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Collegamento motore tenda da sole


tury13

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Buonasera a tutti. Qualcuno del mestiere, mi potrebbe gentilmente spiegare se ci sono direttive particolari per il collegamento elettrico del motore di una tenda da sole?

Ad esempio:

Deve avere un magnetotermico dedicato? 

Può prendere la fase da un deviatore (utilizzato solo ad accendere una lampada) oppure deve arrivare direttamente dal quadro generale?

Si può collegare semplicemente ad una presa elettrica (al coperto dalle imperie, come nel locale caldaia sul balcone) applicando una normale spina ai cavi del motore? 

Altri accorgimenti per poter considerare il tutto "a norma"?

 

Grazie mille in anticipo. 

 

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Maurizio Colombi
4 minuti fa, tury13 scrisse:

Deve avere un magnetotermico dedicato? 

Anche no.

5 minuti fa, tury13 scrisse:

Può prendere la fase da un deviatore (

È preferibile avere una linea dedicata, ma in mancanza d'altro si può fare come dici. L'importante che anche il neutro sia della stessa linea.

 

6 minuti fa, tury13 scrisse:

Si può collegare semplicemente ad una presa elettrica

Esteticamente non è il massimo, ma non fa una piega.

 

7 minuti fa, tury13 scrisse:

Altri accorgimenti per poter considerare il tutto "a norma"?

Il fatto che eseguirai il lavoro in autonomia, è già considerato "non a norma".

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:smile:Grazie mille per le chiare risposte.:smile:

 

Il problema è questo: mi stanno sostituendo una tenda motorizzata (divelta qualche settimana fa da un vento fortissimo) con un'altra a motore elettronico. L'installatore (che non è elettricista) mi ha montato la struttura ma sta facendo problemi (avrà le sue ragioni, per carità) sulla linea che dava corrente alla vecchia tenda. Per lui non è a norma (e quindi non riutilizzabile) per due motivi:

 

Manca una scatola di derivazione vicino al motore che protegga i collegamenti "scoperti" tra cavi che escono dal motore e la linea che arriva da dentro casa. Su questo punto posso essere d'accordo ma per risolvere, secondo me, basterebbe una scatoletta impermeabile da pochi euro.

Secondo: per lui, la tenda DEVE avere la sua linea dedicata (come per la caldaia per esempio) ed il collegamento attuale, che prende la fase dal deviatore e neutro/terra direttamente dalla derivazione sotto il quadro elettrico generale non è assolutamente a norma.

Allora ho proposto di ovviare ad entrambi i problemi in questo modo:  con un giro di canaline (che comunque a livello estetico, non cambierebbe nulla perché le ho già nel collegamento attuale), già con il cavo tripolare di serie del motore (da 2,5 metri) riesco ad arrivare in una "loggia" protetta del balcone. Lì al sicuro da intemperie, con semplici guaine termorestringenti allungherei il tripolare di un altro paio di metri per arrivare all'interno del locale caldaia dove è presente una normale presa 16A. Al tripolare ci collegherei una normale spina. Inoltre, vicino al motore metterei comunque una scatoletta per proteggere il collegamento dell'anemometro che ha non ha comunque bisogno della 220V perché gli arrivano solo due cavi per la bassa tensione dal motore. A lui non sta bene e sinceramente non ne capisco il motivo. Non dovendo modificare niente dell'impianto elettrico di casa, perché non dovrebbe essere a norma?  Posso capire se rischiassi di perdere la garanzia sul motore per aver allungato il filo ma non capisco perché non sarebbe a norma l'impianto elettrico.  In tutto questo, tralasciamo il discorso estetico che mi interessa relativamente dato che, probabilmente, migliorerei comunque rispetto alla situazione precedente.  Mi scoccia dover spendere 250/300 euro per modificare l'impianto (sempre che sia realmente NON a norma) e c'è comunque una soluzione A NORMA molto più semplice da realizzare.

 

A voi le opinioni.

Grazie ancora

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Ciao tury13,

16 ore fa, tury13 scrisse:

L'installatore (che non è elettricista)

ecco già qui non dovrebbe avere (anzi non ha) "voce in capitolo", certo un consiglio te lo può dare non lo nego, ma è allo stesso livello di validità di quello che ti ha detto @Maurizio Colombi

il 12/6/2019 at 22:27 , Maurizio Colombi scrisse:
il 12/6/2019 at 22:19 , tury13 scrisse:

Altri accorgimenti per poter considerare il tutto "a norma"?

Il fatto che eseguirai il lavoro in autonomia, è già considerato "non a norma".

Nel senso che lui dicendoti che la tua soluzione non è a norma, altrettanto le sue affermazioni non hanno alcuna validità

 

16 ore fa, tury13 scrisse:

Manca una scatola di derivazione vicino al motore che protegga i collegamenti "scoperti" tra cavi che escono dal motore e la linea che arriva da dentro casa. Su questo punto posso essere d'accordo ma per risolvere, secondo me, basterebbe una scatoletta impermeabile da pochi euro.

