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Inverter XSY-AT4


Gio Batta

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Buongiorno. Ho acquistato da poco il seguente inverter 220 monofase - 380 trifase: https://www.banggood.com/2_2KW-12A-220V-1PH-In-3PH-Out-380V-Variable-Frequency-Converter-Drive-Inverter-VF-Vector-Control-p-1294090.html?rmmds=myorder&cur_warehouse=CN

Lo sto testando su due motori: un dahlander 380 da 1,5 cv e un normale asincrono 220-380 da 1 cv configurato a stella. L'inverter fa girare entrambi i motori molto bene, con buona coppia anche a bassa frequenza, buona capacità frenante, reverse, ecc.

Il problema è nato quando ho voluto fare una misurazione della tensione in uscita dall'inverter: con i parametri dell'inverter settati di fabbrica, a 50 Hz la tensione misurata è di 515-520V sia con carico (uno dei motori) sia senza carico! So che per fare correttamente una misura di questo tipo servirebbe almeno un tester true RMS che io non possiedo, ma ugualmente valori di questo tipo mi hanno molto allarmato. Avrei bisogno del parere di qualche esperto. Questo è il link da cui si può scaricare lo stringatissimo manuale: https://www.usinages.com/attachments/inverter_xsy_at4_notice-pdf.463488/

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46 minuti fa, Gio Batta scrisse:

So che per fare correttamente una misura di questo tipo servirebbe almeno un tester true RMS che io non possiedo,

 

ti sei già data la risposta.

 

Comunque per tua tranquillità se alimenti con 230V in uscita potrai avere solo tensioni <= 230VRMS, mentre se alimenti con 400 V otterrai in uscita tensioni <= 400VRMS

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Ringrazio per la risposta, ma non riesco ugualmente ad essere tranquillo, ovvero ad usare disinvoltamente l'inverter sui miei motori a frequenza piena (50Hz). In questi giorni non sono riuscito a trovare nessun possessore di multimetro true rms e quindi non ho potuto fare la misura corretta. Rimango nel dubbio su quale voltaggio effettivamente viene erogato dall'apparecchio. Gentilmente qualche utente del forum possessore di inverter trifase 380V potrebbe condividere i valori che ottiene da una misura della tensione in uscita dal proprio apparecchio?

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13 ore fa, Gio Batta scrisse:

Ringrazio per la risposta, ma non riesco ugualmente ad essere tranquillo,

 

Forse funziona un inverter per controllo motori. Se lo conoscessi meglio sapresti che la tensione in uscita non può  superare la tensione di alimentazione.

 

Bisognerebbe progettare appositamente un in inverter che funzioni anche come step up, con tutti i problemi che ne derivano.

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Non capisco l'osservazione. Questo mi è stato venduto come un inverter in cui la corrente entra 220 monofase ed esce 380 trifase. Quindi la tensione in uscita già supera la tensione di alimentazione. Scusate, ma quello degli inverter non è propriamente il mio campo.

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13 ore fa, Gio Batta scrisse:

Questo mi è stato venduto come un inverter in cui la corrente entra 220 monofase ed esce 380 trifase.

 

Mi sembra molto strano, anche se teoricamente possiible.

Bisognerebbe leggere bene il manuale non solo il fogliocommerciale.

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lemmondroberto
il 22/7/2019 at 17:57 , Gio Batta scrisse:

Questo è il link da cui si può scaricare lo stringatissimo manuale: https://www.usinages.com/attachments/inverter_xsy_at4_notice-pdf.463488/

Stringato si! Ma se guardi bene(leggi) ti dice tutto cio' che e necessario.

 

Catturaoo.JPG.97f2f7626114bc79046aeda65b7e8a1c.JPG

4 Modelli AT1,AT2,AT3,AT4

di cui AT1,AT4

 

Cattura1.JPG.e8e7c2d016fa4a542325c849eec27546.JPG

e solo AT3

CatturaAT3.JPG.b5e88bb08d51a078ffa06374f74a5f9d.JPG

Per i collegamenti

 

coll1.JPG.7530198b1b51faf43982b4ded75934a3.JPG

Ingresso mono fase 220, uscita trifase 220 con motore collegato a triangolo

Saluti Roberto

 

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Mi pareva strano che non fosse così.

