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PLC Forum


Attrezzatura minima per operare su asciugatrici a pompa di calore


Darlington

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Chiedo qua perché è un discorso inerente esclusivamente il circuito frigo, quindi in elettrodomestici non avrebbe molto senso.

 

Oltre ovviamente alle questioni legali quindi il possesso del patentino per il maneggio dei gas fluorurati, ed assumendo per semplicità che mi metta a riparare solo macchine caricate a R600 che è di libera vendita e non rientra nella normativa fgas, a livello tecnico qual è l'attrezzatura minima di cui ci si deve dotare per ricerca perdite e ricarica?

 

Ovviamente la pompa del vuoto, un cannello che presumo debba essere almeno ossipropano o ossiacetilene perché il cannello a propano/butano è troppo poco calorifico, ma considerando che quelle macchine si ricaricano praticamente sempre a peso, il gruppo manometrico a 3 vie serve oppure basta una bilancia?

 

E per la ricerca perdite, ci vuole obbligatoriamente il "naso" elettronico oppure c'è modo di farlo con la schiuma pressando con azoto?

 

Grazie in anticipo :)

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Alessio Menditto

Nasi elettronici ne devi avere 2, uno per i gas frigoriferi e uno per gli idrocarburi, azoto, schiuma, tracciante UVA con la sua lampada e occhiali gialli, 

il gruppo manometrico ha senso solo se sai cosa stai misurando, altrimenti è solo cinema, poi termometro digitale, bilancia, rubinetto per bombole.

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Alessio Menditto

Si sì Click, la mia era una provocazione che so Darlington ha apprezzato, guarda il primo frigorista con cui ho lavorato, che negli anni d’oro fece la metà di tutti gli impianti della mia città (l’altra metà la fece un altro, erano in due !!), un giorno guardando in un cassetto saltó fuori un costosissimo manometro digitale Refco.

Quando gli chiesi perché era chiuso in un cassetto mi rispose che non sapeva neanche accenderlo.

E negli anni d’oro quasi non usava nemmeno quello analogico, andava a tasto.

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Alessio Menditto

Questo per dire che per saperlo usare e interpretare bisogna sapere cosa c’è dietro, e siccome Darly parlava in generale, attaccare e poi non sapere cosa si legge diventa inutile.

Per chi lo sa invece è indispensabile.

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Alessio Menditto

P.s. Sia tu che Darlington, che sono anni e anni che scriviamo qui, dovreste sapere che sono più di 10 anni che la meno con l’indispensabilità dei manometri.

Ho cambiato nome ma sono sempre io.

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non conosco le asciugatrici a pompa di calore ma se usano r600a la prima cosa è sapere come comportarsi con tale gas

 

c'è chi non si spaventa per una bottarella e innesca il gas che esce e poi salda.ma la regola è che l'impianto deve essere  degasato portando con un tubo il gas fuori di casa dopo aver creato un punto di accesso e ad essere pignoli devi avere un rivelatore di gas da piazzare vicino al posto di lavoro acceso per accorgerti se eventuale r600a che degasi non raggiunga concnetrazioni tali da innescarsi

 

ci sono poi varie correnti di pensiero chi dice di usare i lokring e chi come me che preferisce saldare la cosa si può fare anche sugli impianti con refrigeranti infiammabili ma devi tenere presente i rischi

 

cannellino vanno bene tutti anzi per questi tubini vanno bene anche quelli monogas a mapgas senza ossigeno sono più comodi accendono e aprono il gas assieme

Poi però sapendo chi fa queste asciugatrici penso che quasi certamente useranno alluminio.......

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Alessio Menditto
6 minuti fa, Erikle ha scritto:

on conosco le asciugatrici a pompa di calore ma se usano r600a la prima cosa è sapere come comportarsi con tale gas

 

Direi è impossibile che usino gas infiammabile, in una macchina così, lo usano nei frigo con determinate condizioni di sovrapressione in modo che non entri mai nel vano refrigerato.

