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magnetotermico differenziale 2 o 4 moduli?


geronimo73

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So che è un argomento trattato e ritrattato, però non mi è ancora chiara la differenza tra i due modelli in oggetto, la differenza è solo a livello di ingombro o anche funzionale? Lo schema presente sull involucro è lo stesso, quindi mi viene da pensare che siano uguali a meno dell ingombro? Mi sbaglio?

Sto parlando di dispositivi civili classici 16A 30 mA , 1P+N su 2 moduli e 2P il 4 moduli

Modificato: da geronimo73
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e una questione d' ingobro,  però 4moduli scomponibile ti permette se di rompe di sostituire o il differenziale o il magnetorermico, invece  2 moduli  se si rompe o l'uno o l'altro lo butti

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Ok grazie, quindi funzionalmente sono uguali, perché avevo letto che quello s due moduli, 1P+N, controlla solo il polo di fase e non il neutro, ho capito bene? Ed in che senso? 

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Matteo Mabesolani
4 ore fa, geronimo73 ha scritto:

So che è un argomento trattato e ritrattato, però non mi è ancora chiara la differenza tra i due modelli in oggetto, la differenza è solo a livello di ingombro o anche funzionale? Lo schema presente sull involucro è lo stesso, quindi mi viene da pensare che siano uguali a meno dell ingombro? Mi sbaglio?

Sto parlando di dispositivi civili classici 16A 30 mA , 1P+N su 2 moduli e 2P il 4 moduli

Prendiamo come esempio un MT DIFF 2P a 4 moduli e un MT DIFF 2P a 2 moduli aventi le stesse caratteristiche. Essi differiscono solo nell'ingombro. Ovviamente devi conoscere la differenza tra 1P+N e 2P.

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dipende soprattutto del potere di interruzione richiesto.

quelli a due moduli hanno generalmente un potere di 4,5ka, quindi e' possibile metterli nei quadri secondari, con a monte almeno un magnetotermico  posto dopo il contatore avente potere di interruzione di 6ka.

Modificato: da ivano65
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 a due moduli ci sono 4,5  e 6kA ,  protetti a  un polo  a un morsetto e stampigliata la N in ingresso e in  uscita, mentre quelli protetti a tutti due ipoli no,  medoto semplice senza guardare lo shema  stanpigliato

 

 

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Ricapitolando 1P+N, 2 o 4 moduli, si possono usare negli impianti monofase con neutro rispettando la connessione L ed N, altrimenti la protezione sarebbe sul neutro e quindi non interverrebbe per la parte magnetotermica, invece interverrebbe per quella differenziale. Mentre il 2P sono da utilizzare con impianti con due fasi perché bisogna proteggerle entrambe ed i poli attivi sono 2. Usare un 2P su monofase non porta ad avere una protezione maggiore, perché il polo caldo è solamente uno. 

Giusto? 

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1 ora fa, ivano65 ha scritto:

dipende soprattutto del potere di interruzione richiesto.

quelli a due moduli hanno generalmente un potere di 4,5ka, quindi e' possibile metterli nei quadri secondari, con a monte almeno un magnetotermico  posto dopo il contatore avente potere di interruzione di 6ka.

Sinceramente in casa ho visto che vi è a valle del contatore un magnetotermico differenziale da 4,5ka, che comanda tutta casa, forse perché l'impianto è del 2004? È una questione di normativa o di sicurezza maggiore o a discrezione dell installatore? 

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13 minuti fa, geronimo73 ha scritto:

Usare un 2P su monofase non porta ad avere una protezione maggiore, perché il polo caldo è solamente uno. 

Giusto? 

 

esatto, anche in caso di inversione di fase e neutro la corrente sul neutro è sempre pari alla somma della corrente circolante nelle fasi, la fase è una quindi si sta presto...

 

un caso in cui si usa il 2P su impianto monofase, è se l'impianto è alimentato volante e quindi non vi è certezza del collegamento del neutro

 

il motivo è che il differenziale potrebbe guastarsi, e nel caso di un corto franco tra fase e terra col differenziale guasto ed un magnetotermico 1P+N, con fase e neutro invertiti non avresti protezione da sovracorrente, ma è proprio un caso limite

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Attenzione solo ad una cosa

 

27 minuti fa, geronimo73 ha scritto:

o a discrezione dell installatore? 

Questo è  quello che fanno i tira giunta fili , che guardano cosa gli e rimasto e lo collegano

 

È  la norma correttamente applicata che determina la scelta corretta del dispositivo. 

 

6 ore fa, maurizio 83 ha scritto:

e una questione d' ingobro,  però 4moduli scomponibile ti permette se di rompe di sostituire o il differenziale o il magnetorermico, invece  2 moduli  se si rompe o l'uno o l'altro lo butti

 

Non è  del tutto corretto    tempo fa , le normative non ammettevano la scomposizione di un magnetotermico dal blocco differenziale , infatti le linguette di accoppiamento una volta inserite dovevano essere rotte

 

Più che un fattore di sostituzione in caso di guasto ( evento raro ) , è  conveniente nel caso di variazioni e della parte magnetotermica,  si utilizza la parte differenziale 

 

Passando gli anni  , varieranno i modelli , per cui consiglierei di leggere sempre i dati, e non fare affidamento sull'estetica e sull' ingombro 

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Sicuramente la scelta ricade sulla normativa e la sicurezza, di certo non bisogna farne SOLAMENTE una questione di costo od estetica...le varie domande che si sono susseguite sono frutra della non conoscenza della materia e della curiosità del capire... Infatti tutte le informazioni che stanno venendo fuori sono molto interessanti, almeno per me, mi spiace per chi magari si sta annoiando... 😉

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10 minuti fa, ivano65 ha scritto:

nel 2004  non era ancora richiesto il  6ka

 

l'ente erogatore su richiesta del potere di corto circuito sul punto di consegna conferma  i  KA  che sono sul magnetotermico posto sul contatore,  prima sui vecchi contatori era 4,5  e sui nuovi e 6kA

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