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Caldaia unica: è possibile la gestione autonoma nella singola unità immobiliare?


ugo99

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Buongiorno a tutti.

Mi sono trasferito in una piccola palazzina costituita da tre distinte unità immobiliari.

Al piano terreno c'è un locale in cui è installata una caldaia alimentata a metano di città dalla quale si diramano le tubature che vanno alle singole unità immobiliari.

Alla base di ciascuna tubatura che porta l'acqua alle singole unità c'è un classico rubinetto a leva apri/chiudi e un contatore per il consumo.

All'interno del mio appartamento (bilocale + bagno) c'è un termostato assai datato con la classica rotellina. Ho girato la rotellina fino alla corrispondenza indicante i 20°; l'impianto si è messo in funzione ma al raggiungimento dei 20° il termostato non ha staccato e l'impianto è rimasto acceso tutta la notte. Su ogni singolo radiatore è installata una termovalvola che avevo posizionato sulla posizione 3. Il proprietario dell'appartamento sopra al mio (che gestisce l'impianto), dando un'occhiata al contatore, mi ha detto che in tre giorni ho consumato quanto lui consuma in tre mesi...

La mia domanda: è possibile installare un cronotermostato all'interno del mio appartamento e gestire così in autonomia l'impianto di riscaldamento? O la caldaia centralizzata me lo impedisce?

Spero di essere stato sufficientemente chiaro e Vi ringrazio in anticipo

 

 

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intanto verificherei che il termostato sia effettivamente collegato a qualcosa, se non c'è una elettrovalvola da qualche parte, poi controllare il suo funzionamento, non sarebbe il primo termostato che non apre mai il contatto

 

se non ci sono le elettrovalvole non puoi avere gestione centralizzata ma solo con le valvole termostatiche, esistono anche le termostatiche elettroniche che personalmente odio perché non sono altro che una fonte di pile da sostituire però sono l'unico modo di programmare accensioni e spegnimenti automatici su impianti centralizzati 

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Alessio Menditto

Prima di affrontare la parte tecnica, penso devi risolvere quella legale, nel senso che a parte che non si capisce come dividete i consumi, tre appartamenti direi non fanno un condominio, per cui puoi staccarti dagli altri due, a meno che non li metti in difficoltà.

Devi vedere bene se ci sono clausole che impediscono il distacco.

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Per Darlington: quindi mi sembra di capire che la sostituzione del termostato non mi renderebbe comunque autonomo. 

Per Alessio: l'aspetto legale al momento non mi interessa perchè mi trovo in comodato e le famiglie proprietarie degli appartamenti le conosco da una vita. Quindi è proprio l'aspetto tecnico che mi interessa. 

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58 minuti fa, Alessio Menditto ha scritto:

nel senso che a parte che non si capisce come dividete i consumi

 

Credo nel modo vecchio, ogni condominio ha il suo termostato ed ogni termostato è collegato ad un contaore che misura il tempo in cui il contatto è rimasto chiuso, poi la divisione si fa in base a quello, una volta credo fosse una soluzione diffusa perché ho trovato alcuni condomini o simili con quel quadretto

 

41 minuti fa, ugo99 ha scritto:

quindi mi sembra di capire che la sostituzione del termostato non mi renderebbe comunque autonomo

 

Ma tu cosa intendi con autonomia?

 

Con il cronotermostato ti regoli per conto tuo fasce orarie e temperatura, poi ovviamente paghi la tua quota in base a quanto consumi. Se vuoi staccarti proprio dal riscaldamento centralizzato, sempre che te lo lascino fare, ti dovresti far mettere caldaia e relativi tubi per conto tuo, e scollegare i radiatori dal vecchio impianto per allacciarli a quello nuovo.

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Ecco, intendevo proprio quello che hai scritto: posso sostituire il termostato e gestire le fasce orarie. Il vecchio termostato è quindi collegato al relativo contatore ed errori di lettura non ci possono essere. I consumi esagerati sono quindi  stati dovuti al cattivo funzionamento del termostato che non stacca mai?  Mi confermate ciò che ho scritto?

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Alessio Menditto

Si ma il calore della caldaia da qualche parte va a finire, non è che la caldaia sta aperta per caso, ci sarà uno, o due dei tre che la tiene accesa.

Quindi o quello che la tiene accesa muore dal caldo, o tiene aperte le finestre perché cuoce, o effettivamente il calore gli serve per scaldarsi.

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Già... quindi, nel momento in cui nel mio appartamento il riscaldamento è spento, potrebbe invece essere acceso negli altri due e quindi la caldaia è in funzione. Come si fa ad accertare che il termostato di ogni appartamento è effettivamente collegato al relativo contatore? Temo che i consumi di ogni appartamento confluiscano in un unico contatore..

Modificato: da Alessio Menditto
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Alessio Menditto

Per quello ti ho chiesto come vengono divisi i consumi, quegli impianti sono sempre una fregatura per qualcuno e un affare per altri.

 

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Alessio hai ragione. E' il caso che approfondisca l'argomento ripartizione...Intanto vi ringrazio

Modificato: da Alessio Menditto
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Cerca di capire anche com'è fatto l'impianto. Se hai in casa un termostato significa che in qualche modo interagisce con la caldaia. 

 

Cerca di capire come e vedi anche la questione della ripartizione dei consumi. 

 

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4 ore fa, ugo99 ha scritto:

. I consumi esagerati sono quindi  stati dovuti al cattivo funzionamento del termostato che non stacca mai

 

è una possibilità, va smontato e verificato

 

c'è anche da dire una cosa, se come penso la ripartizione viene fatta solo sulle ore di chiusura del contatto del termostato e non sull'effettiva emissione di calorie, e tu hai le valvole termostatiche, devi tenerle al massimo almeno sui radiatori nella stessa stanza dove c'è il termostato, altrimenti una volta in temperatura le valvole chiuderanno ma il termostato non aprirà , quindi a te non sta arrivando calore però il contaore continua lo stesso a girare...

