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Informazione Magnetotermico Elettrocenter


Enrico Luc

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Salve a tutti, 

sono un ragazzo di 21 anni che si sta appassionando del mondo dell’elettricità! ;)

Comunque, vorrei sostituire un vecchiasino centralino Elettrocenter DS 9622 che è presente a casa dei miei nonni di cui allego la foto nel presente thread (no comment sulla qualità dell’impianto, ha i suoi 40 e passa anni e si vede eccome). Sostanzialmente credo siano due magnetotermici di tipo C da 10A e da 25A, ma lo schema presenta nella destra un altro componente che non so se sia una sorta di differenziale o qualcos’altro. Vorrei sostituirlo perché non scatta più alla pressione del pulsante test, di conseguenza non posso fidarmi più di lui! Quindi vi chiedo con cosa posso sostituirli esattamente, stavo pensando con due magnetotermici da 16A, però ho bisogno di sapere esattamente che dice lo schema, purtroppo cercando su internet non ho trovato nulla di questa azienda (sarà defunta? Boh). Aggiungo inoltre che Vicino al contatore è stato aggiunto un differenziale puro della BTicino G723/25AC anni dopo.

Grazie in anticipo della risposta,

Buona serata e buona Pasqua!

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Il marchio era Elettrocondutture,  le E maiuscola.  Effettivamente non ho più visto loro magnetotermici   , solo centralini e scatole .

Le tarature magnetiche sono jn parte coperte dalle leve , ma come dici tu , nella seconda foto so legge 10 e 16 Ampere   a cosa fanno capo le due linee ?

 

 

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5 ore fa, luigi69 ha scritto:

Il marchio era Elettrocondutture,  le E maiuscola.  Effettivamente non ho più visto loro magnetotermici   , solo centralini e scatole .

Le tarature magnetiche sono jn parte coperte dalle leve , ma come dici tu , nella seconda foto so legge 10 e 16 Ampere   a cosa fanno capo le due linee ?

 

 

Ciao, nelle foto non si vede bene hai ragione. Appena posso cerco di rifarle più chiare! Comunque, i due cavi grigio e blu provengono dal contatore, mentre i bianchi (ahimè bianchi, non hanno distinto con i cavi adeguati) appartengono una coppia ai 10A che alimentano un lato della casa, mentre l’altra ai 25A(non 16A) che alimentano la restante parte. Quello che vorrei fare è sostituire i magneti termici, ma non capisco se questo aveva una funzione anche da differenziale o non so che cosa, visto che c’è una parte del circuito raffigurato in basso che non capisco! Domani allego foto migliori, nel frattempo ho trovato questa più chiara!

Grazie e buona serata! :D

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Elettrocondutture era un grande costruttore nazionale che costruiva apparati di qualità in collaborazione con il tedesco Stotz (dal 1923!!!.)

Tutti sono conglobati in ABB nei primi anni 90....

Se cerchi a catalgo i differenziali sono ancora DSxxxx... 

 

Non ricordo di averli visti in questa versione, differenziale più due magnetotermici, probabilmente avendo l'ingresso sul lato inferiore era un modello destinato all'esportazione..

 

Ora poi mettere due bei differenziali magnetotermico. Nota bene che quelli hanno un potere d'interruzione da 6KA!!

A quei tempi era raro già a vedere dei 4,5KA perché nel civile si usavano dei 3KA.

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4 ore fa, max.bocca ha scritto:

Elettrocondutture era un grande costruttore nazionale che costruiva apparati di qualità in collaborazione con il tedesco Stotz (dal 1923!!!.)

Tutti sono conglobati in ABB nei primi anni 90....

Se cerchi a catalgo i differenziali sono ancora DSxxxx... 

 

Non ricordo di averli visti in questa versione, differenziale più due magnetotermici, probabilmente avendo l'ingresso sul lato inferiore era un modello destinato all'esportazione..

