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L'interruttore magnetotermico differenziale non si chiama salvavita.


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Stavo dando uno sguardo ai vari post relativi al forum scatti intempestivi e, con mio grande disappunto, ho notato che tutti quanti continuano a chiamare l'interruttore magnetotermico differenziale: SALVAVITA. 

Come scrissi in altri post qualche annetto fa è un grosso errore chiamarlo salvavita. 

Salvavita è un nome commerciale che la Ticino ha dato ai propri interruttori anni e anni fa. È una trovata commerciale degli addetti marketing e stop.

Come tutti quanti dovrebbero sapere, la relativa norma di prodotto definisce la protezione dai contatti diretti protezione addizionale. E solamente per interruttori corredati di sganciatori differenziali ad'alta sensibilità, quindi interruttori con sensibilità di 30 e 10 mA. 

Protezione addizionale significa che per determinati valori di corrente di dispersione, a seguito di un contatto diretto con un conduttore in tensione, l'interruttore differenziale non nterviene. E se non interviene la corrente di dispersione si scarica a terra attraverso il malcapitato. 

 

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Ciao è una partita persa  ,come il nastro adesivo scoth i tasselli fisher, la smerigliatrice angolare flex ,machina da cantiere caterpillar 😀

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Il punto, secondo me, è che il salvavita non ti salva la vita. È un nome che gli ha dato qualche buontempone del marketing, che non capisce na mazza se non a vendere più salvavita possibili. 

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Salvavita è il nome del differenziale BTICINO da 10 e 30 mA ed è entrato di uso comune come ferodo per le pastiglie dei freni. Sul fatto che il salvavita non salvi la vita nel 100% dei casi siamo daccordo, ma è anche vero che l'impatto che hanno dato i differenziali in termini di miglioramento della sicurezza elettrica è senza eguali.

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PERO''una cosa e' certa: gli ignari utenti pensano che il salvavita  senta che ci sia una persona attaccata, magari fra fase e neutro e salvi comunque la vita, inducendoli a commettere errori che possono costare cari.

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Si sono del tuo stesso parere    quando rispondo a discussioni specifico sempre

 

Quando vedi che qualcuno si azzarda in lavori poco consoni e dice . . Tanto c è il salvavita . . . Li si che la gente si fa male . . . 

 

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Hai perfettamente ragione, infatti quando mi dicono: ma cè il salvavita! spiego e rimangono perplessi, soprattutto quelli che non hanno nemmeno l'impianto di terra.

Mah allora se prendo la scossa non mi protegge? 

Tanto tanto il 10ma, se ti attacchi bene e fai un contatto bello franco può darsi che si apra. 😂

Come dice elettromega, ormai è fatta. 

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D'accordissimo con tutti voi. L'utente non addetto ai lavori è convinto di essere al 100% al sicuro perché ha il "salvavita". Invece non è così e dovrebbero esserne coscienti. 

Ma finché ci saranno degli elettricisti che continuano a chiamarlo così...

Inoltre, ormai le case sono sempre più zeppe di dispositivi elettronici, che utilizzano componenti non lineari. Il classico differenziale in classe AC, in caso di guasto a massa di uno di questi dispositivi, non è neanche in grado di rilevare la corrente di dispersione. 

Come minimo ci vorrebbe un interruttore in classe A.

 

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DavideDaSerra

Dissento: il salvavita, se di marca BTicino si chiama proprio Salvavita, proprio come lo scotch di marca 3M si chiama Scotch, i fisher di marca Fisher si chiamano proprio Fisher all'aspirina, che col nome comune per il salicilato, nessuno si sognerebbe di comprarla.

Poi è normale che un prodotto che è il primo della categoria (per tempo o per diffusione) passi a diventarne il nome comune.

 

 

 

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Carlo Albinoni
2 ore fa, DavideDaSerra scrisse:

che col nome comune per il salicilato, nessuno si sognerebbe di comprarla

 

Io acquisto sempre acido acetilsalicilico generico in farmacia (e non penso che lo facciano solo per me).

