poco  

 

Non voglio demoralizzarti ma essere pratico  

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Ciao Mariuz

 

Non voglio entrare più oltre nel merito di tutti i dettagli e quindi, con le cose che vado a dire qui a seguito, ritengo chiusi i miei interventi in questa discussione. Comunque seguirò con interesse gli eventuali sviluppi !

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Ti faccio solo presente  che l'Inventore  pinobullone si propone di stritolare/sminuzzare non "dei rami secchi qualsiasi" ma dei "tronchetti" da 7-8 cm di diametro (vedi la sua apertura di discussione) .........

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I TRITARAMI "seri"  funzionano come dici tu (io ho un Bosch tpo AXT 2200 HP . il libretto istruzioni è reperibile all'indirizzo :

https://manuall.it/bosch-axt-2200-hp-biotrituratore/

Il mio modello ha motore da 2,2 kW (specifico di costruzione Bosch) e lo danno per ramo massimo da 38 mm (con le dovute avvertenze sulla tipologia del legno......) e con l'avvertenza che non può essere usato per più di 6 minuti continui al massimo carico di lavoro .

 

Il Rullo Macinatore  ruota a  40 giri/min, ha denti taglienti paralleli, è singolo e lavora contro una parete piana fissa. I rami vengono presi e stritolati/tagliati tra il rullo e la parete che hanno tra loro una "luce" di circa 1 mm.

Funziona ottimamente  anche se talvolta, raramente, si inceppa quando per fare presto lo ingolfo troppo.

 

Ora, ipotizzando di mantenere lo stesso meccanismo di stritolatura/sminuzzatura Bosch (che comunque non è quello di pinobullone), per trattare rami da 80 mm, un calcolo orientativo (solo orientativo) direbbe che la Potenza Motore dovrebbe essere almeno del valore  2,2 kW x (3,82 / 82) = 8,8 kW.......... 

 

Ovviamente, se si scende nel numero di giri dagli originali 40 giri/1' a poniamo 10 giri/1', almeno teoricamente si potrà rientrare nei 2,2 kW di motore disponibili dato che 8,8 kW x (10 / 40 ) = 2,2 kW.

Questo molto teoricamente ma in realtà ci vorrà qualcosa di più !

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I motori monofase, quelli che credo tu intendi "per uso casalingo" non sono commercialmente prodotti oltre alla "taglia da 2,2 kW.

 

I detti motori, se di tipo "normale" hanno una Coppia di Spunto che, quando va proprio  bene, è lo 0,7 % della Coppia a Regime mentre per un motore trifase (sempre da 2,2 kW)  la Coppia di Spunto risulta normalmente intorno al 2,2 di quella a Regime.

Per averli con Coppia di spunto maggiorata e simile a quella dei Trifase bisogna equipaggiarli con un grosso Condensatore Aggiuntivo.....

 

Magari sai già tutto, ma altrimenti potresti vedere una passata e molto utile discussione all'Indirizzo : 

https://www.plcforum.it/f/topic/228552-motoriduttore/#comments

dove si parla della problematica dello Spunto nei Motori Monofase, del problema Riduttore a Vite senza Fine e della soluzione finale trovata.......

 

 

Anche in fatto di Coppia Massima a Regime c'è qualche sensibile differenza : per il Monofase risulta intorno al valore 1,9 della Coppia Normale di Regime, mentre per il trifase risulta intorno al 2,5.

 

Dunque, per macchine di questo tipo, dove il "pericolo inceppamento" risulta di normale amministrazione, bisogna tenere conto che, a parità  di Potenza di Targa  con i Trifase, l'impiego dei Monofase  richiede in pratica di considerarlo come un motore con Potenza Utile Declassata. Diciamo che avendo un Monofase da 2,2 kW si può fare conto di poterlo impiegare realmente come 1,5 kW (se va bene...).

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Per l'argomento LIMITATORE DI COPPIA A FRIZIONE, visto in una ottica generale e non specificamente per questa macchinetta  :

 

Tu dici --- "Tu potresti mettere a valle del riduttore un limitatore di coppia a frizione, così se c'è un problema slitta quello." --- ma penso che volevi dire "mettere a monte del riduttore" .

 

Questo perché  un Limitatore di Coppia posto in quella posizione del cinematismo risulterebbe grosso, ingombrante e costoso.

Il Limitatore più economico (e piccolo) sarebbe quello applicato sull'albero del motore.

Poi ci possono essere posizionamenti intermedi, da valutare secondo i casi.

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Come già detto seguirò le eventuali evoluzioni della discussione solo come interessato lettore.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Chiedo scusa, ho scritto male la formula  e in un primo tempo avevo anche messo 4,02 che poi ho mutato in 3,82 ma senza correggere il totale. Un pasticciaccio.........

 

--- "dovrebbe essere almeno del valore  2,2 kW x (3,82 / 82) = 8,8 kW.........." ---

 

da intendersi : 2,2 kW x (82 / 3,82) = 9,75 kW ...........

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Penso che un motocoltivatore diesel, usato, applicando una opportuna fresa, che vendono, o al max ne fai una simile, sia una soluzione

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è la soluzione per distruggere la frizione del motocoltivatore. ogni volta che qualcosa si inceppa o comunque ad ogni botta, tutto lo sforzo finisce sulla frizione.

per roba così grossa devi prima tagliarla con le lame e poi tritare. così ti serve una coppia molto alta.

i trituratori di commercio hanno solitamente due bocche. una per la roba piccola dove ci sono dei martelli che ruotando sminuzzano la roba. vanno bene fino a diametri di 2-3 cm

per la roba grossa c'è una seconda bocca con delle lame tipo quelle che affettano nei robot da cucina. i rami vengono affettati e poi finiscono nei martelli dove vengono tritati.

 

http://www.motogarden.com/downloads/despieces/DESPIECES CARAVAGGI/Bio 90.pdf

li si può vedere come è fatto un trituratore abbastanza serio. questo è di nuova generazione e ha il sistema taglio e trituratura combinato.

a pagina 8 il sistema di taglio e trituratura. il 4 è la lama. il 5 i martelli rotanti che sminuzzano la roba tagliata

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3 ore fa, ken scrisse:

i trituratori di commercio hanno solitamente due bocche. una per la roba piccola dove ci sono dei martelli che ruotando sminuzzano la roba. vanno bene fino a diametri di 2-3 cm

per la roba grossa c'è una seconda bocca con delle lame tipo quelle che affettano nei robot da cucina. i rami vengono affettati e poi finiscono nei martelli dove vengono tritati.

 

Confermo.

Ne avevo 2: uno piccolo elettrico con motore da 1kW ed uno più grande da accoppiare alla BCS.

La struttura è simile: imbuto per rametti e foglie e, a parte, una sorta di tubo in cui infilare i rami più grossi che vengono "affettati" come le carote in un robot da cucina.

La differenza tra i 2 è la dimensione massima dei rami che accettano. Il diametro del tubo guida funge da calibro passa-non passa.

Il piccolo elettrico l'ho venduto perchè, in pratica sminuzza solo foglie e rametti molto piccoli.

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  • 1 year later...

Salve

Se qualcuno avesso ******

 

N. d. M.

 

Non è ammesso usare il forum come bacheca per richieste/offerte di beni.

Inoltre non sono ammessi gli accodamenti alle discussioni.

 

Modificato: da Livio Orsini
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