Certo, sicuramente una linea preferenziale è da preferire piuttosto che collegarla ad una linea qualsiasi, ma per una semplice tenda che avrà un motore da 150W al massimo, non ne vedo l'obbligo della propria linea dedicata.

 

Non vedendo il lavoro NON ti do la certezza al 100%, ma dalla descrizione che hai esposto la tua idea NON mi sembra affatto una soluzione sbagliata, anzi, probabilmente metterei anch'io una scatola di derivazione stagna (da pochi €uro) e se proprio c'è il pericolo che possa entrarci acqua, fai un giro di silicone tutto attorno con del silicone tra il muro e il bordo della scatola stessa, ma hai detto:

16 ore fa, tury13 scrisse:

già con il cavo tripolare di serie del motore (da 2,5 metri) riesco ad arrivare in una "loggia" protetta del balcone. Lì al sicuro da intemperie,

 

Piuttosto se non ci sono problemi da un punto di vista di passaggi e canaline varie, (mi sembra di aver capito di no), piuttosto di collegarla ad una linea prese attraverso la spina / presa protetta da un magnetotermico da 16A, viste le sezioni minime anche del cavo di alimentazione del motore, sarebbe preferibile collegarla alla prima linea luce che trovi disponibile e che in teoria nel quadro dovresti avere come protezione della stessa un magnetotermico da 10A, casomai se non fosse così facci sapere che troviamo altre soluzioni, (o per lo meno ci proviamo).

 

16 ore fa, tury13 scrisse:

con semplici guaine termorestringenti allungherei il tripolare di un altro paio di metri

Se fai le giunzioni dentro alla scatola di derivazione (quella da pochi €uro) piuttosto della sola guaina termorestringente , usa dei morsetti appositi tipo questi:

Immagine correlata  o meglio ancora questi Risultati immagini per morsetti elettrici wago

Poi una volta chiusa la scatola sei apposto.

Male che vada se continua ad insistere, dì a tale installatore che hai chiamato un elettricista e deve venire a farti l'allacciamento e poi fai come ti pare.

 

Modificato: da ROBY 73
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Ciao Roby 73, grazie mille per la esauriente risposta :smile:

 

Allora...quando riuscirò a capire come gestire i quote "a pezzi" sarò anche molto più comprensibile. :lol:

 

Tornando al problema...Mi sono dimenticato un piccolo particolare ossia che la sostituzione è gestita in toto dall'assicurazione in quanto la tenda da sostituire è stata oggetto di recente sinistro. Questo significa che non ho scelto io chi e come far fare il lavoro. E' significa anche che non si occuperebbe di mettere a norma quello che, presumibilmente, non lo è. Il problema è che l'installatore sostiene di essersi trovato un cablaggio "non a norma" (sia per la mancanza di una scatoletta di derivazione ma, soprattutto, per il collegamento al punto luce/deviatore). Abbiamo appurato che la mancanza della scatoletta in zona non protetta (a filo tetto del balcone) è ovviamente una cosa non norma perché la pioggia spinta dal vento potrebbe portare a cortocircuiti. Ma questo basterebbe risolverlo mettendo sta benedetta scatoletta. Ma secondo lui c'è anche il problema del collegamento al deviatore. Questo, grazie a voi, è stato appurato che, pur non essendo la soluzione migliore del mondo, è comunque a norma.

La proposta del collegamento a spina era per evitare di parlare di "a norma o non" dato che, di fatto nessuno metterebbe mano all'impianto di casa perciò non ci sarebbe niente di "non a norma". Il collegamento al punto luce, pur non essendo vietato e di semplice applicazione (anzi, sia preferibile), per essere a norma deve comunque essere fatto da un elettricista. Corretto?

Quindi io puntavo alla soluzione "spina" per superare l'ostacolo del "non a norma" ed, in futuro, valutare la soluzione del "punto luce".

 

Nello schemino allegato fatto in 3 minuti, vi mostro la soluzione "a spina". Considerate che la vista è dall'alto come se non ci fosse il soffitto del balcone (che in realtà c'è).

Il cablaggio di serie del motore (la linea ondulata) immagino sia già a tenuta stagna (lo dò per scontato). Con il cavo originale riesco ad arrivare alla "loggia" ma, essendo comunque un'area del balcone esterno, immagino che l'umidita (non intesa come acqua piovana ma normale umidità ambientale esterna) ci può essere. E' qui (pallino verde) che dovrei giuntare il cavo tripolare per poter arrivare al vicinissimo locale caldaia (dove ci sono la presa 16A, un deviatore per la luce ed, addirittura, un interruttore per togliere alimentazione sia al deviatore che alla presa). La scatoletta che potrei mettere li sarebbe per maggiore sicurezza anche se, umidità ambientale a parte, sarebbe comunque protetto dalla pioggia.