 

Comunque è vero che negli anni '70-'80 qualche incidente letale da "salvavita"  c'è stato.

Allettati dalla magica funzione del nuovo dispositivo, qualcuno ha trascurato le normali regole di sicurezza e prudenza, per esempio asciugandosi i capelli nella vasca perché tanto c'è.... il salvavita.

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5 ore fa, DavideDaSerra scrisse:
  • 5 ore fa, DavideDaSerra scrisse:

    Dissento: il salvavita, se di marca BTicino si chiama proprio Salvavita,

     

Pubblicità ingannevole.

Quando verrà commercializzato un dispositivo che interviene, toccando un cavo in tensione (contatto diretto, e di qualsiasi valore di corrente di dispersione), oppure prendendo in mano fase e neutro, staccando la corrente allora si chiamerà salvavita. E invece ciò non avviene. Infatti capita di prendere la corrente e il salvavita non fa una piega. Cioè non interviene. Per vari motivi ma non interviene. 

 

Modificato: da gattomom
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36 minuti fa, gattomom scrisse:

Pubblicità ingannevole.

Come l'integratore "Pancia piatta"... la colla "Gomma liquida" o "acciaio liquido" e cosi via.

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Maurizio Colombi
13 ore fa, gattomom scrisse:

Ma finché ci saranno degli elettricisti che continuano a chiamarlo così...

E finché ci saranno massaie che scrivono sulla lista della spesa "Scottex" anziché "carta assorbente da cucina" oppure "Tampax" anzichè "assorbenti a tampone per uso interno" o ancora "Kleenex" al posto di "fazzoletti di carta"... chissà quanti disastri succederanno.

In ogni modo, se volessimo fare i pignoli fino in fondo, il fantomatico "Salvavita" non è il differenziale, ma l'interruttore magneto termico differenziale"! 

Va bene essere tecnici e professionali, ed utilizzare termini tecnologicamente adeguati, ma quale sarebbe il risultato di una richiesta di questo tipo alla "sciura Maria" (sempre la solita, quella che magari chiama ancora "Stotz" l'interruttore generale):

- Signora dov'è l'interruttore magneto termico differenziale?

Quasi sicuramente questo

- Che roba???????? (che tradotto vuol dire cosa?)

 

Signori miei... un po' di elasticità per favore!!!! :(

Modificato: da Maurizio Colombi
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Pur rispettando le opinioni altrui, dissento da chi si ostina a chiamare l'interruttore magnetotermico differenziale da 10 e 30 mA salvavita; purtroppo il termine è diventato sinonimo di uso comune. Ma ciò non significa che sia corretto chiamarlo cosi, soprattutto quando lo fa l'installatore di fronte ai clienti. Un conto è chiamare kleenex i fazzoletti per soffiarsi il naso oppure tamapax gli assorbenti, ciò non può generare nell'utente un falso senso di sicurezza, al contrario definire salvavita un apparecchio che non lo è (per i suoi limiti) si.

 

Modificato: da gattomom
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il 29/8/2019 at 23:03 , ivano65 scrisse:

PERO''una cosa e' certa: gli ignari utenti pensano che il salvavita  senta che ci sia una persona attaccata, magari fra fase e neutro e salvi comunque la vita, inducendoli a commettere errori che possono costare cari.

Questo è il vero problema. Il fatto che si chiami salvavita induce la gente a pensare che salvi la vita. Se Bticino lo avesse chiamao che so, "Interdif" (contrazione di interruttore differenziale) o qualunque altro nome commercialmente valido perché "tecnicoso" e facile da ricordare il problema non si sarebbe posto.

Noi addetti ai lavori diciamo interruttore differenziale e interruttore magnetotermico perché sono termini tecnici di cui conosciamo il significato ma il profano ovviamente no, lui preferisce salvavita che è più semplice e veloce da dire e da ricordare, se invece di "salvavita" fosse "interdif" o "differ" o qualunque altra parola semplice per lui sarebbe lo stesso ma non gli creerebbe in testa l'idea che quel dispositivo salva la vita.

