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Cuba: impianto quasi terminato ma il sistema è TN-C


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Il 9/11/2019 alle 12:12 , hfdax ha scritto:

Mi rendo conto di aver fatto una battuta dettata dall'ignoranza.

Figurati, nessuna ignoranza. Solo chi conosce profondamente la realtà di Cuba può sapere certe cose, mentre per tutte le altre persone è difficile immaginarsi che quel Paese possa trovarsi in quella situazione. Per esempio, la notizia che Tramp abbia deciso di rendere ancor più duro l'embargo che Cuba subisce ormai da 60 anni, portando ormai allo stremo l'economia di quel Paese, nessun mezzo d'informazione, qui da noi, l'ha minimamente accennato.

Chiudo il discorso socio-economico che poco centra in questo forum e torno sui miei infiniti “tormenti elettrici” 😂😂

 

Il 9/11/2019 alle 12:25 , hfdax ha scritto:

Comunque un informazione che ti può servire: 120m di cavo FS17 unipolare da 10mm2 peseranno circa 13Kg e rotti.

Tu sei un grande, mi hai trovato addirittura quanto pesano i 120m. di cavi. Spero solo di riuscire a portarmeli.

Mi ero preoccupato quando ho letto la sigla FS17, perché non corrispondeva a quella dei miei cavi che è N07V-K, ma poi mi sono messo a “studiare” e ho visto che da luglio 2017 il nuovo regolamento dell'Unione Europea, denominato CPR, ha rinominato con una nuova sigla gli stessi cavi che io avevo già comprato, aggiungendogli solo piccole migliorie sul loro rivestimento, per la sicurezza antincendio.

 

Invece quello che quoto qui sotto è un estratto di un tuo post, dove mi avevi inviato anche lo schema del secondo quadro B-C. In quel caso dovevo chiederti varie cose ma, per non mettere ogni volta troppa carne al fuoco, in quel momento mi ero concentrato solo su quello che era più importante, tralasciandone altre che invece ti chiedo ora, altrimenti se passo subito ad affrontare il discorso sulle prese 110V-15A, rischio poi di dimenticarmele.

Il 1/11/2019 alle 21:12 , hfdax ha scritto:

Nello schema del quadro precedente si trattava, se ricordi, di utilizzare materiale che avevi già acquistato e quindi si è deciso di utilizzare gli interruttori 2p che avevi già. In questo, nell'ipotesi che gli interruttori siano da procurare ho inserito un 3p in modo da sezionare anche il neutro. Se hai già comprato i bipolari fallo come nello schema precedente.

I due sezionatori 2P da 40A li avevo già comprati per tutti e due i quadri ma ora, dopo tutto quello che mi hai spiegato, per questioni di sicurezza si è deciso che è meglio sostituire il sezionatore del quadro B-C con un MT 3P.

 

Invece ora ti chiedo se, nel caso del primo quadro A, può rimanere tranquillamente il sezionatore 40A 2P. Ti dico che nella sezione A non ci sarà un alto assorbimento di corrente, perché l'unico grande elettrodomestico che c'è è un frigorifero nella sala da pranzo, poi un paio di ventilatori e i grandi lampadari, le altre piccole cose come la TV ecc.. ecc.. sono di un consumo irrisorio (la doccia elettrica del bagno grande, anche se vedi che si trova nella sezione A, per questione di distanza dal suo quadro, avrà invece il suo MTD nel quadro B-C).

Aggiungo anche che il primo quadro sarà attaccato al contatore, quindi la lunghezza dei cavi che andranno ad alimentarlo non supererà i 50 centimetri a differenza dei 27 metri dell'altro.

Tu pensi che se in questo caso non serva mettere un MT, sarebbe comunque meglio utilizzare un sezionatore 3P per passarci anche il neutro, oppure è indifferente mettere un 2P?

La centralina che ho comprato per il quadro A è da 12 moduli, quindi ancora c'è spazio. Con il sezionatore 2P più i 3 MTD 2P occupavo solo 8 moduli, se dovessi mettere il 3P ne occuperei 9 e me ne rimarrebbero ancora liberi 3.

 

Le altre domande sul quadro B-C preferisco fartele in un altro post, senza sovrapporle a questa.

 

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2 ore fa, robcur ha scritto:

ti chiedo se, nel caso del primo quadro A, può rimanere tranquillamente il sezionatore 40A 2P. Ti dico che nella sezione A non ci sarà un alto assorbimento di corrente....Tu pensi che se in questo caso non serva mettere un MT, sarebbe comunque meglio utilizzare un sezionatore 3P per passarci anche il neutro, oppure è indifferente mettere un 2P?

