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dubbio su riparazione o sostituzione caldaia


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Attualmente abito in un appartamento posto  al secondo piano di un condominio anni ‘70, al piano inferiore ho un appartamento non abitato da anni e sopra una soffitta. La superficie è di  120mq, suddivisa in 6 stanze, 2 bagni, corridoio ed ingresso. Riscaldamento con caldaia a metano Immergas Eolo 24 Superior, installata nel 2002, termosifoni in ghisa per complessivi 93 elementi, inoltre dalla scorsa estate ho installato in ogni stanza un climatizzatore a pompa di calore. Zona climatica E, provincia di Perugia.

 

L’abitazione è oggettivamente fredda, mantenere 20° è un’impresa, il consumo dello scorso inverno, considerando dal 30/10/2018 al 30/03/2019 è stato di circa 1.600mc.

Attualmente la caldaia ha vari problemi (e negli anni ne ha avuti diversi),  qualche settimana fa un tecnico mi ha preventivato (a voce) una spesa di 300€ + mano d’opera per riportarla in condizioni di efficienza. Se mantenessi quella attuale dovrei richiedere anche una “dichiarazione di rispondenza ( DM 37/2008) per installazioni antecedenti al 2008 prive di dichiarazione di conformità ” con i costi che ne conseguono.

 

Da due giorni perde acqua quindi dovrà prendere una decisione velocemente, sostituirla o ripararla?

Nel caso decidessi per la sostituzione non vorrei spendere cifre esorbitanti, non riuscirei ad ammortizzarle nel tempo considerato che, probabilmente, nell'arco di 5/6 anni cambierò casa.

 

Qualche consiglio per aiutarmi nella scelta?

Grazie.

 

Ps: vicino ho assistenza Riello, Bosch, Ariston

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cambiala con la cessione del credito e sulla nuova fatti una forma lunga di garanzia altrimenti i centri assistenza ti spennano alla prima occasione finita la garanzia

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  • 3 weeks later...

Buongiorno, grazie per il consiglio, sto valutato l’installazione con cessione del credito , ma ho alcune perplessità e credo che non sceglierò tale soluzione.
 

Il vantaggio della cessione mi sembra sia assorbito in gran parte dal gestore che, puntando sull’incentivo, applica un prezzo elevatissimo di acquisto della caldaia. Ad esempio Edison  propone la caldaia Biasi Basica Cond con installazione, lavaggio e defangatore a 2.200€, con cessione del 65% verrebbe 770€. A quel prezzo o poco più on line me la trovo anche da solo, poi certo c’è da aggiungere installazione, lavaggio e defangatore…..mi sembra che il vantaggio ci sarà pure, ma è risicato e non so se valga l’imposizione dell’installatore e tutti gli svantaggi di non avere un rapporto diretto con venditore ed installatore caldaia (poi magari mi posso sbagliare, ma mi sembra sia così).

 

Per me ora il problema principale è scegliere il tipo di caldaia, come detto ho termosifoni in ghisa ed una casa con la coibentazione tipica degli anni ’70, quindi scarsissima.

 

Leggevo in questo post del sig. David Da Serra che per massimizzare l’efficacia di una caldaia a condensazione è necessario aumentare il delta T tra mandata e ritorno utilizzando le valvole tipo caleffi dynamical, per avere una T di ritorno più bassa possibile. In merito ho letto un po’ in giro e anche  nel  sito Caleffi, ma non mi è ben chiaro come agiscano (non ho alcuna competenza sull’argomento).

Mi sembra di capire che uniformano la cessione di calore nei termosifoni del circuito, evitando che quelli a ridosso della caldaia siano “incandescenti” e quelli al termine del percorso siano tiepidi. E’ così ?

Questo non potrebbe essere fatto anche con valvole termostatate digitali?  La funzione tra i due tipi è alternativa, ossia svolgono la medesima funzione  o sono complementari, e quindi abbinabili, avendo finalità diverse?

E’ difficile trovare consigli tra gli installatori della mia zona, pare che siano delle emerite sconosciute già le sonde climatiche, figuriamoci le valvole a delta P compensato....... Per quanto possibile li vorrei "affrontare" con una minima infarinatura sull'argomento. 

Grazie per eventuali consigli.

