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PLC Forum


collegamenti di sicurezza 2


Lucky67

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Vorrei continuare la discussione chiusa in precedenza, non so per quale motivo.

Al di là delle interessanti argomentazioni di Yiogo, che mi sono risultate piuttosto convincenti, mi sovviene una questione: supponendo di avere n Inverter e di scegliere, tagliando la testa al toro, di tenere isolati ciascun contatto di STO dell'inverter, può considerarsi safety un circuito con un relè/contattore con bobina collegata al relè di sicurezza e sfruttare i contatti dei relè subordinati al relè di sicurezza per abilitare gli STO degli inverter (un contatto per ogni singolo STO).

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Come moderatore

 

1 ora fa, Lucky67 scrisse:

discussione chiusa in precedenza, non so per quale motivo.

 

I motivi sono stati addotti nel messaggio di chiusura: la discussione era diventata solo uno scontro ideologico, senza aggiunte tecniche.

 

Al primo accenno di ritorno ad una "guerra di religione"chiuderò anche questa discussione.

 

 

A scanso di equivoci rammento che questo, e solo questo, è il tema della discussione

1 ora fa, Lucky67 scrisse:

supponendo di avere n Inverter e di scegliere, tagliando la testa al toro, di tenere isolati ciascun contatto di STO dell'inverter, può considerarsi safety un circuito con un relè/contattore con bobina collegata al relè di sicurezza e sfruttare i contatti dei relè subordinati al relè di sicurezza per abilitare gli STO degli inverter (un contatto per ogni singolo STO).

 

Come tecnico

 

Questo dipende dall'analisi del rischio.

Cerco di spiegarmi con un esempio.

Ammettiamo che l'apertura di un riparo debba forzare l'arresto di tutta la macchina per pericolosità. In questo caso tutta la catena deve essere certificata.

Se invece la pericolosità e circoscritta solo ad un singolo motore e si arresta tutta la macchina esclusivamente per motivi pratici di scarto di materiale, allora la certificazione di sciurezza è necessaria solo per quel motore.

 

Ovviamente il mio esempio è molto generico e banale, spero però che possa aiutare a chiarire meglio la situazione.

Modificato: da Livio Orsini
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10 ore fa, Yiogo scrisse:

 

all'osservazione in merito al fatto che potrei fermare un certo azionamento per "altre ragioni" rispondo semplicemente che se lo fermo per

 

Mi sembra che nella tua furia ideologica o non leggi tutto o capisci solo quello che ti sembra torni utile.

 

Leggi bene quello che ho scritto.

 

Ci sono casi classici.

Un esempio per tutti.

L'apertura dei ripari di una calandra, deve causare il blocco in sicurezza di quel motore o di quei motori, se è plurimotore.

I motori delle macchine a monte ed a valle li fermi solo per ragioni di convenienza produttiva e non necessitano di blocchi in sicurezza, quindi il comando di blocco lo fai tramite STO per comodità, come se aprissi un contattore o comandassi un semplice arresto.

 

Anche

10 ore fa, Yiogo scrisse:

la catena interrotta da un relè di sicurezza deve essere integra

 

è un'affermazione non completamente vera.

Se usi un contattore elettromeccanico per tagliare la potenza a monte del motore o a monte dell'alimentatore/regolatore questo non è certificato come dispositivo di sicurezza, eppure la sicurezza è ancora garantita.

La certificazione degli ingressi STO garantisce solo che il blocco dell'inverter equivale all'apertura di un dispositivo elettromeccanico sulla potenza

Modificato: da Livio Orsini
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Roberto Gioachin
18 ore fa, Lucky67 scrisse:

di tenere isolati ciascun contatto di STO dell'inverter, può considerarsi safety un circuito con un relè/contattore con bobina collegata al relè di sicurezza e sfruttare i contatti dei relè subordinati al relè di sicurezza per abilitare gli STO degli inverter (un contatto per ogni singolo STO).

Se metti un solo contattore modifichi la categoria dello schema elettrico e declassi il tuo circuito alla categoria 2 e quindi non puoi arrivare oltre il PL C.

Se invece utilizzi due contattori collegati al tuo relè di sicurezza, ed usi i contatti (non quelli ausiliari) in serie per ogni ingresso STO dell'inverter, poi colleghi in serie il contatto NC dei due contattori ed in serie al segnale EDM dell'inverter e porti il tutto sull'ingresso di feedback del relè di sicurezza, allora lo puoi fare, ma a quale pro?

Tieni presente che un relè di sicurezza per la Cat3 o Cat4 deve monitorare i contatti dei contattori, diversamente non soddisfi i criteri previsti da queste due categorie.

 

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14 ore fa, Yiogo scrisse:

se su un'uscita di sicurezza metti un relè non di sicurezza declassi il circuito a SIL0

 

quindi a questa stregua, la soluzione del relè di sicurezza che aziona a valle il contattore di potenza sull'alimentazione dell'inverter è declassante allo stesso modo, visto che il contattore non è di sicurezza..sbaglio?

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il 20/7/2019 at 13:23 , Yiogo scrisse:

 

LA SICUREZZA ATTUATA CON L'USO DI UN RELE' O UN PLC DI SICUREZZA CHE AGISCE SUI DUE INGRESSI DUALI DELLO STO E' INDISCUTIBILMENTE SUPERIORE DA TUTTI I PUNTI DI VISTA

 

necessita sempre di una valutazione. gli sto non sono garantiti  a occhio chiusi. gli inverter che uso sono garantiti fino a sil3 perciò se la valutazione del rischio dice sil4 non puoi usare gli sto.

quindi la risposta corretta è quella di Livio.

il 19/7/2019 at 17:02 , Livio Orsini scrisse:

Questo dipende dall'analisi del rischio.

 

poi, non è assolutamente vero che un contattore solo non è sufficiente. dipende dal livello che devi ottenere. su un motorino che muove lo spazio tra due lame di qualche decimo non è pericoloso, non può nemmeno pizzicarti quindi non serve una sicurezza sil3. sul motore che aziona le lame invece si. 

 

 

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9 ore fa, ken scrisse:

dipende dal livello che devi ottenere.

 

Ken le tue considerazioni, che condivido, sono scontate per chi fa o ha fatto lavori simili al tuo, curando sempre l'analisi per il caso pessimo, sembra lo siano un po' meno per chi fa i lavori alla ..... garibaldina.

 

Il progetto inizia sempre dall'analisi delle condizioni pessime di impiego; si scelgono poi i componenti più adatti per quelle situazioni, poi si progetta il dettaglio.

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