Come ho accennato in un altro post, la necessità del magnetotermico generale nel secondo quadro è data dalla quantità dei magnetotermici posti a valle, in particolare la somma delle loro correnti. Il primo quadro invece ha solo 3 MT da 16, 10 e 10A che sommati danno 36A che sono inferiori ai 40A del sezionatore. Se mai dovesse accadere di avere un tutte e tre le linee al massimo assorbimento (magari anche a causa di uno o più guasti) la corrente totale comunque non potrà superare i 36A e il sezionatore non corre rischi.

 

La scelta di sezionare anche il neutro non ha a che vedere con la corrente assorbita. È un accorgimento di sicurezza per quando si seziona l'impianto per metterci mano. Se ogni filo è sezionato, neutro compreso, sei certo al 100% che ogni parte di impianto che puoi toccare non può essere in tensione. In realtà il neutro essendo messo a terra è poco probabile che possa trovarsi in tensione ma potrebbe accadere in casi particolari (per altro rari) che non sto qui ad elencare. Diciamo che da queste parti si ritiene che la sicurezza non è mai troppa.

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Il 10/11/2019 alle 17:44 , hfdax ha scritto:

Il primo quadro invece ha solo 3 MT da 16, 10 e 10A che sommati danno 36A che sono inferiori ai 40A del sezionatore.

In realtà il primo quadro non ha un totale di 36A ma di 42A (16A 220V + 16A 110V + 10A 110V luci) ma non so se solo 2 ampere in più di quelli che ha il sezionatore possono creare problemi.

 

Il 10/11/2019 alle 17:44 , hfdax ha scritto:

La scelta di sezionare anche il neutro .... È un accorgimento di sicurezza .... In realtà il neutro essendo messo a terra è poco probabile che possa trovarsi in tensione ma potrebbe accadere in casi particolari

Quindi sta a me la scelta. Il sezionatore 2P che ho già comprato potrebbe andar bene lo stesso, ma con il 3P c'è una sicurezza al 100%.

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C'erano anche alcune cose che volevo chiarirmi sullo schema che avevi inviato per il quadro B-C.

robcur2.thumb.png.c63e2ffd50089d17666b449d7e49ac55.png

La prima riguarda la misura delle sezioni che escono dai MTD. Le misure che tu hai indicato sembrano essere quelle per le derivazioni e non per le linee portanti. Forse lo avrai fatto per semplificare, dandolo per scontato, ma volevo esserne sicuro.

Per esempio, dai MTD 16A della 220V dovrebbero uscire sezioni da 4mm2 che faranno da linea portante, e solo in seguito ci saranno quelli da 2,5mm2 per le derivazioni. Così per la luce 110V, dove dal MTD 10A dovrebbero uscire sezioni da 2,5mm2 e poi seguiranno le derivazioni da 1,5mm2.

Invece fanno eccezione i MTD delle docce e delle luci di emergenza, dove ci sarà una sola sezione perché i cavi andranno diretti, e quindi non ci saranno derivazioni minori.

 

Il 1/11/2019 alle 21:12 , hfdax ha scritto:

La sezione per le docce l'ho stabilita in basa alla potenza che hai indicato di 5400W, il differenziale da 10mA è preferibile per questo utilizzo a quello da 30mA.

Per le docce nello schema ci sono i 4mm2, ma come poi ti avevo detto, se riuscirò a portare i cavi da 10mm2, quelli che ho a Cuba da 6mm2 li userò per le docce, così stiamo più sicuri.

 

Il 1/11/2019 alle 21:12 , hfdax ha scritto:

il differenziale da 10mA è preferibile per questo utilizzo a quello da 30mA.

Quest'altra cosa invece è una mia curiosità. Sempre se non ti fa perdere troppo tempo a spiegarmelo, mi interessava sapere perché, nel caso delle docce, il MTD da 10mA è preferibile a quello da 30mA. Ripeto, è solo una mia semplice voglia di conoscenza, tra l'altro non so nemmeno cosa significhi la sigla mA.

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7 ore fa, robcur ha scritto:

in realtà il primo quadro non ha un totale di 36A ma di 42A

2 A in più li regge, ma se lo devi ancora acquistare a questo punto tanto vale prenderlo da 50A giusto per non farlo lavorare al limite (durerà più a lungo).

 

Le sezioni che ho indicato per i conduttori in uscita dai magnetotermici sono sezioni minime scelte in funzione della corrente nominale (In) del magnetotermico stesso. Se hai una sezione minima di 2,5mm2 puoi benissimo usare un 4mm2 per la dorsale e i 2.5mm2 per le derivazioni. L'importante è che tutti i conduttori a valle di un MT da 16A non abbiano una sezione inferiore a 2,5.