 

Ora poi mettere due bei differenziali magnetotermico. Nota bene che quelli hanno un potere d'interruzione da 6KA!!

A quei tempi era raro già a vedere dei 4,5KA perché nel civile si usavano dei 3KA.

Ciao, mi sono fatto un giro e ho visto il catalogo della ABB per quanto riguarda i Differenziali Magnetotermici DS. Piuttosto cosa mi consigli di riprendere un 6000 o di scendere a un 4500? Siccome tengo a ribadire che l’impianto, ahimè, non è un capolavoro, il contatore dei miei nonni alimenta due appartamenti, subito dopo il contatore parte una coppia di fili che si collega a un Differenziale Puro BTicino 25A da 1,5kA. All’uscita di quest’ultimo partono due coppie di fili: una per l’appartamento dei miei nonni( dove è presente in aggiunta l’elettrocenter sopracitato) e l’altra coppia all’appartamento superiore, dove però non è presente nessun magnetotermico. Credo che il differenziale BTicino Vicino al contatore Enel sia stato posto per ovviare alla mancanza di quadro elettrico nell Appartamento superiore. Spero di essere stato abbastanza chiaro, in caso contrario disegno uno schema e faccio foto, voglio rimediare questa situazione una volta per tutte. Infine sto controllando che le prese dei miei nonni siano alimentate da cavi Con sezione di almeno 2,5mm2, per le prese da 16A ovviamente.

Aspetto consigli :D

Grazie e Buona giornata! 

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1 ora fa, Lorenzo-53 ha scritto:

L'altro differenziale scatta premento il test?

Il differenziale vicino al contatore si, l'Elettrocenter no. Ad ogni modo ho due validi motivi per volerlo sostituire:

1) i magnetotermici differenziali sono due e alimentano due parti della casa: la parte da 10 A la parte destra della casa (quindi sia prese che luci), mentre la parte sinistra da quella da 25A. 10A per delle prese mi sembrano veramente pochi, considerando che ci sono delle prese bipasso mentre 25 dall'altra parte mi sembrano veramente troppi.

2) Se il pulsante test non scatta cosa mi puo far credere che oltre alla componentistica differenziale non funzioni correttamente anche quella magnetotermica? 

 

Io stavo pensando a due risoluzioni: o installare due magnetotermici (Magari anche magnetotermici differenziali)da 16A ciascuno, oppure di dividere la linea e di metterne un da 16 per le prese e uno da 10 per le luci(anche se dovrò complicare le cose). Però vorrei dei gentili consigli da parte vostra al riguardo, ho preferito rivolgermi a voi esperti del campo! ;)

Infine allego lo schema che ho elaborato al pc per essere più chiaro!

 

Schema Casa.jpg

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Parliamo ora dell'appartamento 1

 

Se non ricordo male una volta era diffuso avere un magnetotermico da 10 per le luci e uno da 25 per la sola FM (Forza Motrice, ovvero le prese da 16A).

I cavi che vanno alle prese per caso sono di quelli ad anima rigida o a "trefoli" più recenti?

Con le normative introdotte negli ultimi decenni, non è più ammesso l'utilizzo di un magnetotermico da 25A a protezione di una linea con sezione cavo 2.5mmq,

pertanto - dovendo proteggere sempre il ramo più debole dell'impianto, dovrai utilizzare un magnetotermico da 10A per le luci (sezione cavo min 1.5mmq) e un magnetotermico da 16A per le prese (sezione cavo min 2.5mmq).

Però tu parli di parte dx e sx, cosa però eccessivamente strana. Mi rifiuto di credere che nella parte alimentata dal MT 25A non ci sia un altro quadro per risuddividere la linea in LUCI 10 e PRESE 16, era già impensabile negli anni 70 che un impiantista serio facesse una cosa del genere. Indagherei meglio su questo aspetto, ma l'impianto nel caso non è assolutamente sicuro (anche se i nonni diranno "che è sempre andato benissimo").

