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Dimensionamento Capacitore di backup


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Buonasera a tutti, mi sono appena iscritto su questo forum perché apprezzo gli argomenti ed il modo in cui vengono trattati. Le mie conoscenze in elettronica sono elementari ma vorrei comunque dedicarmi ad un progetto per svago. Per questo apro questo topic.

 

Vi anticipo che ho già cercato argomenti simili in questo forum ma non ho trovato precisamente le risposte di cui ho bisogno.

 

Aggiungo anche che ho compreso appieno che un Capacitore è ben differente da un Accumulatore.

 

Ma vado al sodo :)

 

Ho realizzato un piccolo impianto fotovoltaico per alimentare alcuni dispositivi a 12V DC. L'impianto è composto da pannello, regolatore di carica e batteria AGM ed installato in luogo chiuso (no camper).

 

Ho configurato il regolatore per disattivare il carico non appena la tensione ai capi della batteria scende sotto una soglia di sicurezza per evitare di danneggiare la batteria, ma vorrei che il carico continuasse ad essere alimentato da linea elettrica tradizionale solo e soltanto dopo lo spegnimento da parte del regolatore di carica.

 

Ho pensato che potrei utilizzare un relè in cui la tensione di controllo è la stessa proveniente dal regolatore di carica e, nel momento di spegnimento del carico, il relè dovrebbe cambiare stato e "switchare" all'altra alimentazione elettrica. Al contrario, nel momento di produzione elettrica del pannello FV il relè tornerebbe ad alimentare da FV + Batteria.

 

Ho appreso che il tempo di reazione medio di un relè è in genere al di sotto dei 200ms... quindi in questa finestra temporale il carico resterebbe senza alimentazione e dovrebbe o potrebbe spegnersi (dico potrebbe perché non ho idea se i dispositivi alimentati possiedono già al proprio interno un proprio capacitore "tampone").

 

Vorrei quindi sapere, sempre che secondo voi risulti un'idea fattibile e sensata, come dimensionare il capacitore, in Farad, al fine di mantenere una tensione di 12V DC per 250-300ms ad un carico tra 0.5 e 0.8 Ampere. Ovviamente se fosse possibile ampliare la finestra temporale ai 500ms per lo stesso carico sarebbe, secondo me, un margine di abbondanza sensato.

 

Vi ringrazio in anticipo e non fatevi problemi a suggerire soluzioni alternative, link ad altre discussioni e vostri pareri personali.

 

Ciao a tutti ;)

 

 

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Ciao Max, grazie mille. Dimmi se ho capito bene... mi suggerisci di alimentare in parallelo da entrambe le fonti di energia e di usare un diodo come blocco delle correnti di ritorno...? Se fosse in questo modo l'assorbimento non si bilancerebbe contemporaneamente tra le due fonti contemporaneamente...? Mi baglio?

 

Grazie ;)

 

 

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La tensione di batteria carica è sopra i 12V, se la tensione da rete è un poco sotto i 12V, diciamo circa 0.7V meno del livello di batteria, il diodo non conduce, rimane bloccato sino a quando la tensione al catodo non diventa inferiore di 0.7V rispetto all'anodo; è praticamente una soglia e non c'è dopia alimentazione.

 

Potresti anche pensare di lavorare a monte della batteria, tenendola come batteria in tampone alimentata o dal circuito di FV o dalla rete. Li la commutazione dell'alimentazione ddi ricarica può essere commutata tranquillamente anche in tempi vicino ad 1" e più.

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Lo schottky ha, per basse correnti, una caduta diretta parecchio inferiore ai diodi normali. Visti i livelli di corrente, se scegli accuratamente il tipo di diodo, ti basta una differenza di circa 0.3V

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