Indicativamente la regola normalmente rispettata per la sezione minima in funzione della In sugli impianti monofase è la seguente:

C10 -> 1,5mm2

C16 -> 2,5mm2

C20-C25 -> 4mm2

C32-C40-> 6mm2

C50 -> 10mm2

 

7 ore fa, robcur ha scritto:

non so nemmeno cosa significhi la sigla mA.

Significa milliampere. È la corrente differenziale di intervento del differenziale che si chiama così proprio per questo. I diff. normalmente utilizzati hanno una corrente differenziale nominale (Idn) di 30mA, che è considerata sufficientemente bassa per proteggere una persona in condizioni normali (vestita e asciutta). Per docce, piscine, vasche da bagno, ecc si consiglia di usare dei differenziali più sensibili con Idn=10mA poiché la persona sotto la doccia è nuda e bagnala e quindi molto più vulnerabile nei confronti della folgorazione.

 

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1 ora fa, hfdax ha scritto:

2 A in più li regge, ma se lo devi ancora acquistare a questo punto tanto vale prenderlo da 50A giusto per non farlo lavorare al limite (durerà più a lungo).

 

Purtroppo anche i due sezionatori per i quadri, da 40A-2P, li avevo già comprati. Per il quadro B-C è sicuro che lo sostituiremo con il MT a 3P. Il dubbio ce lo avevo solo per il quadro A, sia perché la somma di tutti i MTD superava di 2A, e sia perché il neutro non poteva essere sezionato. Un altro elemento che ti posso aggiungere, è che nella sezione A, oltre a non avere grossi assorbimenti di corrente, le poche prese a 220V che ci sono, molto raramente saranno utilizzate. A questo punto devo solo decidere se lasciarlo 2P o cambiarlo, ma se dovessi decidere di sostituirlo con un 3P, logicamente lo ricomprerei a 50A.

 

2 ore fa, hfdax ha scritto:

Indicativamente la regola normalmente rispettata per la sezione minima in funzione della In sugli impianti monofase è la seguente:

.....   ................

C50 -> 10mm2

Con questa tabella mi hai fatto pensare a una cosa. Se io riuscirò a portarmi a Cuba i cavi da 10mm2 per alimentare il Quadro B-C, e per questa sezione può anche andar bene un MT-C50, a questo punto, non sarebbe meglio comprare direttamente quello, invece che un 40A? Magari se dovesse anche capitare di farsi le docce in contemporanea ….

 

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Il 7/11/2019 alle 19:16 , robcur ha scritto:

L'unica parte della casa dove ancora non ho messo mano è la cucina, nemmeno ho iniziato a fare le tracce. Ma per quanto riguarda il materiale è già tutto comprato e sta a Cuba, sia i cavi che i MTD, sia il Dispersore che tutte le prese, ecc.., ecc... Quello che ancora devo comprare sono solo le docce elettriche con i loro due MTD e, sotto tua indicazione, adesso mi manca il Collettore, il cavo da 10mm2  per continuare la lunga linea indipendente del Conduttore di Terra e il MT a 3P da 40A che farà da Generale nel quadro della cucina.

Questa era una sintesi del materiale che già sta a Cuba. Logicamente, con tutti i messaggi che ho postato in questi giorni, sarebbe impossibile che tu ti possa ricordare di ogni cosa che avevo già scritto.

… e grazie ancora per la tua infinita disponibilità.

 

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26 minuti fa, robcur ha scritto:

Se io riuscirò a portarmi a Cuba i cavi da 10mm2 per alimentare il Quadro B-C, e per questa sezione può anche andar bene un MT-C50

Si, ma se metti un C50 come generale dovresti usare il conduttore da 10 quadri invece dei 6 quadri anche per i collegamenti tra il generale e i MT di linea all'interno del quadro. Il cablaggio sarebbe più difficile (i conduttori da 10 quadri sono più rigidi e spessi).

In ogni caso per quanto riguarda l'ultima tabellina che ho fatto tieni conto che è puramente indicativa tanto per farti un idea del rapporto grosso modo tra In e sezione. Quella giusta su cui basarti è quella che ho postato precedentemente.

Un informazione. Il collettore di terra può anche essere costituito da una semplice barra di rame nella quale praticare dei fori filettati o anche dei semplici fori per collegare i vari PE e il CT con bullone e dado usando dei capicorda ad anello. Roba che magari si può trovare facilmente anche a Cuba.