 

Attenzione:

Nulla (nemmeno la normativa) vieta ad una presa bipasso di essere alimentata con cavi da 1.5 mmq (quindi da una linea 10A, tendenzialmente la linea LUCI). L'importante è che il magnetotermico garantisca la protezione da sovraccarico per quella linea, quindi che sia tassativamente da 10A; se attaccherai un'apparecchio che consuma più di 12-13A (gli interruttori essendo termici non staccano subito al valore di targa) l'interruttore si abbasserà a protezione di quel ramo d'impianto, composto da cavi da 1.5 mmq.

Al giorno d'oggi ad esempio si cerca chiaramente di mettere tutte le prese sotto linee da 16A (più per una questione di sezionamento impianto che per "coerenza di potenza"), ma considerato che nella maggioranza dei casi non è necessaria tutta quella potenza (ad esempio nelle prese dei comodini della camera da letto) molte volte per comodità ci si attacca direttamente alla linea LUCI da 10A; la presa sarà bipasso, ma la linea dimensionata e protetta per 10A.

Inoltre bisogna considerare che la sezione dei cavi dal centralino (quello di cui hai postato le foto) alle varie scatole di derivazione sarà maggiore rispetto a quella dell'ultimo tratto (dalla scatole di derivazione alle varie 503 con pulsanti e prese).

Di solito infatti si arriva alle scatole di derivazione con il 4 mmq per le linee da 16A, e con il 2.5 mmq per le linee da 10A, poi si prosegue rispettivamente con del 2.5 e del 1.5 mmq.

Non farti ingannare quindi dalla sezione di cavo delle tratte primarie, ma proteggi sempre il ramo più debole, quindi le tratte secondarie!

 

Per quanto riguarda l'appartamento 2, bisogna assolutamente verificare se il centralino è effettivamente non presente e nel caso intervenire con messa in sicurezza, mi sembra assurdo.

 

Modificato: da Jack_
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24 minuti fa, Jack_ ha scritto:

Parliamo ora dell'appartamento 1

 

Se non ricordo male una volta era diffuso avere un magnetotermico da 10 per le luci e uno da 25 per la sola FM (Forza Motrice, ovvero le prese da 16A).

I cavi che vanno alle prese per caso sono di quelli ad anima rigida o a "trefoli" più recenti?

Con le normative introdotte negli ultimi decenni, non è più ammesso l'utilizzo di un magnetotermico da 25A a protezione di una linea con sezione cavo 2.5mmq,

pertanto - dovendo proteggere sempre il ramo più debole dell'impianto, dovrai utilizzare un magnetotermico da 10A per le luci (sezione cavo min 1.5mmq) e un magnetotermico da 16A per le prese (sezione cavo min 2.5mmq).

Però tu parli di parte dx e sx, cosa però eccessivamente strana. Mi rifiuto di credere che nella parte alimentata dal MT 25A non ci sia un altro quadro per risuddividere la linea in LUCI 10 e PRESE 16, era già impensabile negli anni 70 che un impiantista serio facesse una cosa del genere. Indagherei meglio su questo aspetto, ma l'impianto nel caso non è assolutamente sicuro (anche se i nonni diranno "che è sempre andato benissimo").

 

Attenzione:

Nulla (nemmeno la normativa) vieta ad una presa bipasso di essere alimentata con cavi da 1.5 mmq (quindi da una linea 10A, tendenzialmente la linea LUCI). L'importante è che il magnetotermico garantisca la protezione da sovraccarico per quella linea, quindi che sia tassativamente da 10A; se attaccherai un'apparecchio che consuma più di 12-13A (gli interruttori essendo termici non staccano subito al valore di targa) l'interruttore si abbasserà a protezione di quel ramo d'impianto, composto da cavi da 1.5 mmq.