Fare un inverter step up è teoricamente possiible, ma i costi sarebbero decisamente molto più elevati ed il mercato sarebbepiuttosto ridotto.

 

Piuttosto con questo inverter sarebbe possibile, usando un autotrasformatore, alimentarlo a 380V monofase per avere 380 V trrifase.

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Stiamo facendo confusione, ma la colpa non è solo nostra: il manuale che accompagna l'inverter (ripeto: manuale, non foglio commerciale) è fatto veramente male e quindi non aiuta molto. Per risparmiare, il produttore ha stampato un unico manuale per tutti e quattro i modelli della serie XSY: lo si vede dalla prima immagine postata da Lemmondroberto, ovvero l'AT1, l'AT2, l'AT3 e l'AT4.

Il modello AT1 è un inverter ingresso 220 monofase - uscita 220 trifase.

Il modello AT2 ingresso  monofase - uscita monofase

Il modello AT3 ingresso trifase - uscita trifase

Il modello AT4 (quello qui in esame) ingresso 220 monofase - uscita 380 trifase. Non so dirvi se funzioni con un autotrasformatore interno. So solo che costa qualcosa in più rispetto al modello AT1.

La quarta immagine postata da Lemmondroberto non fa testo perché si riferisce al modello AT1, che esce 220 trifase: questo è il motivo per cui il manuale chiede di collegare il motore a triangolo.

Che il modello AT4 (quello in mio possesso) dia fuori il 380 dovrebbe essere dimostrato dal fatto che mi fa funzionare molto bene sia un dahlander 380V da 1,5cv sia un asincrono 220-380 da 1 cv collegato a stella. Sono tutte cose che ho già scritto nei precedenti post: bisognerebbe sempre leggere con attenzione.

Il problema che ponevo io invece è un altro: il mio tester non true RMS misura in uscita dall'inverter a 50 hz più di 500V, ma sono cose che ho già scritto nei primi post, quindi a quelli rimando.

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Ciao Gio Batta

 

A parte le "normali" incomprensioni che si verificano spesso qui sul Sito.................

 

Ti dico la mia (essendo già stato catalogato dagli Esperti, in mie intromissioni precedenti, come uno che non ne capisce nulla) poi tu fai come meglio ritieni..........

 

Tenterò di esprimermi in modo semplice (terra terra) :

 

Gli Inverter non danno la "Corrente" come si crede comunemente "come la Rete e con frequenza variabile a piacere"

 

Le Sinusoidi che vengono create sono degli artifizi elettronici complessi con "frequenze nascoste" altissime.

 

Tutti i costruttori di Inverter prescrivono di fare la lettura solo sui Display da loro predisposti sugli stessi Inverter.

Dicono anche di non tentare letture con i Tester o Pinze Amperometriche tradizionali in quanto i dati ottenuti sarebbero irreali e comunque SI POTREBBERO ROVINARE GLI STRUMENTI IMPIEGATI.

 

Non mi chiedere di segnalarti dove lo ho letto/saputo (ora non sarei in grado di ricordare o risalire alla fonte saranno passati almeno 25 anni).

Comunque una volta, in un momento di difficoltà e pur sapendo del pericolo, ho usato un Tester per misurare il Voltaggio e ........me lo sono "fumato". 

 

Te lo ho detto.... ora vedi tu !

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P.S.

 

Mi ero dimenticato di dire che, sempre per gli stessi motivi, anche i motori devono essere garantiti per il funzionamento con Inverter.

 

Al giorno d'oggi magari tutti i Costruttori dei motori li fanno già con l'isolamento interno adeguato. Però, se si usano motori qualsiasi sui quali non si ha questa garanzia, bisogna stare in guardia. Prima o poi potrebbe succedere di mandarli in "corto".

 

Anche in questo caso .......Te lo ho detto.... ora vedi tu !

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4 ore fa, Gio Batta scrisse:

Il modello AT4 (quello qui in esame) ingresso 220 monofase - uscita 380 trifase.

 

Dal manuale non sembra sia così.

 

Vediamo di chiarirti come funziona un inverter standard per comando motori. La spegazione è, ovviamente, in modo semplificato e banalizzato.