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Il 12/11/2019 alle 12:18 , hfdax ha scritto:

Si, ma se metti un C50 come generale dovresti usare il conduttore da 10 quadri invece dei 6 quadri anche per i collegamenti tra il generale e i MT di linea all'interno del quadro. Il cablaggio sarebbe più difficile (i conduttori da 10 quadri sono più rigidi e spessi).

Tu parli dei cavi a valle del Generale C50, ma forse anche di tutti i ponticelli che poi dovrebbero collegare tra loro i MTD.

Se ho capito bene, a prescindere dalla In di ogni singolo MTD, sia se è da 10A oppure da 25A, a monte di ognuno di loro i ponticelli dovrebbero essere tutti da 10mm2, ma questo sarebbe complicato, sia perché il cavo risulterebbe troppo rigido e sia perché è anche troppo spesso per potere farne entrare due (entra-esci) nello stesso morsetto del MTD?

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3 ore fa, robcur ha scritto:

Se ho capito bene, a prescindere dalla In di ogni singolo MTD, sia se è da 10A oppure da 25A, a monte di ognuno di loro i ponticelli dovrebbero essere tutti da 10mm2

esatto, la corrente massima che può transitare nel conduttori intermedi tra il MT generale e i MT di uscita è limitata dal generale, quindi è 50A e quindi tali conduttori devono (dovrebbero) avere portata 50A.

 

3 ore fa, robcur ha scritto:

ma questo sarebbe complicato, sia perché il cavo risulterebbe troppo rigido e sia perché è anche troppo spesso per potere farne entrare due (entra-esci) nello stesso morsetto del MTD?

Normalmente i MT hanno i morsetti da 25mm2 per cui 2 fili da 10 ci entrano ma la rigidità c'è. Non dico che non si possa fare ma è più difficoltoso.

Aleenative: una morsettiera ripartitrice da 50A (se hai lo spazio nel quadro) oppure anche una barra a pettine (se la trovi da 50A)

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11 ore fa, robcur ha scritto:

Se ho capito bene, .........., a monte di ognuno di loro i ponticelli dovrebbero essere tutti da 10mm2

 

7 ore fa, hfdax ha scritto:

esatto, la corrente massima che può transitare nel conduttori intermedi tra il MT generale e i MT di uscita è limitata dal generale, quindi è 50A e quindi tali conduttori devono (dovrebbero) avere portata 50A.

Se proprio dovessi decidere di mettere il MT da 50A come Generale nel Quadro B-C che sta in cucina, anche i cavi da 10mm2 che dal Contatore dovranno fare un percorso di 27 metri per raggiungere il Generale andranno bene lo stesso? (sempre se riuscirò a portarli per sostituire quelli da 6mm2).

Se non ricordo male, in alcuni post passati mi avevi detto che con il 50A potevano anche andare bene quelli da 10mm2.

 

Faccio questa domanda perché, da quello che ormai ho imparato leggendo le varie discussioni sul Forum, ho capito che più lunghi sono i cavi e maggiore è la caduta di corrente, e di conseguenza bisogna adeguarli o proteggerli maggiormente. Invece immagino che per il primo Quadro non ci sono problemi, perché la lunghezza dei cavi da 10mm2 che dal Contatore arrivano al Generale sarà massimo di 50 centimetri e poi, in quella sezione della casa, l'assorbimento i corrente è molto inferiore. 

 

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13 ore fa, robcur ha scritto:

anche i cavi da 10mm2 che dal Contatore dovranno fare un percorso di 27 metri per raggiungere il Generale andranno bene lo stesso?

senz'altro.

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13 ore fa, robcur ha scritto:

Faccio questa domanda perché, da quello che ormai ho imparato leggendo le varie discussioni sul Forum, ho capito che più lunghi sono i cavi e maggiore è la caduta di corrente, e di conseguenza bisogna adeguarli o proteggerli maggiormente

No. La protezione si sceglie solo in funzione della portata in corrente. La caduta di tensione dovuta alla lunghezza non influisce sulla protezione ne sulla portata del conduttore. Lo scopo di mantenere bassa la CDT è dato dal fatto che più aumenta meno potenza avrai a disposizione sul carico, perché una parte di questa è impegnata dal conduttore proprio in virtù della CDT.

Ad esempio un forno da 2000W a 230V non sarà in grado di sviluppare 2000W se gli arrivano solo 220V perché 10V cadono sul conduttore. Pertanto se quel forno è fatto per raggiungere 300°C magari arriverà solo a 280°C non potendo funzionare al massimo della potenza.

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22 ore fa, hfdax ha scritto:

No. La protezione si sceglie solo in funzione della portata in corrente. La caduta di tensione dovuta alla lunghezza non influisce sulla protezione ne sulla portata del conduttore.

