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Tre cisterne


Jusenkyo

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Buonasera a tutti sono nuovo in questo forum, mi servirebbe un introduzione o meglio capire come svolgere questo impianto ,se potreste darmi una mano ne sarei grato..

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Ho considerato che GM sia ON quando il livello del pozzo è OK. G1,2,3 siano OFF quando il livello è sotto il minimo.

 

P.S: Per inciso, non la gestirei cosi, ma l'esercizio non chiedeva nient'altro..

Modificato: da step-80
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Roberto Gioachin
12 minuti fa, step-80 ha scritto:

G1,2,3 siano OFF quando il livello è sotto il minimo.

G1 G2 G3 hanno livello minimo e livello massimo, quindi dovrai memorizzare l'informazione con un autoritenuta.

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25 minuti fa, Roberto Gioachin ha scritto:

G1 G2 G3 hanno livello minimo e livello massimo, quindi dovrai memorizzare l'informazione con un autoritenuta.

 

Hai perfettamente ragione Roberto ho risposto senza pensare troppo

 

In effetti mi sembrava troppo facile:roflmao:

 

Quindi se ho ben capito: 

Si alza una memoria quando il livello scende sotto il minimo e si abbassa quando sale sopra al massimo. 

La pompa e l'elettrovalvola la attivo con memoria attiva..giusto?IMG_5329.jpg.39f223a8f5ccafb0a54e69d901f4ab83.jpg

 

 

Modificato: da step-80
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Roberto Gioachin
12 ore fa, step-80 ha scritto:

La pompa e l'elettrovalvola la attivo con memoria attiva..giusto?

Visto che le elettrovalvole sono 3 dovrai comandare la pompa con i contatti delle tre elettrovalvole in parallelo, in un network successivo. 

 

Jusenkyo è sparito?

Modificato: da Roberto Gioachin
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36 minuti fa, Yiogo ha scritto:

parlate ci stato, "stato alto" "stato basso" "condizione negata" ... ecc.

la perversione del ladder di partire dalla simulazione dello schema è morta e sepolta da anni

si è morta e sepolta da anni ma è da li che si parte inutile negarlo, anzi una logica "wired" è quella che porta spesso ad avere meno confusione a livello prettamente logico

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2 ore fa, Yiogo ha scritto:

abituatevi a cassare completamente il termine "contatto",

 

C'è poco da cassare, sul campo i contatti elettromeccanici ci sono ancora e ci saranno ancora per molto tempo.

 

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Roberto Gioachin

Parlando di termini, molti sono i termini che sembrano inadatti ma si usano perchè sono diventati di uso comune.

Per fare un esempio (ma ce ne potrebbero essere tantissimi altri) l'acronimo SSD significa Disco a Stato Solido, ma un SSD non contiene nessun disco.

A volte le convenzioni possono anche semplificare la comprensione.

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Io ho iniziato a mettere le mani sui plc nel 1987. A parte quelli di livello più elevato (che solo la cpu costava come un'auto di lusso), e che si programmavano con terminali dedicati, definiti "portatili", ma che li portavi in giro solo se avevi un carrello, gli altri si programmavano con tastierini (con pulsanti e led, mica schermi grafici) inserendo le istruzioni esattamente in quel modo.
Prima le scrivevi sulla carta (solo dopo sono arrivati anche i primi portatili, con processore 286, con monitor VGA monocromatico, che dovevi fare un mutuo per acquistarli), e poi inserivi le istruzioni col tastierino.
Io, comunque, anche per i rami che scrivo in ladder, pur essendo elettrotecnico di origine, non penso a "serie" e "parallelo", ma penso AND e OR.

Modificato: da batta
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9 ore fa, Yiogo ha scritto:

la perversione del ladder di partire dalla simulazione dello schema è morta e sepolta da anni

Scusa, non capisco, perchè?
La logica PLC nasce per sostituire le vecche logiche cablate, tutte elettromeccaniche, quindi da dove fai provenire la correttezza di quanto affermi?

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8 ore fa, Yiogo ha scritto:

pensare che il plc nacque per sostituire le logiche cablate è come pensare che i computer siano nati per sostituire il pallottoliere ed il block notes, tesi assolutamente priva di fondamento

 

Forse hai iniziato a lavorare con i PLC quando eran gia consolidati da anni, quindi non ne conosci bene la storia.

Il PLC nacque su richiesta della General Motors proprio per sostituire gli armadi pieni di relè che automatizzavano le sue linee di produzione.

La gara venne vinta dagli allora leader del mercato USA nel campo dell'elettromeccanica: A&B e Modicon. Eravamo alla fine degli anni 60, inizio anni 70.

Inizialmente c'erano solo grossi PLC basati su mini computer industriali come il PDP8.

 

A rigor di logica anche le macchine calcolatrici sono nate per sostituire il pallottoliere.

La prima vera macchina da calcolo venne inventata da un certo Pascal, genio polivalente, circa a metà del 1700 (cito a memoria e non posso essere molto preciso) per semplificare il lavoro del padre esattore e contabile. Il motto di Pascal era: "Ci sono lavori troppo stupidi perchè li facciano gli uomini".

 

Il primo vero calcolatore moderno, la macchina di Turing 1942 circa, nacque proprio per auomatizzare calcoli combinatori ricorsivi che si usavano per decodificare i codici tedeschi.

Modificato: da Livio Orsini
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Roberto Gioachin
13 ore fa, Yiogo ha scritto:

devo dire che sono stato abbastanza fortunato ad imparare ad usare i plc senza ladder

Ma cosa ti ha fatto il ladder ti ha ucciso il gatto?  😂 per quale motivo lo disprezzi così tanto?, considerando poi che è ancora molto usato e preferito dai manutentori per l'immediatezza nel testare logica combinatoria.

Io utilizzo in genere tre linguaggi dei 5 (forse anche 4), ma non mi sognerei mai di tornare a IL, e ti assicuro che l'ho utilizzato tantissimo molti molti anni fa. 

Alcuni programmatori si trovano meglio con un linguaggio, alcuni con altri, non c'è una regola obbligatoria, dipende molto da caratteristiche personali.

Per finire in tanti anni ho visto schifezze fatte in tutti i linguaggi (ST compreso) e anche ottimi programmi fatti in tutti i linguaggi, quindi.......

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1 ora fa, Roberto Gioachin ha scritto:

Per finire in tanti anni ho visto schifezze fatte in tutti i linguaggi (ST compreso) e anche ottimi programmi fatti in tutti i linguaggi, quindi.......

 

Non è il linguaggio che fa un buon programma, ma è il programmatore che, se sa lavorare bene, costruisce un ottimo programma usando il linguaggio più adatto.

Con un ottimo liguaggio usato da un pessimo programatore, si otterrà solo porcheria.

La regola del GIGO (Garbage In Garbage Out), non dipende dal linguaggio, ma dal programmatore.

Modificato: da Livio Orsini
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