Vai al contenuto
PLC Forum


Regolazione giri motore asincrono monofase 2 hp


Federico Denti

Messaggi consigliati

Federico Denti

Buongiorno, come da titolo, sarei interessato a capire se sia possibile regolare i giri di un vecchio motore monofase da 2 cavalli (per le specifiche nel dettaglio lascio in allegato la foto della targhetta - alla voce giri il numero poco leggibile è 1330). 
Anticipo che ho già letto qualche post a riguardo in questo forum che suggerivano l'impiego di particolari inverter monofase (possibilmente del tipo sensorless in modo da mantenere la coppia anche a bassi giri), ma non sono stato in grado di capire se tale soluzione sia adeguata anche nel mio caso. In particolare si tratta di un motore che muove una mola per la levigatura degli sci e sarei interessato a farlo girare intorno ai 400/600 giri, anziché ai 1330 di targa. 
Grazie in anticipo a chiunque voglia aiutarmi con il suo contributo.

photo_2019-10-08_17-52-21.jpg

Modificato: da Federico Denti
Link al commento
Condividi su altri siti


Sandro Calligaro

Una prima domanda è quanti anni ha il motore.

I motori vecchi hanno alta probabilità di danneggiarsi (per perdita di isolamento), se alimentati tramite inverter.

A me non sembra molto vecchio e l'isolamento è dichiarato in classe F, quindi potrebbe essere sufficiente.

Altri qui sul forum hanno molto più "occhio" di me, per queste cose.

 

In alcune vecchie discussioni, si è parlato della possibilità di alimentare un motore "monofase" (che tipicamente è un motore bifase, con due fasi non uguali) usando un inverter trifase comune, dopo aver tolto il condensatore.

Si tratta di qualcosa di non-standard (e di un uso non compreso nei manuali dei costruttori), ma è stato applicato con successo in alcuni casi, da persone esperte.

Modificato: da Sandro Calligaro
Link al commento
Condividi su altri siti

2 ore fa, Sandro Calligaro scrisse:

Una prima domanda è quanti anni ha il motore.

 

Dalla targhetta si potrebbe ipotizzare come anno di costruzione il 1988.:smile: Però non è certo.

 

Oltre a quanto scritto da Sandro Calligaro, a proposito adattamento di un inverter trifase, eseguito da persone esperte, aggiungo per completezza alcune considerazioni.

 

17 ore fa, Federico Denti scrisse:

possibilmente del tipo sensorless in modo da mantenere la coppia anche a bassi giri)

 

Questo non è possibile nemmono con l'uso di inverter specifici per motori monofasi (bifasi).

Solitamente questi inverters sono progettati per regolare la velocità di motopompe, quindi classico uso scalare o V/f.

Inoltre quel motore è sicuramente autoventilante.

Facendolo lavorare tra 400 rpm e 600 rpm, significa che l'afflusso di aria sarà ridotto a meno di 1/4 di quanto previsto dal costruttore, quindi se il motore non si brucia per perdita di isolamento (abbastanza probabile vista l'età) si surriscalderà per ventilazione insufficiente.

 

Consiglio.

O sostituisci il motore con altro analogo a 6 poli o 8 poli, e ti costerebbe meno dell'acquisto di un inverter e di tutto quanto va a corredo dello stesso oppure, se è possibile, riduci meccanicamente la velocità tramite una trasmissione a cinghia così aumenti anche la coppia disponibile sull'attrezzo.

 

Modificato: da Livio Orsini
Link al commento
Condividi su altri siti

Federico Denti

Buongiorno Sandro e Livio, inizio subito ringraziandovi per le vostre risposte che ho notato essere proverbialmente rapide ed esaustive.

 

2 ore fa, Sandro Calligaro scrisse:

Una prima domanda è quanti anni ha il motore.

 

Purtroppo Sandro non saprei rispondere a questa domanda con precisione visto che il macchinario in questione è stato da me acquistato usato. Probabilmente l'ipotesi fatta da Livio è corretta.