L'altra scatoletta che citavo nell'altro commento (altro pallino verde), sarebbe da mettere vicino all'anemometro perché, in quel punto, l'acqua piovana, con l'aiuto del vento, ci potrebbe arrivare. Si tratta di bassa tensione (24V) ma se va in corto quel collegamento mi si brucia il motore.

Secondo voi, il tutto sarebbe considerato "a norma"? Tralasciando comunque il discorso estetico (anche se i cablaggi verrebbero comunque coperti da canaline).

Altra domanda: l'anemometro svolgerebbe comunque la sua funzione se lo mettessi a mezza alterezza sulla parete interna del balcone (punto in rosso)? La cosa mi semplificherebbe il posizionamento oltre che proteggerlo maggiormente dalla pioggia. Considerate che i lati del balcone sono aperti perciò il vento è libero di passare.

 

Grazie ancora.

untitled.jpg.4ca7c7dbc20310cea38b3c393f36b817.jpg

 


 

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Buon pomeriggio tury

Maurizio e Roby ti hanno suggerito cose che condivido

 

Però , con il discorso delle norme non ne usciamo vivi . . . 

Un installatore , che non è un installatore elettrico , dice che un lavoro dove lui non ha competenza non è fatto secondo la regola d arte , che però lui non conosce , e l assicurazione che dovrebbe fare le cose secondo la norma , sta facendo fare un lavoro da chi non sa la norma , che a sua volta . . . 

 

Credimi , non se ne esce . . . 

 

Il legislatore non conosce la tua tenda , ne il lampadario di casa mia , ne il collegamento della casa di Maurizio o la caldaia di Roby 🤣

 

Il legislatore si affida comitato elettrotecnico italiano che emana le norme raggruppate per casistica o per condizioni di utilizzo 

 

Nel caso del tuo lavoro , è un impianto elettrico civile al quale viene collegato un piccolo utilizzatore 

 

Noi non siamo li , e anche tramite lo schema che alleghi , purtroppo i consigli arrivano fino ad un certo punto . . 

 

Io , parere personale , credo il problema sia a monte . . Ovvero . . L installatore posiziona la tenda . . È un elettricista la collega . . .  Ognuno fa la sua parte

 

Capisco che tu sia fra due fuochi , ma allo stesso tempo qualcuno di noi ti dicesse di fare secondo un criterio . . Tanto se quello della tenda non lo vuole fare . . . 

 

Una installazione a regola d arte si ottiene collegando secondo una norma di riferimento  un determinato prodotto ad un determinato impianto con appositi materiali , installati secondo un determinato criterio     basta che non venga rispettato uno solo di questi passaggi, e la norma ha perso il suo significato di applicazione 

 

Capisci , secondo il mio parere , non per contraddire te o l installatore , ma per cercare un punto sicuro di partenza e di arrivo , altrimenti rimangono chiacchiere da bar . . . 

 

Per cattiveria . . 😱 . . Quando il tipo ti dice che non è a norma , tu chiedigli quale . . Se può citarla . . 

Modificato: da luigi69
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Buongiorno Luigi e grazie anche per il tuo apporto alla mia causa :smile:

 

Che tu ci creda o no, io capisco bene e, soprattutto, condivido quello che dici.   Ma come hai ben compreso anche tu, io sono tra due fuochi e volevo venirne fuori senza scottature. :whistling: Che l'installatore non conosca la norma è evidente. Fermo restando che, fin dall'inizio, mi sono dichiarato consapevole che già la mancanza della scatola di derivazione vicino al motore fosse, presumibilmente, fuori norma. Verò è anche che, il collegamento preesistente prevedeva una connessione fili (quindi potenziale rischio di cortocircuito causa pioggia) proprio nelle vicinanze del motore mentre, visto lo schemino, la soluzione della spina evita che questo collegamento avvenga in un punto a rischio.

Ecco perché cercavo di avere la certezza che quel motore, collegato a mò di elettrodomestico, sia nella norma. Ovviamente arriverò alla soluzione che chiederò all'installatore di farmi la posa e che al collegamento ci penserò da me. Che significherebbe il "metodo spina" se posso farmelo da me oppure tramite elettricista se la spina non va bene (e quindi bisogna intervenire sull'impianto). Lasciamo stare se il resto dell'impianto di casa sia a norma o meno (di fatto, lo è).

 

Con il senno di poi, avrei potuto anche solo chiedervi "un motore per tende può essere collegato ad una presa tramite normale spina al riparo da intemperie, per essere considerato a norma?" senza entrare molto nei dettagli. Ma con il senno di prima, pensavo che più dettagli avrei fornito, più facile sarebbe stato dare una risposta.  Sono consapevole che questo è un campo mooolto intricato e che non è semplice dare consigli a distanza. Diciamo che comunque un po' di spunti me li avete fortunatamente dati e vi ringrazio. :worthy:

 

 

 

 

 

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Allora facciamo così 🤔

 

Magari non collegarla con la spina . . Perché staccandola invertiresti fase e neutro     a fianco di dove hai preso corrente , dal devia tore , metti un bipolare  , classico 0-1 

Se per caso si bagnasse la giunzione dei cavi o il motore , potrai sezionarlo ed escluderlo , anche per manutenzione .  👍

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Maurizio Colombi
10 ore fa, tury13 scrisse:

Questo significa che non ho scelto io chi e come far fare il lavoro.

