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Alcune domende sulla messa a terra


kondalord

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Ho alcune domande sulla impianto di messa a terra, nel mio palazzo , un mini condominio quadri familiare, non c'è mai stato un impianto di messa a terra, il palazzo ha 45 anni.

Ora sto cercando di convincere gli altri miei parenti a farlo fare, ma volevo sapere qualcosa a riguardo prima:

1) la legge obbliga tutte le case vecchie che siano ad averlo giusto? Se dovessi vendere l'appartamento non potrei farlo senza l'impianto di terra giusto?

 

2)la casa ha due piani e una cantina, e fuori il marciapiede che da sulla strada con un intercapedine al di sotto. Dove è più opportuno far fare l'impianto?per noi sarebbe più comodo farlo fare in cantina.

 

3)molto probabilmente casa nostra è stata costruita su uno strato di pietre, e quelle della mia zona sono particolarmente dure... se dovessimo trovare le pietre durante lo scavo sarebbe un problema aver un impianto sufficiente?

Il muratore che contattai tempo fa disse che se ci fosse stata pietra avremmo messo una puntazza più corta...

 

4)a livello stradale è possibile mettere la puntazza? Ad esempio alla base del marciapiede?

 

5)senza la messa a terra una eventuale scossa presa per malfunzionamento o per fili scoperti, non dovrebbe azionare il differenziale giusto?

 

Scusate la lunghezza delle domande, ma appena torno a casa sono deciso a fare risolvere questo problema!

 

Grazie in anticipo

 

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6 ore fa, kondalord scrisse:

1) la legge obbliga tutte le case vecchie che siano ad averlo giusto? Se dovessi vendere l'appartamento non potrei farlo senza l'impianto di terra giusto?

In realtà la cosa è un po complicata.

La legge, nella fattispecie il D.M. 37 del 2008 (che sostituì la famosa legge nr 46 del 1990 senza però modificarla in modo sostanziale), dice testualmente che gli impianti costruiti prima del 1990 si considerano idonei se sono dotati di impianto di messa a terra o differenziale ad alta sensibilità (non più di 1 Ampere).

La norma CEI invece impone di avere entrambi i sistemi e che siano anche correttamente coordinati (la sensibilità del differenziale è funzione della resistenza di terra).

Ora è ovvio che la legge prevale sulla norma e quindi in senso strettamente legale grazie quella "o" che ho evidenziato saresti a posto installando un semplice differenziale. Il problema è che la maggior parte delle autorità preposte, comuni, enti ispettivi, ecc. tendono ad interpretare quella "o" come se fosse una "e".

Solo per chiarire, dal punto di vista tecnico e (anche del buon senso) gli darei ragione perché è vero che la massima efficacia della protezione differenziale si ha solo in presenza di un impianto di terra correttamente coordinato ma resta il fatto che legalmente si tratta di una forma di abuso perché le leggi possono essere interpretate solo nei casi in cui non sia perfettamente chiaro il senso, mai quando il testo afferma con precisione qualcosa. La soluzione sarebbe semplice (modificare la legge sostituendo una o con una e). Purtroppo a quanto pare i nostri legislatori negli ultimi 30 anni anno avuto cose più importanti da fare, ma questa è la mia opinione:whistling:.

Per queste ragioni la risposta alla tua domanda può essere solo "dipende da come si regola il comune ma è probabile che consideri quella o come una e"

 

6 ore fa, kondalord scrisse:

2)la casa ha due piani e una cantina, e fuori il marciapiede che da sulla strada con un intercapedine al di sotto. Dove è più opportuno far fare l'impianto?per noi sarebbe più comodo farlo fare in cantina.

Si fa dove si riesce, dove c'è posto per fare un buco e piantare un dispersore, quindi volendo si, anche in cantina se non ci sono alternative. Però, in ordine di importanza:

meglio che sia in un luogo all'aperto;

meglio che sia in un luogo a nuda terra, non cementificato o pavimentato. Quindi se avete un giardino fatelo lì.

evitare di farlo in area privata, cercare invece un ubicazione nell'area comune.

 

6 ore fa, kondalord scrisse:

3)molto probabilmente casa nostra è stata costruita su uno strato di pietre, e quelle della mia zona sono particolarmente dure... se dovessimo trovare le pietre durante lo scavo sarebbe un problema aver un impianto sufficiente?

Il muratore che contattai tempo fa disse che se ci fosse stata pietra avremmo messo una puntazza più corta...

Si perché si fa molto più fatica a perforare uno strato roccioso che uno terroso. Però dato che la roccia è meno conduttiva della terra servirebbe un dispersore semmai più lungo, non più corto oppure anche più dispersori collegati insieme da un cavo. In ogni caso è necessario che ci sia un installatore elettrico che misuri la resistenza di terra e sarà lui a decidere quali e quanti dispersori mettere e di che tipo, non il muratore. Un dispersore può avere qualunque forma, anche un cavo nudo (di sufficiente lunghezza e sezione) annegato nel terreno può essere un ottimo dispersore senza dover scavare troppo a fondo. Quello che conta è la qualità e l'estensione della superficie di contatto tra il terreno e il metallo del dispersore. Inoltre terreni umidi richiedono dispersori piccoli, terreni secchi richiedono dispersori grandi.

 

6 ore fa, kondalord scrisse:

4)a livello stradale è possibile mettere la puntazza? Ad esempio alla base del marciapiede?

È possibile ma se il marciapiede è demaniale dovrai ottenere un permesso.

 

6 ore fa, kondalord scrisse:

5)senza la messa a terra una eventuale scossa presa per malfunzionamento o per fili scoperti, non dovrebbe azionare il differenziale giusto?

Dipende. Non voglio dilungarmi su una cosa molto tecnica. Sappi solo che in certi casi il differenziale scatterà mentre in altri no. Non è comunque un livello di sicurezza a mio avviso sufficiente.

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