 

17 minuti fa, Livio Orsini scrisse:

Inoltre quel motore è sicuramente autoventilante.

 

Confermo.

 

17 minuti fa, Livio Orsini scrisse:

Consiglio.

O sostituisci il motore con altro analogo a 6 poli o 8 poli, e ti costerebbe meno dell'acquisto di un inverter e di tutto quanto va a corredo dello stesso oppure, se è possibile, riduci meccanicamente la velocità tramite una trasmissione a cinghia così aumenti anche la coppia disponibile sull'attrezzo.

 

È l'ipotesi che mi sto lentamente rassegnando a considerare, anche se c'è un ma: se comprassi un motore a 6 o 8 poli dovrei comunque comprarlo da 1400 rpm di targa e poi dotarlo di inverter per portarlo a 400/600. Questo perchè questa mola necessita per definizione di lavorare a due regimi diversi:

  • 1400 rpm per la diamantatura necessaria a spianarla e a improntarla;
  • 400/600 rpm per la lavorazione dello sci.

Detto questo, però, resto con un grande dubbio, che in fin dei conti è la causa dei miei scervellamenti. Per spiegarvelo è però necessario che vi spieghi qualcosa in più della macchina.

 

Dunque, dovete sapere che la macchina in questione è una levigatrice nastro/pietra prodotta dalla ditta Ferrari e Merighi. Questa levigatrice, per via delle differenti solette che un tempo avevano gli sci, un tempo non aveva necessità di lavorare a due differenti regimi di velocità, per cui il motore da 1330 giri di cui era dotata faceva giusto il suo lavoro (sia in fase di improntatura che di diamantatura). Con l'evoluzione degli sci moderni si è però presentata la necessità di lavorare a questi due diversi regimi di giri.

 

Faccio quindi la fatidica domanda: che soluzione può essere stata adottata dalla ditta Ferrari e Merighi per adattare una macchina ''vecchia scuola'' come la mia e dotarla di un sistema di variazione di velocità pur mantenendo l'alimentazione 220V?

 

In allegato lascio un piccolo foglio informativo riguardante la macchina di cui ho parlato.

Cattura.PNG

Link al commento
Condividi su altri siti

Sandro Calligaro
36 minuti fa, Livio Orsini scrisse:

Questo non è possibile nemmono con l'uso di inverter specifici per motori monofasi (bifasi).

Un giorno, mi piacerebbe provare ad implementare algoritmi di controllo per motori monofase, da applicare ad inverter trifase.
Si potrebbe anche pensare a qualcosa di vettoriale... 🥰 Forse in un'altra vita... 😉

 

E' probabile che la nuova macchina usi un motore trifase a 220 V, magari con inverter, oppure qualche motore a doppia velocità...

Modificato: da Sandro Calligaro
Link al commento
Condividi su altri siti

Federico Denti
25 minuti fa, Sandro Calligaro scrisse:

E' probabile che la nuova macchina usi un motore trifase a 220 V, magari con inverter, oppure qualche motore a doppia velocità...

 

Grazie Sandro per il chiarimento.

 

1 ora fa, Livio Orsini scrisse:

Facendolo lavorare tra 400 rpm e 600 rpm, significa che l'afflusso di aria sarà ridotto a meno di 1/4 di quanto previsto dal costruttore, quindi se il motore non si brucia per perdita di isolamento (abbastanza probabile vista l'età) si surriscalderà per ventilazione insufficiente.

 

Vorrei precisare due cose a riguardo:

  1. il motore, al momento dell'acquisto (poco meno di un anno fa) era appena stato riavvolto;
  2. l'uso che andrei a fare del macchinario sarebbe molto amatoriale. Per intenderci: il motore della levigatrice resterebbe acceso al massimo per 30 minuti consecutivi, di certo non sono un laboratorio specializzato che passa la giornata a levigare sci 😅.

