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Superare la soglia del differenziale, scatta?


telnet84

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del_user_233069
13 hours ago, soltec said:

 

Aridaje. 

 

:smile:

13 hours ago, soltec said:

Questo lo hai pensato tu.  Io ho detto un'altra cosa. 

 

Ho frainteso.

 

19 hours ago, desperado74 said:

Aggiungo solo che sulla questione protezione del differenziale, che e' stata affrontata gia in passato, sono sempre stato in linea con il tuo pensiero ovvero che lo stesso dovrebbe essere a valle di un MT anche per proteggere proprio lo stesso differenziale da sovraccarico e cortocircuito.

 

il mio interveto iniziale era volto a focalizzare l'attenzione sul fatto che anche se a valle del Differenziale vi  sono piu MT la cui somma e' superiore alla In del differenziale, non e' per questo detto che il differenziale possa essere percorso da una corrente superiore alla sua In.

 

 

 

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  • 2 months later...

Carlo Albinoni
Il 18/2/2020 alle 19:19 , telnet84 ha scritto:

se prendo un differenziale da 25A collego 3 magnetortermici  2 da 16A e 1 da 10A  cosa succede se supero la soglia dei 25A del differenziale in assorbimento?

Il differenziale puro da 25 A, salvo diverse indicazioni del costruttore, è testato e garantito per funzionare sino a 25 A permanenti nelle condizioni standard previste dalla norma di prodotto.

Cosa succede oltre questo limite non è dato di sapere....

Direi che non conviene rischiare.

Modificato: da Carlo Albinoni
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Carlo Albinoni
Il 19/2/2020 alle 03:20 , soltec ha scritto:

La Ib la calcoli in base alle esigenze energivore  e da questo scegli il taglio della fornitura.

In teoria sì, ma nelle utenze domestiche di fatto è sempre il contrario....

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Carlo Albinoni
Il 19/2/2020 alle 08:18 , desperado74 ha scritto:

se da 25A deve necessariamente esserci in MT da 25A, pertanto anche in questo caso il Differenziale e' protetto.

Ad essere pignoli non è così al 100%. Cosa dice la CEI 64-8 per la protezione dei differenziali puri (RCCB) ?

Art. 573.3.2

"Secondo l’articolo 433.1, i dispositivi per la protezione contro i sovraccarichi sono scelti per
assicurare la protezione dei cavi. Per assicurare la protezione contro i sovraccarichi degli
RCCB o degli interruttori, la corrente nominale dell’OCPD deve essere scelta secondo le
informazioni del costruttore
; generalmente, l’OCPD è installato a monte dell’RCCB o
dell’interruttore.
La corrente nominale di un interruttore o di un RCCB può essere basata anche sull’uso di
fattori di contemporaneità dei circuiti a valle (vedi articolo 433.1 della presente
Norma CEI 64-8 Parte 4 Capitolo. 43 e articolo 311 della Norma CEI 64-8 Parte 3) e la
corrente nominale dell’OCPD deve essere scelta secondo le informazioni del costruttore
."

 

Quindi, alla fine della fiera, bisogna sempre guardare le informazioni del fabbricante.

 

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Carlo Albinoni
Il 19/2/2020 alle 15:02 , hfdax ha scritto:

la stessa 64-8 ammette in determinate condizioni perfino la possibilità di affidare al magnetotermico del GEM la protezione da corto circuito o da sovraccarico

No: in determinate condizioni solo la protezione da corto circuito (ammesso che l'installatore sia ben consapevole dei diversi metodi di dimensionamento per corto e per sovraccarico).

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del_user_233069

 

2 hours ago, Carlo Albinoni said:

Ad essere pignoli non è così al 100%. Cosa dice la CEI 64-8 per la protezione dei differenziali puri (RCCB) ?

Art. 573.3.2

"Secondo l’articolo 433.1, i dispositivi per la protezione contro i sovraccarichi sono scelti per
assicurare la protezione dei cavi. Per assicurare la protezione contro i sovraccarichi degli
 o degli interruttori, la corrente nominale dell’OCPD deve essere scelta secondo le
informazioni del costruttore
; generalmente, l’OCPD è installato a monte dell’RCCB o
dell’interruttore.

