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Interruttori impianto: sono giusti?


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1 ora fa, hfdax ha scritto:

sinceramente stento a credere che una persona che ha superato l'esame di stato per l'abilitazione alla professione abbia concepito l'impianto che hai descritto.

 

Non posso/voglio pubblicare informazioni personali.

Mi spiace tu non mi creda.

Questo è un estratto (con i dati sensibili oscurati): io ti assicuro che non saprei proprio come progettarlo, né con quale software farlo.

 

 

2020_01_30_21_25_12_.png

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del_user_233069
12 hours ago, hfdax said:

sinceramente stento a credere che una persona che ha superato l'esame di stato per l'abilitazione alla professione abbia concepito l'impianto che hai descritto.

Io invece non mi meraviglio. Cé' il Luminare ed il medico mediocre, cé' il Professore con spessore Accademico di fama mondiale e quello generico medio, cé' chi si e' diplomato con 36 dopo aver ripetuto il quinto anno per 2 volte e chi invece a 17 anni e' uscito con 60, cé' chi in Analisi, Chimica, Geometria ha preso 30 a prima botta e chi 18 dopo aver ripetuto l'esame per 3 volte.. etc etc :senzasperanza: 

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del_user_233069
11 hours ago, fenestren said:

 

Non posso/voglio pubblicare informazioni personali.

Mi spiace tu non mi creda.

 

 

2020_01_30_21_25_12_.png

Io ti credo, ma al contempo di esorto e riflettere.....

 

la CdT del montante deve essere inferiore al 2%........ MTD come interruttore generale ha una In inferiore alla Ib della Potenza contrattuale  di 6kW, l'intervento differenziale e' amperometricamente selettivo dei confronti dei successive ID a valle da 30 ma, ma non cronometricamente selettivo....... Poi per I quadri immagino abbia valutato il declassamento della portata degli interruttori, il coefficiente di contemporaneita', la potenza dissipabile.

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4 minuti fa, desperado74 ha scritto:

Io invece non mi meraviglio.

Io sinceramente si.

Certo ci sono le persone normali e i geni. Uno può anche uscire col 18 dopo aver ripetuto l'esame 3 volte ma se alla fine l'ha superato significa che le nozioni indispensabili le ha acquisite.

Anche io ho incontrato progettisti incompetenti ma qui stiamo parlando di errori troppo macroscopici.

Una cosa è il livello che uno può raggiungere nella sua carriera in base al talento che ha. Un altra è la competenza minima necessaria per svolgere una professione. L'esame di stato per l'abilitazione alla professione ha un unico scopo: garantire che chi fa quel mestiere quel livello minimo di competenza ce l'abbia. IMHO.

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Vedendo quello schema mi chiedo: ma perchè ha previsto un cavo FG16OR16 3x6????

O c'è vicino al contatore la barra di terra (ed in questo caso avrebbe dovuto indicare la sigla 3G6 e indicarla nello schema ) o non c'è e a questo punto bastava un 2x6 (anche se io preferisco non scendere sotto il 10mmq epr il montante principale, vedendo anche la lunghezza)

Poi prevedere un generale di tipo AC su un nuovo impianto sinceramente non lo farei mai (io li ho completamente eliminati dal magazzino)

 

p.s. Se è un progettista iscritto all'albo e non è anche installatore con relativa abilitazione non potrà mai rilasciare alcuna Dichiarazione di Conformità

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Ciao a tutti,

riprendo la discussione.
Ho buttato giù uno schemino per riordinare le idee in base a quanto consigliatomi e a quanto letto sulle varie guide Siemens/BTicino/ABB sulla CEI 64-8.

Permangono i seguenti dubbi:
• Se ho capito bene, essendo l’interruttore subito dopo il contatore un MT C40 6 kA, l’interruttore generale del centralino può essere un MT C32 4.5kA: l’uso del differenziale selettivo è necessario solo in caso di montante con masse o centralino metallico, giusto? Posso quindi evitarlo o è comunque consigliabile?
• Escludendo eventualmente il differenziale selettivo superiore, i differenziali puri da inserire sarebbero quindi tutti in parallelo, Classe A, 30mA e 4.5kA: come suddividereste e raggruppereste le linee da mettere sotto ciascun differenziale?
1. Meglio un differenziale per tutte le luci (zona giorno + zona notte) ed un altro per tutte le prese assieme (zona giorno + zona notte) come suggerisce ABB oppure un differenziale per la zona giorno (luci + prese) ed un altro per la zona notte (luci + prese) come sembra suggerire BTicino?
2. Gli elementi del Quadretto Lavanderia (lavatrice, asciugatrice e caldaia) possono andare tutti sotto un unico Differenziale? Con quale In?
3. Gli elementi del Quadretto cucina (frigo, forno, piano cottura, lavastoviglie e prese piano cucina) possono andare tutte sotto un unico Differenziale? Con quale In?
4. Il Condizionatore ha bisogno di un suo differenziale? Se sì, posso utilizzare un unico blocco MTD al posto della coppia MT+DIFF?
5. Il Gruppo Solare-Termico (trattasi di pannelli solari accoppiati ad un serbatoio di accumulo) ha bisogno di un suo differenziale? Se sì, posso utilizzare un unico blocco MTD al posto della coppia MT+DIFF?
Grazie ancora per il vostro supporto.

Schemino.png

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  • 1 month later...
Il 6/2/2020 alle 13:10 , fenestren ha scritto:

Se ho capito bene, essendo l’interruttore subito dopo il contatore un MT C40 6 kA, l’interruttore generale del centralino può essere un MT C32 4.5kA: l’uso del differenziale selettivo è necessario solo in caso di montante con masse o centralino metallico, giusto?