Al giorno d'oggi ad esempio si cerca chiaramente di mettere tutte le prese sotto linee da 16A (più per una questione di sezionamento impianto che per "coerenza di potenza"), ma considerato che nella maggioranza dei casi non è necessaria tutta quella potenza (ad esempio nelle prese dei comodini della camera da letto) molte volte per comodità ci si attacca direttamente alla linea LUCI da 10A; la presa sarà bipasso, ma la linea dimensionata e protetta per 10A.

Inoltre bisogna considerare che la sezione dei cavi dal centralino (quello di cui hai postato le foto) alle varie scatole di derivazione sarà maggiore rispetto a quella dell'ultimo tratto (dalla scatole di derivazione alle varie 503 con pulsanti e prese).

Di solito infatti si arriva alle scatole di derivazione con il 4 mmq per le linee da 16A, e con il 2.5 mmq per le linee da 10A, poi si prosegue rispettivamente con del 2.5 e del 1.5 mmq.

Non farti ingannare quindi dalla sezione di cavo delle tratte primarie, ma proteggi sempre il ramo più debole, quindi le tratte secondarie!

 

Per quanto riguarda l'appartamento 2, bisogna assolutamente verificare se il centralino è effettivamente non presente e nel caso intervenire con messa in sicurezza, mi sembra assurdo.

 

Ciao Jack E grazie per la risposta,

Parlando dell’appartamento 1 devo purtroppo confermarti che la parte magnetotermica da 25 A alimenta la parte sinistra dell’appartamento, mentre la 10 A quella destra. Purtroppo a quanto ho capito le cose sono state fatte molto alla carlona, probabilmente si è scelto la 25 A per la SX perché quella era la parte più caricata della casa( cucina, soggiorno,bagni con scaldabagno) mentre la 10 A era per la parte DX dove ci sono le camere da letto e uno sgabuzzino. Io questa suddivisione sinceramente non la trovo più sensata, come non mi sento più a mio agio a lasciare una casa con un quadro che non risponde al pulsante di test, e che comunque è vecchio di 40 anni. Io vorrei suddividere la casa in prese 16 A e Luci 10 A, e sinceramente preferirei che i 16 A fossero disponibili in tutte le prese dato che ormai molti elettrodomestici consumano un certo tot e vorrei che ci fosse la libertà di spostarli da una parte all’altra qualora si volesse cambiare la disposizione di essi. Stavo pensando inizialmente di prendere due magnetotermici differenziali della ABB, ma visto il costo pensavo piuttosto di creare un classico quadro con differenziale puro, MT da 16 per prese e MT da 10 per Luci. I cavi, tranne quelli dei lampadari che sono in rame pieno(sigh) sono tutti a trefoli come dici tu. Ovvio, dovrò assicurarmi che i cavi delle prese siano tutti di 2,5mmq se voglio metterli sotto MT da 16 A, ma ne varrà la pena. Ero indeciso piuttosto se prenderli 1P+T o 2P per avere la protezione sulla linea del neutro dato che guardando attentamente il circuito del vecchio Elettrocenter mi sembrava essere un 2P, ma queste sono mie fisse personali. Accetto consigli al riguardo! :) Mentre per l’appartamento due, quello in origine era stato fatto per gli affittevoli, ma onestamente ai giorni nostri non lo affitterei a nessuno senza un minimo di quadro, anche perché sarebbe illegale. Cercherò ovviamente di rimediare anche a questo.

Se hai qualche altro consiglio sarò lieto di riceverlo! 
Grazie mille! :D

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La situazione attuale non è proprio il massimo... se c'è una scatola di derivazione in cui l'arrivo dal centralino si sdoppia in linea luci e linea prese, potresti tirare una nuova dorsale da 4 mmq per separare le luci dalle prese nella parte sinistra e mettere in sicurezza le due parti di impianto attualmente coperte dalla linea da 25.

Altrimenti procedi direttamente con Differenziale puro da 25A (20€) + MT da 16 ed MT da 10 (circa 5€ a magnetotermico).