Grazie per la precisazione. Mi sarebbe piaciuto approfondire meglio questo argomento, perché pensavo che se dei cavi dovevano percorrere una distanza molto lunga, questo avrebbe influito anche sulla loro sezione. Mi ricordo che una volta, comprando una prolunga multi-presa con 5 entrate da 16A, mi erano venuti dei dubbi, dato che c'era scritto che il suo cavo era solo di 1mm2. Ma il venditore mi disse che non c'erano problemi perché la lunghezza del cavo era minima e così anche quella sezione da 1mm2 poteva reggere bene.

 

Ma ora preferisco lasciare da parte questo discorso, dato che hai risposto al mio dubbio confermandomi che il 10mm2 lungo 27 metri va benissimo con un MT 50A. Questo perché adesso voglio concentrarmi solo sugli argomenti che mi servono per completare al meglio il mio impianto. Per esempio, nel prossimo post ti chiederò del Collettore.

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10 minuti fa, robcur ha scritto:

Ma il venditore mi disse che non c'erano problemi perché la lunghezza del cavo era minima e così anche quella sezione da 1mm2 poteva reggere bene.

Probabilmente intendeva che essendo il cavo così corto anche un sezione così piccola non comportava una caduta di tensione eccessiva anche con una corrente di 16A. Ma il suo discorso non aveva nulla a che vedere con quello della portata in corrente che in quel caso era abbastanza tirata al limite.

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Il 12/11/2019 alle 12:18 , hfdax ha scritto:

Un informazione. Il collettore di terra può anche essere costituito da una semplice barra di rame nella quale praticare dei fori filettati .... Roba che magari si può trovare facilmente anche a Cuba.

Grazie per l'informazione ma, come a solito, per non correre rischi di non trovare sul posto la barra di rame con i relativi bulloni, preferisco comprarlo qui.

Come ti avevo accennato, volevo chiederti un consiglio proprio sul Collettore, perché penso che ci sono varie grandezze in base ai collegamenti che uno necessita. Nel mio caso dovrei collegarci il PEN che entra in casa dalla strada (che, come si può vedere dalla foto che giorni fa avevo postato, mi sembra un semplice fil di ferro, e in quel caso non conosco nemmeno la sua sezione). Poi c'è il Neutro da 10mm2 che andrà al Generale del primo Quadro + un altro Neutro da 102 che dovrà raggiungere il secondo Quadro in cucina + il CT da 102 che alla fine andrà a collegarsi al cavo da 152 per arrivare al Dispersore + un PE da 4mm2 che corre insieme alle dorsali su tutta la parete centrale della casa, al quale si collega il PE da 6mm2 che sta nella cucina + un altro PE da 2,5mm2 che dal Collettore scende direttamente alle poche prese che si trovano sul lato destro della casa. In totale sono almeno 6 collegamenti.

 

Ho rifatto anche il disegno perché mi sono reso conto che su quello che avevo postato giorni fa mancavano dei collegamenti al Collettore. In questo modo riesci anche a capire meglio se quello che sto capendo è esatto.

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Stavo riguardando il disegno e mi è venuto un dubbio che spero non sia fondato.

Come tu sai, il progetto iniziale era pensato come se fosse un impianto fatto qui in Italia, e quindi con un sistema TT, dove all'interno della casa il circuito di Terra era del tutto indipendente.

Mi avevano indicato che il percorso di una possibile dispersione doveva sempre passare da una sezione minore a una maggiore. Infatti, in quel caso, i cavi erano distribuiti dal più piccolo al più grande e collegati tra loro, andando direttamente al Dispersore, senza che ci fosse il Collettore con il CT a parte. Quindi, se il problema nasceva sul cavo da 4mm2, la dispersione sarebbe andata verso quello da 62 che proseguiva sul 152 per poi finire al Dispersore.

Ma ora il nostro sistema è diventato TN-C-S e abbiamo aggiunto un Collettore con un CT indipendente dal PE.

 

In questo caso, quello che mi ha fatto venire il dubbio è il lungo cavo da 4mm2, e spiego il perché: se ci fosse un problema su una qualsiasi massa che si trova nelle sezioni A e C, non avremmo nessun problema, perché la dispersione sulla sezione da 2,52 o su quella da 42 passerebbe prima per il Collettore e poi seguirebbe sulla sezione maggiore dell CT.

Ma se la dispersione dovesse invece verificarsi nella sezione B, dove c'è il maggiore assorbimento di corrente (pensiamo solo alle docce) il cavo in quel caso è da 6mm2, e la dispersione, prima di arrivare al Collettore, dovrebbe passare sul lungo cavo da 42, che è una sezione minore della sua, e non maggiore.

La mia domanda è se questo può creare problemi.