Il problema però nasce da più lontano.

Noi itagliani siamo pervicacemente testardi nel rifiutarci di inventare neologismi semplici alla portata di tutti per designare le novità perché guai a rovinare la purezza della lingua. Poi un bambino si inventa "petaloso" e tutta l'Accademia della Crusca in fila indiana per complimentarsi e di corsa ad inserirlo nel dizionario. Mentre noi gente comune preferiamo importare, quando esistono, termini stranieri perché fa più figo.

Gli anglosassoni hanno inventato "e-mail" perché "electronic mail" era troppo lungo e meno pratico. Noi avremmo potuto benissimo dire "postel" per "posta elettronica" ma no, e-mail è più COOL!!! E intanto "postel" è diventato marchio registrato delle poste italiane...:wallbash:

 

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se è per questo gli svizzeri non hanno il cellulare: hanno il natel

e non usano gli abbaglianti: usano i bilux

Non hanno le promozioni:hanno l'azione 😀

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17 ore fa, hfdax scrisse:

Noi itagliani siamo pervicacemente testardi nel rifiutarci di inventare neologismi semplici alla portata di tutti per designare le novità perché guai a rovinare la purezza della lingua.

 

Non è del tutto vero, anzi produciamo anche troppi neologismi, spesso assimilando beceramente termini inglesi, magari usati a sproposito. Piuttosto la lingua parlata si è di  olto involgarata con termini spesso scurrili e scatologici.

 

Il caso "salvavita" è frutto di una geniale operazione pubblicitaria di un'azienda elettromeccani varesina, ingranditasi con la produzione di interruttori. Questa azienda è la Ticino di proprità francese. Ai tempi era di un propietario italiano: Bassani e la denominazione era, appunto, BTicino.

Negli anni '50 in quasi tutte le famiglie dei paesi limitrofi a Varese, ai Miogni (le carceri cittadine), nei ricoveri per anziani si montavano interruttori e prese per la BTicino.

Negli anni '60 i pubblicitari di questa azienda coniarono il termine "salvavita" per reclamizzare il loro interruttore differenziale.

Anche se l'intervento del medesimo non garantisce l'incolumità, il termine ebbe un successo notevole tanto da diventare sinonimo di "interruttore differenziale".

 

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22 minuti fa, Livio Orsini scrisse:

produciamo anche troppi neologismi, spesso assimilando beceramente termini inglesi, magari usati a sproposito.

Era esattamente ciò che volevo dire, Sono i neologismi in italiano che scarseggiano, di quelli in inglese c'è l'inflazione.

Non so che farci, quando sento un famoso chef dire "il mio bagno, il mio living, la mia cucina." oppure un famoso imprenditore parlare della mission della sua azienda...la pernacchia nasce spontanea. :angry:

Modificato: da hfdax
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17 ore fa, hfdax scrisse:

Gli anglosassoni hanno inventato "e-mail" perché "electronic mail" era troppo lungo e meno pratico. Noi avremmo potuto benissimo dire "postel"

 

Ma l'e-mail non è una invenzione italiana, è anche giusto che mantenga il nome originale, volerlo italianizzare a tutti i costi avrebbe fatto molto ventennio... tu quando vai al bar ordini un bicchiere di whisky Giacomo Danieli? 😂

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30 minuti fa, Darlington scrisse:

Ma l'e-mail non è una invenzione italiana, è anche giusto che mantenga il nome originale

Sarà, ma i francesi il computer lo chiamano ordinateur, gli spagnoli Computador, noi potremmo chiamarlo elaboratore, ma diciamola tutta, compiuter è piu fico! come Taimer invece di temporizzatore o display invece di visualizzatore ecc. Non sono invenzioni degli anglosassoni.

PS il computer l'ha inventato la Olivetti negli anni 70. Si chiamava calcolatore elettronico.

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