Darlington l’ha detto quasi scherzando per un altro motivo 😎

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nei frigo a r600 capita che si buchi il radiatore..i solito koreani tanto simpatici a darlington fanno uso massiccio di alluminio proprio per l'evaporatore e capita che si buchi eccome

 

poi cosa mi sono perso?? che gas usano queste asciugatrici a pompa di calore?

 

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18 minuti fa, Alessio Menditto ha scritto:

Direi è impossibile che usino gas infiammabile, in una macchina così,

OT

i pingnuino della de longhi usano l'R290 da praticamente sempre, cosi come nei bolier a pompa di calore ti puoi imbattere nello stesso gas

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ogni giorno lavorativo, ti sei portato appresso una bombola di gpl (o acetilene) per chissa quanti anni e km e non ci ha mai pensato :wacko:

Modificato: da click0
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Alessio Menditto

No ma non è per quello, è che il 600 o il 290 non sono come il 32.

Il 32 è infiammabile solo a determinate condizioni, il 600 e il 290 sono infiammabili SUBITO!

Quando riparavo i frigo a 600 e 290 per l’Algida, per vuotare prima il circuito mi divertivo a dare fuoco al gas che usciva dal tubo di carica del compressore, dire che era come un lanciafiamme è troppo ma era una bella fiammata.

Il 32 non brucia così.

Per quello pensare di avere una perdita in un asciugatrice, con tanti contatti, resistenze, pompe varie, ventilatori io non sono tranquillo.

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Alessio Menditto

OT: che i gas infiammabili siano ottimi gas frigoriferi e non inquinanti, si sa da decenni, non è che si è smesso di usarli senza motivo.

Guarda il casino che sta succedendo con i clima auto da quando sono vietati i gas frigoriferi classici, in caso di tamponamento e scoppio di un tubo con gas infiammabile l’auto puo trasformarsi in una torcia e sviluppare gas tossici nell abitacolo.

È che adesso con la menata dell’inquinamento si è riscoperto il segreto di Pulcinella, ossia che gli idrocarburi raffreddano !

Modificato: da Alessio Menditto
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6 ore fa, Erikle ha scritto:

la prima cosa è sapere come comportarsi con tale gas

 

Su un manuale di servizio (non ricordo se di frigo o di altro) ricordo che c'era scritto di aprire il circuito gas, ovviamente in locale ventilato ed attendere un tot di tempo per dare modo al gas residuo di volatilizzarsi prima di avvicinare fiamme o comunque fonti di calore in generale e procedere con la saldatura 

 

6 ore fa, Erikle ha scritto:

cannellino vanno bene tutti anzi per questi tubini vanno bene anche quelli monogas a mapgas senza ossigeno

 

quindi in teoria potrebbe andare anche il cannellino con il butano da campeggio che già possiedo? avevo letto proprio nel forum che i cannelli ad ossigeno erano più indicati per via del maggior calore sprigionato, più calore meno tempo e meno possibilità che si formino scorie all'interno... o per le dimensioni dei condotti in quel caso non fa differenza? 

 

6 ore fa, Erikle ha scritto:

Poi però sapendo chi fa queste asciugatrici penso che quasi certamente useranno alluminio

 

in quelle che mi sono capitate (poche) almeno la parte visibile era tutto rame... poi se gli scambiatori erano in alluminio non so... comunque una aveva mezzo cablaggio arrostito (non so da cosa, davvero, ho cercato per mezz'ora la fonte dell'innesco poi mi sono arreso e ho deciso che dovevano essere due cavi deteriorati) e l'altra una sonda andata, il circuito frigo era a posto, entrambe bosch

 

6 ore fa, Alessio Menditto ha scritto:

Direi è impossibile che usino gas infiammabile

 

una delle due bosch di cui sopra era caricata proprio a R290...

 

altra domanda, ma la ricerca perdite in questo caso come sarebbe consigliabile farla? il tracciante si può inserire pressando con l'azoto?

 

è uguale a quello usato per le auto?