  • la tensione di rete viene raddrizzata da un ponte monofase o trifase, secondo che sia previsto un ingresso mono o tri fase.
  • la tensione raddrizzata viene applicata ad una batteria di condensatori che la livellano al valore di picco, tascurando la caduta sui diodi ed il ripple, si avranno valori nominali di 325V per reti monofasi e 565V. Questa è la tensione di batteria da cui l'inverter ricostruisce la pseudo sinusoide a freqeunza variabile.
  • Per un semplice controllo scalare, o V/f, la tensione di uscita deve essere proporzionale alla freqeunza. Ad esempio per un motore che nominalmente è previsto per alimentazione 400Vrma a 50Hz, facendolo lavorare a 25 Hz la sua tensione di alimentazione dovrà essere di 200Vrms.
  • Quindi il controllo dell'inverter per generare una tensione ed una freqeunza in accordo con la retta V/f "taglia" fettine della tensione di batteriavariando il rapporto pieno vuoto (duty cycle) con legge sinusoidale; qusta variazione avrà una frequenza pari a quella richiesta; il valore RMS risultante sarà quello previsto dalla retta V/f.
  • partendo dalla tensione di batteria come descritto in precedenza, la massima tensione RMS chi si potrà ottenere in uscita sarà di poco inferiore al valore della tensione RMS in entrata
  • Se volessi avere una tensione di uscita maggiore di quella di ingresso dovrei avere 2 batterie di condensatori con interposto un elevatore di tensione (strp up). Realizzare uno step up in grado di fornire potenze > 1 kW è abbastanza complesso e dispendioso. Il costo sarebbe comparabile a quello dell'inverter, quindi il costo finale raddoppierebbe. Egualmente per il volume della componenetistica che sarebbe all'incirca il doppio di quelo di un inverter standard.

 

Ora se vuoi toglierti ogni dubbio sulla massima tensione di uscita, carica iltuo inverter con un induttore trifase avente un valore di induttanza simile a quello del motore che andrai a comandare. Poi tramite un oscilloscopio visualizza la tensione applicata all'induttore; vedrai una specie di sinusoide la cui ampiezza di picco è di poco inferiore a quella della rete che alimenta l'inverter. Se invece dell'induttore carichi l'inverter con un resistore potrai osservare una serie di impulsi la cui larghezza varia aumentando e diminuendo progressivamente secondo una legge sinusoidale.

 

Comunque in rete trovi parecchio materiale didattico sugli inverter dove sono riportati questi diagrammi.

 

I manuali dei tuoi prodotti non sono il massimo della chiarezza, però conn un poco di applicazione e pazienza si trovano tutte le notizie sufficienti e necesarie per la messa in marcia del dispositivo.

Ma questo fa parte del basso prezzo pagato.

 

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Lemmondroberto, hai ragione, ma forse è solo la dimostrazione che il manuale è pieno di incoerenze e refusi.

Ringrazio anche Livio Orsini per l'esauriente risposta.

Resta il fatto che con il modello AT4 faccio funzionare a 2800 giri un dahlander, quindi un 380V, che se l'apparecchio erogasse 220V non potrebbe certo funzionare.

Modificato: da Gio Batta
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24 minuti fa, Gio Batta scrisse:

quindi un 380V, che se l'apparecchio erogasse 220V non potrebbe certo funzionare.

 

Questo non è vero!

Lo sta facendo lavorare in regime di potenza costante, ovvero lo stai deflussando del 43% circa. In pratica sta erogando solo il 57% circa della sua coppia nominale.

 

Poi se ti fa piacere pensare che il tuo inverter eroghi più di quello che riceve fai pure; c'è anche chi pensa che la terra sia piatta.:smile:

 

PS Attenzione anche a quello che ti ha rammentato Semplice 1, assicurati che il tuo motore si adatto all'alimentazione da inverter; se non lo è il rischioche tra qualche tempo emetta una fumataèmolto reale. Se poi lavori per tempi non banali al di sotto dei 40Hz devi provvedere ad una servo ventilazione 8se ilmotore non è già servo ventilato).