Anche sotto queste ipotesi l'opzione inverter monofase sarebbe comunque da scartare?

Link al commento
Condividi su altri siti

3 ore fa, Federico Denti scrisse:

Per intenderci: il motore della levigatrice resterebbe acceso al massimo per 30 minuti consecutivi,

 

E' gia sufficiente per strinare il motore se non è molto ben ventilat. Potresti ventilarlo con un ventilatore esterno aggiunto in modo da evitare surriscaldamenti.

Potresti mettere un clixon in posizione strategica sulla carcassa in modo da tagliare l'alimentazione quando la carcassa raggiunge circa 35°C

Ma alla fine ti troveresti un "catafalco" con tanti problemi e dal fuinzionamento non troppo sicuro.

 

I problemi di isolamento, anche se hai riavvolto il motore, rimangono. Essendo un monofase non hanno certo pensato all'ipotesi di alimentazione da inverter.

 

Comunque fatti una ricerca con google, interrogando per "inverter alimentazione monofase uscita monofase", così ti fai un'idea di quello che c'è e di cosa ti costa. Oltre al costo dell'inverter dovrai aggiungere un po' euro per la componentistica di contorno.

 

Link al commento
Condividi su altri siti

4 ore fa, Sandro Calligaro scrisse:

n giorno, mi piacerebbe provare ad implementare algoritmi di controllo per motori monofase, da applicare ad inverter trifase.

 

Qualche anno fa, prima che problemi personali gli facessero abbandonare il forum, con Mirko Ceronti stavamo pensando alla realizzazione di un inverter per motore bifase.

:smile:

Link al commento
Condividi su altri siti

Federico Denti
2 ore fa, Livio Orsini scrisse:

 

E' gia sufficiente per strinare il motore se non è molto ben ventilat. Potresti ventilarlo con un ventilatore esterno aggiunto in modo da evitare surriscaldamenti.

Potresti mettere un clixon in posizione strategica sulla carcassa in modo da tagliare l'alimentazione quando la carcassa raggiunge circa 35°C

Ma alla fine ti troveresti un "catafalco" con tanti problemi e dal fuinzionamento non troppo sicuro.

 

I problemi di isolamento, anche se hai riavvolto il motore, rimangono. Essendo un monofase non hanno certo pensato all'ipotesi di alimentazione da inverter.

 

Comunque fatti una ricerca con google, interrogando per "inverter alimentazione monofase uscita monofase", così ti fai un'idea di quello che c'è e di cosa ti costa. Oltre al costo dell'inverter dovrai aggiungere un po' euro per la componentistica di contorno.

 

 

Grazie Livio per i preziosi consigli. Un inverter monofase che avevo trovato era questo:

https://www.protekna.com/mitsubishi-inverter-monofase-fr-e720-fr-e720s-110sc-ec/
Comunque, credo che opterò per un motore trifase con inverter ad uscita trifase. L'unico problema è che il monofase attualmente montato in macchina è flangiato e sarà difficile trovare l'esatto corrispettivo trifase. In più l'albero in uscita dal motore è particolarmente lungo (circa 140 mm) ma per questo problema pensavo di montare un manicotto sopra l'albero originale del nuovo motore trifase. Potrebbe funzionare?

Link al commento
Condividi su altri siti

E un'ottimo inverter con ingresso mono fase e uscita trifase, i Mitsubisfi sono tra i migliori per prestazioni ed affidabilità; il prezzo offerto mi sembra un po' elevato rispetto alla media dei prezzi Mitsubishi, però potrei essere io che ho altre informazioni.

 

16 ore fa, Federico Denti scrisse:

Potrebbe funzionare?

 

Se il lavoro viene fatto a regola d'arte non vedo perchè non possa funzionare.

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente per poter lasciare un commento

Crea un account

Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.

Accedi ora
×
×
  • Crea nuovo/a...