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Consiglio dimensionamento montante


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Buonasera a tutti!

Ho acquistato un rustico in montagna, posizione isolata e terreno di circa 3 ettari intorno.

Dopo molte "peripezie" sono riuscito a convincere E-distribuzione ad emettere un preventivo consono (a forfait) per la preposa di un contatore.

Essendo l'abitazione isolata e decisamente ultima della linea, c'è il concreto rischio che il voltaggio che arriverà sarà il minimo di legge...

E-Distribuzione vuole arrivare solo a confine della proprietà, non all'immobile. Vabbè...

Peccato che dal confine all'abitazione ci sono circa 200 mt lineari.

Tenendo conto di una potenza impianto di 6 kW (monofase).

 

Che sezione di cavo necessiterei per avere una caduta di tensione quanto più minima? 35 mmq?

Indicativamente, a che spesa andrei incontro per il solo cavo?

Aiuto!

 

Grazie,

Luca

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Marco Fornaciari

Prendila solo come informazione per conoscenza, poichè poi per farti l'allaciamento il fornitore ha bisogno della dichiarazione di conformità, quindi ci vuole il progetto.

Consideranto:

230 V monofasi

7400 VA di possibile prelievo massimo

10 V caduta di tensione massima

0,8 di cos fi

posa interrata

a seconda del metodo di calcolo adottato sono 2x25 o 2x35 mmq, la terra in questo cavo non serve a meno che non metti dei cancelli, altri apparecchi elettrici sul confine.

Per il costo dipende dove lo acquisti e quando, ma siccome serve la dichiarazione, è meglio farsi fare la fornitura completa e funzionante da un installatore.

Va da se che devi aggiungere il costo dello scavo, dei tubi (almeno due perchè se un domani ti viene voglia della linea telefonica servono due tubi indipendenti, diametro almeno 80 mm interno), almeno 7 pozzetti d'ispezione e rompitratta, e quant'altro serve. Evita la posa aerea perchè fonte di inutili rogne.

Modificato: da Marco Fornaciari
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Ciao Marco, grazie!

Ovviamente si, è tutto il linea teorica. Il lavoro andrà fatto fare a chi di dovere...

La domanda è per capire se insistere con E-Distribuzione per avvicinarsi a casa con la posa contatore (dubito di riuscirci), nel caso 200 metri di distanza siano una follia... così a spanne si parla di un migliaio di euro di cavi?

 

 

 

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Ciao Luca.Galmarini,

1 ora fa, Luca.Galmarini scrisse:

Peccato che dal confine all'abitazione ci sono circa 200 mt lineari.

Tenendo conto di una potenza impianto di 6 kW (monofase).

di solito uso un'applicazione senza fare tanti calcoli e devo dire che fin'ora non mi ha mai dato problemi, quindi partendo da una tensione ideale di partenza ENEL di 230V (te lo auguro che arrivino 230V) con 2 corde singole (una per fase, l'altra per il Neutro), con posa interrata, caduta di tensione del 4%, una potenza di 7500W, cosfi 0,9 e 200 metri di lunghezza (ma credo che saranno qualcosa in più con le varie deviazioni su pozzetti / scatole fino al quadro elettrico),  servirebbe una sezione da 50mmq per avere una tensione in casa di 221V in casa.

 

1 ora fa, Luca.Galmarini scrisse:

Indicativamente, a che spesa andrei incontro per il solo cavo?

Tieni conto che di listino la corda FG16R16 1x50mmq costa di listino 9-10€/m, poi c'è lo sconto a discrezione del fornitore e del produttore e poi da aggiungere l'IVA.

Altrimenti esiste anche il cavo FG16OR16 2X50mmq che costa circa 20€/m, ma non è molto usato e credo che ti facciano anche meno sconto ed inoltre la fatica per la posa aumenta notevolmente.

Oppure puoi posare 2 corde da 70mmq e quindi  FG16R16 1x70mmq che costa sempre a listino circa 13€/m (con le stesse condizioni della corda da 50mmq) avresti una caduta di tensione di circa il 2% ed un calo da 230V a 225V.

 

Naturalmente il discorso di Marco Fornaciari sulla posa tubazioni, pozzetti, scavi, ecc.........., è più che corretto.

Modificato: da ROBY 73
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18 minuti fa, ROBY 73 scrisse:

Tieni conto che di listino la corda FG16R16 1x50mmq costa di listino 9-10€/m, poi c'è lo sconto a discrezione del fornitore e del produttore e poi da aggiungere l'IVA.

😑 E' molto peggio di quanto immaginavo...

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32 minuti fa, Luca.Galmarini scrisse:

😑 E' molto peggio di quanto immaginavo...

