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Normativa CEI : Troppa fruibilità ?


Mikelettrico

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Ciao a tutti,

sono un nuovo membro del forum e appassionato di tecnologia ed elettronica. Ultimamente mi sto interessando all’impianto di casa, perché non mi piace l’idea ce qualcuno possa metterci mano senza che io capisca nulla.

Arrivo al dunque: cercando di capire quanto fosse a “norma” il mio impianto (che era a norma vent’anni fa) mi sono imbattuto nella CEI 64-8.

Mi rendo conto che molte norme siano utili e necessarie per la sicurezza e fruibilità dell’impianto ( messa a terra, numero minimo di differenziali, separazione dei circuiti di potenza da quelli di segnale etc.). Però nella pratica ho un impianto non potrebbe essere a norma (neanche livello 1) perché ad esempio non ha 6 prese vicino all’attacco dell’antenna del TV. Mi sembra un po’ esagerato.

Immagino un futuro compratore inesperto che sente “impianto elettrico non a norma” e pensa che la casa possa prendere fuoco o che lui possa essere fulminato sotto la doccia. 

Non avrebbe più senso separare la fruibilità e la sicurezza in classi differenti per maggiore chiarezza (e spiegare che l’impianto è sicuro ma con qualche “scomodità” )? Per assurdo, una casa di 50 anni senza impianto di terra ma che rispetta tutti i numeri minimi di prese e di punti luce potrebbe invece essere definita a norma. 

Mi sbaglio?

Cosa ne pensate?

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Maurizio Colombi
16 minuti fa, Mikelettrico ha scritto:

Cosa ne pensate?

Che, per fortuna o sfortuna nostra, le norme non sono retroattive.

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un impianto si definisce a norma secondo le norme vigenti al momento dell'esecuzione, da lì in poi il problema di aggiornarlo sussiste solo se vendi o affitti casa, anche se poi ai fatti non lo fa nessuno

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2 ore fa, Mikelettrico ha scritto:

una casa di 50 anni senza impianto di terra ma che rispetta tutti i numeri minimi di prese e di punti luce potrebbe invece essere definita a norma. 

Perché no? È ovvio che come tutte le cose anche le norme si evolvono nel tempo. Parlando da elettricista, ogni volta che le norme cambiano bisognerebbe rifare tutti gli impianti elettrici:whistling:.

Pensi forse che le automobili di 30 anni fa siano sicure come quelle di oggi? Ti risulta che sia vietato oggi circolare con una macchina del 1990 priva di airbag, ABS ecc?

 

1 ora fa, Darlington ha scritto:

il problema di aggiornarlo sussiste solo se vendi o affitti casa,

È una leggenda metropolitana. Se tu volessi mettere a norma un impianto di anche solo 20 anni fa secondo le norme in vigore oggi dovresti sventrare la casa. E non è vero che per affittare o vendere una casa vecchia devi per forza ristrutturarla. So che in certi comuni lo richiedono ma solo perché loro per primi sono ignoranti e "confondono" le norme con la legge.

Secondo la legge:

1 ora fa, Maurizio Colombi ha scritto:

,,,le norme non sono retroattive.

Modificato: da hfdax
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7 ore fa, hfdax ha scritto:

Pensi forse che le automobili di 30 anni fa siano sicure come quelle di oggi? Ti risulta che sia vietato oggi circolare con una macchina del 1990 priva di airbag, ABS ecc?

No, sono d’accordo. Ma il punto è che se io una casa sicura dal punto di vista elettrico (impianto di massa, differenziali, circuiti separati, cavi del giusto diametro) ma non ho 6 prese vicino all’antenna, quando venderò la casa sarò meno “convincente” perché non sono a norma. è come dire che ho la macchina con tutti i sistemi di sicurezza più evoluti, navigatore, cambio automatico ma la macchina non non è a norma perché non ha 2 accendisigari. 

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del_user_233069
1 hour ago, Mikelettrico said:

No, sono d’accordo. Ma il punto è che se io una casa sicura dal punto di vista elettrico (impianto di massa, differenziali, circuiti separati, cavi del giusto diametro) ma non ho 6 prese vicino all’antenna, quando venderò la casa sarò meno “convincente” perché non sono a norma. 

Se l'impianto e' antecedente al 1/9/2011 non e' soggetto a questa prescrizione.

Inoltre un impianto  realizzato 50 anni fa e' soggetto alle 186/68 e all'adeguamento previsto dall'allora 46/90 articolo 7 commi 2 e 3, che sarebbe dovuto avvenire entro entro il 31/12/98.

 

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Maurizio Colombi
4 ore fa, desperado74 ha scritto:

Inoltre un impianto  realizzato 50 anni fa e' soggetto alle 186/68 e all'adeguamento previsto dall'allora 46/90 articolo 7 commi 2 e 3,

... che non teneva in considerazione tutti i  consigli attuali.

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del_user_233069
38 minutes ago, Maurizio Colombi said:

... che non teneva in considerazione tutti i  consigli attuali.

Certo Maurizio. Le norme si evolvono e si adeguano in ragione dei tempi.

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Ah, a me sembrava di aver capito che 

11 ore fa, desperado74 ha scritto:

Se l'impianto e' antecedente al 1/9/2011 non e' soggetto a questa prescrizione.

Ah, questo è interessante. Grazie delle informazioni. Sapresti dirmi anche dove posso capire quali prescrizioni si applicano e quali no?

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Maurizio Colombi
1 ora fa, Mikelettrico ha scritto:

Sapresti dirmi anche dove posso capire quali prescrizioni si applicano e quali no?