Per quanto ne so io, l'assicurazione paga una fattura (o parte di essa) e certe volte si accontenta del preventivo. Non gestisce a nessun titolo gli artigiani che eseguono il lavoro.

Ho fatto diversi interventi per danni subiti da persone assicurate, e sono sempre stato interpellato dal proprietario, mai dall'assicurazione.

Ma forse non è così in tutt'Italia...

 

10 ore fa, tury13 scrisse:

l'anemometro svolgerebbe comunque la sua funzione se lo mettessi a mezza alterezza sulla parete interna del balcone 

Di questo dovrebbe interessarsene l'installatore della tenda, conosce il luogo, conosce la direzione dei venti e conosce i punti deboli della tenda... ma pare che conosca meglio i consigli sulla realizzazione degli impianti elettrici.

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20 ore fa, tury13 scrisse:

Allora...quando riuscirò a capire come gestire i quote "a pezzi" sarò anche molto più comprensibile. :lol:

 

. Cattura il testo che vuoi selezionare con il mouse tenendo premuto il pulsante sinistro dello stesso mouse;

- rilascia il tasto sinistro e ti appare un rettangolo a contorni neri con scritto all'interno "Quota questo";

- clicchi nuovamente con il tasto sinistro sopra tale rettangolo ed "il gioco è fatto" e volendo le quote puoi anche modificarle.

 

16 ore fa, luigi69 scrisse:

Però , con il discorso delle norme non ne usciamo vivi . . . ..............

Infatti condivido al 100%

Naturalmente qualsiasi lavoro soprattutto nel "nostro campo" dev'essere fatto a regola d'arte ed in completa sicurezza per chi deve utilizzare poi la tenda (o qualsiasi altra apparecchiatura si tratti), ma stiamo sempre pur parlando di un semplice collegamento di una linea elettrica e se fatta con un minimo di "buon senso e criterio" (che molte volte vale di più di 100 norme), con gli appositi morsetti, scatole adatte dove serve, vedrai che nessuno viene a casa tua a puntarti il dito e ti dice "sei stato tu"!?

Fatti installare la tenda, collegagli una spina e poi quando hanno finito il tutto fai come ti pare e se fai come hai descritto non mi sembra affatto male.

 

14 ore fa, luigi69 scrisse:

Allora facciamo così 🤔

 

Magari non collegarla con la spina . . Perché staccandola invertiresti fase e neutro     a fianco di dove hai preso corrente , dal devia tore , metti un bipolare  , classico 0-1 

Se per caso si bagnasse la giunzione dei cavi o il motore , potrai sezionarlo ed escluderlo , anche per manutenzione .  👍

Anche questa potrebbe essere una soluzione

 

Tornando al discorso "cavo e della spina", dal motore esce un cavo con 3 o 4 fili?   Lo stesso motore è radiocomandato oppure va comandato da semplici pulsanti a muro?

Per caso è l'anemometro che funge anche da centralina e da ricevitore?

Puoi dirci marca e modello di tutte le apparecchiature in questione? 

Qualche foto della situazione non sarebbe affatto male

 

20 ore fa, tury13 scrisse:

L'altra scatoletta che citavo nell'altro commento (altro pallino verde), sarebbe da mettere vicino all'anemometro perché, in quel punto, l'acqua piovana, con l'aiuto del vento, ci potrebbe arrivare. Si tratta di bassa tensione (24V) ma se va in corto quel collegamento mi si brucia il motore.

Questa si lega alle domande che ti ho fatto prima, l'anemometro normalmente è costruito per stare anche fuori all'aperto e se è quello che penso io non ha tensione.

 

9 ore fa, Maurizio Colombi scrisse:
20 ore fa, tury13 scrisse:

'anemometro svolgerebbe comunque la sua funzione se lo mettessi a mezza alterezza sulla parete interna del balcone 

Di questo dovrebbe interessarsene l'installatore della tenda, conosce il luogo, conosce la direzione dei venti e conosce i punti deboli della tenda... ma pare che conosca meglio i consigli sulla realizzazione degli impianti elettrici.

Qui sono d'accordo con Maurizio

 

9 ore fa, Maurizio Colombi scrisse:
20 ore fa, tury13 scrisse:

Questo significa che non ho scelto io chi e come far fare il lavoro.

Per quanto ne so io, l'assicurazione paga una fattura (o parte di essa) e certe volte si accontenta del preventivo. Non gestisce a nessun titolo gli artigiani che eseguono il lavoro.

Ho fatto diversi interventi per danni subiti da persone assicurate, e sono sempre stato interpellato dal proprietario, mai dall'assicurazione.