Comunque devi chiedere un paio di preventivi, come ti ho detto quelli sono prezzi di listino.

Facci sapere quando hai "qualcosa in mano"

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Marco Fornaciari

Con il forniore, temo che insistere non serva a nulla, se non erro loro sono tenuti a consegnare energia sul punto di confine, fanno eccezione i condomini, e le forniture in MT: ma in ogni caso si pagano e le canalizzazioni deve metterle il cliente-utente.

In ogni caso è meglio utilizzare un cavo 2x o 3x, a parte le doppia protezione meccanica e isolante, la trefolatura elimina un sacco di problemi di disturbi e sporcizia.

Modificato: da Marco Fornaciari
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Grazie a tutti!

Però leggo pareri discordanti... tra 25 mmq e 50 mmq, c'è una bella differenza!

 

Si, è inutile insistere... già mi fanno un "cortesia" a portarla! 😉

Devono verificare se riescono ad arrivare al minimo di legge (sono 2600 m dalla cabina, in linea d'aria circa 2000), se non riescono, sono obbligati ad installare un trasformatore, ma se ci riescono, il voltaggio sarà davvero basso e mi "obbligherà" al 50 mmq, per non perdere altro...

 

Domani mi incontro con E-Distribuzione, vediamo che dicono!

 

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Visto il costo dell'operazione l'opzione di utilizzare un gruppo elettrogeno a gasolio non sarebbe da scartare.

Modificato: da hfdax
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19 minuti fa, hfdax scrisse:

Visto il costo dell'operazione l'opzione di utilizzare un gruppo elettrogeno a gasolio non sarebbe da scartare.

Intendi per un impianto ad isola?? fotovoltaico + batterie e gruppo elettrogeno di emergenza?

 

Perché se no, non mi sembra una buona idea...

Diventerà un'abitazione, prima casa.

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se sei sicuro dei 6kW direi anch'io che basta un 25mmq, a 32A avresti un deltaV di 9V circa..

 

online si trova la corda FG16OR16 a 2,40 al metro la 25, o 3,30 la 35mmq

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Marco Fornaciari
4 minuti fa, reka scrisse:

se sei sicuro dei 6kW direi anch'io che basta un 25mmq, a 32A avresti un deltaV di 9V circa..

 

online si trova la corda FG16OR16 a 2,40 al metro la 25, o 3,30 la 35mmq

 

Non penso sia il tipo/qualità di conduttore elettrico che serve in questo caso.

 

Non è questione d'insistere, la norma quella è: in questo caso il contatore = punto di fornitura deve stare sul confine.

E per attivare la fornitura occorre la dichiarazione di conformità dell'impianto elettrico.

Piuttosto se devono mettere un trasformatore apposta, vale la pena di considerare anche una fornitura in trifase.

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Per il momento devono solo preposare il contatore e collegarlo alla loro linea. Spero anche io con un trasformatore... ma dubito!

Dopodichè si sistemerà la casa e si farà l'impianto. Al termine dei lavori, con la certificazione dell'impianto, attiverò la fornitura.

Ho chiesto la preposa per avere la certezza, in anticipo, di potermi collegare all'elettricità prima di investire altro denaro.

 

Il discorso trifase è interessante, ho capito che consentirebbe di utilizzare sezioni inferiori (anche se c'è un cavo in più) quindi 600 m anziché 400 m.

Ma in casa, avrebbe un impatto di costo maggiore? es. magnetotermici, ecc.? Altre controindicazioni?

 

Il problema è che la domanda l'ho fatta per 3kW monofase. Aumentare la potenza non sarà un problema (credo che 6 kW sarà d'obbligo visto l'assenza di gas), ma per domandare la trifase, dovrei rifare l'iter da capo... sapete... la burocrazia!!

 

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Maurizio Colombi
7 ore fa, Marco Fornaciari scrisse:

la norma quella è: in questo caso il contatore = punto di fornitura deve stare sul confine.

Da quando?

 

7 ore fa, Marco Fornaciari scrisse:

E per attivare la fornitura occorre la dichiarazione di conformità dell'impianto elettrico.

E chi deve costruire una casa... come fa?

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Marco Fornaciari

Ci deve costruire casa si fa fare l'allaccio per il cantiere, mi pare ovvio.

A nome suo o dell'mpresa, ovvero di chi apre legalmente il cantiere.

 

I metri di cavo sono sempre 200, la differenza è che:

in monofarse 2x sezione

in trifase 4x sezione

Usare corde singole non è opportuno, a meno di trefolarle prima.

In trifase hai il vantaggio che i carichi dei servizi sono appunto trifasi: pompa pozzo, depuratore acque reflue, ecc..