Non sono sicuro di aver compreso a fondo il tuo intervento ma provo a rispendere (sperando di non andare fuori traccia).

 

Il produttore di un RCCB (Differenziale puro per semplicità) indica, come sappiamo, diversi valori, tra cui (quelli che ci interessano maggiormente in questo caso)

la  Corrente nominale (In ) (che e' il valore di corrente che l'apparecchio è in grado di portare ininterrottamente), e la Corrente di corto circuito nominale condizionale ( Inc ) ( che è il valore di corrente di cortocircuito che un interruttore differenziale può sopportare senza danneggiarsi).

l ' art. 443.1, come hai giustamente evidenziato, dice che generalmente il differenziale è installato a valle del Magnetotermico (OCPD)  e che il MT deve essere scelto in funzione della In del differenziale. 

Se è corretto cio che ho scritto fino ad ora, limitatamente  alla prima parte della tua precisazione dovrebbe essere altrettano corretto asserire che : "se da 25A(differenziale) deve necessariamente esserci in MT da 25A, pertanto anche in questo caso il Differenziale e' protetto ( anche se sarebbe stato piu corretto da parte mia dire che MT<=25A)"

 

E' interessante il "generalmente" perche di fatto fa intendere che nulla vieta che Il Differenziale possa essere a monte del OCPD . Questo ha ragione di essere nella misura in cui un installando il differenziale a monte di un MT, anche in caso di corto il termico interviene e comunque il differenziale, secondo le caratteristiche del costruttore ha un Inc adeguata. Quindi in questo caso il problema non si pone perche l'RCD è in grado di sopportate la Icc. Ovviamente purche il differenziale non venga sottoposto a sovraccarico (In del differenziale e In del MT)

 

2 hours ago, Carlo Albinoni said:

La corrente nominale di un interruttore o di un RCCB può essere basata anche sull’uso di
fattori di contemporaneità dei circuiti a valle (vedi articolo 433.1 della presente
Norma CEI 64-8 Parte 4 Capitolo. 43 e articolo 311 della Norma CEI 64-8 Parte 3) e la
corrente nominale dell’OCPD deve essere scelta secondo le informazioni del costruttore
."

 

Quindi, alla fine della fiera, bisogna sempre guardare le informazioni del fabbricante.

 

Questa è, a mio avviso, la parte piu interessante, e se ho compreso bene il tuo intervento, dovrebbe essere il punto focale.

 

Credo che l' uso (o meglio il calcolo ponderato) di fattori di contemporaneità e di utilizzo, che possono far si che la In del differenziale possa anche essere inferiore alla somma algebrica delle In degli (uso il plurale) MT a valle di esso, possa essere concreta difronte ai quadri industrali, ma la vedo irrealizabile difronte ad un centralino domestico, dove l' utente puo caricare tutte le linee finche il contatore regge. Quindi in questo caso Avere, per esempio un Differenziale da 25A come generale e 2 MT da 16A a valle di esso non la vedo una cosa saggia.

 

nel NON RESIDENZIALE) invece effettivamente, la mia affermazione "se da 25A deve necessariamente esserci in MT da 25A, pertanto anche in questo caso il Differenziale e' protetto " , effettivamente, riflettendo  non è corretta rapportata alla seconda parte del tuo intervento. 

 

 

 

Modificato: da desperado74
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Carlo Albinoni
2 ore fa, desperado74 ha scritto:

Credo che l' uso (o meglio il calcolo ponderato) di fattori di contemporaneità e di utilizzo, che possono far si che la In del differenziale possa anche essere inferiore alla somma algebrica delle In degli (uso il plurale) MT a valle di esso, possa essere concreta difronte ai quadri industrali, ma la vedo irrealizabile difronte ad un centralino domestico, dove l' utente puo caricare tutte le linee finche il contatore regge.

 

 

Vero.

 

In effetti, sotto c'è una antica lacuna normativa.

Secondo le norme di prodotto gli RCCB vanno provati sino a In. Punto.

D'altro canto gli MCB di data In hanno la loro ben nota curva di intervento (appropriata per proteggere i cavi) che permette anche sovraccarichi di una certa entità.

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