Ma forse non è così in tutt'Italia...

Maurizio, negli ultimi anni un paio di compagnie assicurative (e nemmeno tanto piccole, anzi molto grosse) anche qui in Italia offrono anche il servizio di RIFS (Riparazione In Forma Specifica) e quindi inviano dei loro tecnici presso il luogo del sinistro per far appunto la sostituzione / riparazione del danno.

Il vantaggio che ha l'assicurato ha farsi fare il lavoro dalla compagnia è che NON ci rimette l'importo dello scoperto e cioè la franchigia che di solito nelle polizze è presente ovunque e comunque, trovandosi appunto la riparazione del bene NON pagando nulla di nulla.

All'estero parlando di Spagna, Francia, Grecia e altri paesi è una pratica già diffusa da anni.

Modificato: da Maurizio Colombi
Unificata la formattazione del testo.
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16 ore fa, ROBY 73 scrisse:

. Cattura il testo che vuoi selezionare con il mouse tenendo premuto il pulsante sinistro dello stesso mouse;

- rilascia il tasto sinistro e ti appare un rettangolo a contorni neri con scritto all'interno "Quota questo";

- clicchi nuovamente con il tasto sinistro sopra tale rettangolo ed "il gioco è fatto" e volendo le quote puoi anche modificarle.

Più semplice a dirsi che a farsi. Grazie mille. Ora è molto meglio. 😉

 

16 ore fa, ROBY 73 scrisse:

Fatti installare la tenda, collegagli una spina e poi quando hanno finito il tutto fai come ti pare e se fai come hai descritto non mi sembra affatto male.

infatti ieri ho chiesto all'installatore di limitarsi alla sola posa della tenda e dell'anemometro. Verrà tra qualche giorno e nel frattempo vorrei già predisporre il tutto così che possa anche farmi la programmazione. Sentendosi sollevato dall'onere di mettere mano "in nero" all'impianto, va bene così.

 

17 ore fa, ROBY 73 scrisse:

Tornando al discorso "cavo e della spina", dal motore esce un cavo con 3 o 4 fili?   Lo stesso motore è radiocomandato oppure va comandato da semplici pulsanti a muro?

Per caso è l'anemometro che funge anche da centralina e da ricevitore?

Puoi dirci marca e modello di tutte le apparecchiature in questione? 

Qualche foto della situazione non sarebbe affatto male

al momento sarebbe solo radiocomandato ma, se riuscissi a capire se posso aggiungere anche il sali/scendi (ho aperto una discussione dove però non ho ancora avuto risposte) aggiungerei anche quello.

Il motore è un NICE modello ERA MAT MT perciò elettronico e dotato di centralina con ricevente integrata. L'anemometro è sempre NICE modello Volo (versione base, solo vento, filare a bassa tensione)

Nelle foto:  in rosso ho segnato la posizione dell'anemometro. In nero, la tenda dal lato motore, In verde, le possibili posizioni per le scatole di derivazione di cui la prima tra motore anemometro e la seconda (al riparo nella rientranza), dove dovrò giuntare il cavo del motore per arrivare fino alla presa. In bianco, il percorso delle canaline (la parte in rosa, intendo farla scorrere all'interno del locale caldaia facendo un foto dove ho messo il pallino nero. La 503 in foto è quella dove collegherei la spina. L'interruttore a levetta toglie corrente solo alla presa perciò mi verrebbe comodo per scollegare la tenda in inverno o per manutenzione senza sfilare la spina. Sulla spina mi segnerei chiaramente dove si trova la fase e dove il neutro. 

 

17 ore fa, ROBY 73 scrisse:

Questa si lega alle domande che ti ho fatto prima, l'anemometro normalmente è costruito per stare anche fuori all'aperto e se è quello che penso io non ha tensione

Si sì ovviamente deve stare fuori. Funziona con tensione a 24V con collegamento al motore (non alla rete 220V). Quello che chiedevo era se si potesse mettere nella parete del balcone verso l'interno (punto segnato in viola con punto interrogativo. L'installatore comunque sconsiglia di metterlo li perciò lo metterò vicino alla tenda.

 

17 ore fa, ROBY 73 scrisse:

Maurizio, negli ultimi anni un paio di compagnie assicurative (e nemmeno tanto piccole, anzi molto grosse) anche qui in Italia offrono anche il servizio di RIFS (Riparazione In Forma Specifica) e quindi inviano dei loro tecnici presso il luogo del sinistro per far appunto la sostituzione / riparazione del danno.

Il vantaggio che ha l'assicurato ha farsi fare il lavoro dalla compagnia è che NON ci rimette l'importo dello scoperto e cioè la franchigia che di solito nelle polizze è presente ovunque e comunque, trovandosi appunto la riparazione del bene NON pagando nulla di nulla.