E con oppurtuno trasformatore trifase tuo, e relativa distribuzione, i 6 kW diventano 9,5 (0,5 se li mangia in perdite il trasformatore), l'energia che paghie è in ogni caso quella che consumi al contatore in trifase

 

Aumentare la potenza è un problema, per il semplice fatto che anche per Enel cambiano le sezioni e le protezioni.

 

 

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23 ore fa, Luca.Galmarini scrisse:

Diventerà un'abitazione, prima casa.

allora il gruppo elettrogeno non è la soluzione giusta.

Trattandosi di una linea esterna all'abitazione si può usare anche cavo FG7, più economico.

 

19 ore fa, Marco Fornaciari scrisse:

E per attivare la fornitura occorre la dichiarazione di conformità dell'impianto elettrico.

Siamo sicuri? È un affermazione che ho sentito più volte ma a me non l'hanno mai chiesto. Per esperienza tendo a considerarla al pari di una fantanorma.

 

Sarei anch'io dell'idea di fare una fornitura trifase.

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Si se e" nuovo impianto con scia. Etc etc. In altri casi non e richiesta. Se, era un rudere senza utenza elettrica la questione e da analizzare. 

Non e una norma ma una delibera del mise. 

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DavideDaSerra

Valuta seriamente la fornitura trifase: il costo 'nuovo allaccio' è medesimo che monofase con la differenza che puoi usare cavi più sottili e comodi da 'tirare' (4x16mmq) per una linea da 200m con cauta massima 5 V calcolata per 7,2kW @ cosfi 0,8.

Modificato: da DavideDaSerra
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Buongiorno e grazie a tutti degli interventi!

Ieri nuovo sopralluogo con E-Distribuzione, mi è stato confermato che riceverò entro pochi giorni il preventivo a forfait come ipotizzato (e sperato).

 

L'idea del tecnico, un unità speciale per lavori "particolari", è quella di portare in loco un trasformatore MT/BT al fianco del quale, piazzare il mio contatore (chiederanno la servitù).

Ovviamente a confine.

 

Dovrei così avere un voltaggio alto di partenza e meno necessità di stare attento alla caduta di tensione.

Ormai la fornitura è stata richiesta in BT e non mi va di fare casini... (prima che qualcuno cambi idea!!)

Diciamo che avendo il trasformatore a fianco del contatore, se un domani (o prima di realizzare l'impianto) volessi cambiare idea e preferire il trifase, non dovrebbe essere troppo oneroso sostituire il contatore.

 

Spero che davvero riesca a portare il trasformatore in loco convincendo chi di dovere...

Tempi di realizzazione circa un anno dall'accettazione del preventivo.

 

Per la sola preposa del contatore, senza attivazione, confermo che non è necessaria alcuna dichiarazione di conformità dell'impianto elettrico.

Avrò 6 mesi di tempo per accettare il preventivo ed entro i quali dovrò depositare in comune i progetti dell'immobile, in modo da allegare la relativa documentazione alla pratica E-Distribuzione.

Modificato: da Luca.Galmarini
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O.T. Dimenticavo... i malgari delle vicinanze, che sono 30 anni che chiedono ai vari sindaci avvicendatisi di portare la corrente (e a tutt'oggi utilizzano generatori a gasolio) erano decisamente increduli a quanto dicevo loro (increduli è un eufemismo, mi prendevano proprio per matto).

Ora che hanno visto la macchina di E-Distribuzione, sono entusiasti e vogliono offrirmi il pranzo! 😁

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beh, visto la differenza sui cavi in effetti io chiederei subito la modifica a trifase.. intanto che non hanno stilato ancora nulla.

 

magari attendevano una richiesta "domestica" ... 

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57 minuti fa, reka scrisse:

beh, visto la differenza sui cavi in effetti io chiederei subito la modifica a trifase.. intanto che non hanno stilato ancora nulla.

Aiutatemi a capire

in caso di monofase, se davvero ci sarà il trasformatore vicino, potrei usare un 25 mmq, giusto?

 

Il 25 mmq, come dici tu Reka, si trova on-line a 2,40 ivato (FG16OR16 )

2,40 € x 400 m (2x200 m) = 960 €

 

Oppure

2x25 mmq a 4,50 ivato

4,50€ x 200 m = 900 €

 

In caso di trifase, si userebbe il 4x16 mmq, che io on-line trovo a 5,90 €

5,90 € x 200m = 1180 €

 

 

13 minuti fa, Elettroplc scrisse:

Beh.. Il conto non sara basso. 

mi aspetto circa 5000€

Modificato: da Luca.Galmarini
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