Semplice, si applicano tutte le prescrizioni esistenti fino alla messa in funzione dell'impianto.

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15 ore fa, Mikelettrico ha scritto:

ma non ho 6 prese vicino all’antenna, quando venderò la casa sarò meno “convincente” perché non sono a norma

 

perché secondo te l'agenzia o il potenziale acquirente va a contare le prese vicino all'antenna... ma dai... buona parte degli elettricisti ed installatori ancora non sanno che la 64-8 richiede una dotazione minima di due differenziali, ed infatti nei kit mettono un differenziale puro ed un mtdiff... quando lo ho detto al mio spacciatore di fiducia (installatore pure lui, e fino a quel momento, lo consideravo pure piuttosto esperto), neanche ci voleva credere che la dotazione di due differenziali era prevista per tutti i livelli di impianto, non solo per quelli "turbominchia"

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Da ex installatore ed attualmente impiegato presso uno dei più grossi grossisti di materiale elettrico posso confermare che il livello di preparazione tecnico/normativa dei miei ex colleghi in ambito impianti civili, è drammaticamente carente. Alcuni lavorano come trent'anni fa installando differenziali puri non protetti a monte ,altri ignorano cosa sia la protezione del montante e come realizzarla correttamente,altri ancora non hanno la minima idea dei livelli di dotazione dell'impianto,non parliamo poi dell'installazione dell'SPD che ai più risulta un oggetto sconosciuto 😖. Si vendono ancora parecchio centralini da incasso da 12 moduli come centralino principale dell'unità immobiliare,anche nell'ambito di ristrutturazioni o impianti nuovi, il che la dice lunga su come ragionano in termini di "dotazione" dell'impianto....

E' triste dirlo,ma almeno nell'ambito dell'impiantistica civile ci sono in circolazione ancora troppi "professionisti" definibili concretamente come "tira fili".... 

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6 ore fa, marcocci74 ha scritto:

E' triste dirlo,ma almeno nell'ambito dell'impiantistica civile ci sono in circolazione ancora troppi "professionisti" definibili concretamente come "tira fili".... 

guarda, su questo non avevo dubbi. Mia moglie ha insistito per chiamare un elettricista per collegare gli elettrodomestici (zero fiducia nelle mie capacità). Il soggetto in questione stava per attaccarmi il forno con una presa a pipetta da 10A perché quelle da 16 le aveva finite.

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2 ore fa, Mikelettrico ha scritto:

il forno con una presa a pipetta da 10A

 

i mobilieri fanno di peggio, qui dalla mia compagna ho trovato forno e frigo attaccati alla stessa presa con una tripla, ma da 1500W, quando il forno è da 1800... in altre situazioni tutto allacciato allegramente assieme, lavastoviglie compresa, ad una ciabatta tossica dei cinesi

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Allora non avete mai visto un piano ad induzione collegato con una spina acquistata ad un emporio " esotico " .Detto questo quando uno acquista una casa l'unica cosa obbligatoria è la certificazione energetica. Per il resto se come generale dietro la porta trovi il mitico Btcino grigio forse qualche dubbio che sia da rifare l'impianto elettrico ti viene

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La considerazione che mi viene spontanea è che l'utilizzatore consapevole di avere un impianto vecchio e carente possa affidarsi a qualche "tirafili" di quelli che ogni giorno vengono da me ad acquistare il materiale per rifarlo o metterlo in sicurezza,confidando nella loro "professionalità" ed esperienza...😲, poveri loro...che pagano poco o tanto un lavoro fatto con il c..o,pensando di essere così a posto..

 

 

 

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2 ore fa, marcocci74 ha scritto:

La considerazione che mi viene spontanea è che l'utilizzatore ...possa affidarsi a qualche "tirafili" ...confidando nella loro "professionalità" ...

Purtroppo è un rischio che esiste. Per questo il consiglio che si può dare a tutti è di "testare" la competenza dell'elettricista prima di affidargli il lavoro. Ma come fa uno che non se ne intende? Un metodo molto efficacie è riempire il "malcapitato" ;) di domande tecniche e vedere se le risposte sono chiare e comprensibili. Perché solo chi è davvero ferrato in una determinata materia può riuscire a spiegarne un dettaglio ad un profano in modo che questi capisca.

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1 ora fa, hfdax ha scritto:

Perché solo chi è davvero ferrato in una determinata materia può riuscire a spiegarne un dettaglio ad un profano in modo che questi capisca.

 

Purtroppo non sempre.

Sicuramente un incompetente non saprà rispondere, ma a volteanche una persona veramente competente nel lavoro può essere incapace di spiegare.

 

Dovrebbe essere la pubblica Autorità a vagliare le competenze prima di rilasciare le "patenti" professionali.

Purtroppo da noi la "patente" è solo un problema cartaceo, che poi uno sia veramente competente e capace è tutta un'altra faccenda.

Quello che mi indispettisce più di tutto è che, se mi sposto di soli 10 km a nord, varco la frontiera, nonostante si parli la stessa lingua e molti cognomi siano identici, li per ottenere la "patente" bisogna aver suoerato controlli severi e mirati.

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8 minuti fa, Livio Orsini ha scritto:

Purtroppo non sempre.

Sicuramente un incompetente non saprà rispondere, ma a volteanche una persona veramente competente nel lavoro può essere incapace di spiegare.

Si è vero, però se sa rispondere sono sicuro che sa di cosa parla. Diciamo che chi non sa sicuramente non può insegnare. Chi sa a volte è capace di farlo e a volte no.

Per il resto concordo al 100%.

 

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