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Applicare inverter a compressore aria


firstreals

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Buongiorno,

 

Sono in possesso di un compressore a vite, potenza 22Kw, che utilizzo nella mia azienda.

Ultimamente con l'aumento del parco macchine mi trovo nella situazione che il compressore non lavori secondo me al suo meglio, nel senso che riesce ad arrivare in pressione anche velocemente,

ma fa molte accensioni/spegnimenti in un ora ( non li ho contati, ma secondo me di parla anche di 15/16 cicli ). Ovviamente il sistema è dotato di serbatoio aria.

 

Detto questo ho pensato se poteva valere la pena di applicare un inverter, impostando un campo di regolazione 60%-100% della potenza nominale, in cui la regolazione della richiesta aria è effettuata

tramite pressostato con uscita analogica 1-10V. In teoria il compressore dovrebbe evitare gli start/stop, ma modulare di continuo in base alla richiesta.

 

Stavo però cercando di capire cosa possa comportare questa modifica su un compressore che non è nato per questo. Sicuramente penso che la lubrificazione e il raffreddamento possano risentirne, ma non scendendo sotto il 60% della potenza nominale direi che riduco i rischi.

 

Voi che ne pensate?

 

Grazie

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I cicli di accensione dipendono dalla richiesta di aria.

Questo se non ci sono perdite nei tubi, ovviamente.

 

Se la richiesta è elevata occorre aumentare la portata in ingresso e la capacità dei serbatoi, oppure ridurre la pressione massima.

La potenza ridotta da un inverter esterno potrebbe impedire l'avvio del compressore, e non credo sia una buona idea.

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Ho valutato anche l'aumento della capacità del serbatoio, ma purtroppo nel locale compressore non ho spazio.

 

Per quando riguarda l'avvio, manterrei parte della "logica" attuale, cioè il pressostato di minima e di massima.

Quindi la mattina all'accensione ad impianto scarico, il pressostato di minima da lo start all'inverter che "leggerà" una pressione bassa

e quindi andra al 100%, poi modulerà continuamente a patto che non intervenga il pressostato di massima che darebbe il segnale di stop.

 

Potrebbe tranquillamente sfuggirmi qualcosa, e dire una castroneria

 

 

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8 ore fa, firstreals scrisse:

tramite pressostato con uscita analogica 1-10V

 

Si l'idea potrebbe essere valida; tramite un trasduttore di pressione si mantiene costante la pressione del serbatoio-polmone. In pratica se aumenta la richiesta di aria dal campo la pressione nel polmone tende a calare, quindi si fa ruotare più velocemente il compressore per avere un maggior apporto di aria nel polmone; viceversa quando l'impianto consuma meno la velocità diminuirà.

 

Per realizzare questo è necessario avere il trasduttore di pressione ed un regolatore PID, per regolare la velocità del compressore.

I problemi alla partenza possono essere superati usando una elettro valvola di sfiato, sul condotto compressore; si avvia il compressore e dopo 2" si comanda la chiusura della valvola.

 

I problemi possono nascere dal compressore; è necessario verificare che possa lavorare a velocità molto variabile.

Anche il motore potrebbe avere dei problemi; se non è adatto all'alimentazione da inverter potrebbe perdere isolamento abbastanza velocemente e guastarsi.

 

Da ultimo, ma non ultimo, un inverter da 22kW o, meglio, in grado erogare oltre 40A a tempo indefinito, non è poco costoso.

 

Dovresti valutare bene il costo ed i benefici economici derivanti da questa soluzione.

Modificato: da Livio Orsini
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