E' esattamente il mio caso. Per non pagare la franchigia, ho accettatto di far fare tutto a loro. Ovviamente partivano dal fatto che la predisposizione elettrica della vecchia tenda fosse a norma e che, quindi, l'installatore avrebbe dovuto semplicemente collegare i 3 fili alla rete e i 2 all'anemometro. Questa cosa però non può avvenire per quanto detto nei post precedenti.

 

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istruzioni cavi.jpg

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20 minuti fa, tury13 scrisse:

@ROBY 73 che ne dici del "progetto"?  Posso presentarlo al Renzo Piano? 😂

Certo che sì, poi ti fa fare anche quello del nuovo ponte di Genova :superlol:

 

il 15/6/2019 at 17:18 , tury13 scrisse:

Nelle foto:  in rosso ho segnato la posizione dell'anemometro. In nero, la tenda dal lato motore, In verde, le possibili posizioni per le scatole di derivazione di cui la prima tra motore anemometro e la seconda (al riparo nella rientranza), dove dovrò giuntare il cavo del motore per arrivare fino alla presa. In bianco, il percorso delle canaline (la parte in rosa, intendo farla scorrere all'interno del locale caldaia facendo un foto dove ho messo il pallino nero. La 503 in foto è quella dove collegherei la spina. L'interruttore a levetta toglie corrente solo alla presa perciò mi verrebbe comodo per scollegare la tenda in inverno o per manutenzione senza sfilare la spina. Sulla spina mi segnerei chiaramente dove si trova la fase e dove il neutro. 

Sì non mi sembra male come idea, anzi credo sia quella più semplice e logica dato quello che hai a disposizione.

Non ho capito però cosa indica il punto di domanda nel rettangolo viola.

 

Ora vado a vedere l'altra discussione sul motore.

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il 15/6/2019 at 17:18 , tury13 scrisse:

al momento sarebbe solo radiocomandato ma, se riuscissi a capire se posso aggiungere anche il sali/scendi (ho aperto una discussione dove però non ho ancora avuto risposte) aggiungerei anche quello.

Il motore è un NICE modello ERA MAT MT perciò elettronico e dotato di centralina con ricevente integrata. L'anemometro è sempre NICE modello Volo (versione base, solo vento, filare a bassa tensione)

Ho cercato un po' in giro per il forum prima di trovare questa  discussione, sinceramente io avrei continuato anche qui, oppure eventualmente nella sezione "Cancelli", ma di certo NON in quella

visto che di domotico non c'è niente, comunque continua pure lì, casomai ci penserà un moderatore a spostare o unire le discussioni.

 

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8 ore fa, ROBY 73 scrisse:

Non ho capito però cosa indica il punto di domanda nel rettangolo viola

@ROBY 73Ops... Pensavo di averlo scritto. Sarebbe stata (nella mia testa) la posizione alternativa per l'anemometro ma tanto, nel frattempo, è già stata esclusa dall'installatore. 

 

Comunque avevo aperto due discussioni perché, interpretando il regolamento, non volevo parlare di due argomenti (questo elettrico generalizzzato e l'altro di automazione su marca specifica) nella stessa discussione. Questa direi che sia anche conclusa grazie ai vostri ottimi aiuti. 

Se gli admin volessero unirli, a me va benissimo. 

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Buongiorno a tutti.

 

Volevo informarvi che, anche grazie al vostro "conforto", ho eseguito i collegamenti a spina come sopra descritti. Mi manca solo da sistemare la canalina ma, per il resto, la tenda e l'anemometro funzionano perfettamente e, soprattutto, sono a norma di legge.

Grazie mille :clap:

 

Ora rimangono i "problemi" del saliscendi e, in ottica futura (ma non troppo), della domotizzazione di quella tenda.

Io proseguirei qui, ma se i più esperti ritengono sia meglio aprire una discussione diversa, ditemelo senza pietà :thumb_yello:

 

SALISCENDI: come detto in precedenza, il motore è elettronico con centralina e ricevente radio integrata (per radiocomandi e accessori radio). Gli accessori filari come l'anemometro (nel mio caso) e saliscendi (che vorrei implementare) sono gestiti via bus dalla centralina integrata con tensione a 24V (quindi non tramite collegamento diretto alla rete elettrica 220V). Ci sono i 3 fili di servizio (Bianco-Arancione per la salita/sensore climatico, Bianco-Nero per il comune e Bianco per la discesa). Per collegare l'anemometro ho usato ovviamente i primi due mentre il terzo, al momento rimane scollegato.

Il manuale di istruzioni dice:

– Sul conduttore Bianco + Bianco-nero è possibile collegare soltanto un accessorio

per volta tra quelli compatibili.

– Sul conduttore Bianco-arancio + Bianco-nero è possibile collegare soltanto un

accessorio per volta tra quelli compatibili.

– Gli ingressi Apri e Chiudi sono vincolati l’uno all’altro, cioè devono essere utilizzati

con la stessa pulsantiera. In alternativa, se è disponibile solo il conduttore

Bianco, può essere utilizzato l’ingresso Passo-passo.