 

Modificato: da Livio Orsini
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Ciao Gio Batta

 

Ho pescato casualmente, quasi al primo colpo, (ricerca Google : onda sinusoidale negli inverter ) ad uno degli indirizzi  che ne derivano :

https://www.youtube.com/watch?v=6yMNlU9gueU

 

Si tratta di "roba" datata ma pur sempre con una qualche  validità esplicativa.

Delle spiegazioni biascicate, in Americano, non è che se ne possa capire molto, comunque può essere di utilità la parte video

 

Rispecchia solo in parte una trattazione (molto più complessa ed articolata, scritta su carta e con belle illustrazioni) che, come già detto, avevo vista moltissimi anni fa ed era di un noto costruttore di Inverter (uno dei Grandi Giapponesi ma non ricordo quale).

 

Vedendo la faccenda ero rimasto molto perplesso, ma poi avevo pensato che anche gli apparecchi TV dell'epoca erano complessi, ma tutti li usavano comunque.......

 

Dunque, ma solo dove indispensabile, mi ero lanciato nell'impiego degli Inverter (Macchine  ed Impianti Industriali).

Se proprio non se ne può fare a meno li si usa..............

 

Comunque, anche se sono di gran Marca, in certe situazioni, possono riservare sgradite sorprese (ne ho avuta qualcuna dove gli "esperti della Casa, Italiani" hanno dato suggerimenti vari ma non se ne è venuti fuori.

Cambiando Marca di Inverter i problemi non si sono più presentati...........

 

Che dire di più ? Non saprei...........

 

 

 

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P.S.

Anzi si, ci sarebbe qualcosa da dire sul Voltaggio della nostra Corrente Alternata da Linea ENEL.

 

Dato che tu parlavi di 380 V  (ma da noi il Voltaggio "normale" della Linea è 400V nominali, da almeno 30 anni) allora bisogna dire che i 400 V sono il "valore medio" che legge il Voltmetro ma, al culmine della Sinusoide, il valore del Voltaggio risulta 1,41 (la radice quadrata di 2) x V medio =  1,41 x 400 V = 566 V .

 

Poi bisogna anche tenere conto che ENEL, sulle sue Linee ritiene NORMALE fornire il Servizio con Tensione Media Reale al +/- 10 % di quella contrattuale ( da 360 V - (400 V) - 440 V ). Il picco massimo può essere anche 1,41 x 440 V = 620 V

 

Dunque anche i motori alimentati dalla Rete subiscono in realtà picchi non indifferenti................. 

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13 ore fa, Semplice 1 scrisse:

allora bisogna dire che i 400 V sono il "valore medio" che legge il Voltmetro ma

 

No!

Non si tratta di valore medio, che sarebbe nullo visto che la sinusoide è esattamente simmetrica rispetto allo zero, ma valore efficace, quello che in inglese viene  detto RMS. [ RMS il cui significato è Root (radice) Mean (media) Square (quadrato) ]

Il valore efficace è quel vaore di tensione (corrente) che produrrebbe il medesimo effetto termico di una tensione (corrente) continua; per questo motivo la corrente efficace viene anche detta corrente termica.

Tanto per fare un esembio banale.

Se ho un ferro da stiro elettrico e lo alimento con la tensione di rete di 230 Veff ottengo il medesimo effetto termico, temperatura del ferro, che otterrei con alimentandolo con una tensione continua di 230Vcc.

 

La relazione ta valore di picco e valore efficace è pari rad di 2 (1.41 circa) solo per tensioni sinusoidali pure. se la sinusoide fosse affetta anche da un poco di distorsione armonica questa realzione non sarebbe più esatta.

Nel caso di forme d'onda generate da inverters per comando motori, la forma è solo vagamente sinusoidale, quindi questa relazione non è assolutamente valida. Inoltre le componenti ad alta frequenza, presenti in questi pseudo sinusoidi, rendono la letterura di un normale voltmetro, assoluramente inaffidabile.

Modificato: da Livio Orsini
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Scusate. Solo ora mi accorgo che per il modello XSY-AT4 c'è una differenza piuttosto importante tra il manuale in pdf pubblicato online (e utilizzato finora in questa discussione) e il manuale cartaceo che accompagna l'apparecchio. È stata una mia mancanza non accorgermene subito. Questa la foto:

 

Manuale cartaceo

 

Come vedete (rispondo soprattutto a Lemmondroberto) la versione cartacea del manuale indica chiaramente che, a parità di ingresso 220V monofase,  l'uscita del modello AT1 eroga 220V trifase mentre il modello AT4 eroga 380V trifase.