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5 ore fa, Alessio Menditto ha scritto:

una perdita in un asciugatrice, con tanti contatti, resistenze, pompe varie, ventilatori

 

OT

 

in realtà è molto meno drammatico, in una pdc resistenze non ce ne sono (al massimo il bollitore per la funzione vapore, quando c'è, ma di solito è collocato nel lato opposto per non far fare un giro troppo lungo ai tubi di recupero della condensa), il motore di solito è uno, nei modelli più fighi ce ne sono due, comunque senza spazzole quindi zero scintille, i relè sono tutti sigillati, la pompa della condensa è a doppio isolamento anche lei e lavora immersa nell'acqua, in più c'è sempre una ventola che aiuta il raffreddamento del compressore, quindi nel caso di una perdita, difficilmente si avrebbe un accumulo di gas dentro la macchina tale da innescare una, anche potenziale, esplosione

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Alessio Menditto
2 ore fa, Darlington ha scritto:

ed attendere un tot di tempo per dare modo al gas residuo di volatilizzarsi prima di avvicinare fiamme o comunque fonti di calore in generale e procedere con la saldatura

 

ASSOLUTAMENTE NO!

Devi evacuare con una pompa da vuoto, addirittura per gli idrocarburi serve una pompa speciale blindata, forzatamente il gas ad uscire, perché può rimanere intrappolato nel circuito, specie nel carter mischiato all olio.

Chi ha detto quella cosa non ha mai fatto ciò che dice.

3 ore fa, Darlington ha scritto:

 

quindi in teoria potrebbe andare anche il cannellino con il butano da campeggio che già possiedo?

 

NO, la regola d’arte lo vieta, non perché non scalda, ma perché ci mette troppo tempo, e in quel tempo il rame sviluppa troppo ossido.

 

L’alluminio va bene come materiale ma ha un piccolissimo difetto, per saldarlo servono competenze specifiche, il punto di fusione della lega è quasi uguale al punto di fusione dell alluminio, e oltretutto scaldandolo sviluppa tantissimo ossido.

Il problema della brasatura è l’ossido che inquina il circuito.

 

Per quello che riguarda il gas infiammabile, ripeto fino alla morte il mio punto di vista: propano (R600) e Isobutano (R290) in un circuito IO preferisco non averne, tollero a malapena pochi grammi di carica in un frigo perché ormai li fanno tutti così, ma è una mia fissa perché riparando centinaia e centinaia (non esagero) di frigo per l’Algida, ripeto, ho visto i potenziali danni che anche pochi grammi potrebbero fare.

Ognuno porta la sua esperienza, poi si fa sempre come gli pare.

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i cannelli a mapgas sono diversi da quelli a butano hanno una fiamma molto turbolenta e riescono a far diventare rossi anche tubi di rame di buon diametro sostituendo per la brasatura forte il cannello con l'ossigeno( poi che sia propano ossigeno o acetilene ossigeno per la brasatura forte è la stessa cosa l'acetilene serve solo per saldare il ferro la saldobrasatura )

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un kit bombola gpl + bombola ossigeno (entrambe usa e getta) completo di riduttori, torcia, 5 ugelli, accendigas, occhiali e 5 bacchette argento 5% costa 90 euro ivato dal mio fornitore di materiale da frigorista

e non si lavora neanche tanto male su tubazioni di piccolo diametro

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fidati che sui piccoli tubi è meglio ad esempio un affare del genere https://www.google.com/url?sa=i&url=http%3A%2F%2Fwww.termoclima-roma.it%2Fcannello-piezoelettrico-rothenberger-super-fire-2-bombola-mapp.html&psig=AOvVaw2NK3guykZpIkjFg5INPocP&ust=1580754506683000&source=images&cd=vfe&ved=0CAIQjRxqFwoTCKDH5ZWys-cCFQAAAAAdAAAAABAI

 

il cannellino con le bombole usa e getta sei sempre a piede con l'ossigeno poi ingombra per nulla accendi apri l'ossigeno riapri il gas riapri ancora l'ossigeno consumi più gas per regolare la fiamma piuttosto che saldare

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