 

Quindi sono costretto ad adottare la scelta del pulsante singolo in modalità passo-passo. Non sarebbe la più congeniale ma verrebbe comunque utilizzata saltuariamente (radiocomando rotto o non a portata di mano). Per tale accessorio, il manuale dice:

B - Pulsantiera a 1 pulsante (conduttori da utilizzare: Bianco + Bianco-nero):

Dopo il collegamento effettuare la procedura 6.A per assegnare al pulsante, il

comando “Apri” oppure il comando “Passo-passo”.

 

La domanda è: esistono pulsanti specifici per i comandi passo-passo oppure una qualsiasi pulsante andrebbe bene? Specifico che nello schema di collegamento non è presente nessun altro dispositivo (tipo relè) tra motore e pulsante e che, a quest'ultimo arrivano solo i due fili a 24V

 

- DOMOTIZZAZIONE: in parallelo (oppure anche in alternativa) al pulsante, avrei intenzione di mettere un dispositivo (in stile Sonoff/Shelly) per poter controllare la tenda da remoto dato che, a casa, non abbiamo orari regolari e la necessità di aprire o chiudere la tenda quando non c'è nessuno potrebbe essere reale (non sto a spiegarvi i motivi per non dilungarmi). Ora...il fatto che i vari dispositivi smart siano tutti alimentati a 220V mentre il comando saliscendi funziona a 24V devo necessariamente trovare un dispositivo con contatti in uscita puliti oppure, come mi hanno suggerito tra una chiacchera e l'altra al bar, aggiungere un rele con contatti puliti a valle del dispositivo smart non dotato di contatti puliti (un normalissimo ed economicissimo sonoff basic ad esempio).

Voi quale soluzione suggerireste?  Se fosse la prima, mi sapete consigliare un dispositivo con contatti puliti (sonoff basic non li ha ad esempio, salvo modificare l'hardware). Se fosse la seconda, quale tipo di rele (mondo a me praticamente sconosciuto) ci vorrebbe da accoppiare ad un sonoff basic?

 

@ROBY 73 , @Maurizio Colombi e @luigi69 io taggo voi perché siate finora già stati molto disponibili e soprattutto di una chiarezza rara nel darmi i precedenti consigli. Non prendete i tag come obbligo a rispondere :lol:

 

Grazie mille. :worthy:

 

 

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Prova a guardare questi (cattura i link nascosti con il mouse e cerca con Google):

https://www.store.powahome.com/product-category/categoria-luci/

https://www.store.powahome.com/wp-content/uploads/2019/03/Powahome_libretto_istruzioni.pdf

Modificato: da ROBY 73
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@ROBY 73 grazie per il suggerimento.

Ho guardato ma 70 euro sono tantini. Inoltre non trovo specificato il discorso dei contatti puliti. Quello specifico per tapparelle (quindi anche le tende) è specificato non essere compatibile con motori radiocomandati. 

Per la soluzione sonoff basic + relè cosa mi dici? Quale tipo di relè servirebbe? 

Grazie.

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@soltec grazie per i suggerimenti.

Inizialmente pensavo al sonoff + relè perché è compatibile con IFTT e permetterebbe di aprire un mondo di scenari (es. aprire chiudere la tenda in base al meteo e fasce orarie). Però...costa un filino (davvero poco) di più dello shelly 1(che ha già un contatto pulito) e soprattutto, avendo bisogno di rele, mi creerebbe problemi di spazio nella scatola. 

La seconda soluzione è interessante ma ci devo studiare un po' su visto che il dispositivo non ha nessuna protezione (è proprio un scheda "nuda") e non è piccolissimo. 

Ci studio su. 

Uno shelly 1 compatibile con ifttt sarebbe stato la soluzione ideale. 

Grazie per lo spunto. 

 

Modificato: da tury13
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il ‎21‎/‎06‎/‎2019 at 16:53 , tury13 scrisse:

SALISCENDI: come detto in precedenza, il motore è elettronico con centralina e ricevente radio integrata (per radiocomandi e accessori radio). Gli accessori filari come l'anemometro (nel mio caso) e saliscendi (che vorrei implementare) sono gestiti via bus dalla centralina integrata con tensione a 24V (quindi non tramite collegamento diretto alla rete elettrica 220V). Ci sono i 3 fili di servizio (Bianco-Arancione per la salita/sensore climatico, Bianco-Nero per il comune e Bianco per la discesa). Per collegare l'anemometro ho usato ovviamente i primi due mentre il terzo, al momento rimane scollegato.

Il manuale di istruzioni dice:

– Sul conduttore Bianco + Bianco-nero è possibile collegare soltanto un accessorio

per volta tra quelli compatibili.

– Sul conduttore Bianco-arancio + Bianco-nero è possibile collegare soltanto un

accessorio per volta tra quelli compatibili.

– Gli ingressi Apri e Chiudi sono vincolati l’uno all’altro, cioè devono essere utilizzati

con la stessa pulsantiera. In alternativa, se è disponibile solo il conduttore

Bianco, può essere utilizzato l’ingresso Passo-passo.

