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Verifica circuito misuratore potenza RF


i2c

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Buongiorno, ho un bellissimo generatore di segnali VHF valvolare HP TS-510/U ... versione militare del HP608D.

Dopo anni che lo tenevo in disparte senza averlo mai provato (mi era stato regalato da un amico), mi sono deciso a dargli un'occhiata e sembra invece essere perfettamente efficiente...

L'unica parte che non lavora (perché gli strumenti funzionano) è la parte relativa all'indicatore della potenza erogata e della percentuale della modulazione...

La regolazione della potenza di uscita è realizzata mediante avvicinamento ed allontanamento del probe di attenuazione che cattura il segnale RF prodotto dal generatore (perdonate i termini forse non adeguati)...

il circuito di misurazione è estremamente semplice ma altrettanto critico... nel condotto di attenuazione (immediatamente davanti all'antenna che eroga il segnale.... si perchè in definitiva si tratta di un'antenna che irradia il segnale nel condotto e la cattura dello stesso, per poi presentarlo sul connettore di uscita, è effettuata dal probe di attenuazione che lavora appunto avvicinandosi ed allontanandosi all'interno del condotto ) sono presenti 2 piccole antenne che anch'esse catturano il segnale generato il quale viene poi raddrizzato da un diodo al germanio, filtrato da un condensatore (button type) da 550μμF ovvero 550pF, produce una tensione poi inviata agli strumenti... prima direttamente al misuratore della potenza poi al circuito valvolare per la misurazione della modulazione.

Ho controllato il diodo al germanio 1N82 con il multimetro nella modalità OHM poiché trattandosi di un diodo al germanio molto datato, temevo di romperlo utilizzando la funzione prova diodi che eroga tensione maggiore... prima della misurazione ho applicato i puntali del tester direttamente allo strumento per sincerarmi che la tensione presente sui puntali di misura non fosse ceesiiva per il diodo (che lavora con segnali bassissimi a radiofrequenza)... ho verificato che l'indicatore ad ago arrivasse circa a metà scala... una volta misurato il diodo, ho rilevato una certa conduzione se polarizzato direttamente ed una abbastanza minore se polarizzato inversamente, ma non un completo isolamento come avviene per i diodi tradizionali...

In definitiva sono a chiedere agli esperti di radiofrequenza, come è possibile verificare (oltre alla sostituzione) l'efficienza del diodo rivelatore 1N82... dalle prove effettuate personalmente lo riterrei guasto, ma non vorrei che la tensione inversa di prova sia superiore alla soglia caratteristica del diodo.... applicando il puntale sul catodo lo strumento indicatore sul pannello frontale sale circa a metà scala quindi escludo cortocircuiti "secchi" sull'uscita...anche se sappiano che a radiofrequenza è tutto un altro discorso...

ho anche il sospetto è che le antenne non captino a dovere il segnale RF da applicare al diodo ma è un'ipotesi alquanto remota trattandosi solamente di 2 astine metalliche...

quale altro diodo è possibile utilizzare in alternativa?

quali altre prove è possibile fare?

Ringrazio tutti coloro che potranno aiutarmi...

allego alcune immagini (un gioello di elettronica e meccanica allo stesso tempo) e sezioni dello schema..

ancora grazie.

1 power meter.jpg

2 power meter.jpg

hp12.JPG

hp16.JPG

hp18.JPG

Modificato: da i2c
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Perbacco mi hai fatto tornare a più di 50 anni fa!

Di quei generatori ne ho controllato qualcuno quando nel 1966, al primo impiego, lavoravo presso il laboratorio metrologico della FACE Standard.

Purtroppo son trascorsi più di 53 anni e non è che mi ricordi granchè dello strumento.

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48 minuti fa, Livio Orsini ha scritto:

Perbacco mi hai fatto tornare a più di 50 anni fa!

Di quei generatori ne ho controllato qualcuno quando nel 1966, al primo impiego, lavoravo presso il laboratorio metrologico della FACE Standard.

Purtroppo son trascorsi più di 53 anni e non è che mi ricordi granchè dello strumento.

il circuito in se è molto semplice... il principale imputato è il diodo rivelatore 1N82 perché, come detto, con il multimetro segna sia in un verso che nell'altro pertanto dovrebbe essere guasto (ignoro se nei diodi per così bassi segnali questo sia un comportamento normale)... proverò la sostituzione perché come detto il resto della catena sembra essere a posto... poi ovviamente va tarato, dopo però lo strumento sul pannello almeno qualcosa dovrà pur indicarmi...

curiosità; saprebbe indicarmi quanto potrebbe valere aprossimativamente (funzionante)? Grazie.

Aprofitto per mettere altre immagini... sembra nuovo.

hp6.JPG

hp28.JPG

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37 minuti fa, i2c ha scritto:

il principale imputato è il diodo rivelatore 1N82 perché, come detto, con il multimetro segna sia in un verso che nell'altro pertanto dovrebbe essere guasto (ignoro se nei diodi per così bassi segnali questo sia un comportamento normale)..

 

No non è normale; un diodo conduce solo in un senso, altrimenti non sarebbe un diodo.

Il guaio è che non ho trovato il datasheet di questo diodo (vecchissimo).. Potresti provare a sostituirlo con un diodo per segnali RF.

 

39 minuti fa, i2c ha scritto:

curiosità; saprebbe indicarmi quanto potrebbe valere aprossimativamente (funzionante)

 

Dal punto di vista tecnico praticamente nulla.

Un amatore-collezionista di questi apparati potrebbe pagarlo anche 200 e più euro, visto il buonissimo stato. Però devi trovare l'amatore.