Giusto.

 

Il 6/2/2020 alle 13:10 , fenestren ha scritto:

Escludendo eventualmente il differenziale selettivo superiore, i differenziali puri da inserire sarebbero quindi tutti in parallelo, Classe A, 30mA e 4.5kA:

4,5KA è il potere di interruzione e si riferisce ai magnetotermici, non ai differenziali.

 

Per quanto riguarda le altre domande:

La scelta di come ripartire i differenziali è indifferente, nel senso che uno li fa come si trova più comodo. (notte e giorno o luce e prese). Anche per quanto riguarda il nunero di differenziali è facoltativo. Megli se sono almeno 2 e meglio che non siano troppi perchè in quest'ultimo caso subentrano altri tipi di problemi che sarebbe troppo lungo spiegare. A mio avviso l'impianto è bene ripartirlo tra 3-5 differenziali. Per la In vanno bene 30mA purchè la resistenza di terra non superi i 1600 Ω (cosa che avviene quasi sempre). L'uso del magnetotermico differenziale in luogo del magnetotermico + diff. puro è possibile dovunque. L'accortezza, se si usano i differenziali puri è fare in modo che la corrente che li può attraversare non possa superare la In del differenziale. Questo si ottiene in due modi, o un mettendo a monte un magnetotermico con In non superiore a quella del diff. o facendo si che la somma delle In del magnetotermici a valle non superi la in del diff., Con Gli MTD questa accortezza non serve.

Questo penso risponda a tutte le tue domande.

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Ciao e grazie,

1 ora fa, hfdax ha scritto:

Questo si ottiene in due modi, o un mettendo a monte un magnetotermico con In non superiore a quella del diff. o facendo si che la somma delle In del magnetotermici a valle non superi la in del diff., Con Gli MTD questa accortezza non serve.

Questo penso risponda a tutte le tue domande.

 

Ciao e grazie, innanzitutto.

Mi ero fatto uno schema di principio che linko qui: https://imgur.com/lIGQjYd

Basandomi su quanto scrivi sopra ho un dubbio:

Considerando che ho più quadretti separati e un certo numero di utenze: come lo modificheresti per rimanere entro i 5 differenziali e per non avere differenziali con In troppo elevata? (la In totale del solo quadretto cucina sarebbe 68A).

 

Grazie ancora.

 

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Io metterei i MTD nel quadro generale. Da questi parti con le linee che vanno ad alimentare i 4 sottoquadri. A quel punto la In del sottoquadro può essere alta quanto vuoi perché la corrente reale è limitata dal MTD.

 

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17 ore fa, hfdax ha scritto:

Io metterei i MTD nel quadro generale. Da questi parti con le linee che vanno ad alimentare i 4 sottoquadri. A quel punto la In del sottoquadro può essere alta quanto vuoi perché la corrente reale è limitata dal MTD.

 

 

Ciao.

Vediamo se ho capito bene.

  • Tu metteresti nel quadro principale 1 MTD 30mA per tutte le utenze direttamente presenti nel quadro principale (luci+prese+condizionatore) + altri 4 MTD 30mA (uno per ogni sottoquadro) da cui far partire le singole linee ai sottoquadri? A valle di questi MTD solo i MT delle singole utenze? Vedi schema aggiornato nell'immagine allegata.
  • Dato che la massima corrente lungo la linea è di 32A (imposta dal MT a valle del SPD) gli MTD dovrebbero avere tutti una In di 32A (visto le numerose utenze che ciascuno ha sotto di sè) tranne quello del gruppo solare-termico che ha sotto di sè un unico MT da 10A?
  • La classe degli MTD potrebbe andare bene AC?
  • Dato che il quadro principale è da soli 36 posti, potrei eventualmente spostare ciascun MTD nel relativo sottoquadro?

Grazie mille ancora.

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6 ore fa, fenestren ha scritto:

Tu metteresti nel quadro principale 1..... schema aggiornato nell'immagine allegata.

esatto

 

6 ore fa, fenestren ha scritto:

Dato che ....un unico MT da 10A?

La taglia dei magnetotermici può essere quella chhe vuoi, a patto che non superi la portata dei conduttori e prese (se presenti) che proteggono.

 

6 ore fa, fenestren ha scritto:

La classe degli MTD potrebbe andare bene AC?

Dipende dai carichi. Se i carichi sono puramente elettrici o elettromeccanici la risposta è si. Se hanno a bordo delle elettroniche di potenza che operano direttamente sulla tensione di rete (senza trasformatore) e hanno la messa a terra invece no.

Per fare qualche esempio:

Vecchi eletttrodomestici (lavatrici, lavastoviglie, frigo, televisori CRT), lampadine ad incandescenza o alogene, ferri da stiro, stufette e forni elettrici, dispositivi a doppio isolamento privi di messa a terra: Va bene il differenziale di tipo AC

PC desktop, Quasi tutte le moderne lavatrici, lavastoviglie, frigoriferi, i climatizzatori, e tutti quegli elettrodomestici dotati di alimentazione switching o inverter e di messa a terra (in pratica quasi tutti quelli moderni) richiedono almeno un tipo A o, meglio ancora, un tipo F.

 

6 ore fa, fenestren ha scritto:

Dato che il quadro principale è da soli 36 posti, potrei eventualmente spostare ciascun MTD nel relativo sottoquadro?

Si.

Modificato: da hfdax
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