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13 ore fa, robcur ha scritto:

In questo caso, quello che mi ha fatto venire il dubbio è il lungo cavo da 4mm2...la dispersione, prima di arrivare al Collettore, dovrebbe passare sul lungo cavo da 42, che è una sezione minore della sua, e non maggiore.

In effetti è come dici. La regola normativa è che il PE deve avere una sezione non inferiore a quella del circuito che protegge, non tanto per motivi legati all'efficienza della messa a terra che sarebbe assicurata anche da un PE di 4mm2, ma per ragioni legate ad altri problemi . Sarebbe meglio se tutto il tratto di PE tra quadro A e quadro B fosse da 10mm2 visto che quella è la sezione della dorsale che vuoi posare. Sesso discorso vale per le docce che vuoi alimentare con conduttori da 10 quadri. Avrai dei circuiti da 10mm2 protetti da un PE che in parte è da 6mm2 e in parte da 4mm2. Situazione tutt'altro che ideale ma il PE esistente lo hai già posato perciò lascio a te decidere se sostituirlo o meno.

13 ore fa, robcur ha scritto:

La mia domanda è se questo può creare problemi.

Difficile dirlo. Ci sono dei problemi che potrebbero verificarsi ma con quale probabilità non sono in grado di dirtelo. Penso piuttosto bassa ma è una mia opinione.

Mettiamola così, anche un filo da 1mm2 crea un buon collegamento di terra perché la sua impedenza sarà senz'altro ridottissima rispetto a quella del corpo umano ma se laddove un'autorità tecnica esiste ha stabilito per la sezione del PE la regola di cui sopra una buona ragione c'è.

 

Mi piacerebbe leggere anche l'opinione di qualche altro collega del forum ma sembra che questa sia diventata una conversazione a due.

Modificato: da hfdax
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hfdax scusami se continuo a farti essere impegnato in questa discussione, io per primo non vorrei ma, come tu stesso hai potuto constatare, per riuscire a modificare nel miglior modo l'impianto, ogni volta esce fuori un differente problema che io da solo difficilmente potrei riuscire a risolvere nel giusto modo.

 

6 ore fa, hfdax ha scritto:

Sarebbe meglio se tutto il tratto di PE tra quadro A e quadro B fosse da 10mm2 visto che quella è la sezione della dorsale che vuoi posare.

I cavi da 102 (per i quali mi avevi calcolato anche il peso per mettermeli in valigia) non sono per la dorsale ma, come puoi vedere dal disegno, partono dal Contatore per andare ad alimentare il quadro B-C, protetti dal Generale MT C50.
Le lunghe dorsali della casa, per le linee 110v e 220v, sono invece con cavi da 42 come il loro PE. Solo per la sezione B (cucina, bagnetto e lavanderia) la dorsale è da 6mme di conseguenza anche il suo PE è della stessa sezione, come ho riportato nel disegno.

 

6 ore fa, hfdax ha scritto:

Stesso discorso vale per le docce che vuoi alimentare con conduttori da 10 quadri. Avrai dei circuiti da 10mm2 protetti da un PE che in parte è da 6mm2 e in parte da 4mm2.

Le docce non sono con il 102. Se ti ricordi, come anche tu mi avevi indicato nel tuo schema per il quadro B-C, le docce potevano essere alimentate anche con cavi da 42 con MTD C25, ma poi abbiamo detto che il 6sarebbe stato ancora meglio.

Ricapitolando: La sezione B ha un PE da 6mm2 perché le masse sono collegate con cavi da 42 oppure, nel caso delle docce, con un equivalente da 6mm2.  Mentre nelle sezioni A e C il PE è da 42, perché tutte le masse sono collegate con cavi da 2,52 o con 1,52.
Per questo ho pensato che il problema riguardava solo la sezione B, dove la dispersione, per raggiungere il Collettore, da un cavo da 62 deve passare su una sezione minore che è da 42.

 

6 ore fa, hfdax ha scritto:

Situazione tutt'altro che ideale ma il PE esistente lo hai già posato perciò lascio a te decidere se sostituirlo o meno.

Tutti i cavi delle linee portanti, compreso il PE da 42, ancora li devo passare. Sono tutte le derivazioni quelle che ho già passato, esclusa la sezione B.
Il problema non sarebbe sostituire il lungo PE da 42 con uno da 62, ma il fatto è che già devo comprare i cavi da 102 che sono tanti metri e, con quest'altro da 6mm2 aumenterei ancora di più il peso da mettere in valigia.... e forse potrei avere problemi anche in dogana. 