Allego anche un'altra pagina del manuale (in questo caso la versione cartacea è uguale a quella pdf), quella relativa ai principali parametri di configurazione dell'apparecchio:

FJIMG_20190728_102407.thumb.jpg.226d9b43570a47f8253cfb2fc8442d90.jpg

Anche in questo caso si può vedere come il manuale preveda espressamente che il principale parametro di configurazione, il P00, vada settato per il modello AT4 a 380V e che il voltaggio intermedio del parametro P02 vada di conseguenza settato su 190V.

Non sono quindi io a sostenere che la Terra è piatta, ma i produttori di questo inverter. Ora i casi sono due: o la Terra è veramente piatta o questi mentono spudoratamente.

Aggiungo un ulteriore elemento: siete sicuri che se questo inverter erogasse solo 220V invece dei dichiarati 380V riuscirebbe a far girare a 2800 rpm (cioè al valore di targa) il mio dahlander 380V?

Capite perché mi brucia tanto non riuscire a trovare un voltmetro true rms per fare la misura corretta della tensione in uscita?

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4 ore fa, Gio Batta scrisse:

Aggiungo un ulteriore elemento: siete sicuri che se questo inverter erogasse solo 220V invece dei dichiarati 380V riuscirebbe a far girare a 2800 rpm (cioè al valore di targa) il mio dahlander 380V?

 

Dipende dalla coppia che viene richiesta, se non viene richiesto più del 57% della coppia nominale puoi benissimo lavorare.

 

E una situazione simile a quella in cui si lavora conn inverter 400V ingresso e uscita trifase 400V. Se piloti un motore, avente una velocità nominale di circa 2800 rpm con tensione di 400V a 50Hz, a 70 Hz dovresti alimentarlo a 560v circa per ottenere sempre il valore di coppia nominale.

Però essendo la tensione limitata a 400V, oltre i 50Hz si lavora in regime di "potenza costante", quindi all'aumentare della velocità corrisponde una diminuzione proporzionbale della coppia.

 

Io, al contrario di qualcun altro, non credo di essere il depositario della verità, quindi potrei anche sbagliarmi in ordine al tuo inverter, ma credo si tratti di una interpretazione non corretta dei dati.

Mi conforatano anche le dimensioni dell'inverter che non sembrano sufficienti a contenere l'elevatore di tensione.

Mi conforta ancor di più il prezzo che è decisamente basso anche per un buon inverter normale.

 

Può essere che i progettisti di questa azienda, abbiano trovato un modo semplice, economico e non voluminoso, di elevare del 173% la tensione di rete, però ci crederò quando ne avrò le prove certe.

 

Se fosse vero, osservando all'oscilloscopio la forma d'onda sul notore dovresti vedere sinusoidi con valore di picco di circa 535 V (1070 Vpp), mentre con 220Veff vedresti solo 310 V di picco (620 Vpp).

 

4 ore fa, Gio Batta scrisse:

Capite perché mi brucia tanto non riuscire a trovare un voltmetro true rms per fare la misura corretta della tensione in uscita? 

 

Misurando con un buon voltmetro a vero valore efficace, specifico per misure su inverter (anche questo dato è molto importante), avresti la conferma del valore esatto della tensione; questa misura non si può fare certo con un tester economico perchè eggerebbe valori di fantasia.

Anche l'indicazione del display dell'inverter è spesso inattendibile, perchè non si tratta di una vera misura, ma è la stima effttuata in base alla freqeunza ed alla retta V/f impostata.

 

Poi, detto tra di noi, non ne faccio certo un guerra di religione.

Come lavora un inverter per comando motori credo di conoscerlo, visto che ne seguo gli sviluppi dai tempi della tecnologia a SCR (3 steps inverter). Secondo le mie conoscenze quello che dici non è ammissibile.

Modificato: da Livio Orsini
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  • 3 weeks later...