Per questi strumenti non c'è un vero e proprio mercato come per i radioricevitori.

Tra l'altro le prestazioni, seconco quanto ricordo, eran buone ma non eccezionali. Ci sono dei Wandel und Gottelman e dei Rhode& Scwhartz, coevi, con prestazioni superiori.

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33 minuti fa, rodolfok ha scritto:

Sul sito al link qui sotto il 1N82 risulta essere un diodo al silicio:

https://www.radiomuseum.org/tubes/tube_1n82.html

 

in molte parti viene riportato come diodo al germanio... forse nelle successive produzioni è stato realizzato anche in versione silicio...

http://www.transparentsound.com/transistors/vintage-transistors/Sylvania/sylvania.htm

https://www.industrialalchemy.org/tubepage.php?item=27&user=0

 

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47 minuti fa, Livio Orsini ha scritto:

No non è normale; un diodo conduce solo in un senso, altrimenti non sarebbe un diodo.

Il guaio è che non ho trovato il datasheet di questo diodo (vecchissimo).. Potresti provare a sostituirlo con un diodo per segnali RF.

è quello che ho pensato subito anch'io tuttavia essendo appunto per un impiego particolare ed a bassissimi segnali, temevo che la tensione applicata nella prova fosse eccessiva e fosse normale anche una piccola conduzione inversa...

47 minuti fa, Livio Orsini ha scritto:

Dal punto di vista tecnico praticamente nulla.

Un amatore-collezionista di questi apparati potrebbe pagarlo anche 200 e più euro, visto il buonissimo stato. Però devi trovare l'amatore.

Per questi strumenti non c'è un vero e proprio mercato come per i radioricevitori.

Tra l'altro le prestazioni, seconco quanto ricordo, eran buone ma non eccezionali. Ci sono dei Wandel und Gottelman e dei Rhode& Scwhartz, coevi, con prestazioni superiori.

 in effetti come strumento è ovviamente obsoleto anche se funzionante...
... è un apparato molto particolare per impieghi militari ... nel service manual è indicato addirittura il funzionamento in emergenza per lo squadrone in modo da farlo funzionare al minimo in modalità base con il tasto CW (ha ingresso per modulazione CW) almeno da quanto ho capito traducendo l'inglese... ignoro poi se fosse possibile usarlo anche per pilotare un finale oppure per trasmettere direttamente anche se con pochissima potenza... i radioamatori riescono a fare molte cose anche con potenze ridottissime...

Grazie mille ... aggiornerò il post dopo la sostituzione del diodo...

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23 minuti fa, i2c ha scritto:

temevo che la tensione applicata nella prova fosse eccessiva e fosse normale anche una piccola conduzione inversa...

 

Puoi provare con uno shotky che ha una bassa caduta diretta o addirittura con un diodo pin; oppure ricorrere adun vecchio germanio che ha solo 0.3V di cdt

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4 ore fa, Livio Orsini ha scritto:

 

Puoi provare con uno shotky che ha una bassa caduta diretta o addirittura con un diodo pin; oppure ricorrere adun vecchio germanio che ha solo 0.3V di cdt

Anche io per applicazioni di misura RF uso gli Schottky... si trovano senza problemi

 

https://it.wikipedia.org/wiki/Diodo_Schottky

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271630154_3poweramplifier.thumb.jpg.a9c60adf5907850b2d52233c86ebfe6e.jpgaggiornamento:

mi sono concentrato sulle possibili anomalie e tra quelle possibili ho pensato ci potesse essere una scarsa potenza in uscita... il segnale è presente con un livello di 78 db microvolts il che mi ha fatto goire poiché risulta funzionare bene almeno nelle sue parti principali (anche i segnali di modulazione vengono generati regolarmente) ... abituato agli impianti di antenna TV ho in un primo momento pensato di avere un buon livello, tuttavia facendo la conversione risulta equivalere ad un livello in dBm di circa -29 ... ed espresso in volts di 0,007943 quindi ampiamente al di sotto del valore minimo della scala dello strumento (vedi foto)... ingenuamente mi aspettavo che l'ago si muovesse anche se di pochissimo... stando così la situazione, i sospetti del malfunzionamento del circuito di misura potrebbero essere non veri.

Non avendolo ancora ispezionato a fondo lo strumento, ho rimosso il coperchio superiore del blocco generatore RF dove risiedono le valvole dell'oscillatore (valvola V6), del buffer (valvola V7) e dell'amplificatore di potenza (valvola V8) e con mia sorpresa ho notato la valvola V8 essere molto lasca... provo a rimuoverla dal momento che è collocata bene all'interno dello strumento e con mia sorpresa mi accorco che è addirittura troncata in 2 punti (3 pezzi) ...

in definitiva il segnale presente all'uscita è quello in arrivo dal solo buffer e non è amplificato... ho già comprato la valvola e non appena arriva vi aggiorno sulla situazione e soprattutto sul quesito originale ovvero il circuito di misura / diodo 1N82

comunque ancora grazie a tutti.

20200215_183223.jpg

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20200215_183310.jpg

Modificato: da i2c
aggiunto immagine schema
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Il diodo 1N82 e' un diodo mixer per microonde, era usato negli anni '50 nei primi tuner UHF televisivi con una 6AF4A come oscillatrice; e' sempre stato al silicio;

Si tratta in definitiva di un 1N21 (altro mixer microonde) in un case differente; lo dovresti poter trovare da Franco Rota;

Riguardo la sostituzione del tubo, tipo "pencil" fai attenzione, tanti tanti anni fa ne ho sostituito uno su di una radiosonda, ma sono diventato letteralmente matto a farla rifunzionare;

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