  

Quindi sono costretto ad adottare la scelta del pulsante singolo in modalità passo-passo. Non sarebbe la più congeniale ma verrebbe comunque utilizzata saltuariamente (radiocomando rotto o non a portata di mano). Per tale accessorio, il manuale dice:

B - Pulsantiera a 1 pulsante (conduttori da utilizzare: Bianco + Bianco-nero):

Dopo il collegamento effettuare la procedura 6.A per assegnare al pulsante, il

comando “Apri” oppure il comando “Passo-passo”. 

 

La domanda è: esistono pulsanti specifici per i comandi passo-passo oppure una qualsiasi pulsante andrebbe bene? Specifico che nello schema di collegamento non è presente nessun altro dispositivo (tipo relè) tra motore e pulsante e che, a quest'ultimo arrivano solo i due fili a 24V

Buongiorno a tutti, :smile:

 

Premetto che avevo già aperto questa discussione  facendo probabilmente l'errore di aver specificato la marca nel titolo che probabilmente ha attirato meno "interessi" :(

In realtà la mia domanda potrebbe essere adatta anche in caso di altre marche di motori elettronici.

Vengo al dunque:

Nel quote, avevo chiesto consigli sul pulsante passo-passo da utilizzare ma se invece volessi provare a collegare il classico saliscendi (doppio pulsante con interblocco) in parallelo all'anemometro (ovviamente solo sul Comune e sulla Salita) ci sarebbe il rischio di "ritorno" di tensione verso anemometro se premessi il tasto di Salita dal saliscendi?

Per riassumere: il motore presenta 3 fili dedicati agli accessori filari (bassa tensione, 24V). Di questi 3, uno è il Comune e gli altri comandano Salita e Discesa. Da istruzioni, sembrerebbe che questi due fili possano essere collegati al massimo un accessorio ciascuno ma, avendo fatto installare un anemometro filare, il filo della Salita (insieme al Comune) è già occupato. Starei pensando all'installazione di un saliscendi ma questo necessiterebbe di entrambi i fili (uno per rotazione oraria e l'altro antioraria) + il Comune. Per logica (salvo vostra smentita), il comune porta tensione dal motore agli accessori. Questa, alla chiusura del circuito, torna al motore (che ruoterà in un senso in base a quale dei due ha riportato la tensione). E' corretto?

 

Purtroppo, l'installatore (generico) non ha una risposta certa da darmi e, di fatto, non ha interesse ad informarsi. L'assistenza tecnica della Nice è a disposizione solo degli installatori. Insomma, chi fa da se fa per tre.

Allego schemino fatto da un bambino delle elementari (io :whistling:). Il dubbio è sul percorso di tensione evidenziato in giallo.

Sono un (quasi) ignorante in tema perciò siete autorizzati ad insultarmi o deridermi. :superlol:


Grazie mille in anticipo :worthy:

untitled2.jpg

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  • 2 weeks later...

passati un po' di giorni, ci riprovo.  Potrei provare a fare un test mettendo in parallelo altri due dispositivi di cui me ne frega poco ma:  non ho dispositivi a 24V e, soprattutto, gli alimentatori che ho a disposizione arrivano massimo a 12V. Ergo, non ho gli strumenti per simulare il circuito "originale". Rischiare di bruciare l'anemometro nuovo non è il caso.

 

Spero nel consiglio di qualcuno che ha esperienza in merito. Ringrazio nuovamente.

:worthy:

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10 ore fa, tury13 scrisse:

Potrei provare a fare un test mettendo in parallelo altri due dispositivi di cui me ne frega poco ma:  non ho dispositivi a 24V e, soprattutto, gli alimentatori che ho a disposizione arrivano massimo a 12V.

E quali sarebbero questi dispositivi?

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@ROBY 73  no era per dire che, se avessi avuto due dispositivi da 24V (in realtà ne basterebbe uno) da poter eventualmente sacrificare ed un alimentatore sempre a 24V avrei potuto simulare la situazione Anemometro + saliscendi in parallelo senza rompere le scatole sul forum. Purtroppo, invece, ho riprovato a chiedere il vostro aiuto perché non ho modo di fare questa simulazione.

Provare direttamente con anemometro e saliscendi con il rischio di bruciare il primo, non me la sono sentita.

Magari mi sto facendo patemi per nulla ma, come giustamente viene spesso specificato, con gli impianti elettrici non si scherza.

 

Quello che posso aggiungere a quanto già descritto sopra è che il connettore all'interno dell'anemometro NON indica dove vada collegato il Comune e dove il cavetti di servizio. Anzi...hanno proprio colore identico perciò è palese che sia indifferente ed interscambiabile. Il mio dubbio rimane solo la possibilità di "ritorno di tensione" (non so se tecnicamente di definisca così" sull'anemometro nel caso dia il comando di salita dal saliscendi.

 

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