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16 ore fa, Alessio Menditto ha scritto:

Per quello ti ho chiesto come vengono divisi i consumi, quegli impianti sono sempre una fregatura per qualcuno e un affare per altri.

 

 

17 ore fa, Darlington ha scritto:

 

è una possibilità, va smontato e verificato

 

c'è anche da dire una cosa, se come penso la ripartizione viene fatta solo sulle ore di chiusura del contatto del termostato e non sull'effettiva emissione di calorie, e tu hai le valvole termostatiche, devi tenerle al massimo almeno sui radiatori nella stessa stanza dove c'è il termostato, altrimenti una volta in temperatura le valvole chiuderanno ma il termostato non aprirà , quindi a te non sta arrivando calore però il contaore continua lo stesso a girare...

Come diceva Marco 1278 il termostato interagisce con la caldaia. La ripartizione viene fatta in base alle ore di chiusura del termostato e quindi seguirò il suggerimento di darlington circa l'utilizzo della termovalvola.

Quindi ha senso montare un cronotermostato per la gestione delle fasce orarie.

Grazie per i preziosi suggerimenti

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Intanto e doveroso dire che od oggi l'impianto che state utilizzando non ha avuto l'edeguamento per la contabilizzazione e pertanto è passibile di sanzione.

Io ti consiglio di portare avanti un'adeguamento tecnico affinche' sia contabilizzabile, questo comporta montare sicuramente dei contabilizzatori di calore al posto dei contatori orari, questo perchè appunto nel tuo caso se si blocca aperta la valcola perchè il termostato impazzisce, il contaore conteggia indipendentemente da quanto calore si eroga in ambiente.

Poi sicuramente puoi montare dei cronotermostati anche quelli tipo smart che gestisci da remoto.

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Contare le ore di chiusura del termostato non ha senso. 😨

 

Adeguate l'impianto con dei reali contabilizzatori di calori, così ogniuno ha il consumo reale. Poi puoi sostituire il termostato.

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19 ore fa, marco1278 ha scritto:

Contare le ore di chiusura del termostato non ha senso

 

una volta si faceva così, ho visto diversi locali caldaia dove un tempo c'era la caldaia a gasolio comune per tutti, poi smantellata ma di solito rimane il quadretto coi contaore ed i sezionatori bticino, quelli piombabili tipo vecchio contatore ma più piccoli, presumo per escludere chi non pagava

 

in realtà non è neanche tanto sbagliato come metodo, se ho una casa più grande o voglio più caldo il mio termostato chiamerà calore per più tempo ed io consumerò di più, va da se che è una divisione "della serva" ma magari per 4 appartamenti non ha senso spendere per i contacalorie e dividere il consumo al millesimo...

 

anche perché non costano poco e di solito una volta esaurita la batteria vanno sostituiti integralmente... 

Modificato: da Darlington
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Secondo me non ha senso e si presta ad abusi: imposto il termostato per chiamare 10 minuti ogni quarto d'ora, scaldo 40 minuti, restando fermo per 20.

Le calorie che ottengo sono le medesime (col mio caso avrò solo ritorni mediamente più freddi), ma una bolletta del 30% più leggera. 

Il paragone automobilistico:

Pagando l'auto per minuto di motore acceso (e non per chilometro), posso accelerare fino ai 150, poi spegnere il motore per un paio di minuti, riaccendere e riaccelerare fino ai 150, spegnere e attendere. Alla fine avrò molti minuti di motore spento (quindi non pagati) pur avendo consumato lo stesso (o più) di chi ha tenuto il motore sempre acceso e magari non si è schiodato dai 90.

 

Coi termostati 'fissi' di 30 anni fa poteva avere senso (il riscaldamento era sempre acceso ed effettivamente le ore di 'chiamata' erano proporzionali alla temperatura impostata..... ammettendo che l'impianto fose ben bilanciato), coi termostati attuali invece il giochetto descritto sopra è fattibilissimo comportando aumenti sproporzionati a chi non adotta questa strategia.

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1 ora fa, DavideDaSerra ha scritto:

imposto il termostato per chiamare 10 minuti ogni quarto d'ora

 

esistono cronotermostati che te lo fanno fare? finora quelli che ho visto io avevano per la maggior parte scatti di un'ora... tranne qualche vecchio giornaliero meccanico che aveva scatti di 15 minuti.

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Se posso essere d'aiuto, nel condominio in montagna abbiamo una soluzione del genere, dove c'è un unica centrale termica (rifatta recentemente con più caldaie in cascata a condensazione) dove ogni appartamento ha un termostato dove può comandare il proprio riscaldamento (noi abbiamo messo un cronotermostato per dividere meglio le fasce orarie e le varie temperature) e dove all'ingresso di ogni appartamento c'è un contacalorie , e quindi poi ognuno paga quello che ha consumato!! 

Fino ad un paio di anni fà invece c'era un contaore!!

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8 ore fa, 1986matteo ha scritto:

Fino ad un paio di anni fà invece c'era un contaore!!

😱 Ma che roba è?!?! 

 

8 ore fa, 1986matteo ha scritto:

 e dove all'ingresso di ogni appartamento c'è un contacalorie 

Questo è corretto. Contacalorie im uscita al geberatore di calore e poi contacalorie singolo su ogni abitazione.

 

In questo modo si conteggia l'effettivo calore prelevato. 

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4 ore fa, marco1278 ha scritto:

Ma che roba è?!?! 

 

ripeto, era la normalità negli impianti vecchi, quando ancora i contacalorie non esistevano.

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