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Il 19/11/2019 alle 16:52 , robcur ha scritto:

cavi da 102 (per i quali mi avevi calcolato anche il peso per mettermeli in valigia) non sono per la dorsale ma, come puoi vedere dal disegno, partono dal Contatore per andare ad alimentare il quadro B-C, protetti dal Generale MT C50.
Le lunghe dorsali della casa, per le linee 110v e 220v, sono invece con cavi da 42 come il loro PE. Solo per la sezione B (cucina, bagnetto e lavanderia) la dorsale è da 6mme di conseguenza anche il suo PE è della stessa sezione, come ho riportato nel disegno.

Si, ho detto dorsale da A a B perché A si trova in prossimità del contatore. Potevo essere più preciso e dire "sarebbe meglio se tutto il tratto di PE tra il collettore  e il quadro B fosse da 10mm2 visto che quella è la sezione che vuoi posare per quel tratto di linea (tra il contatore e il quadro B)". Ma il senso non cambia.

 

Il 19/11/2019 alle 16:52 , robcur ha scritto:

Le docce non sono con il 102. Se ti ricordi, come anche tu mi avevi indicato nel tuo schema per il quadro B-C, le docce potevano essere alimentate anche con cavi da 42 con MTD C25, ma poi abbiamo detto che il 6sarebbe stato ancora meglio.

Si. qui ricordavo male io. Non ricordo alla lettera tutto ciò che è stato detto ;)

Comunque questi sono i dettagli specifici del tuo impianto che non cambiano il senso di ciò che intendevo.

La regola è che il conduttore PE che "accompagna" una linea sia essa un montante, una dorsale, una linea terminale ecc non dovrebbe (e sottolineo il condizionale) avere una sezione inferiore alla linea stessa.

Però come ti ripeto non mi sento di dirti "mi raccomando fa in modo che la sezione del PE sia sempre non inferiore alla linea che protegge perché altrimenti sono guai!". Ma nemmeno di dirti che è solo un tecnicismo inutile. La mia opinione è che un PE che per un tratto è da 4mm2 e protegge una linea da 6mm2 non mi preoccuperebbe troppo, nemmeno uno da 6 che protegge una linea da 10. Eviterei di proteggere una linea da 10 con un PE da 4 (anche solo per un breve tratto). Ma È, ripeto, la mia opinione e come tale è per definizione opinabile.

 

P.S.

Mi conforta il fatto che pur essendo questa discussione una delle più seguite (2200 visualizzazioni) nessuno è ancora intervenuto a smentirmi e qui c'è gente un bel po più "spessa" di me.

:whistling:

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Volevo passare a chiedere un consiglio sul Collettore, ma questa tua risposta mi ha fatto un po' riflettere.

2 ore fa, hfdax ha scritto:

 Potevo essere più preciso e dire "sarebbe meglio se tutto il tratto di PE tra il collettore  e il quadro B fosse da 10mm2 visto che quella è la sezione che vuoi posare per quel tratto di linea (tra il contatore e il quadro B)". Ma il senso non cambia.

 

Scusami, ma in questo caso forse sono io che non ero riuscito a capire il tuo post precedente.

Perché lo avevo interpretato come se tu pensavi che i cavi da 10io li usassi per le linee principali della 110v e la 220v, e quindi se ci fosse stata una dispersione, anche il PE doveva essere di sezione almeno equivalente.

Per questo ti ho risposto che per le linee principali i cavi non erano da 102, specificando che per le sezioni A e C erano da 42 mentre per la sezione B erano da 62.

Quelli da 102 servivano solo per collegare le due fasi + il neutro dal Contatore/Collettore fino al Quadro B-C. Quindi, se si fosse sostituito il PE da 42 con uno da 62, la possibile dispersione nella Cucina o in una delle docce, non sarebbe più passata da una sezione maggiore ad una minore.

 

Tutto questo perché pensavo che nessuna dispersione di corrente arrivasse attraverso i cavi di 102 che erano a monte di tutti i MTD.

Io non pensavo che quei cavi  condizionassero anche la sezione principale del PE, dato che la loro funzione è solo quella di portare la corrente ai due Quadri. Ero convinto che i cavi del PE dovevano essere maggiori o in egual misura solo alle sezioni a valle dei vari MTD che, con le singole linee, andavano a creare l'impianto distribuito nella casa.

 

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È sicuramente un mio problema di comprensione ma io ancora non ho chiaro se, per decidere la giusta sezione del PE, si deve fare riferimento anche ai cavi che dal contatore alimentano i due quadri o solo alla sezione massima dell'impianto che si trova a valle dei MTD. Per essere sicuro di capire la cosa giusta, è meglio che io faccia una domanda chiara e diretta:

Per sapere la giusta sezione del PE, è importante che si prenda a riferimento solo la massima sezione dei cavi che sono a valle dei singoli MTD (sezione max 6mm2) oppure il PE dovrebbe essere equivalente alla sezione dei conduttori che sono a monte dei MTD? Quest'ultimi sono cavi da 102 che servono solo a portate la tensione dal contatore ai due quadri.