Fisicamente dopo il differenziale metti prima quello da 16 e poi quello da 10, visto che gli ingressi dei magnetotermici dovrai ponticellarli con una sorta di entra - esci, fai in modo che dall'uscita del differenziale passi prima per il 16A e poi per il 10A.

Se poi vuoi far le cose fatte bene, come dicevi, prendi due magnetotermici + differenziali, uno per i 16 e l'altro per i 10A, almeno se succede qualcosa nella parte sinistra, la parte destra non rimane al buio e viceversa.

Riguardo alla scelta forse intendevi dire 1P+N oppure 2P; per un impianto domestico monofase va benissimo 1P+N, l'importante è mettere i cavi di fase e neutro a monte e a valle come indicato (vedrai la lettera N per il neutro, sicuramente sulla destra, che ti darà la giusta indicazione).

 

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50 minuti fa, Jack_ ha scritto:

La situazione attuale non è proprio il massimo... se c'è una scatola di derivazione in cui l'arrivo dal centralino si sdoppia in linea luci e linea prese, potresti tirare una nuova dorsale da 4 mmq per separare le luci dalle prese nella parte sinistra e mettere in sicurezza le due parti di impianto attualmente coperte dalla linea da 25.

Altrimenti procedi direttamente con Differenziale puro da 25A (20€) + MT da 16 ed MT da 10 (circa 5€ a magnetotermico).

Si esatto, Sto pensando di fare così perché è la maniera più economica e comunque sicura per risolvere la situazione. Vorrei mantenere però la distinzione fra destra e sinistra per comodità. Vediamo un po’.

50 minuti fa, Jack_ ha scritto:

Fisicamente dopo il differenziale metti prima quello da 16 e poi quello da 10, visto che gli ingressi dei magnetotermici dovrai ponticellarli con una sorta di entra - esci, fai in modo che dall'uscita del differenziale passi prima per il 16A e poi per il 10A.

Per quanto riguarda questo stavo pensando di usare un pettine di collegamento anziché i ponticelli con cavi per risparmiare spazio, ma credo che fra l’uno e l’altro il risultato è lo stesso!

50 minuti fa, Jack_ ha scritto:

Se poi vuoi far le cose fatte bene, come dicevi, prendi due magnetotermici + differenziali, uno per i 16 e l'altro per i 10A, almeno se succede qualcosa nella parte sinistra, la parte destra non rimane al buio e viceversa.

Riguardo alla scelta forse intendevi dire 1P+N oppure 2P; per un impianto domestico monofase va benissimo 1P+N, l'importante è mettere i cavi di fase e neutro a monte e a valle come indicato (vedrai la lettera N per il neutro, sicuramente sulla destra, che ti darà la giusta indicazione).

 

 

Esatto 1P+N, perdonami, ho fatto un minestrone!😂 Comunque metterò questi se mi dici che vanno benissimo! Piuttosto notavo che il vecchio quadro ha 6000 A come potere d’interruzione. Stavo guardando in Internet che la maggior parte utilizzano i 4500 A. Cambia qualcosa se prendessi i 4500?
Grazie ancora della tua disponibilita!

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2 ore fa, Enrico Luc ha scritto:

Piuttosto notavo che il vecchio quadro ha 6000 A come potere d’interruzione. Stavo guardando in Internet che la maggior parte utilizzano i 4500 A. Cambia qualcosa se prendessi i 4500?
Grazie ancora della tua disponibilita!

 

Il 4.5K è più che adeguato per il centralino domestico, se tra esso e il contatore e-distribuzione vi è una distanza di almeno 3-5 metri :)

Il 6K (da 25A) dovresti metterlo invece vicino al contatore, meglio se a monte del differenziale puro BTicino, così proteggi il differenziale nel caso in cui per un errore del distributore il contatore dovesse perdere la taratura sui 3,3 KW/h (in quel caso tirando dall'appartamento senza centralino più di 25A, non fondi il differenziale)

Modificato: da Jack_
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