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Salve a tutti,un informazione,perché con il programma di disegno tisystem della Bticino,inserendo un differenziale da 25 a a monte di un interruttore da 10 e uno da 16 a,mi da errore e quando vado a calcolare l’impianto mi mette automaticamente il differenziale da 40a?

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10 +16 fa 26 quindi il diferenziale non è impiegabile da 25, ma ci va quello da 40

dovresti provare a mettere una termica da 25 come generale prima del differenziale

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Perchè 10 +16 = 26 e 16>25, quindi, correttamente, sceglie il differenziale di taglia immediatamente superiore.

 

dovresti provare a mettere una termica da 25 come generale prima del differenziale

per il SW di calcolo non cambia alcunchè.

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Parli di un differenziale puro o di un differenziale magnetotermico. A mio avviso il dubbio è qui, perchè il puro deve sopportare la somma, mentre il magnetotermico sopporta solo quella della sua targa.

ciao

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Parlo di un differenzie puro,quindi realmente mi state dicendo che un differenziale puro a monte di un magnetotermico da 16 circuito prese e un magnetotermico da 10 a circuito luci non va installato?

Ci vorrebbe un differenziale puro da 40 a?

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devi limitare a 25A la corrente che attraversa il differenziale

  • metti un magnetotermico da 25 prima
  • sostituisci il magnetotermico luci con uno da 6A

altrimenti la somma dei circuiti a valle fa 26A per cui ti serve un differenziale da 40

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Ma nella foto che ho postato a monte c’è un magnetotermico da 32 a

 

E apparentemente corretto, perchè a valle hai 2 differenziali da 25A e la corrente totale è limitata a 32A. Però potresti prelevare 26 A da un differenziale (16A + 10A) e meno di 6 A sull'altro differenziale, quindi il magnetotermico a monte non interviene ed il differenziale a valle potrebbe danneggiarsi.

 

Poi se vai ad analizzare le curve di intervento dei magnotermici, noterai che se assorbi 11A da qullo da 10A e 17.5A da quello da 16, prima che intervengano passano ore.

 

Strano che non ci sia niente di intermedio tra 25A e 40 A.

Modificato: da Livio Orsini
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Quindi se io assorbo su quello da 10a 11ampere e su quello da 16a 17.5ampere,passerebbero ore prima che intervengono,quindi cambiando l’interruttore a monte e mettendolo da 25 Ampère,comunque sia il differenziale puro che ho a monte degli interruttori da 10 e 16 comunque sia sara’ attraversato da una corrente maggiore della corrente nominale 

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Il differenziale puro è ammesso come interruttore generale, qualora le linee in uscita siano tutte protette da magnetotermico adeguato......... come ti ho scritto se puro e non protetto deve sopportare (In) la massima corrente in uscita dal quadro o la corrente (Ia) di un dispositivo messo a monte del differenziale, mentre se il differenziale è anche magnetotermico e quindi limitato i suoi contatti sono proporzionati alla corrente (Ia), prova a simulare un magnetotermico differenziale con le caratteristiche che avevi intenzione di posare e vedi se il programma lo accetta, (mia curiosità).

ciao

Modificato: da archimede57
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dovresti prendere le tabelle di quella marca specifica e verificare la curva di intervento

un sottocontatore da 16A regge il contratto da 3kW più lo sforo tranquillamente... :blink:

Modificato: da click0
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Nel senso che sostituendo il differenziale puro con un magneto termico differenziale a monte di due magnetotermico 10 16 a. Avendo un assorbimento di 11 a e 17,5 a per un totale di 28,5a,il magnetotermico differenziale comunque sia non scatterebbe instantaneamente,potrebbe scattare dopo un ora o due ore,quindi potrebbe causare danni all’ interruttore stesso? 

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ma Cosa succederebbe se passano 26 Ampère ad un differenziale puro?non penso che si brucerebbe.poi avendo  un interruttore da 16 Ampère per circuito prese e uno 10 Ampère per circuito luce,il circuito luce non arriverà mai ad assorbire 10 a

Parlo in un appartamento 

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Cosa succederebbe se passano 26 Ampère ad un differenziale puro?non penso che si brucerebbe

Probabilmente no (con 26A) per via delle tolleranze del dispositivo ma (come ha fatto notare Livio) la corrente potrebbe anche raggiungere i 28÷29A. Difficile certo, ma non impossibile e Bticino non si assume la responsabilità di "consigliarti" nel suo software una soluzione potenzialmente rischiosa.. Il fatto che nella guida mostrino un esempio di impianto in cui un C10 e un C16 stanno a va le di un diff. puro da 25 è una errore di che ha redatto la brochure che non sara la stessa persona che ha sviluppato il software.

 

 

il circuito luce non arriverà mai ad assorbire 10

Sicuro? Perché dipende anche dalle lampade che uno installa. E se in quell'appartamento ci va a vivere un amante delle alogene? E se si verifica un sovraccarico dovuto ad un guasto? Vale quindi lo stesso discorso di cui sopra.

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Probabilmente no (con 26A) per via delle tolleranze del dispositivo ma (come ha fatto notare Livio) la corrente potrebbe anche raggiungere i 28÷29A. Difficile certo, ma non impossibile e Bticino non si assume la responsabilità di "consigliarti" nel suo software una soluzione potenzialmente rischiosa.. Il fatto che nella guida mostrino un esempio di impianto in cui un C10 e un C16 stanno a va le di un diff. puro da 25 è una errore di che ha redatto la brochure che non sara la stessa persona che ha sviluppato il software.

 

Sicuro? Perché dipende anche dalle lampade che uno installa. E se in quell'appartamento ci va a vivere un amante delle alogene? E se si verifica un sovraccarico dovuto ad un guasto? Vale quindi lo stesso discorso di cui sopra.

Ma un circuito luce non è soggetto a sovraccarico 

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Ma un circuito luce non è soggetto a sovraccarico 

Non è vero. Una lampadina ad incandescinza o alogena non è soggetta a sovraccarico ma un trasformatore può esserlo. Oggi la maggior parte dei corpi illuminanti è alimentata da un trasformatore switching o non switching, interno o esterno, che può benissimo andare in socraccarico.

Senz'altro la probabilità che succeda, è invero piuttosto bassa, così come anche la probabilità di avere un sovraccarico contemporaneamente su due linee separate (10 e 16) ma questo è un altro discorso.

Modificato: da hfdax
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Ma un circuito luce non è soggetto a sovraccarico

Un circuito va dimensionato per le condizioni peggiori non per le ottimali. Se ogni circuito fosse utilizzato nelle condiziono migliori non servirebbe alcuna protezione.

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