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Per spiegarti la logica in base alla quale scegliere le sezioni del PE nelle varie parti dell'impianto provo con un esempio.

Ipotizziamo che tu abbia un impianto cosi composto:

Dal contatore al quadro Fase 1 e Fase 2 da 10mm2

Dal collettore al quadro un neutro da 10mm2

Nel quadro un MT C32 che prende le due fasi, un MT C16 che prende fase1 e neutro e un MT C10 che prende fase 2 e neutro.

Dal C32 partono due cavi da 6mm2 che attraversano una prima cassetta di derivazione e continuano fino a una seconda cassetta di der. dalla quale escono per andare direttamente  ad alimentare un climatizzatore a 230V.

Dal C16 partono una fase1 ed un neutro1 da 4mm2 (chiamiamoli coppia FN1) che arrivano alla prima cassetta e qui si diramano in un coppia FN1 da 2,5mm per ogni presa da 16A alimentata da questa cassetta e un altra coppia FN1 da 4mm2 che prosegue fino alla seconda cassetta di deriv. dalla quale si dirama in coppie FN1 da 2,5 che vanno ad altre prese da 16A come nella prima cassetta.

Dal C10 parte una coppia FN2 da 2,5mm2 che arriva alla prima cassetta e si divide in tot coppie FN2 da 1,5mm2 che alimentano altrettanti circuiti luce e una coppia FN2 da 2,5 che prosegue fino alla seconda cassetta da cui si dirama in coppie da 1,5 che fanno altrettanti circuiti luce.

Ipotizziamo che il PE debba seguire lo stesso percorso del neutro dal collettore al quadro per poi andare alla prima cassetta e da li diramarsi nei vari PE dell'impianto. Il primo tratto accompagna il neutro fino al quadro per poi continuare fino alla cassetta, ma nel quadro il neutro e le fasi si interrompono passando dagli interruttori e cambiano sezione, da 10mm2 passano a 6, 4 e 2,5mm2. Il PE invece attraversa il quadro e continua fino alla cassetta. Quale sezione scelgo per il PE? Ho due possibilità.

La prima è Il PE parte dal collettore a 10mm2 e continua con questa sezione attraversando il quadro fino alla prima cassetta e qui si ferma.

La seconda è un PE da 10mm2 dal collettore al quadro giuntato con un PE da 6mm2 che dal quadro va alla cassetta.

Entrambe queste soluzioni sono idonee. Quello che non farei è un PE da 6mm2 che va dal collettore alla cassetta.

Continuiamo la descrizione per chiarire bene il concetto.

Da questa prima cassetta parte anche un PE per ogni derivazione FN destinata ad alimentare una presa o una luce che deve avere la stessa sezione dei conduttori FN che accompagna.

Se da questa cassetta parte un tubo che contiene una coppia FN da 2,5mm2 e una coppia FN da 1,5, insieme a queste 2 coppie poserò un solo PE da 2,5mm2 che le servirà entrambe diramandosi al momento opportuno in un PE da 2,5  e uno da 1,5 che accompagneranno nei tratti finali le rispettive coppie FN.

Inoltre da questa cassetta all'altra ho una coppia FF da 6mm2 una coppia FN da 4 e una da 2,5 mm2, perciò tra le due cassette poserò un solo PE da 6mm2 che servirà tutti i circuiti.

Tutti questi PE che sbucano nella cassetta nr 1 li collegherò insieme (posso usare un morsetto a cappuccio) realizzando di fatto un collettore di terra secondario all'interno della cassetta.

Lo stesso discorso vale per la seconda cassetta: il PE da 6mm2 che arriva si diramerà nei PE delle varie sezioni occorrenti a ciascun circuito in partenza: uno da 6mm2 per il climatizzatore, quelli da 2,5 per le coppie FN da 2,5 ecc. ecc..

Come vedi si tratta di fare in modo che ogni tratto di PE non abbia una sezione inferiore alla massima sezione di conduttore attivo che "accompagna"

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4 ore fa, hfdax ha scritto:

Tutti questi PE che sbucano nella cassetta nr 1 li collegherò insieme (posso usare un morsetto a cappuccio) realizzando di fatto un collettore di terra secondario all'interno della cassetta.

In realtà è più corretto chiamarlo nodo equipotenziale ma la sostanza non cambia.

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