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Fossi in te metterei una caldaia a condensazione, valvole termostatiche di buon livello (danfoss) e lascerei perdere le vaolvle a deltaP compensato.

una volta fatto l'impianto vedi che differenza di temperatura hai tra andata e ritorno in condizioni normale, se buoi abbassare la temperatura di ritorno puoi anche farlo manualmente parzializzando i detentori dei caloriferi, specie quelli più caldi

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Io prima ancora penserei a isolare il più possibile, partendo dai cassonetti delle tapparelle, se hai possibilità rifai proprio gli infissi, sono deducibili e con quelli, se installati a dovere, la situazione cambia parecchio..

 

Per il discorso delle valvole dinamiche hanno seno, ma devi calcolare il fabbisogno di ogni stanza, con una caldaia a condensazione e sonda esterna, se le tari opportunamente possono garantirti mandate ad alta temperatura (80°) e ritorni bassi (40°) -> quindi con termosifoni a 60°.

 

Per avere il massimo hai bisogno di sapere quanta potenza serve, con la temperatura esterna minima di progetto, ad ogni stanza e a che temperatura riesci a fornirla coi termosifoni che hai.

 

Per il discorso caldaia, se hai capienza, detrarre direttamente conviene.

 

 

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  • 3 weeks later...

Ringrazio entrambi per le risposte.

I cassettoni sono stati coibentati un paio di anni fa, gli infissi non sono recentissimi ma comunque rifatti a fine anni ‘90 e sono in alluminio a taglio termico. Rimane il fatto di essere in un sandwich gelido tra un sottotetto ed un appartamento al piano inferiore perennemente disabitato…..dal punto di vista dell’isolamento non credo di poter fare altro. Dai dati del Netatmo ho visto che l’appartamento di notte, a riscaldamento spento e con temperatura esterna media di 2/3°, perde circa 1° in 4 ore.

 

Non ho ancora trovato un tecnico che sia in grado di darmi indicazioni sull’installazione delle valvole e loro settaggio (o almeno non in tempi brevi), l’interesse mi sembra sia solo quello di vendere, installare la caldaia e …..pace, quindi dell’ottimizzazione me ne preoccuperò in seguito, ora il timore è che la caldaia mi abbandoni da un giorno all’altro.

 

Leggendo le caratteristiche ed in considerazione anche dei CAT nella mia zona ho individuato le seguenti caldaie (con tutte le incognite di chi ne sa ben poco), che mi sembrano omogenee per fascia di prezzo e caratteristiche, ovviamente non so nulla sulla qualità e affidabilità della componentistica:

 

Bosch Condens 2300 24 o Cerapur Smart 24

Ariston Clas One 24

Immergas Victrix 24

 

La mia attuale caldaia ha lo scarico a parete che da sul balcone, il tecnico Immergas mi ha detto che non ci sarebbero problemi per la sostituzione.

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  • 3 months later...

Buongiorno, è arrivato il momento della sostituzione della vecchia Immergas, ho ristretto la scelta a Bosc Condens 2300 e Ariston Clas One, prevalentemente per la presenza di assistenza sul posto.

Ci sono macro motivazioni che potrebbero far propendere per l'una o l'altra ? .....Bosch modula 1:10, Ariston 1:7, ma io vivo in un appartamento che disperde molto quindi non credo che arriverebbe a funzionare a potenze minime, nel forum mi sembra vengano considerate affidabili entrambi i marchi.

 

Ho una perplessità sull'installazione, sto chiedendo vari preventivi, un idraulico mi ha proposti vari marchi lasciandomi libera scelta (per nessuno dei quali fa assistenza) dicendo che mi avrebbe rilasciato tutto quanto necessario, un altro idraulico che installa e fa anche assistenza per due marchi mi ha detto che se avessi scelto uno di questi mi avrebbe rilasciato la dichiarazione di conformità, nel caso di altro marchio me l'avrebbe installata ma non mi avrebbe rilasciato alcuna documentazione....C'è qualche motivo formale che obbliga a quest'ultima soluzione (dichiarazione solo per i marchi assistiti) ?

 

Grazie per eventuali suggerimenti

 

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....... o più in generale, posso acquistare autonomamente la caldaia e farla montare da un installatore che poi mi rilascerà la dichiarazione di conformità ?

 

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