Buongiorno a tutti, scusate l'intromissione ma l'argomento mi interessa molto, anche io sono totalmente inesperto e ho lo stesso inverter xsy at4 acquistato proprio perché era l'unico che ho trovato che prometteva 220 in 380 out. Ci alimento un tornio con motore dahlander, il display a 50 hz segna 400v prima alimentavo lo stesso motore con

un inverter 220in 220 out e devo dire che la differenza di potenza e sopratutto di coppia è veramente enorme. Prima addirittura avevo dovuto sostituire l'olio del cambio con un tipo estremamente fluido (0-10)per garantire una partenza decente. Quindi non so se l'inverter offre veramente 400v come dichiara il venditore ma funziona.

il problema non trascurabile sono le istruzioni poco chiare (sopratutto per me) con difficoltà di settaggio.

A me per esempio è entrato per qualche oscuro motivo un blocco che non mi fa più variare le impostazioni. in un altra discussione c'è chi ha avuto lo stesso problema

ma non so se ed eventualmente come abbia risolto.

Sarebbe bello con l'aiuto degli esperti studiare meglio questo inverter che anche se è indubbiamente di scarsa qualità non suo genere sembra offrire caratteristiche 

uniche, per esempio alimentare un dahlander con il comune 220v. grazie a tutti

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2 ore fa, Dirindi scrisse:

Sarebbe bello con l'aiuto degli esperti studiare meglio questo inverter

 

Non hai nessun manuale?

Ho fatto delle ricerche in rete e sembra proprio che faccia anche da elevatore di tensione, però ci vorrebbe un po di documentazione oppure poter risalire al sito del roduttore.

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11 minuti fa, Livio Orsini scrisse:

 

Non hai nessun manuale?

Ho fatto delle ricerche in rete e sembra proprio che faccia anche da elevatore di tensione, però ci vorrebbe un po di documentazione oppure poter risalire al sito del roduttore.

Purtroppo, all'interno della confezione c'è soltanto il manuale che ha già pubblicato l'altro utente, come dicevo la documentazione è veramente scarsa, la tensione, fidandosi del display è di 400 v a 50hz per poi calare progressivamente al diminuire dei giri e della frequenza, ma questo credo sia normale. Io sarò via fino al 19 ma poi mi piacerebbe riprendere la discussione per riuscire a capire qualcosa di più sfruttando le tue conoscenze. Al rientro se credi sia il caso potrei smontare la calotta esterna e fotografare i vari circuiti se credi possa servire. grazie ancora.

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4 ore fa, Dirindi scrisse:

Al rientro se credi sia il caso potrei smontare la calotta esterna e fotografare i vari circuiti se credi possa servire. grazie ancora.

 

Qualche cosa di più si potrà capire, anche se non credo sia sufficiente.

Il problema vero stà tutto nel fatto che con 230 V si ottengono 323 V nominali sul DC bus, mentre per ottenere 400 Veff è necessario disporre di 564 V sul DC bus.

Una soluzione potrebbe essere avere un raddrizzatore duale, però si raddrizza una sola semionda e poi è necessario aumentare a dismisura la batteria dei condensatori.

Modificato: da Livio Orsini
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19 minuti fa, Livio Orsini scrisse:

 

Qualche cosa di più si potrà capire, anche se non credo sia sufficiente.

Il problema vero stà tutto nel fatto che con 230 V si ottengono 323 V nominali sul DC bus, mentre per ottenere 400 Veff è necessario disporre di 564 V sul DC bus.

Una soluzione potrebbe essere avere un raddrizzatore duale, però si raddrizza una sola semionda e poi è necessario aumentare a dismisura la batteria dei condensatori.

Certo, io non sono preparato è quindi mi sono un po fidato di quello che dichiarava il venditore, in effetti anche i produttori di invertire di qualità tipo toshiba non sembra facciano un prodotto simile e questo mi farebbe pensare, Però come ti ripeto provato sul campo funziona speriamo non danneggi il motore. comunque se da esperto tu dovessi trovare qualche nuova informazione ti prego di postarla perché penso interessi a molti, visto che le vecchie macchine utensili per ottenere la doppia velocità usavano il dahlander e i motori erano spesso sagomati per inserirsi all'interno delle macchine quindi spesso è complicato sostituirli con altri a 220v e ovviamente nell'uso hobbistico il trifase diventa un problema.

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