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Velis evo plus ed info in generale su boiler


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Salve, ho affittato una casa dove è presente lo scaldabagno Ariston velis evo plus 80 LT.

Non ho mai avuto uno scaldabagno e non so cosa aspettarmi come consumi mensili. 

So che d'inverno la temperatura va messa sui 60° e d'estate a 40°...

 

Ma.. per avere acqua calda all'occorrenza durante tutta la giornata.. più o meno a quanto può ammontare la spesa mensile in bolletta? 

 

La casa è 90mq ed in casa siamo 2.

 

Siccome c'è la funzione eco, un tecnico mi ha detto di non spegnerlo mai (per risparmiare sui consumi). Sul web ho letto pareri contrastanti, ma tendevo più dalla parte di chi pensava che fosse meglio accenderlo e spegnerlo dopo che ha scaldato tutta la sua capienza.

 

Una volta spento, per quante ore l'acqua rimane calda?

 

Qualcuno ha usato la funzione eco ed ha effettivamente ottimizzato i consumi?

 

Qualche esperienza con questo modello?

 

Grazie mille.

 

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Livio Migliaresi

Per ottimizzare, quando avevo in uso scaldabagni,  sempre spenti durante il giorno e lasciati accesi durante la notte.

Per i conumi non saprei proprio che dirti, mai fatti calcoli, sempr eche se ne riescano a fare.

:senzasperanza:

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Il 21/1/2020 alle 03:11 , Patry32 ha scritto:

So che d'inverno la temperatura va messa sui 60° e d'estate a 40°...

 

Così di 80 litri ne usi forse 30.

 

Se la differenza tra la temperatura dell'acqua dentro il pentolozzo e quella di ingresso è bassa l'acqua fredda in arrivo invece di stratificare si mescola con quella già dentro.

 

Questo è un consiglio del piffero di uno di quei tanti siti che elargiscono consigli per "risparmiare" su cose che neanche conoscono, tipo "mettete lampadine a basso consumo anche nella cuccia del cane"

 

Il 21/1/2020 alle 03:11 , Patry32 ha scritto:

più o meno a quanto può ammontare la spesa mensile in bolletta?

 

Quando vivevo con mia madre eravamo in due. Lo scaldabagno era da 80 litri, collegato ad un timer, scaldava l'acqua di notte quando non c'erano prelievi, non c'era contemporaneità con altri utilizzatori (al massimo il condizionatore, d'estate) e la corrente con la bioraria costava di meno. Il fattore prelievi è importante, perché anche con l'acqua in temperatura basta un prelievo di acqua calda per far ripartire il termostato (bimetallico nel mio caso) e consumare energia inutilmente per scaldare acqua già calda.

 

Con 80 litri riuscivamo a fare anche tre docce e l'acqua rimaneva comunque calda a sufficienza per lavare i piatti. Unico accorgimento un limitatore di flusso sulla doccia, oramai con alcune doccette te lo danno di serie, è una guarnizione con un buco più piccolo

 

Prima avevamo lo scaldabagno a gas e le bollette dal prima al dopo sono salite di 20€ al mese, indicativamente

 

Il 21/1/2020 alle 03:11 , Patry32 ha scritto:

Una volta spento, per quante ore l'acqua rimane calda?

 

Senza prelievi anche diversi giorni, con prelievi dipende dai prelievi.

 

Il 21/1/2020 alle 03:11 , Patry32 ha scritto:

funzione eco

 

il cui scopo principale a mio parere è accendere una spia sul display.

 

La fisica dice che se vuoi alzare di x gradi una massa d'acqua pari a x litri, devi fornire x calorie, che sono pari a x kWh di consumo.

 

Che ci vogliano 6 ore con 1000W, 3 ore con 2000W o un'ora e mezza con 3000W tu avrai consumato sempre gli stessi kWh, non esistono funzioni magiche in grado di ridurli, per ridurli puoi solo abbassare la temperatura, ma ripeto, se parliamo di uno scaldaacqua istantaneo la cosa ha senso, se parliamo di un accumulo assolutamente no

 

io personalmente sono sempre stato convinto che i boiler con schede elettroniche siano una fetecchia inutile, il cui scopo è solo aggiungere roba in più che si può rompere a differenza del classico scaldabagno "meccanico" dove ci sono solo una resistenza ed un termostato, entrambi praticamente eterni e sostituibili con cifre ridicole

 

al massimo potrebbero essere di una qualche utilità se qualche produttore ci aggiungesse un timer programmabile invece che pulsanti eco, led blu e display scintillanti

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  • 1 year later...

Timer programmabile che infatti è presente nel modello descritto (regolabile anche da app).

 

Inoltre, la fisica dice tante altre cose. Ad esempio che esiste dispersione termica, da cui discendono svariate tecniche quantitative per minimizzare i consumi (anche algoritmiche). Se ci riflette un po' su, si renderà conto anche lei.

 

Per rispondere a una delle questioni iniziali: la funzione Eco in oggetto non è a mio parere adeguatamente documentata. Il consumo rilevato su base settimanale è effettivamente inferiore (circa il 15% nel mio caso) ma non sembra ci sia un modo per regolarne i parametri. Il risultato è scontato: io mi ci trovo bene, per mia moglie l'acqua è fredda.

 

My two cents

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